Riparte da Carbonia la mobilitazione del territorio, alle prese con la più grave crisi socio-economica degli ultimi 30 anni. Questa mattina, lavoratori in cassa integrazione e mobilità, artigiani e disoccupati, hanno riempito il salone Velio Spano per riprendere il filo del discorso parzialmente allentato nelle settimane più calde dell’estate, ed hanno dato vita ad una grande assemblea di cittadini liberi per rilanciare le iniziative nel Sulcis Iglesiente. L’obiettivo, non facile, è quello di evitare di arrendersi e di essere costretti ad emigrare nelle regioni del Nord Italia o all’estero, ripercorrendo la stessa strada seguita dai nostri padri e i nostri nonni a cavallo tra gli anni ’50 e ’60.
Il prossimo appuntamento è stato fissato per lunedì mattina, alle ore 6.00, al Centro Intermodale di Carbonia.
Le fotografie sono di Fabio Murru.
Interessante appuntamento culturale, domenica 15 settembre a Sant’Antioco, “Al di qua del ponte”, promosso dall’associazione culturale Agorà e patrocinata dall’assessorato comunale alla Cultura e ai servizi sociali), dall’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Carbonia Iglesias e dalla Consulta dell’immigrazione.
La giornata vedrà il diretto coinvolgimento di alcune delle comunità di immigrati residenti nel Sulcis (comunità tunisina, marocchina, rumena, cubana, messicana, venezuelana, rom, senegalese, moldava, ucraina e bielorussa) che cucineranno e offriranno i loro piatti tradizionali, i loro canti e i loro balli.
E’ altresì previsto, dalle ore 18.oo, un laboratorio ludico-didattico per i bambini che saranno intrattenuti con giochi provenienti dalla tradizione dei vari paesi del mondo.
Chiuderanno la serata i Guney Africa, band di musicisti sardo-senegalesi: i ritmi appartenenti alla tradizione di Senegal, Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio e l’utilizzo di strumenti originali dell’Africa dell’ovest quali il “djembe”, il “sabar”, il “tama” e i “doundoum”, costruiti appositamente per loro da alcuni artigiani, allieteranno il pubblico con uno spettacolo che lo trascinerà in una coinvolgente e divertente danza collettiva.
Il Comitato federale della Sardegna ha stabilito gli accoppiamenti e le date relative alle gare dei quarti di finale degli “ottavi e sedicesimi di finale” della fase regionale della Coppa Italia relativa al campionato di Eccellenza e Promozione che verranno disputate nelle giornate di mercoledì 9 ottobre (il match d’andata) e mercoledì 23 ottobre 2013 (il match di ritorno), alle ore 16.00.
Atletico Narcao e Carbonia si sono qualificate per gli ottavi di finale della Coppa Italia della Promozione regionale, superando rispettivamente il Sant’Antioco (0 a 0 e 2 a 0) e il Siliqua (4 a 1 e 1 a 3).
Le modalità di svolgimento degli ottavi, in programma mercoledì 9 ottobre e mercoledì 23 ottobre 2013, alle ore 15.00, così come le modalità dei quarti e delle semifinali, saranno le stesse di quelle dei sedicesimi; è sottinteso che, per il passaggio dagli ottavi ai quarti, dai quarti alle semifinali e dalle semifinali alla finale varranno le stesse norme stabilite per la qualificazione agli ottavi.
La vincitrice della finale della Coppa Italia della Promozione disputerà in campo neutro, con eventuali tempi supplementari e calci di rigore, la finalissima con la vincitrice della Coppa Italia dell’Eccellenza per l’assegnazione del titolo di campione regionale della Coppa Italia.
Eccellenza regionale:
• Fertilia / San Teodoro
• Calangianus / Nuorese
• La Palma M.U. / Samassi
• Porto Corallo / Socio Culturale Castiadas
Promozione regionale:
• Atletico Narcao / Carbonia
• Orrolese / Monastir Kosmoto (anticipata a domenica 15 settembre, alle ore 16.00)
• Ferrini Ca / Sant’Elena (anticipata a domenica 15 settembre, alle ore 17.00)
• Lanusei / Su Planu
• Tonara / Aritzo 1977
• Bittese / Siniscola Sporting
• Ozierese / Ploaghe
• Sorso 1930 / Ilvamaddalena 1903
Domenica 15 settembre si svolge a Cagliari la Conferenza Programmatica Regionale indetta dal Partito della Rifondazione Comunista. Scopo dell’iniziativa è quello di contribuire alla definizione delle linee guida per il governo della Sardegna. La relazione introduttiva verrà svolta dal Coordinatore regionale Giovannino Deriu. Sono stati invitati rappresentanti delle organizzazioni del mondo del lavoro, partiti politici della sinistra sarda, candidati alle primarie del 29 settembre. Partecipa il segretario nazionale Paolo Ferrero. L’evento si svolgerà presso la sala convegni dell’Hotel Regina Margherita, con inizio alle ore 10.30.
Approvati i programmi delle agenzie regionali agricole ma senza il parere delle associazioni di categoria. Lo scorso 8 agosto la Giunta Regionale ha infatti approvato i programmi di Laore, Agris e Argea. Programmi poi trasmessi il 3 settembre al Consiglio regionale, dove giacciono in commissione Agricoltura.
Inutilmente Copagri ha sollecitato (verbalmente e per iscritto in più di un’occasione) i commissari, i direttori delle agenzie e lo stesso assessore dell’Agricoltura a organizzare specifici incontri per una verifica dello stato di attuazione dei programmi in vigore e per partecipare all’elaborazione dei nuovi programmi.
«Non è concepibile – ha dichiarato Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri – giustificare un tale atteggiamento di indifferenza, visto che le Agenzie non sono funzionali a se stesse, ma sono al servizio del mondo agricolo. I produttori agricoli, attraverso le loro organizzazioni, hanno il sacrosanto diritto di poter esprimere le loro valutazioni su quanto fatto e di indirizzare i programmi delle agenzie verso la soddisfazione dei loro reali bisogni, viste anche le notevoli risorse ad esse destinate che assorbono quasi totalmente il finanziamento destinato all’assessorato dell’agricoltura.»
Pietro Tandeddu, coordinatore regionale di Copagri, aggiunge: «L’articolo 4 della legge 13 del 2006, di riforma degli enti agricoli e di istituzione delle agenzie, prevede la costituzione di una Consulta agricola, espressione delle organizzazioni professionali e cooperative. La Consulta, mai istituita, prevede che essa eserciti funzioni consultive e di supporto alla Giunta regionale nelle fasi di elaborazione e verifica dei programmi di indirizzo delle agenzie. Sarebbe ora di istituirla, ma nelle more dell’approvazione della relativa delibera, non si comprende cosa ostacoli l’apertura di un confronto con le organizzazioni professionali».
«La commissione urbanistica del Consiglio regionale, presieduta da Gianfranco Bardanzellu, ha approvato la proroga al Piano casa.»
Lo hanno annunciato i consiglieri del PdL Gianfranco Bardanzellu, Antonello Peru ed Angelo Stochino.
All’inizio di settembre, era stato lo stesso presidente di Commissione a richiedere alla Presidente Claudia Lombardo l’inserimento prioritario del testo normativo fra le leggi da esaminare.
«Da tempo i sardi attendono risposte concrete sia per ristrutturare casa, ma soprattutto per offrire occasioni per il rilancio del settore edile, da tempo paralizzato a causa della crisi economica – ha dichiarato Bardanzellu – e ora nel testo abbiamo inserito e approvato un emendamento con il quale vengono ripescate tutte le domande i cui termini erano scaduti, senza la necessità di presentare ulteriore documentazione.»
«Ben venga la proroga al Piano casa per la ripresa del comparto edile e per consentire la riqualificazione dell’esistente senza altro consumo del territorio – ha sostenuto Antonello Peru – perché in Sardegna non abbiamo bisogno di altre costruzioni, ma di riqualificare l’esistente in quanto, a fronte di un milione e seicentomila residenti, ci sono oltre due milioni di abitazioni con un territorio ormai saturo. Bene, quindi, la proroga con la quale si vuole integrare la riqualificazione dell’esistente con il minimo incremento in cubatura e il riordino del territorio. Inoltre, la proroga al Piano casa può, benissimo, allinearsi anche con le detrazioni del 65% previste dal Governo nazionale. E anche questo è un presupposto per il rilancio del comparto edile in crisi.»
«L’attuale Piano casa ha prodotto oltre 20 mila concessioni edilizie e nessuna di queste ha consumato altre aree – ha affermato Angelo Stochino – perché si è provveduto a effettuare opere di riqualificazione a cui è stata concessa una minima percentuale di incremento di cubatura.»