Emanuele Cani (PD): «Pensare di poter vivere di solo turismo super lusso è illusorio».
Si anima il dibattito sul futuro del Sulcis Iglesiente. Tra i sostenitori del mantenimento del sistema industriale con il rilancio del polo di Portovesme, oggi alle prese con le chiusure di Eurallumina ed Alcoa e le complicate prospettive di rilancio, e i sostenitori di un modello di sviluppo completamente diverso, imperniato sul turismo, si inserisce il deputato del PD Emanuele Cani, con una dichiarazione destinata a far discutere.
«Il Sulcis Iglesiente non ha bisogno di salvatori della patria dell’ultim’ora – sostiene Emanuele Cani -. Pensare di poter vivere di solo turismo, trasformando il territorio in un luogo per il turismo super lusso è quantomeno illusorio. D’altronde è stato indicato bene anche nel piano strategico predisposto dall’ormai ex Provincia che di solo turismo, pur con grande spinta, non si può vivere. E’ quantomeno singolare che si possa pensare ai grandi yacht, alle strutture per benestanti disposti a spendere per caffè a cinque stelle. Prima di esprimere giudizi sulla qualità del carbone, sulla strategicità delle fabbriche, credo sia indispensabile fare un approfondimento. Non si possono esprimere giudizi su situazioni particolari viaggiando con vie generali. Non si vuole il carbone del Sulcis, non si vogliono più le fabbriche. Ma l’alluminio e lo zinco da dove lo dobbiamo prendere? E l’energia come si produce? »
«Credo che, più che per proclami e annunci spot sia necessario, come avveniva in passato – conclude Emanuele Cani – documentarsi in maniera approfondita e circostanziata prima di esprimere giudizi. Le prese di posizione vanno sempre argomentate con supporti scientifici. Altrimenti sono solo parole in libertà pronunciate un giorno qualsiasi di fine estate.»
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