Il Presidente della Regione rilancia sulla zona franca: «La Commissione Ue conferma che la nostra linea è legittima. Ora si pronunci lo Stato».
Il codice doganale può essere modificato per l’istituzione della zona franca della Sardegna e la Commissione Europea non porrà alcun ostacolo. Occorre la comunicazione da parte dello Stato nazionale. Durante il confronto svolto ieri mattina a Roma presso la sede della Commissione Europea, tra il presidente Cappellacci, il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani e i rappresentanti dei movimenti è stata ribadita l’idoneità e la legittimità del percorso avviato dalla Regione a raggiungere l’obiettivo della zona franca della Sardegna.
«Abbiamo ricevuto la conferma – ha dichiarato il presidente Cappellacci al termine dell’incontro, al quale ha partecipato anche l’on. Salvatore Cicu – che ora è lo Stato, al quale ci siamo già rivolti e con il quale abbiamo aperto un confronto sulla questione, a doversi pronunciare affinché L’Unione Europea possa compiere i passi conseguenti. Ribadiamo con determinazione – ha aggiunto Cappellacci – la nostra linea, che oggi risulta confermata e rinforzata. La zona franca è una giusta compensazione degli svantaggi derivanti dalla condizione oggettiva di insularità uno strumento che può portare dare slancio ad un’economia provata dalla crisi economica e da decenni di scelte miopi, e portare nuova impresa e nuova occupazione nella nostra isola.»
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