Beppe Grillo esclude il dialogo con gli altri partiti: «Il M5S è in guerra con il Palazzo».
Chi nelle ultime ore si aspettava o quantomeno auspicava un’apertura del Movimento 5 Stelle al dialogo con gli altri partiti, in particolare il Partito Democratico, in vista della costituzione di una nuova alleanza nell’eventualità dovesse concludersi anzitempo l’esperienza del Governo delle “Larghe intese”, rimarrà ancora una volta deluso.
Stamane, infatti, Beppe Grillo ha pubblicato nel suo blog un intervento intitolato “Siamo in guerra”.
«Il MoVimento 5 Stelle non è violento, ma è rivoluzionario – scrive Grillo -. Vuol cambiare la società, restituire ai veri giocatori, i cittadini, la scacchiera, il gioco. Cambiare in senso democratico la Costituzione e lo Stato. Il M5S è una variabile che il Sistema, non solo quello nazionale, non aveva previsto e ha quindi reagito con ogni mezzo possibile per escluderlo dal gioco. Il M5S è condannato dalla sua stessa natura a vincere la partita o a perderla irrimediabilmente. I pezzi bianchi non possono allearsi con quelli neri. A differenza degli scacchi in questa partita non è previsto il pari, ma solo lo scacco matto. Siamo in guerra, una guerra che deciderà il destino di questo Paese per il prossimi decenni. O ci sarà una svolta o una lenta stagnazione con facce nuove a proteggere i vecchi interessi di sempre. Le giovani generazioni non hanno un futuro, laureati e diplomati hanno lasciato l’Italia a centinaia di migliaia in questi anni alla ricerca di lavoro e di opportunità. Sono loro i nostri rifugiati politici costretti ad espatriare, come i siriani, come i libici. Prendono il treno al posto dei barconi. Come in tempo di guerra, lasciano le loro case bombardate dalla corruzione e dall’arroganza della classe politica. Non è più tempo di parlarsi addosso, ma di azioni, di segnali, di presenze. Il Parlamento si è dimostrato una scatola di tonno vuota, il contenuto lo aveva già divorato da tempo il Sistema. Bisogna tornare nelle piazze e pretendere che la RAI diventi una casa di vetro, oggi è solo uno strumento di propaganda in mano ai partiti. Con i fatti, non con le parole. Chi vuole guardarsi l’ombelico si tiri fuori – sottolinea ancora Grillo-. Il M5S non è il suo ambiente. Presto faremo il terzo VDay. Tenetevi pronti.»
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