Nel biennio 2011- 2012 solo il 40% delle gare d’appalto bandite in Sardegna è stato affidato a imprese isolane, per un valore complessivo di 1 miliardo e mezzo di euro.
Dati preoccupanti per le imprese sarde sono emersi questa mattina, a Cagliari, nel corso della presentazione del bilancio del primo anno di attività dello Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche.
«Lavoriamo per ribaltare dati, che oggi vedono una partecipazione non sufficiente delle imprese sarde agli appalti pubblici – ha detto nel corso del suo intervento Ugo Cappellacci, presidente della Giunta regionale – affinché sia possibile produrre più sviluppo e occupazione nella nostra isola.»
«Nel biennio 2011- 2012 – ha spiegato il presidente della Regione – solo il 40% delle gare d’appalto bandite nell’isola è stato affidato a imprese sarde, per un valore complessivo di 1 miliardo e mezzo di euro. Dobbiamo invertire questa tendenza affinché capitali e lavoro restino nella nostra isola. Oltre all’azione incisiva svolta da Sardegna Ricerche con il sostegno della Regione occorre fare un salto in avanti, realizzando un mercato regionale degli appalti, dotato di una piattaforma informatica dedicata, in cui siano individuate le imprese del territorio regionale e che costituisca il primo strumento per la diffusione delle informazioni e per l’acquisto di beni e servizi per tutte le pubbliche amministrazioni regionali. »«Lo sportello appalti – ha aggiunto Ugo Cappellacci – rappresenta pertanto il punto di partenza di un sistema qualificato, che promuova la connessione in rete delle nostre imprese e renda più competitivo il nostro sistema economico. Anche questa è una scelta di rottura con il passato e parte di quel cambiamento a misura di cittadino, di impresa e di territorio che stiamo costruendo per la Sardegna.»
«Lavoriamo per ribaltare dati, che oggi vedono una partecipazione non sufficiente delle imprese sarde agli appalti pubblici – ha detto nel corso del suo intervento Ugo Cappellacci, presidente della Giunta regionale – affinché sia possibile produrre più sviluppo e occupazione nella nostra isola.»
«Nel biennio 2011- 2012 – ha spiegato il presidente della Regione – solo il 40% delle gare d’appalto bandite nell’isola è stato affidato a imprese sarde, per un valore complessivo di 1 miliardo e mezzo di euro. Dobbiamo invertire questa tendenza affinché capitali e lavoro restino nella nostra isola. Oltre all’azione incisiva svolta da Sardegna Ricerche con il sostegno della Regione occorre fare un salto in avanti, realizzando un mercato regionale degli appalti, dotato di una piattaforma informatica dedicata, in cui siano individuate le imprese del territorio regionale e che costituisca il primo strumento per la diffusione delle informazioni e per l’acquisto di beni e servizi per tutte le pubbliche amministrazioni regionali. »«Lo sportello appalti – ha aggiunto Ugo Cappellacci – rappresenta pertanto il punto di partenza di un sistema qualificato, che promuova la connessione in rete delle nostre imprese e renda più competitivo il nostro sistema economico. Anche questa è una scelta di rottura con il passato e parte di quel cambiamento a misura di cittadino, di impresa e di territorio che stiamo costruendo per la Sardegna.»
«Se consideriamo la media dei posti di lavoro prodotti da ogni appalto pubblico, che secondo l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici è uno ogni 63mila euro di spesa (23.600 per un miliardo e mezzo), risulta evidente – ha concluso il presidente – quanto l’azione intrapresa sia fondamentale per dare nuova linfa alla Sardegna e ai suoi territori.»
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