Simona de Francisci, assessore regionale della Sanità.
La Giunta regionale dice no ai tagli alla sanità paventati dal Governo nazionale.
«Nessun nuovo taglio alla sanità sarà tollerato – ha dichiarato stamane Simona De Francisci, assessore regionale della Sanità, in merito ai paventati tagli del Fondo sanitario nazionale per 3,5 miliardi di euro tra il 2014 e il 2015 – ma se da Roma si dovesse perseguire questa strada la Regione Sardegna è già avanti sulle misure richieste sul fronte dell’ottimizzazione dei costi sanitari, tra cui il contenimento della spesa farmaceutica e le gare centralizzate per l’acquisto dei farmaci.»
In queste ore il Governo avrebbe allo studio, infatti, gli interventi che ogni Regione dovrà attuare per controbilanciare le riduzioni da apportare al Fondo sanitario: tra questi, i risparmi sulla farmaceutica e le gare uniche (e non più Asl per Asl) per l’acquisto di medicinali e beni sanitari in genere.«Sono assolutamente d’accordo con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – sottolinea De Francisci – sul fatto che depauperare il Fondo nazionale sarebbe deleterio per tutto il sistema sanitario italiano. Meglio invece agire sul Patto per la Salute con un confronto aperto tra ministero e Regioni.»
«In ogni caso, sia sul fronte della spesa farmaceutica, sulle gare centralizzate e la tracciabilità dei farmaci – ricorda l’assessore De Francisci – già da due anni la Sardegna ha messo in atto diversi provvedimenti. Si tratta di riduzioni della spesa che però non hanno intaccato i servizi sanitari, anzi migliorandone la qualità generale. Sono i primi concreti risultati del percorso virtuoso intrapreso dalla Giunta Cappellacci, con significativi risparmi (nell’ordine di decine di milioni di euro). Lotta agli sprechi ancora più efficace se si considera che la nostra Regione (assieme a Provincia di Trento, Marche e Valle D’Aosta), non fa pagare il ticket sulle ricette, che incide sulla spesa lorda tra il 13% e il 15,2%.
Secondo i dati Federfarma relativi all’andamento della spesa netta e del numero delle ricette nel primo semestre 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012, con un – 10 per cento la Sardegna è la prima Regione in Italia sul fronte dei risparmi. In particolare, già tra gennaio e luglio 2013, sulla spesa farmaceutica convenzionata, si sono risparmiati 18 milioni di euro, mentre su quella Dpc (distribuzione per conto), i risparmi sono di 7,5 milioni di euro.
A giugno 2013, la Giunta ha approvato una delibera che contiene 6 nuove azioni per contenere e razionalizzare la spesa sanitaria, senza tagli ai servizi per gli utenti. Le misure riguardano l’ottimizzazione dell’utilizzo dei posti letto per acuti; l’ottimizzazione dell’impiego del personale; l’ottimizzazione dell’organizzazione dei servizi; della gestione delle procedure di gara; della qualità dei flussi informativi e la definizione delle procedure per l’approvazione degli atti aziendali.
Al contenimento della spesa farmaceutica territoriale ha inciso anche il recente accordo con Federfarma Sardegna, in vigore dal 1 gennaio 2013, basato su 4 punti e già raggiunti in questi mesi: estensione dei farmaci da distribuire in per conto (Dpc), cioè acquistati dalle Asl ma venduti nelle farmacie di tutta l’Isola; la remunerazione del servizio reso dalla farmacia; il coordinamento del sistema con la partecipazione attiva di tutti i soggetti; la sperimentazione di forme innovative di collaborazione con le farmacie. L’intesa sta portando a un doppio beneficio: al cittadino, che può continuare a trovare il farmaco sotto casa, e perché consente di risparmiare nella distribuzione della singola scatola, senza per questo arrecare un danno economico alle farmacie che comunque aumentano in volume la propria attività.