Commenti contrastanti, tra il Governo e la Regione da una parte, le organizzazioni sindacali e i lavoratori dall’altra, sull’esito dell’incontro svoltosi ieri al ministero dello Sviluppo economico per l’esame della vertenza Alcoa e in particolare delle prospettive del passaggio di proprietà dello stabilimento dalla multinazionale statunitense Alcoa alla multinazionale svizzera Klesh (nella fotografia l’incontro al Parlamentino – fonte http://www.sviluppoeconomico.gov.it/).
«Cadute le pregiudiziali, la trattativa Alcoa-Klesch per la cessione dello smelter di Portovesme può ripartire – si legge nella nota del ministero dello Sviluppo economico -. Entro la fine di novembre, dopo che Governo e Regione Sardegna avranno esaminato la documentazione inerente piano industriale e garanzie finanziarie, sarà fatta una verifica approfondita. Di tutto ciò si è parlato, oggi, al Ministero dello Sviluppo Economico, nel corso della riunione del Tavolo alla quale hanno preso parte Regione Sardegna, sindaci del Sulcis Iglesiente, organizzazioni sindacali a livello nazionale, territoriale e aziendale.»
«La possibilità, emersa nei contatti con Alcoa e Klesch, di riattivare il processo negoziale per la cessione del sito – ha detto il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti che ha presieduto il Tavolo – è una novità davvero rilevante».
«Il che però – è stato ripetutamente puntualizzato durante il confronto con i sindaci del Sulcis Iglesiente – non porterà l’Esecutivo a interrompere la propria ricerca di altri eventuali interlocutori.»
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, il Governo è impegnato a verificare la possibilità dell’utilizzo del secondo anno di cassa integrazione straordinaria e, in conseguenza, a chiedere ad Alcoa il ritiro della procedura di mobilità già attivata.
Dalla riunione al Mise è inoltre emerso, in relazione ai lavoratori dell’indotto, un “forte richiamo” alle imprese che hanno spedito lettere di licenziamento a rivedere la loro decisione e ad accogliere l’invito della Regione ad un confronto, già in programma per il 6 novembre, finalizzato al ricorso agli ammortizzatori sociali ed al possibile impiego dei lavoratori nelle attività di riqualificazione del territorio.
È stato, infine, annunciato che il 13 novembre (a un anno esatto dalla firma del Piano Sulcis nel corso del vertice tenutosi nei locali della Grande miniera di Serbariu) il Governo incontrerà le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano Sulcis.
Analogo il tenore della nota pubblicata, al termine dell’incontro, nel sito della Regione Sardegna.
«Riprende la trattativa tra Alcoa e Klesh. La multinazionale americana – si legge nella nota – è disponibile a ritirare la mobilità precedentemente annunciata ai lavoratori di Portovesme, e a concedere il secondo anno di cassa integrazione straordinaria. E’ quanto emerso dall’incontro al ministero dello Sviluppo economico, presieduto dal sottosegretario Claudio De Vincenti, al quale hanno partecipato gli assessorati regionali del lavoro e dell’industria, i rappresentanti degli enti locali e le organizzazioni sindacali. Il Governo segue il negoziato tra le due aziende. Si è riavviato un percorso che potrebbe rimuovere i precedenti ostacoli alla trattativa. L’Alcoa ha chiesto a Klesch una garanzia fideiussoria che Klesch ha reputato eccessivamente onerosa. Tali garanzie potrebbero essere date dalla Sfirs. La credibilità del piano industriale di Klesch, infine, sarà valutata da un advisor esterno da sottoporre all’attenzione delle istituzioni e dei sindacati.»
«Per quanto riguarda i lavoratori dell’indotto – ha spiegato l’assessore regionale del lavoro, Mariano Contu – l’assessorato ha elaborato dei percorsi di riqualificazione per più della metà delle maestranze. Gli ammortizzatori sociali scadono, così come prevede la normativa nazionale, nel gennaio del 2014. La Regione si impegna a richiedere al ministero del Lavoro una deroga straordinaria.»
La vertenza Alcoa sarà approfondita in una serie di incontri, in programma il 31 ottobre al ministero del Lavoro per verificare la correttezza della procedura della cassa integrazione, il 4 novembre all’assessorato regionale del Lavoro, e il 13 novembre al ministero dello Sviluppo economico.
Le organizzazioni sindacali e i lavoratori (circa 300 hanno manifestato davanti al ministero dello Sviluppo economico durante lo svolgimento dell’incontro) sono molto prudenti e chiedono tempi brevi per la definizione della vertenza, aperta ormai da troppo tempo. Al termine dell’incontro hanno sottolineato l’assenza al tavolo ministeriale dei rappresentanti dell’Alcoa, la multinazionale che ha deciso di lasciare la Sardegna e l’Italia, e la Klesch, la multinazionale che ha manifestato interesse per rilevare lo stabilimento e la produzione di alluminio primario a Portovesme.
Di seguito il verbale sottoscritto al termine dell’incontro (versione integrale).
1. Cessione/vendita dello smelter di Portovesme
Preso atto che sono state rimosse le principali pregiudiziali che hanno impedito il confronto negoziale tra Alcoa e Klesch e che hanno riguardato, in particolare, le garanzie finanziarie e le fondamentali caratteristiche del piano industriale, nelle prossime settimane saranno esaminati dal Governo (insieme alla Regione Sardegna) i principali aspetti che dovranno caratterizzare gli eventuali Accordi per la cessione dello smelter di Portovesme.
A tal fine il Ministero dello Sviluppo Economico ha già sollecitato Acoa e Klesch a fornire la documentazione idonea ad accelerare il perseguimento di valutazioni conclusive.
Una verifica dettagliata – alla presenza delle due aziende interessate, delle OOSS e delle Istituzioni – è prevista entro la fine del prossimo mese di novembre 2013
Il governo conferma infine, che allo stato attuale, non sono emerse altre manifestazioni di interesse, per il riavviamento dello smelter di Portovesme. Il Governo tuttavia, è ancora attivamente impegnato a verificare altre iniziative sia di interesse nazionale che internazionale.
2. Utilizzo degli ammortizzatori sociali
Il Governo è impegnato a verificare le condizioni per l’utilizzo in Alcoa del secondo anno di CIGS ed a chiedere, di conseguenza , il ritiro della procedura di mobilità attivata dall’azienda.
A riguardo si conferma che, su richiesta di Alcoa, è già in corso di valutazione presso il Ministero del Lavoro il “piano di politiche attive del lavoro” attuato dall’azienda nel 2013 e che proseguirà anche nel 2014. Da tale valutazione , che è stata avviata in tempi rapidi data la rilevanza sociale della crisi di Alcoa, saranno rese evidenti le ragioni oggettive per l’accesso al secondo anno di CIGS, che costituisce la condizione fondamentale per il completamento del lavoro negoziale in corso per la ripresa della attività nello smelter di Portovesme.
Per quanto riguarda i lavoratori dell’indotto Alcoa, il Governo richiama fortemente le imprese che hanno attivato la procedura di mobilità e di licenziamento, a rivedere la loro decisione, ed accogliere l’invito della Regione Sardegna al confronto per l’utilizzo della Cassa Integrazione in Deroga e delle politiche attive del lavoro che consentono di superare l’attuale fase critica. Il confronto sarà finalizzato, pertanto, alla predisposizione di percorsi per l’utilizzo dei lavoratori nelle attività di bonifica e di cantiere che la Regione Sardegna insieme alle autonomie locali è in grado di attivare.
3. Prossimi impegni e scadenze
Oltre a quanto già previsto al precedente punto 1, sono definiti i seguenti impegni di lavoro:
- A. Incontro presso la Regione Sardegna il giorno 6 novembre per esaminare gli aspetti relativi agli ammortizzatori sociali ed all’utilizzo dei lavoratori delle aziende dell’indotto Alcoa.
- B. Incontro del Governo con le Istituzioni territoriali interessate, il giorno 13 Novembre, per la verifica della attuazione del Piano Sulcis,
- C. Incontro del Governo e delle Istituzioni territoriali con le OOSS, il giorno 13 Novembre, a valle dell’incontro interistituzionale, per una verifica della attuazione del Piano Sulcis.