22 November, 2024
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Verso la continuità territoriale

Teulada - Il golfo di Tuerredda

Dopo la doccia fredda prodotta dal nuovo stop alle trattative per la cessione dello stabilimento Alcoa di Portovesme, due notizie hanno restituito alla Sardegna un minimo di fiducia e speranza verso il superamento dell’attuale drammatica crisi socio-economica: prima l’approvazione da parte del Parlamento europeo della risoluzione che contiene gli emendamenti presentati dalla neo-europarlamentare sarda Francesca Barracciu circa il riconoscimento dell’insularità; poi le sanzioni comminate dal-l’Antitrust (oltre 8 milioni di euro complessivi) alle compagnie di navigazione Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Marinvest, «per intesa restrittiva della concorrenza finalizzata all’aumento dei prezzi dei biglietti nella stagione estiva 2011 sulle rotte da e per la Sardegna». L’Antitrust ha riscontrato e certificato incrementi ingiustificati dei prezzi fino al 65% che hanno penalizzato pesantemente la Sardegna e, oltre alle sanzioni per il passato, ha imposto un’immediata riduzione dei prezzi. Si tratta, come si può ben capire, di una “sentenza epocale” che apre nuove prospettive alla Sardegna, verso un reale riconoscimento della continuità territoriale e quindi un nuovo sviluppo incentrato sulla valorizzazione del territorio, sia in termini produttivi sia nel settore turistico. Se unitamente al riconoscimento dell’insularità e della continuità territoriale, si riuscisse ad ottenere anche quello della zona franca, anche parziale, il Sulcis Iglesiente e l’intera Sardegna potrebbero guardare al futuro con nuove speranze e concrete possibilità di tornare a vedere presto la luce.

Giampaolo Cirronis

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