22 December, 2024
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Ferdinando Pellegrini, 44 anni, è il nuovo sindaco di Fluminimaggiore. La lista guidata dall’ex assessore della Giunta Massa, Rinnovamento comune, si è imposta con 808 voti (38,99%), precedendo di stretta misura la lista Alternativa civica fluminese, guidata da Antonio Congia, che ottenuto 762 voti (36,77%), e più ampiamente la lista Identità Innovazione Progresso, guidata da Liviana Licheri, 502 voti (24,22%). Il Consiglio comunale, quasi interamente rinnovato, si è insediato lo scorso 6 giugno. Dopo il giuramento e la convalida degli eletti (è stata rinviata quella di Miriam Farci, in quanto assente), Ferdinando Pellegrini ha comunicato la composizione della nuova Giunta, formata da tre assessori: Paolo Sanna, Paolo Ghirlanda e Martina Pili. Paolo Sanna ricoprirà anche l’incarico di vicesindaco.

 

Daniele Serra giuramento

Daniele Serra, 37 anni, funzionario del Gal Sulcis, è il nuovo sindaco di Teulada. Il candidato della lista Teulada protagonista, alla sua prima candidatura, si è imposto al termine di un serratotesta a testa con Marina Lai, candidata della lista Trasparenza e Rinnovamento, deciso da uno scarto di soli 55 voti: 1.005 a 950. Alle loro spalle, ampiamente distanziata, Francesca Monni, candidata della lista Insieme per Teulada, che ha raccolto 527 voti ed ha conquistato solo un seggio (l’ex sindaco Salvatore Mocci non è stato eletto). Il Consiglio comunale appena eletto si è già insediato ed il neo sindaco ha presentato la sua prima Giunta, formata da tre assessori: Francesco Zedda, consigliere più votato della lista vincente, con 143 preferenze, ha ricevuto le deleghe alle materie di bilancio, sport e spettacolo e quella di vicesindaco; Andrea Cinus è il nuovo assessore ai lavori pubblici ed alle attività produttive; Gloria Addis si occuperà di pubblica istruzione, cultura e politiche sociali. Il sindaco ha tenuto a sé due delle deleghe più “pesanti”, quelle all’urbanistica ed al turismo. Daniele Serra raccoglie un’eredità difficile dal compianto Gianni Albai, scomparso prematuramente il 14 novembre dello scorso anno. Il paese vive una situazione economica molto preoccupante, con livelli di disoccupazione ed inoccupazione mai raggiunti prima e deve fare i conti con la crisi più complessiva del territorio e dell’intera Sardegna. Nel breve periodo, inoltre, come documentiamo in altra parte del giornale, rischia di venire ulteriormente discriminato dall’attuazione del decreto sulla “fiscalità di vantaggio” per i ventitrè comuni della Provincia di Carbonia Iglesias, dalla quale a suo tempo decise di tenersi fuori, scegliendo di continuare a far parte della Provincia di Cagliari. Teulada deve guardare al futuro con idee e progetti nuovi, incentrati sul rilancio dell’agricoltura e sullo sviluppo della piccola impresa e, soprattutto, del turismo. Nonostante la presenza della servitù militare occupi una vastissima parte del suo territorio, oltre settemila ettari, la comunità conserva ancora un patrimonio straordinario che potrebbe favorire la realizzazione di progetti di valorizzazione significativi in grado di dare risposte a tanti giovani e a quanti hanno perso il lavoro in età avanzata.

Giampaolo Cirronis

 

Perry Frank A

Perry Frank è un musicista influenzato tanto da Brian Eno quanto dalla psichedelia di matrice sixties che si è accasato qualche mese fa sull’etichetta teutonica Idealmusik. Raccontaci il tuo approccio con la musica.

Cosa ascoltavi da ragazzo e come i tuoi gusti sisono evoluti nel corso degli anni.

«Ho scoperto la mia passione per la musica negli anni in cui frequentavo le scuole medie. In quel periodo, infatti, ho iniziato a suonare la tastiera senza prendere lezioni, in modo molto amatoriale. Al liceo ho cominciato a suonare la chitarra ed il basso e mi sono esercitato in modo discreto anche sulle percussioni. Ma fin da bambino ho sempre ascoltato musica, prima con i Beatles, i Beach Boys, i Pink Floyd, poi con gli U2 e poi con tutte le band della mia generazione, Nirvana, Smashing Pumpkins, Jeff Buckley, Radiohead fino ad arrivare alla musica che meglio descrive la mia anima: la musica Ambient.»

Come e, soprattutto, quando nasce il tuo alter ego Perry Frank?

«Il mio progetto di musica Ambient nasce nel 2005. Dopo aver suonato in diverse band della mia zona e dopo aver suonato diversi generi musicali (Rock, Grunge, Blues, Indie, Pop) decisi di dedicarmi alla mia musica senza più compromessi con altre persone. Suonare in un gruppo in fondo, porta a dei compromessi che non sempre dal punto di vista artistico rappresentano la soluzione migliore. Troppo spesso ho messo da parte la mia musica per suonare quella di altre persone e sentivo la necessità di trovare una mia strada e suonare una musica che potesse essere mia completamente. Così è nato Perry Frank, il mio alter ego psichedelico. Ho deciso di fare a meno dei testi e di ridurli al minimo essenziale, preferendo la via strumentale, a mio avviso più universale e capace di dipingere i paesaggi della mia mente. In questi anni ho pubblicato tre album, più diversi inediti tra cui Cantu a merì, la canzone con cui ho partecipato alla finale del Premio Parodi 2012 e una ventina di video su Youtube.»

Il tuo ultimo lavoro, Music To Disappear è stato rilasciato ad agosto dalla tedesca Idealmusik. Un titolo che in qualche modo riporta alla memoria il ciclo di lavori di Brian Eno. Quanto è stata importante la sua musica sulle tue composizioni?

«La sua musica è stata fondamentale per me. Un suo album in particolare per me è stato il punto di partenza, la scintilla che ha acceso in me l’amore per questa musica: Music for Airports. In realtà mi sono avvicinato a lui grazie agli U2, che adoravo quando ero ragazzino, e agli album che lui aveva prodotto. Poi ne ho esplorato tutta la carriera fino ad arrivare ai Roxy Music. Inutile dire che rimane per me una costante fonte di ispirazione. Another Green World, Music for Airports, Evening Star (con uno dei miei chitarristi preferiti, Robert Fripp) tra i titoli che ho nella mia collezione personale.»

Come sei arrivato ad accasarti su Idealmusik?

«Ci siamo trovati su facebook. Esistono, infatti diversi gruppi dedicati alla musica Ambient, in cui appassionati, musicisti sconosciuti come me, semplici estimatori e più semplicemente persone che hanno voglia di sognare e rilassarsi, condividono video e link sul genere. Settimanalmente condivido i miei pezzi tramite link di Soundcloud ed i video che io stesso ho girato e caricato su Youtube. Ho avuto così diverse proposte da etichette del genere, tra cui quella di Idealmusik. Loro curano la distribuzione del disco e la pubblicità, compresi i passaggi nelle varie web radio.»

La tua musica è disponibile, molto spesso in free streaming e download sui social network, ottimi canali di diffusione ma purtroppo carenti dal punto di vista strettamente qualitativo. Una saturazione da lo-fi tecnico che ha portato ad una fame di hi-fi sottolineata dal ritorno, graditissimo, del vinile. Cosa pensi di questo ritorno all’alta fedeltà?

«Adoro sia il vinile che il supporto cd, ne ho circa un migliaio a casa tra cd, vinili e cassette. È vero, purtroppo l’avvento del web ha quasi ucciso la distribuzione classica, che fino ai primi anni 2000 resisteva. È forse l’aspetto più negativo. Ma dall’altra parte senza il web, senza la rete, non sarei qui a rispondere alle tue domande, perché probabilmente i demo che avrei spedito alle case discografiche sarebbero stati cestinati, come 90 volte su 100 avviene. La rete è uno strumento libero, le persone condividono la musica in modo libero. Questo aspetto è in parte giusto, perché così rie-scono a circolare anche artisti che non trovano spazio sui canali tradizionali come la tv, ma è in parte sbagliato perché, purtroppo, molte etichette, non avendo i guadagni del passato, non puntano più sulle novità, non osano, andando sempre a pescare sull’ovvio, sul banale, sul già sentito, solo per avere guadagni sicuri o riuscire a far fronte alle perdite. Personalmente spero un giorno di riuscire a distribuire pure la mia musica sul vinile. Prima o poi…»

Riesci a vivere di musica?

«Purtroppo ancora no. I guadagni dai live e dalle vendite non me lo permettono ancora. Ma spero un giorno di riuscirci. Sto lavorando sodo per raggiungere questo obiettivo.»

Cosa pensi della scena italiana?

«Credo che in Italia ci sia tanta bella musica e sicuramente i musicisti validi non mancano. Come avviene in tutti gli altri campi, purtroppo, non basta essere preparati e avere le idee. In Italia conta avere le conoscenze, che spesso e volentieri sono conoscenze politiche. In Italia ormai tutto passa dai talent show spazzatura… In questi anni ho conosciuto diversi musicisti che suonano Ambient, o generi affini, tutte persone validissime che, come me, cercano uno spazio e cercano di vivere di musica. L’alternativa sembra sempre di più quella di andare via da questo paese. La solita Italia. La Sardegna, purtroppo, è ancora più chiusa per questo genere, che spesso risulta sconosciuto e poco apprezzato, spesso deriso e definito noioso, relegato alla definizione infelice di “musica per rilassarsi”.»

E, per finire, i cinque dischi che ti hanno cambiato la vita…

«Brian Eno – Music for Airports Pink Floyd – A saucerful of Secrets The Beatles – Sgt. Pepper’s Lonely Heart Club Band The Beach Boys – Pet Sounds The Smashing Pumpkins – Mellon Collie and the Infinite Sadness.»

Andrea Murgia

Il Consiglio comunale di Iglesias dimagrisce ancora, da 30 a 24 consiglieri, ma le novità assolute sono poche. Tra consiglieri ed assessori uscenti, ex assessori ed ex consiglieri, i volti completamente nuo-vi sui banchi di Piazza Municipio, almeno in prima battuta, considerato che potrebbero esserci surroghe qualora il nuovo sindaco Emilio Gariazzo dovesse scegliere assessori tra i consiglieri eletti, sono solo sette. Il candidato che ha centrato il re-cord di preferenze è una delle “new entry”, il consigliere provinciale UDC Gianluigi Rubiu, nella lista Piazza Sella, con ben 869 (due anni fa il più votato fu il leader UDC Giorgio Oppi, con 977 preferenze); alle sue spalle un altro candidato della lista Piazza Sella, Piero Carta, presidente del Consiglio comunale uscente, che ha raggiunto quota 701. Nella coalizione di centrosinistra che ha vinto le elezioni, la palma del più votato spetta al giovane Mauro Usai, candidato della lista del PD, che ha ottenuto ben 638 preferenze. La donna più votata è Maria Franca Fara, anche lei candidata nella lista del PD, già assessore nella Giunta Carta, arrivata a 438 preferenze. Alle sue spalle un ex assessore della Giunta Perseu, Angela Scarpa, candidata nella lista Piazza Sella (402 preferenze) e Carla Cicilloni, assessore provinciale del PD (369 preferenze). Notevole l’exploit di Valentina Pistis, 28 anni, eletta nella lista Cas@ Iglesias con 304 preferenze. Tra i ritorni, da segnalare quello di Pierina Chessa, candidata nella lista Il tuo segno per Gariazzo, eletta con 242 preferenze. Il dimagrimento imposto al nuovo Consiglio comunale e la possibilità di una doppia preferenza abbinando un candidato uomo ad un candidato donna, hanno determinato l’esclusione di candidati che, nonostante la bassa affluenza, hanno messo insieme un numero di voti con i quali fino alla scorsa consiliatura avrebbero avuto l’elezione pressoché certa, sia in maggioranza sia in minoranza. è il caso di Monica Marongiu, 245 voti, prima dei non eletti nella lista PD, che potrebbe entrare in Consiglio al posto di un eletto destinato alla nuova Giunta. Primo dei non eletti nella lista Piazza Sella è Simone Saiu, con ben 366 preferenze (alle sue spalle Marco Zanda, 345; Donatella Faedda, 325; Samantha Pinna, 283 e Ignazio Mocci, 254). Primo dei non eletti nella lista PDL, infine, è Claudio Rosina, con 282 preferenze.

Giampaolo Cirronis

Emilio Gariazzo, 55 anni, medico chirurgo, è il nuovo sindaco di Iglesias. Il candidato della coalizione di centrosinistra, composta da sei liste, ha superato al ballottaggio Gian Marco Eltrudis, 43 anni, dirigente aziendale, candidato della coalizione di centrodestra, con il 51,68% ed uno scarto di 469 voti, dopo aver sfiorato il successo già al primo turno, il 26 e 27 maggio, quando si fermò al 49,60%. Il centrosinistra ritorna così alla guida della città mineraria a distanza di tre anni dalla conclusione dell’esperienza di Pierluigi Carta, alla quale Emilio Gariazzo prese parte nella veste di consigliere, proseguendo il suo percorso anche nella breve consiliatura guidata da Ginetto Perseu, dimessosi alcuni mesi fa. La candidatura di Emilio Gariazzo è stata sostenuta da ben sei liste, quelle abitualmente schierate nel centrosinistra, PD, SEL e Uniti per Iglesias (PSI e PDCI) e tre liste civiche: Il tuo segno per Gariazzo, Civitas e Cas@ Iglesias. Quest’ultima, se pure ufficialmente civica, è una lista ispirata dal gruppo locale dei Riformatori Sardi, da anni in maggioranza nella coalizione di centrodestra alla guida della Regione, ma contrapposto all’alleanza di centrodestra alle Amministrative 2010, assente nella competizione elettorale del 2011 ed ora parte integrante e determinante nella coalizione di centrosinistra che ha eletto nuovo sindaco Emilio Gariazzo. Gian Marco Eltrudis era sostenuto da due sole liste: la civica Piazza Sella, espressione dell’UDC, e PDL. La prima ha centrato un risultato numerico rilevante, confermandosi ampiamente la prima forza politica cittadina con il 35,59% (percentuale addirittura superiore a quella ottenuta nel 2011, il 33,99%), rilevatosi però insufficiente a centrare la vittoria per il risultato inferiore alle attese del PDL (11,65% contro il 16,38% del 2011) e per le defezioni subite alla vigilia. Le due liste minori presentatesi agli elettori iglesienti il 26 e 27 maggio, poi rimaste fuori dal ballottaggio e dal Consiglio comunale, PSd’AZ ed Identità Iglesiente, infatti, erano espressione rispettivamente di un partito e di un consigliere che nel 2011 facevano parte della coalizione di centrodestra. La campagna elettorale è stata molto lunga ed accesa, forse anche troppo. Iglesias ha alle spalle un percorso politico molto tormentato che, inevitabilmente, ne ha condizionato il ruolo nella fase più difficile della storia recente del territorio.

Emilio Gariazzo è il nuovo sindaco di Iglesias

Emilio Gariazzo è il nuovo sindaco di Iglesias

Il compito che attende Emilio Gariazzo, il centrosinistra e l’intero Consiglio comunale appena eletto, non si presenta sicuramente facile.

Giampaolo Cirronis

Teulada - Il golfo di Tuerredda

Dopo la doccia fredda prodotta dal nuovo stop alle trattative per la cessione dello stabilimento Alcoa di Portovesme, due notizie hanno restituito alla Sardegna un minimo di fiducia e speranza verso il superamento dell’attuale drammatica crisi socio-economica: prima l’approvazione da parte del Parlamento europeo della risoluzione che contiene gli emendamenti presentati dalla neo-europarlamentare sarda Francesca Barracciu circa il riconoscimento dell’insularità; poi le sanzioni comminate dal-l’Antitrust (oltre 8 milioni di euro complessivi) alle compagnie di navigazione Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Marinvest, «per intesa restrittiva della concorrenza finalizzata all’aumento dei prezzi dei biglietti nella stagione estiva 2011 sulle rotte da e per la Sardegna». L’Antitrust ha riscontrato e certificato incrementi ingiustificati dei prezzi fino al 65% che hanno penalizzato pesantemente la Sardegna e, oltre alle sanzioni per il passato, ha imposto un’immediata riduzione dei prezzi. Si tratta, come si può ben capire, di una “sentenza epocale” che apre nuove prospettive alla Sardegna, verso un reale riconoscimento della continuità territoriale e quindi un nuovo sviluppo incentrato sulla valorizzazione del territorio, sia in termini produttivi sia nel settore turistico. Se unitamente al riconoscimento dell’insularità e della continuità territoriale, si riuscisse ad ottenere anche quello della zona franca, anche parziale, il Sulcis Iglesiente e l’intera Sardegna potrebbero guardare al futuro con nuove speranze e concrete possibilità di tornare a vedere presto la luce.

Giampaolo Cirronis