All’ospedale Sirai una giornata dedicata alla donazione
Si è svolto il 14 giugno, presso il Centro Trasfusionale dell’ospedale Sirai, il primo Raduno del Cuore, organizzato dalla Onlus Thalassa Azione in collaborazione con l’Avis di Carbonia. Una giornata dedicata ad un gesto di generosità, semplice ma importantissimo, come la donazione del sangue. Il Direttore generale, Maurizio Calamida, ha partecipato all’iniziativa, insieme al Direttore del P.O. Sirai Sergio Pili ed al responsabile dei Centri Trasfusionali della ASL 7, Angelo Zuccarelli. Presenti il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ed il vice sindaco Maria Marongiu. Il Direttore generale Calamida ed il sindaco Casti hanno ringraziato le associazioni per il loro prezioso lavoro ed hanno assicurato la massima collaborazione per qualunque iniziativa che vada a migliorare la salute dei cittadini, e a sua volta la responsabile per Carbonia di Thalassa Azione, Francesca Piras, ha sottolineato l’importanza del sostegno delle istituzioni, con l’obiettivo comune di smuovere le coscienze ed incrementare le donazioni. L’obiettivo, come ha spiegato il dr. Zuccarelli, è mantenere l’autosufficienza e arrivare a 10.000 donazioni annue: l’anno scorso, nel territorio della ASL 7, sono state 7.300. «A breve – ha aggiunto il responsabile dei Centri Trasfusionali – sarà possibile praticare anche nella ASL di Carbonia la donazione in aferesi, una particolare tecnica con la quale è possibile prelevare, insieme o separatamente, uno o più emocomponenti: globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma, restituendo al donatore la quota che non si intende trattenere. Per eseguire l’aferesi occorre collegare il paziente, in circolazione extracorporea, a delle speciali attrezzature, i separatori cellulari, che sono già stati ordinati dall’Azienda sanitaria. Questa tecnica permetterà di incrementare le donazioni, ma ciò che può davvero fare la differenza è il contributo di ogni cittadino. Per questo la ASL di Carbonia rinnova a tutti l’appello a donare il sangue: un atto tanto utile quanto nobile.»
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