Si è svolta stamane, a Portoscuso, la seconda giornata dell'”operazione spiagge e porti puliti 2013″.
Si è svolta stamane, a Portoscuso, la seconda giornata dell'”operazione spiagge e porti puliti 2013″. L’iniziativa di cultura ambientale dell’Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera di Portoscuso, guidato dal Tenente di Vascello (CP) Matteo Prantner, è finalizzata alla sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente costiero e del mare. Dopo aver operato sulla spiaggia di Portopaglietto, l’intervento odierno ha interessato il porto turistico, con la partecipazione dell’Associazione Marinai di Italia di Portoscuso e di Iglesias ed il concorso del Comune di Portoscuso e della Saromar, società concessionaria del porto turistico, entrambi indispensabili per la buona riuscita dell’operazione, unitamente alla So.sa.go., Soccorso Sant’Andrea Gonnesa, alla Lega Navale di Buggerru e alla Pro Loco di Portoscuso che ha messo a disposizione un gazebo, un rifugio dal sole, caldissimo nella mattinata di questa caldissima giornata di agosto.
L’esercito dei volontari, tra i quali i sommozzatori della Coral Reef, ha setacciato i fondali del porto turistico, alla ricerca di oggetti caduti sui fondali. Tutto questo per testimoniare che nessuno vuole un mare spazzatura, nessuno vuole gettare in mare quello che potrebbe essere gettato negli appositi bidoni.
L’obiettivo non era la ricerca di tonnellate di materiali, perché il vero successo è nella presa di coscienza e nel dimostrare quanto la popolazione ha a cuore il proprio mare.
«Il mare è una risorsa e non può e non deve essere considerato come una discarica – ha spiegato il comandante della Guardia Costiera di Portoscuso, Matteo Prantner -. Oltre chiaramente agli aspetti penali ed amministrativi che possono nascere dal gettito di materiali in mare, è chiaro che si arriva a risultati non costringendo i militari a intervenire, ma educando sul rispetto dell’ambiente e prevenendo così stupidi, piccoli atteggiamenti che a lungo andare e se ripetuti possono portare gravissimi problemi. Noi siamo il mare e le comunità sul mare della Sardegna questo lo sanno bene. Tutto quello che viene gettato in mare, prima o poi torna nei nostri piatti. La Guardia Costiera di Portoscuso – ha concluso Matteo Prantner – continuerà questo cammino sperando di non dover sanzionare e intervenire, ma confidando nel buon senso e nella cultura di tutti.»
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