Operazione spiagge sicure: sperimentazione dell’ambulanza infermieristica “INDIA” nel litorale di Buggerru.
Il Servizio Emergenza-Urgenza, più noto come 118, nasce in Italia con il DPR 27.03.1992 per rispondere all’emergenza-urgenza extraospedaliera, causata da patologie gravi e acute che richiedono un intervento qualificato, non differibile, direttamente sul luogo dell’evento e secondariamente con lo scopo di sviluppare e divulgare la cultura dell’emergenza sanitaria. La normativa prevede che il personale sanitario del 118 giunga sul luogo di un evento in un tempo non superiore agli 8 minuti, in caso di intervento in un’area urbana sede di postazione mobile 118, e non superiore ai 20 minuti per interventi in area extraurbana o urbana priva di postazione mobile. L’inevitabile limitatezza delle risorse porta alla necessità di effettuare un filtro delle richieste e a modulare la risposta in base alle necessità del caso, per garantire a chi ne ha bisogno l’accesso immediato a cure avanzate, rispondendo comunque ai bisogni di assistenza di tutti gli altri casi. Si effettua pertanto quel che viene definito “triage” o “dispatch” telefonico, cioè un percorso decisionale dinamico, basato sull’attuazione di un processo metodologico scientifico, capace di stabilire il grado di presunta gravità clinica presente in un soggetto, identificabile mediante l’utilizzo di un sistema di codifica indicante la priorità assistenziale. La mortalità evitabile e gli esiti invalidanti prevenibili, con un intervento tempestivo e qualificato costituiscono il campo d’azione di un sistema efficace e la riduzione della loro incidenza è l’obiettivo finale. A tale proposito, quest’anno, in concomitanza con la stagione estiva, grazie alla disponibilità della Direzione Generale, è stata istituita una postazione a mare con Ambulanza infermieristica per il litorale di Buggerru, che risulta non adeguatamente servito dalle postazioni di I Livello e di II Livello, e in cui è presente un’affluenza di bagnanti superiore a 25.000 presenze.
Pertanto, oltre alle postazioni a mare di Portoscuso, Sant’Anna Arresi (Porto Pino), Sant’Antioco (Co’e Cuaddus) e Calasetta, sarà presente un’ambulanza infermieristica “INDIA” (che nell’alfabeto fonetico internazionale dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile ICAO – chiamato anche NATO o ITU – utilizzato nel linguaggio radio del 118, significa ambulanza infermieristica) nel comune di Fluminimaggiore (località Portixeddu), costituita da Infermieri delle postazioni avanzate di Mike 70 e 75 di Iglesias e Carbonia e dagli Operatori delle Associazioni di Volontariato di Fluminimaggiore e Buggerru. L’ambulanza INDIA è costituita da un autista, uno o due soccorritori volontari di livello avanzato e un infermiere proveniente dalle postazioni medicalizzate con adeguato percorso formativo. Con questo mezzo si potrà fornire soccorso avanzato nel sostegno delle funzioni vitali (BLS) attraverso l’esecuzione di manovre salvavita e la somministrazione di farmaci in base a protocolli definiti dalla Centrale Operativa 118. È bene precisare che a questi protocolli si è giunti facendo proprio quanto la comunità scientifica internazionale ha elaborato in materia sia nella gestione di patologie traumatiche e non traumatiche, prevedendo le specifiche competenze dell’infermiere all’uopo adeguatamente e preventivamente formato; infatti, oltre alla formazione e alle competenze conseguite dall’infermiere a seguito dello specifico corso di laurea, sono stati previsti ulteriori interventi formativi per accrescerne le competenze professionali al fine di metterlo nelle condizioni di poter affrontare i compiti che gli vengono attribuiti in questi contesti. Pertanto, l’attuale normativa nazionale e regionale, nello specifico del sistema dell’emergenza-urgenza sanitaria conferisce all’infermiere una specifica competenza che, in particolari situazioni, può comportare sia l’effettuazione di atti assistenziali e curativi salvavita che esser in grado di dar corso ad un primo inquadramento diagnostico dell’individuo, a seguito di una specifica formazione e nel rispetto di protocolli operativi stabiliti dal personale medico.
Maurizio Calamida – Direttore Generale della Asl 7
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