Fita CNA e Confartigianato Trasporti della Sardegna scrivono ai Prefetti e si dissociano dallo sciopero del 28 ottobre.
CNA Fita Sardegna e Confartigianato Trasporti Sardegna, le due Associazioni degli autotrasportatori artigiani, hanno scritto ai Prefetti di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, per dissociarsi dallo sciopero dei servizi di autotrasporto proclamato su base nazionale da Trasportounito, e prendere le distanze dagli effetti che questo potrebbe avere sull’intera regione.
Le due Associazioni artigiane, dopo aver letto sugli organi di stampa della conferma del fermo a livello locale, hanno chiesto «di presidiare fermamente e adeguatamente il territorio al fine di garantire il diritto alla sicurezza, alla mobilità e al lavoro degli operatori e delle merci su strada».
Confartigianato Trasporti e FITA CNA della Sardegna sottolineano che in questo momento sono impegnate a livello nazionale «in un confronto con il ministero dei Trasporti finalizzato allo stralcio dell’articolo della Legge di stabilità che prevede la riduzione dei crediti di imposta per il rimborso delle accise sul carburante».
Francesco Pinna, presidente regionale di Fita CNA, e vice presidente nazionale, sottolinea che l’autotrasporto non può rinunciare all’unico strumento, seppur limitato, capace di calmierare un prezzo alla pompa fuori controllo e tra i più cari in Europa. Pertanto «non è preclusa la possibilità di aderire ad una successiva ipotesi di fermo nazionale, già condivisa da tutte le sigle riunite in UNATRAS e ANITA, qualora non ottenessimo debite e valide rassicurazioni rispetto a quanto richiesto».
Giovanni Mellino, presidente regionale di Confartigianato Trasporti, e vice presidente nazionale, ricorda che «gli autotrasportatori sardi si riservano di prendere successive decisioni che saranno comunque tempestivamente comunicate a tutela e garanzia dell’ordine pubblico, che le nostre Associazioni desiderano sempre preservare, anche nei momenti di grave difficoltà per la categoria».
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