Nuova durissima presa di posizione del deputato Francesco Sanna (PD): «La Regione Sardegna blocca 124 milioni di euro di sgravi per le partite Iva».
Nuova durissima presa di posizione di Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico, contro il ritardo della Regione Sardegna nell’avvio dell’area di esenzione fiscale per il Sulcis.
«Da un accesso agli atti del Ministero dello Sviluppo Economico – denuncia il deputato iglesiente – emerge che la presidenza della Giunta regionale sarda sta rallentando l’iter della zona di esenzione fiscale del Sulcis. Una vera vergogna: per una volta che è lo Stato a dire: facciamo presto, la Regione rallenta.
Spero non si rendano conto dei danni che questo ritardo può creare. Preferisco credere che ignorino le conseguenze delle loro azioni – cosa comunque grave – piuttosto che immaginare che vogliano infliggere a questo territorio una cinica punizione.»
«Dalla nota ministeriale – aggiunge Sanna – è acquisito un punto politico fondamentale: la destinazione di oltre 124 milioni di euro alla zona di esenzione fiscale. Un risultato veramente straordinario, solo che si pensi che il gettito fiscale prodotto dal reddito delle piccole e medie imprese del Sulcis, in questi anni di crisi economica, non ha mai superato, in un anno, i 20 milioni di euro. Vi è poi l’invito alla Regione a non attendere i tempi burocratici di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per comunicare le sue scelte in materia di riserve a favore di questa o quella categoria di impresa. E’ su questo punto che la Regione, nella sua risposta al Governo, dice esplicitamente che deciderà nei termini previsti dalle norme, cioè tre mesi dalla pubblicazione del decreto che individua i fondi. Significherebbe, all’incirca, un ritardo inutile di quattro mesi, che impedirebbe alle imprese di compensare con le agevolazioni i loro versamenti di novembre e dicembre 2013, i più significativi nel corso dell’anno. Con una sinistra coincidenza temporale con la campagna elettorale delle regionali.»
«A questo punto, oltre a chiedere al Governo una immediata convocazione della Regione Sardegna per farle capire che non si gioca sulla pelle dei territori e delle imprese – conclude Francesco Sanna – mi attendo nei prossimi giorni una ferma presa di posizione delle autonomie locali, delle associazioni imprenditoriali e del sindacato. La Presidenza della Regione li tira in ballo dicendo che deve prima sentirli per comprendere le intenzioni del territorio. Spero che invece sarà il territorio a farsi sentire e fargli comprendere il danno che patisce da questo rinvio delle decisioni che spettano alle istituzioni regionali.»
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