Il Direttore generale Maurizio Calamida ha illustrato le tappe per la realizzazione del nuovo CTO di Iglesias.
«Le tappe per la realizzazione del nuovo CTO sono segnate: entro la fine del 2015 Iglesias avrà un ospedale moderno e all’avanguardia». L’ha dichiarato il Direttore Generale Maurizio Calamida nel corso dell’audizione che si è svolta ieri nell’aula consiliare di Iglesias. Convocato dalla Commissione alle Politiche sociali presieduta da Alberto Cacciarru, Calamida ha illustrato l’organizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali della ASL 7 alla presenza del Sindaco Emilio Gariazzo e del Consiglio Comunale.
L’incontro, aperto al pubblico, era propedeutico alla riunione del Consiglio comunale che si terrà il 9 settembre.
«È un momento importante, di confronto, che si potrà replicare ogni volta che ci sarà la necessità di un chiarimento», ha esordito Calamida. Anche il Sindaco Gariazzo ha assicurato da parte sua e della Giunta la massima disponibilità a discutere con spirito di collaborazione le prossime decisioni in campo sanitario.
Il Direttore Generale ha riassunto le tappe che porteranno alla realizzazione del nuovo CTO: «Il 28 febbraio 2014 ci sarà la consegna dei reparti di Chirurgia Generale, Pediatria, Chirurgia Pediatrica, Ostetricia e Ginecologia, Endoscopia Digestiva, e il 30 maggio dello stesso anno si concluderà la realizzazione del nuovo blocco operatorio composto da quattro sale. Contestualmente verranno bandite le gare d’appalto per il Pronto Soccorso, la Rianimazione, gli arredi e le attrezzature. Prevediamo che i lavori termineranno nel dicembre 2015, con il completo trasferimento dei reparti e servizi che attualmente si trovano al SantaBarbara».
Il costo totale sarà di circa 16 milioni e mezzo di euro, dei quali 15 milioni giungono dai fondi CIPE assegnati lo scorso anno. A quel punto si dovrà decidere la destinazione del Santa Barbara, che potrebbe ospitare alcuni servizi territoriali e distrettuali, e del F.lli Crobu, che sarà chiuso e dismesso.
«Nell’attesa – ha proposto Calamida – occorre risolvere i problemi logistici del Pronto Soccorso del Santa Barbara: una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare altri spazi concessi dal Comune di Iglesias.»
«Per quanto riguarda la riduzione dei posti letto – ha proseguito il Direttore Generale – ci stiamo adeguando alle leggi nazionali sulla spending review e a quelle regionali sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, che impongono una riduzione dei posti letto per acuti e del personale. Siamo chiamati ad adempiere a questi provvedimenti obbligatori, pertanto nelle scelte della Direzione non c’è spazio per la discrezionalità. Tutti i reparti devono superare la quota del 75% di posti letto occupati: l’Azienda ha proceduto alla disattivazione di 38 posti letto complessivi e ora, in media, supera questa percentuale. Questo ci permetterà di evitare sia la chiusura che la riduzione di alcuni reparti che non arrivano a questa soglia, ma che rivestono comunque un’importanza strategica per il territorio».
«Una condizione confortante – ha concluso Calamida – poiché è stato scongiurato ciò che si è verificato in altre ASL, in Sardegna e nel resto d’Italia, costrette a chiudere interi reparti e servizi. Grazie all’ottimizzazione del personale, inoltre, l’Azienda è riuscita a evitare la perdita di forza lavoro: non subirà la riduzione di alcun posto in pianta organica.»
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