Domenica 4 agosto, a Portoscuso, per “Parole sotto la torre”, il Premio Campiello Andrea Molesini.
Dopo lo scrittore svedese Bjorn Larsson e il filosofo Giulio Giorello, terzo appuntamento per il festival letterario di Portoscuso “Parole sotto la torre”, organizzato da “Noteapiedipagina”, in collaborazione con il Comune. Approda domani, domenica 4 agosto, alla Tonnara Su Pranu, alle 22.00, Andrea Molesini, l’autore di “Non tutti i bastardi sono di Vienna”, edito da Sellerio, che nel 2011 ha vinto il Premio Campiello e il Premio Comisso. Quest’anno ha pubblicato con la stessa casa editrice il romanzo “La primavera del lupo”. A dialogare con lo scrittore veneziano, nell’incontro dal titolo “In mezzo c’è sempre il mare”, in linea con il tema filo conduttore del festival, Arcipelaghi, il direttore artistico di “Parole sotto la torre”, Gianni Biondillo, architetto, autore di libri di successo, del 2013 il nuovo romanzo, Cronaca di un suicidio, redattore di Nazione Indiana, il blog culturale più letto della rete www.nazioneindiana.com.
La primavera del lupo. È la voce di Pietro, un bambino di dieci anni, orfano, che racconta la storia. Tutto comincia nel convento di San Francesco del Deserto, una piccola isola al centro della laguna di Venezia, nel marzo del 1945. Da questo rifugio sicuro, all’improvviso, un gruppo di persone diversissime fra loro è costretto a scappare: due bambini di opposta indole ed educazione, Pietro e il suo amico Dario, «che sa i numeri» e si tiene le parole dentro, «dove non fanno danno»; le due anziane sorelle Jesi, Maurizia e Ada; una giovane suora, bella e dai modi sospetti, che scrive un diario schietto, e che si alterna nel racconto con la voce di Pietro. Braccato dai nazisti, il gruppo è aiutato da un pescatore e da un energico frate. Nei risvolti tragici dell’avventura si unisce ai fuggiaschi un disertore tedesco, che custodisce un segreto pericoloso: il suo agire brusco e terribile cambierà il destino di tutti.
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