HIT arcHITects: nel nuovo Museo Multimediale di Carloforte l’integrazione fra elementi tradizionali e linguaggio digitale.
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5 ottobre 2017 – A pochi passi dal centro di Carloforte, si staglia una torre del diciottesimo secolo che è la sede di un museo innovativo in cui si racconta la storia dell’isola. Il nuovo Museo Multimediale di Carloforte è stato voluto e commissionato dal comune di Carloforte che ha deliberato la rivalutazione della Torre dell’Osservatorio (Torre San Vittorio). All’interno il percorso espositivo parte dalle origini geologiche e si conclude con l’arrivo dei coloni nel 1738. Grazie a installazioni multimediali e video interattivi realizzati con la realtà virtuale, i visitatori possono esplorare e ricostruire in modo coinvolgente la storia della zona di San Pietro, unica nel Mediterraneo. Lo studio milanese HIT arcHITects ha curato il progetto con un ruolo di coordinamento tra le figure professionali coinvolte nelle diverse fasi di sviluppo e realizzazione del progetto e e di progettazione di tutti gli elementi di coesione e completamento, come il light design, le aree verdi e di ristoro che includono spazi di interesse archeologico. Il lavoro è stato svolto per il Comune di concerto con lo staff dell’amministrazione comunale triangolando professionisti e aziende locali del nord Italia (Liguria, Lombardia, Emilia Romagna) e del Sulcis. L’intervento è stato completato nel 2016, con una ristrutturazione su tre piani da 110 mq l’uno, una terrazza panoramica di altrettanti metri quadrati e un giardino esterno di 4.000 metri quadrati.
Le peculiarità del progetto consistono nell’uso di moderne tecnologie quali touchscreen, video interattivi con attuatori integrati nell’allestimento nonché ricostruzioni 3D di interi ambienti archeologici navigabili dagli utenti attraverso postazioni Samsung VR. Queste sono state integrate con gli elementi tradizionali, come l’esposizione di reperti, documenti ed opere, in un linguaggio articolato ed espressivo. Per il tratto finale del percorso è stato girato un cortometraggio sull’isola ricostruendo lo sbarco di Agostino Tagliafico. Tutti gli attori sono abitanti dell’isola con dialoghi in dialetto con sottotitoli in italiano.
Questo tipo di esposizione mista ben si adatta a una narrazione evocativa poiché, mentre da una parte sarebbe molto complicato far vedere, attraverso altri strumenti, ciò che non è più visibile, dall’altro un racconto reale accompagna e supporta le rappresentazioni digitali. Infatti, la tecnologia non può essere, da sola, sufficiente a darne una visione esaustiva se non accompagnata da un attento e accurato sviluppo dei contenuti. Partendo da questi sono state attuate le scelte relative all’articolazione dell’intero percorso espositivo.
Le sezioni che compongono la mostra sono:
1. La “centralità” dell’isola di San Pietro
2. L’isola e il contesto mediterraneo;
3. Le particolarità dell’isola
4. I primi abitanti nuragici
5. Inosim tra Fenici e Punici
6. Dopo le Guerre Puniche: l’Accipitrum Insula romana
7. San Pietro, il Medioevo e Tabarka
8. Agostino Tagliafico e la nascita di Carloforte
9. Mirador.
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