20 November, 2024
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Confartigianato: «Bene la proroga degli incentivi per rilancio delle imprese di costruzioni contenuta nella legge di stabilità. Ora bisogna lavorare per farli diventare strutturali».

«Un intervento fortemente sollecitato da Confartigianato Edilizia che coglie numerosi obiettivi: il rilancio delle imprese delle costruzioni, la riqualificazione del patrimonio immobiliare, il risparmio energetico, la difesa dell’ambiente e l’emersione delle attività irregolari

Confartigianato Imprese Sardegna esprime un giudizio positivo sulle misure contenute nella legge di stabilità che prorogano al 2015 gli incentivi per ristrutturazioni ed efficienza energetica in edilizia, acquisto mobili e interventi antisismici.

Con questo decreto legge, infatti, il Governo ha previsto di mantenere, per tutto il 2014, l’ecobonus del 65% (che nel 2015 scenderà al 50%) sul risparmio energetico, e di confermare, per lo stesso periodo, il 50% di bonus fiscale per le ristrutturazioni (per scendere nel 2015 al 40% e passare nel 2016, definitivamente, alla percentuale del 36%). Confermato anche il cosiddetto bonus mobili nella attuale misura del 50%.

«La proroga delle misure per il ‘sistema casa’ – sottolinea Confartigianato Imprese Sardegna è particolarmente importante per sostenere le imprese nel 2014, vale a dire in quello che può essere l’anno di svolta per il settore delle costruzioni che, non va dimenticato, ha anche un potente effetto-leva per il rilancio di molte attività economiche dell’indotto.» 

L’associazione sottolinea anche come per risollevare il comparto edile, e tutti i settori collegati, serve uno sforzo in più ovvero serve la stabilizzazione degli incentivi.

«Recenti datidimostrano che quindici anni di incentivi alla ristrutturazione edilizia e alla riqualificazione energetica degli edifici, sono serviti in modo sostanziale a frenare la caduta verticale del mercato delle costruzioni, con un importante guadagno dello Stato”. “Al mancato gettito fiscale infatti – precisa l’associazione – ha fatto da contraltare la posta positiva di diverse entrate (Iva per lavori, materiali, spese tecniche; IRES per imprese e tecnici; Irpef e oneri sociali sulle attività dei lavoratori e dall’emersione in nero; ricadute sull’economia) per un importo nazionale, stimato, di circa un miliardo di euro l’anno

I dati nazionali di una indagine di Confartigianato, dimostrano come uno dei principali effetti degli incentivi per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico nel 2013 sarà la creazione di quasi 14.000 posti di lavoro nel settore costruzioni. Del resto, le rilevazioni della Confederazione indicano che sono 2 milioni i proprietari di immobili orientati ad effettuare nei prossimi 12 mesi un intervento di manutenzione, e grazie alle misure del Governo, il loro numero è aumentato del 22,2% rispetto a luglio dello scorso anno.

In crescita anche la spesa per ristrutturazioni e riqualificazione energetica che, prevede Confartigianato, nel secondo semestre di quest’anno aumenterà di 1.565 milioni, pari al +26%, di cui 1.065 milioni per ristrutturazioni edili e 500 milioni per risparmio energetico.

Gli incentivi fiscali hanno già mostrato in passato il loro effetto benefico sull’edilizia: Confartigianato rivela, infatti, che nel 2011 le detrazioni sono state utilizzate da 6.752.644 contribuenti italiani per una cifra di 3.595 milioni e hanno inciso per il 4,2% del valore aggiunto del settore costruzioni. La spesa complessiva effettuata nel 2011 per interventi di ristrutturazione ammonta a 12 miliardi di cui 3,5 miliardi (29,1%) per il risparmio energetico e 8,5 miliardi (70,9%) per il recupero del patrimonio edilizio. Tale spesa rappresenta il 5,8% del valore del fatturato nel settore delle costruzioni e il 13,9% del valore aggiunto.

«La possibile inversione di tendenza del trend dell’edilizia, ed il suo consolidamento, devono necessariamente poter contare su alcuni elementi di stabilità – conclude Confartigianato Imprese Sardegna – e la capacità del settore delle costruzioni di agganciare la ripresa è condizionato dall’indice di fiducia di famiglie ed imprese. Se le regole sono chiare, costanti e definite, verranno programmati di certo investimenti tali da rivitalizzare il comparto”.

 

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