24 November, 2024
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Il 18 novembre 2013 scade il termine per richiedere i contributi per l’abbattimento dei costi obbligatori di assicurazione dei volontari delle organizzazioni iscritte al Registro generale del volontariato. 

Il contributo coprirà le spese effettivamente sostenute e ritenute ammissibili. In ogni caso, l’importo per ciascuna organizzazione sarà compreso tra 50 euro e 10mila euro.

Le organizzazioni interessate dovranno presentare la domanda di contributo, tramite raccomandata con avviso di ricevimento o consegna a mano presso l’ufficio protocollo (al sesto piano della Torre), al seguente indirizzo:

Regione Autonoma della Sardegna
Presidenza
Servizio elettorale, volontariato e pari opportunità
viale Trento, 69
09123 Cagliari

Per ulteriori informazioni è possibile telefonare ai numeri 070 606 6374 e 070 606 2174 o scrivere agli indirizzi e-mail pres.volontariato@regione.sardegna.it, mcporcu@regione.sardegna.it e dghiani@regione.sardegna.it

 

Aeroporto Elmas 1 copia

L’assessorato regionale dei Trasporti ha pubblicato l’avviso per l’accettazione, senza compensazioni economiche, degli oneri di servizio pubblico (OSP) per le rotte aeree che collegano:
– Alghero con Bologna e Torino;
– Cagliari con Bologna, Torino, Firenze, Verona, Napoli e Palermo;
– Olbia con Bologna e Verona.
Le rotte che collegano Cagliari con Firenze e Palermo potranno, invece, essere esercitate in regime di libero mercato in quanto non sono state accettate da nessun vettore aereo in occasione della pubblicazione dell’avviso del 26 ottobre 2012.
I vettori interessati dovranno comunicare formalmente l’accettazione degli OSP entro il prossimo 11 novembre a:
Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato dei Trasporti
via XXIX novembre, 41
09123 Cagliari

Fax 070 606 7308

Consiglio comunale Iglesias

Questo pomeriggio, alle 15.30, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, presenta in Consiglio comunale le linee programmatiche della sua Giunta.

Questo il testo integrale. 

LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO 

Premessa 

Mi accingo ad amministrare per il prossimo quinquennio la nostra Città in un momento particolare, condizionato da un situazione di crisi economica globale, ma anche da una realtà tutta nostra, legata ad un triennio caratterizzato da ben due commissariamenti, intervallati da un’amministrazione cessata bruscamente.

Questo lungo intervallo ha, di fatto, rallentato un nuovo corso, iniziato nel quinquennio precedente, per la nostra Città, caratterizzato da una pianificazione strategica, che aveva individuato linee fondamentali di sviluppo, obiettivi ed azioni strategiche.

L’approvazione in Consiglio Comunale il 6 novembre 2007 è stato un momento importante per la democrazia della nostra città, perché fu approvato un documento elaborato con il concorso di tutte le categorie della società civile: imprenditoriali, professionali, sindacali, associative e scolastiche. Un esempio di vera democrazia partecipativa.

Da qui certamente si deve ripartire, attualizzando ed innovando i contenuti, mettendo in pratica un programma che unisca una forte carica progettuale ad interventi immediati che migliorino la qualità della vita dei cittadini, nei quartieri e nelle frazioni.

Ogni atto amministrativo, ogni intervento sarà coordinato da una regia attenta e dovrà essere funzionale all’idea di Iglesias che perseguiamo.

L’Amministrazione Comunale deve avere come missione principale proprio quella di servire i cittadini e, tra questi, un’attenzione particolare deve essere riservata ai più poveri ed ai più deboli.

Un elemento fortemente condizionante è quello della disponibilità delle risorse necessarie all’attuazione dei programmi, sia nell’erogazione dei servizi, sia nei piani di sviluppo. Il progressivo venir meno delle risorse destinate agli Enti Locali, associato alle incertezze dei provvedimenti legislativi in tema di tributi, rappresenta un serio problema. I comuni sono l’ultimo anello di una catena, costretti loro malgrado a “scaricare” sui cittadini il risultato di scelte nazionali spesso demagogiche.

Ma anche qui esiste una peculiarità tutta nostra legata alla situazione del bilancio comunale. La fotografia di questa, al momento dell’insediamento, ha evidenziato una realtà piuttosto preoccupante per vari ordini di motivi. Appena approvato dalla gestione commissariale il conto consuntivo del 2012, a metà anno non era stato ancora elaborato il bilancio di previsione del 2013, con la conseguente spendita delle risorse in dodicesimi, senza una programmazione finanziaria annuale, che non ha tenuto conto neanche dei parametri di spesa del 2012.

A complicare ulteriormente la situazione è stata l’adesione del Comune di Iglesias, avvenuta nel 2011, al progetto della sperimentazione dell’armonizzazione dei bilanci delle amministrazioni. Questa presuppone un bilancio in cui si rafforza, attraverso il principio della competenza finanziaria c.d. “potenziato”, la funzione del bilancio di cassa. L’armonizzazione dei sistemi contabili è stata definita da taluni, in prospettiva, come la più grande “manovra finanziaria mai messa in campo”, pertanto, avrebbe richiesto, a suo tempo, una ancor più attenta politica di programmazione finanziaria.

Consapevoli che qualsiasi buona amministrazione non può prescindere da un’altrettanta buona politica di bilancio, è stato per noi il primo obiettivo, imprescindibile, evitare il dissesto finanziario del Comune di Iglesias e le sue conseguenze devastanti.

E’ stato necessario da una parte, approntare una revisione capillare della spesa, eliminando gli sprechi, risparmiando senza incidere sui servizi, dall’ altro cercando di rivedere le contribuzioni secondo un criterio di progressività e di solidarietà, secondo il quale chi più ha, più deve contribuire, venendo incontro alle fasce di cittadini più deboli, sempre più numerosi. Ottemperando così all’articolo 53 della Costituzione della Repubblica Italiana, secondo il quale: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” 

Queste considerazioni iniziali sulla situazione politico-amministrativa-finanziaria non devono certo rappresentare un elemento di scoraggiamento né, tantomeno, un alibi per giustificare la difficoltà ed il tempo necessari a raggiungere gli obiettivi posti. Devono invece rappresentare lo stimolo per una sfida entusiasmante per ridare dignità e speranza alla nostra amata Città.

Iglesias, Città guida nel territorio 

La dismissione di un ente intermedio come la Provincia, senza individuare prima la titolarità di alcune competenze importanti, la scuola, la viabilità, la protezione civile e l’ambiente, per citarne alcune, impone alla nostra Città una forte determinazione nell’interpretare il suo ruolo di guida naturale nel territorio dell’Iglesiente. Insieme a Carbonia dovrà avere un ruolo centrale nella programmazione dello sviluppo. Particolare attenzione sarà posta affinché questo ruolo venga esercitato senza prevaricazioni, ma anche evitando che particolarismi e mancanza di una “visione complessiva” frenino le riforme necessarie nei vari ambiti.

Penso al rilancio del Parco Geominerario, del turismo integrato, della sanità e di altri settori che approfondiremo in questo documento e che necessitano di una sintesi territoriale.

In un clima di tagli spesso indiscriminati da parte dello Stato è necessario porre attenzione affinché le altre istituzioni, presenti nella nostra Città, non siano smobilitate, anche in previsione di un’auspicata inversione del trend negativo economico sociale di questi ultimi anni.

Penso al Commissariato della Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri presente con la Compagnia e la Scuola Allievi, storica istituzione ormai integrata da oltre un cinquantennio nella realtà di Iglesias, al Corpo della Guardia di Finanza presente con la Tenenza, al Corpo Forestale della Sardegna, al Corpo dei Vigili del Fuoco, quali presidi fondamentali per la sicurezza dei cittadini.

Al momento dell’insediamento si è preso atto dell’attuazione del decreto legislativo n.155/2012 che, attuando la Legge 148/2011 ha disposto l’accorpamento delle sedi distaccate al Tribunale Ordinario di Cagliari, includendo quella di Iglesias. Considerato che i passi, necessari per provare ad evitare il trasferimento degli uffici giudiziari (Tribunale e Giudice di Pace), non sono stati fatti a tempo debito, quando avrebbero potuto condizionare queste scelte, ci si attiverà comunque per individuare i possibili margini di manovra per salvaguardare almeno i presidi minimi.

Altra istituzione dipendente dal Ministero di Grazia e Giustizia è la Casa Circondariale la cui presenza, ormai consolidata, va salvaguardata.

Un’attenzione particolare sarà dedicata alla difesa delle istituzioni scolastiche presenti in città, fondamentali per la crescita culturale e professionale dei nostri giovani.

Altre istituzioni che meritano tutela sono l’Agenzia delle Entrate e la sede dell’Inps.

Fondamentale sarà ripensare il ruolo nei confronti dell’area vasta di Cagliari. L’apertura verso questo bacino potrà creare nuove opportunità per l’attrazione di nuovi investimenti, nuovi residenti e visitatori, a beneficio della nostra economia. Un’importante iniziativa in questo senso è stata già intrapresa, agganciando la nostra città ed il nostro territorio alla candidatura di Cagliari come Città Europea della cultura.

Democrazia partecipata 

Il cittadino deve essere il motore dello sviluppo. E’ necessario per questo incentivare tutte le forme di partecipazione attiva alla vita amministrativa. In particolare sarà stabilito un forte legame con le frazioni. Per questo si sta concludendo la fase di costituzione dei comitati di quartiere previsti, questi saranno la cinghia di trasmissione per i bisogni e le proposte dei cittadini.

Sarà consuetudine incontrare periodicamente i cittadini in assemblee pubbliche dove sarà possibile, nei momenti di scelte od eventi più significativi per la Città, confrontarsi con l’Amministrazione.

Semplificazione ed innovazione della macchina amministrativa 

Per la realizzazione di qualunque programma è fondamentale l’efficienza e l’efficacia della macchina amministrativa. Per questo sarà impegno prioritario migliorarla attraverso la valorizzazione e la formazione delle risorse umane. Questo obiettivo deve essere perseguito attraverso la promozione continua dell’aggiornamento e la puntuale applicazione delle normative in materia di trasparenza e anticorruzione. Per questi motivi la Nuova Amministrazione dovrà potenziare e razionalizzare la macchina burocratica comunale. In questa ottica, intendiamo potenziare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e cercheremo di trovare gli strumenti per valutare il grado di soddisfazione dei cittadini nei confronti dei servizi pubblici erogati.

Nell’ottica di una semplificazione dei rapporti con i cittadini e le imprese sfrutteremo tutte le opportunità offerte dal Codice di Amministrazione Digitale.

Saranno potenziati gli sportelli unici esistenti, come il Suap, e ne saranno istituiti di nuovi come quello per l’Edilizia privata che avrà lo scopo di accelerare il rilascio del-le concessioni edilizie ai privati.

Pianificazione del territorio 

La pianificazione dello sviluppo e della difesa del territorio e del paesaggio è strettamente connessa all’idea di città che immaginiamo. Una Città dell’Ospitalità e dei Servizi “ad alto valore aggiunto”, capace di invertire il trend negativo di spopolamento, ricominciando ad attrarre nuovi cittadini. Come un tempo fu polo di attrazione per lavoratori che trovavano impiego nell’attività mineraria, imprenditori, commercianti, oggi lo può essere per turisti, nell’arco di tutto l’anno, per studiosi e ricercatori, per imprenditori innovativi, ma anche per nuovo insediamento abitativo. Per questo le parole d’ordine devono essere “Qualità” e “Bellezza”.

Gli obiettivi sono necessariamente l’infrastrutturazione, la riqualificazione urbana, la valorizzazione dei beni storici e ambientali e gli interventi di bonifica ambientale e di messa in sicurezza di alcune zone a rischio, precondizione necessaria per una consapevole e corretta pianificazione e fruizione del territorio.

Tali obiettivi dovranno essere contenuti nel Piano Urbanistico Comunale che avrà il compito di tradurre le idee di sviluppo in una pianificazione che recepisca i fabbisogni e le aspettative di un territorio, da troppo tempo sprovvisto di pianificazione adeguata alle esigenze contingenti. Non sarà un compito facile, ricordiamo infatti che l’ultimo piano approvato risale al 1980, ma alcune linee emergono sicuramente, come già scritto, dal piano strategico 2006-16.

Questo dovrà essere costruito attraverso un intenso processo partecipativo che vedrà coinvolte, come già avvenne nel 2006, tutte le categorie. Il PUC non è infatti solo una questione tecnica, non è solo una questione per addetti ai lavori, ma un vero e proprio processo culturale in cui devono essere coinvolti tutti, dai cittadini capaci di esplicitare i bisogni, ai professionisti capaci di formulare proposte creative per la risoluzione dei problemi. Preziosa sarà la collaborazione dei professionisti iglesienti, che, con le loro conoscenze dettagliate del territorio, potranno partecipare attivamente alle scelte di pianificazione e di sviluppo. Dovrà avere comunque caratteristiche di concretezza per poter essere operativo in tempi ragionevoli, prevedere uno sviluppo urbano a misura d’uomo, capace di coniugare gli interessi dei singoli cittadini con quelli della collettività. La sostenibilità ambientale e la tutela dell’identità culturale di Iglesias saranno punti fermi, ma non significheranno “cristallizzazione del territorio”.

Operazione preliminare alla redazione del nuovo PUC sarà lo studio di tutto il territorio iglesiente per la riperimetrazione del Piano di Assetto Idrogeologico che allo stato attuale risulta inadeguato sia per quanto riguarda il rischio frana sia per il rischio idraulico.

La riqualificazione urbana del Centro Storico, cuore pulsante della Città, elemento di richiamo turistico, per il suo pregio architettonico e culturale sarà parte fondamentale dell’obiettivo. Esso stesso nel suo insieme dovrà diventare “Borgo Turistico”, come già avviene in altre città storiche italiane. Le azioni da mettere in atto per questo saranno il completamento della viabilità medioevale, la risistemazione di molte strade, dissestate, ed il completamento della pavimentazione e dei sottoservizi in quelle ancora da rivedere. E’ fondamentale l’incentivazione del recupero degli edifici pubblici e privati di valore storico, con il rispetto delle caratteristiche architettoniche originarie ed un adeguamento energetico. Sarà importante, ad esempio, aggiornando il piano particolareggiato, applicare il piano del colore e dei materiali per le ristrutturazioni: il bello deve essere coniugato con il funzionale.

Altri obiettivi saranno la valorizzazione delle Frazioni, migliorandone le infrastrutture, i servizi e gli spazi di aggregazione. Sarà importante salvaguardare la loro identità culturale, utilizzando anche le volumetrie esistenti con i tratti architettonici originari, nella prospettiva di un’armonica crescita urbana e di auspicabili insediamenti turistici ricettivi, fortemente rispettosi di questa e dell’ambiente.

Nelle frazioni, inoltre, interessate da possibili fenomeni di rischi legati alla dismessa attività estrattiva, sarà necessaria un’attività di mappatura particolareggiata di questi, finalizzata ad inquadrare le problematiche di mitigazione del rischio e quantificare in tempi brevi le risorse finanziarie da impegnare per la bonifica ambientale di quei territori.

Nell’ambito della tutela delle risorse turistiche e in particolare nella costa di Nebida sarà necessario rivedere il sistema di depurazione e scarico a mare dei reflui fognari per tutelare la qualità delle acque ai fini della balneazione. Accanto a queste azioni di pianificazione vi saranno anche alcuni interventi immediati, tra cui, fra i più urgenti, vi è la demolizione del serbatoio pensile e la verifica del rischio frane e del depuratore a Nebida, la sistemazione dei percorsi pedonali (scalinate sconnesse, sentieri senza parapetto etc.). E’ necessario migliorare la viabilità per consentire l’accesso in sicurezza a Barega, Bindua e San Giovanni Miniera.

Le periferie urbane necessitano di interventi di miglioramento della viabilità di accesso alla città. Un primo intervento già previsto, con risorse spendibili sarà lo svincolo che permetterà il collegamento tra i quartieri di Campo Pisano e Serra Perdosa, creando una dorsale di accesso al centro abitato decongestionando il traffico nel centro cittadino. Per questo sono già avviate le interlocuzioni con IGEA per la realizzazione di un tracciato stradale, al fine di evitare le zone a rischio frana intercettate dal tracciato previsto nel progetto preliminare e creando così la viabilità di avvicinamento alla futura zona artigianale di Campo Pisano.

Un altro intervento da completare, attualmente in fase di progettazione, riguarda il miglioramento dell’accesso al centro cittadino dalla SS 130. La realizzazione di un nuovo svincolo permetterà anche di realizzare gli accessi alla zona sportiva di “Ceramica” e di viale Villa di Chiesa e in particolare alla struttura turistico ricettiva (Ostello) da tempo realizzata e ancora non utilizzata.

Un ulteriore intervento riguarderà la sistemazione della viabilità a servizio della zona scolastica di “Is Arruastas” , nonché della viabilità interna allo storico quartiere delle “Case Operaie”.

In dirittura d’arrivo è la riqualificazione dell’area scolastica di via Grazia Deledda, che ha visto la luce durante l’amministrazione 2005-10, con l’importante ristrutturazione del Centro Culturale, già riaperto nel 2010, che vede terminare il secondo lotto con il completamento degli esterni, l’urbanizzazione e l’impianto sportivo.

L’aspettativa di ottenere un alloggio, specialmente da parte di nuove famiglie, ma anche la necessità di soluzioni per situazioni da risanare come le case di via Lao Silesu, impone l’individuazione di nuove aree per edilizia popolare, di qualità, a misura d’uomo. Un esempio di questo tipo sono le nuove case costruite nel rione di Col di Lana con criteri di bioedilizia, quasi pronte alla consegna, unica parte realizzata del più vasto progetto di riqualificazione del quartiere così detto delle “Casermette”, che va dalla via Cappuccini sino a queste ultime. Questo intervento, pianificato nel 2008, va ripreso in considerazione nell’intento di riqualificare le abitazioni esistenti, di concerto con i residenti, e recuperare nuove volumetrie ad un passo dal centro.

Un elemento importante della nuova viabilità sarà la costruzione del Centro intermodale passeggeri, il cui progetto rimodulato nel 2006, con l’acquisizione dalle Ferrovie dello Stato dell’area e dello stabile di pregio architettonico, anticamente adibito a magazzino, superate le fasi preliminari, sta per entrare nella fase esecutiva. Sarà uno snodo importante tra la viabilità ferroviaria e quella gommata, specie dopo il collegamento ferroviario dell’aeroporto di Elmas con Iglesias, già in atto, e le misure atte ad intensificare i collegamenti tra la nostra Città ed il capoluogo di Regione.

Elementi irrinunciabili per perseguire quell’apertura verso “l’area vasta di Cagliari”, già ricordata, che dobbiamo intendere in senso bidirezionale, foriera di importanti occasioni di sviluppo.

La pianificazione del nostro territorio non può, ovviamente, prescindere dall’eredità architettonica lasciataci dalla principale attività economia della nostra Città, sin dalla sua fondazione: quella estrattiva mineraria.

Le miniere che circondano la nostra città hanno mutato nel corso dei secoli il paesaggio dell’Iglesiente: le gallerie, i pozzi, le ferrovie per il trasporto del minerale, gli edifici per la sua lavorazione, i porti, le discariche testimoniano questa attività, viva sino ad un recente passato. La dismissione di queste aree, non più utilizzabili a fini produttivi, con la conseguente crisi occupazionale, deve spingerci a lavorare affinché il recupero paesaggistico di queste, compenetrate nel nostro ambiente naturale in modo così peculiare e suggestivo, diventi elemento portante di richiamo di flussi turistici, di studio e ricerca, come già avvenuto in altre realtà italiane ed europee.

Le azioni per rendere possibile lo sviluppo di questa realtà sono innanzitutto un ruolo propositivo dell’Amministrazione, ed un impegno affinché tutte le agenzie, nate per raggiungere queste finalità, lavorino di concerto. Mi riferisco al Parco Geominerario, Storico ed Ambientale della Sardegna ed all’IGEA. Il primo nato sotto il patrocinio dell’UNESCO, in attesa di una riforma che semplifichi la sua funzione di supervisione e promozione dei siti, la seconda, sotto il controllo della RAS, nata per il ripristino, la bonifica e la messa in sicurezza degli stessi.

L’interlocuzione con queste è iniziata da subito. Sono già state intraprese azioni per riaffermare il ruolo che il Comune di Iglesias deve svolgere, attraverso l’attività del Sindaco quale presidente della Comunità dei comuni del Parco, svolgendo così azione di stimolo e sensibilizzazione. Con IGEA è già in atto un confronto sui beni che insistono nel territorio di Iglesias, in particolare quelli suscettibili di utilizzo attraverso la loro acquisizione sulla base di progetti mirati, in particolare sul turismo, utilizzando strumenti legislativi quali la legge 33.

L’amministrazione richiederà fermamente una gestione corretta delle risorse che la RAS ed il Ministero dell’Ambiente devono mettere a disposizione affinché vengano portate avanti le opere di bonifica, propedeutiche alla realizzazione dei progetti, passando dalla fase di caratterizzazione a quella operativa.

Nello specifico si dovrà attuare un piano di recupero globale del compendio di Monteponi che dovrà ritornare ad essere una parte viva e vissuta della Città, con il suo grande patrimonio storico-scientifico: recupero per la fruibilità turistica e di studio del Pozzo Sella, della Galleria Villa Marina, della Sala Aligi-Sassu, della foresteria ed altri stabili che testimoniano la passata attività.

Analoghi interventi dovranno essere attivati per i compendi di San Giovanni Miniera e di Nebida Masua. Nel primo dovranno essere attivati tempestivamente interventi per la messa in sicurezza, anche a seguito degli ultimi episodi di frane, il recupero di molti stabili di pregio architettonico, la realizzazione di un parcheggio ampio e di una comoda accessibilità alla grotta di Santa Barbara, con possibilità di creazione di punti di ristoro e punti vendita di oggettistica di artigianato locale.

Il secondo, Nebida Masua, fa parte della fascia costiera riconosciuta come sito di importanza comunitaria (SIC costa di Nebida), per il suo interesse naturalistico, ma anche per le sue vestigia minerarie. Anche qui è necessario un piano di recupero e di sviluppo sostenibile, incentivando un insediamento turistico fortemente rispettoso dell’ambiente, recuperando le vecchie volumetrie ed orientando le nuove ad un basso impatto ambientale. Anche qui è prioritario un intervento sul sito Masua Porto Flavia, per il suo grande potenziale turistico: necessaria un’intesa, come già scritto, con IGEA e Parco Geominerario. Fondamentale la messa in sicurezza e realizzazione di un accesso con mezzi adeguati (ad esempio una piccola ferrovia) sino alle immediate vicinanze del sito, mettendo in campo risorse disponibili del Parco Geominerario.

La successiva gestione integrata del sito potrà nel tempo, tra personale specializzato necessario per le visite al sito (Guide, accompagnatori etc.), ed impiegati nell’ indotto (ristorazione, artigianato e commercio), creare nuova occupazione.

Analogo intervento può essere programmato per la Laveria di Nebida (ad es. un impianto di funivia per l’agevole accesso al sito) ed in altri siti di grande interesse archeologico-industriale. Sarà impegno prioritario rispettare i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi per le autorizzazioni e le licenze edilizie da parte degli uffici preposti. Si sta vagliando la possibilità di istituire lo Sportello Unico per l’Edilizia, al quale, secondo la delibera di intenti della RAS, si dovrebbe estendere la modalità utilizzata dallo SUAP che prevede una piattaforma informatica. Sarà preso un impegno per limitare l’obbligo dei pareri del Parco Geominerario nella concessione delle autorizzazioni edilizie, limitandone la richiesta solamente alle zone limitrofe ai siti minerari.

Ambiente 

Il momento di crisi globale e locale che stiamo attraversando, impone di intervenire sui sistemi di produzione e gestione delle risorse energetiche. La crisi deve essere considerata un’occasione per ripensare complessivamente le pratiche di produzione, gestione e monitoraggio dell’energia. Saranno messi in pratica un insieme di interventi integrati, sfruttando opportunità offerte dalla programmazione regionale, nazionale ed europea, che mettano a profitto le buone pratiche espresse in altri contesti. Il risparmio energetico e l’attivazione di interventi per la produzione di energia basata su fonti rinnovabili saranno gli obiettivi da perseguire. Le azioni da mettere in campo saranno l’ analisi della domanda energetica comunale (Pubblica, privata e del sistema produttivo), ed il conseguente abbattimento degli sprechi, il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici comunali (scuole, palestre, uffici comunali) e dell’illuminazione pubblica, il potenziamento della mobilità pubblica, l’incentivazione all’autosufficienza energetica del settore privato.

Questo dovrà essere supportato da un’opera di sensibilizzazione, di comunicazione pubblica e processi decisionali partecipativi di educazione ambientale.

Prioritario sarà, nell’ambito delle politiche ambientali il rilancio e la rivitalizzazione delle aree di verde urbane ed extra urbane, come quelle di pregio naturalistico e paesaggistico di cui il territorio Iglesiente è straordinariamente ricco. In linea con quanto già realizzato in siti come Bindua, Belvedere di Nebida, Parco delle rimembranze etc., saranno favoriti l’insediamento di presidi quali punti di ristoro, parchi gioco etc. per valorizzare i siti.

L’ amministrazione si sta già impegnando ad elaborare un regolamento per gli orti e i giardini urbani che avranno una funzione sociale, educativa e di valorizzazione del territorio comunale. Sarà inoltre redatto un regolamento che consenta di tutelare gli animali, promuovendo apposite campagne contro l’abbandono ed il randagismo ed iniziative di sensibilizzazione.

Nel breve periodo si vuole migliorare la qualità di gestione del servizio di raccolta rifiuti attraverso una più puntuale attività di controllo sul gestore e di sensibilizzazione della cittadinanza con azioni di informazione e formazione, migliorando la gestione dell’ecocentro già esistente e accelerando l’iter per l’istituzione del nuovo.

Considerando che la raccolta differenziata è arrivata al 75%, sarà impegno dell’amministrazione incrementare il risparmio ottimizzando i ricavi della vendita della carta, del cartone e della plastica e rivedendo i meccanismi di conferimento dell’indifferenziato in discarica.

Altre azioni importanti in corso sono la preparazione del nuovo regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti che, oltre a recepire quello della Regione Sardegna, istituisce la figura dell’Ispettore Ambientale Comunale. Tutto questo è necessario per intensificare l’attività di prevenzione, vigilanza e controllo del corretto conferimento, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, al fine di concorrere alla difesa del suolo e del paesaggio e della tutela dell’ambiente nel territorio comunale.

Inoltre, l’Amministrazione si sta attivando per partecipare al bando regionale per la realizzazione di reti per la sicurezza del cittadino e del territorio. Obiettivo di questa iniziativa è rafforzare ed innovare la rete dei servizi dotandosi di infrastrutture necessarie per la videosorveglianza che consentirà, insieme alla figura dell’ispettore ambientale, di limitare al massimo il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che, oltre a deturpare la città, è un altro motivo di lievitazione dei costi a carico della collettività.

Si porterà finalmente a compimento l’anello delle condotte fognarie della Città, con la costruzione del “compluvio ovest”, che permetterà di incanalare gli scarichi fognari a cielo aperto della regione Cabitza e Vergine Maria.

Altro obiettivo per promuovere il rilancio del territorio attraverso la riqualificazione ambientale è la messa in sicurezza e la bonifica delle aree minerarie dismesse. La quantità di opere realizzate, o anche solo avviate, di messa in sicurezza permanente o bonifiche è irrisorio rispetto alla totalità delle azioni necessarie per renderlo valorizzabile e fruibile. Come già scritto, l’Amministrazione sarà ferma nel chiedere una ottimizzazione nell’utilizzo dei fondi non spesi pretendendo una svolta in tal senso dalla Regione Sardegna.

Sarà condivisa la preoccupazione e sostenuta l’iniziativa dei Sindaci italiani sul cui territorio si trovano aree contaminate, che per gravità ed estensione sono classificate “Siti di Interesse Nazionale” (SIN). Una rete, voluta dagli Enti Locali interessati, porterà alla presentazione della “Carta di Mantova” alla Presidenza del Consiglio, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dello Sviluppo Economico aprendo tavoli di discussione che portino a breve all’avvio delle ormai più improcrastinabili bonifiche.

Lavoro e attività produttive 

L’attuale crisi economica ed occupazionale del nostro territorio se da una parte è storicamente attribuita alla fine dell’attività mineraria, non supportata da nuovi modelli di sviluppo diversificati, negli ultimi tre anni è ulteriormente precipitata in seguito a complesse dinamiche macroeconomiche.

La crisi del polo industriale legata ad indecisione nella programmazione su scelte fondamentali come quelle energetiche, infrastrutturali e talvolta anche di dubbia compatibilità con le regole comunitarie europee, ma anche alla situazione internazionale dei mercati, si è riverberata su tutto il tessuto economico e sociale della Città. Il ruolo dell’amministrazione sarà certamente quello di tutelare, per quanto possibile, l’esistente, ma certamente questo non basta, è necessario creare i presupposti affinché nuove forme di sviluppo possano attecchire e crescere in maniera duratura. Presupposto per questo è pianificare il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi a disposizione delle imprese. Nello specifico è fondamentale migliorare la viabilità: saranno prese tutte le iniziative tese a sbloccare le risorse per raddoppiare la bretella di collegamento con la strada per Carbonia; dovrà essere realizzato il già citato svincolo di Campo Pisano che permetterà di accedere direttamente dalla SS 130 ad una nuova zona artigianale, pensata in una logica di riqualificazione delle aree minerarie dismesse. Sempre con questa logica all’interno di queste aree possono essere individuate zone da destinare alla produzione di energie rinnovabili, si pensi ad esempio al fotovoltaico. La zona industriale di Iglesias, ancora commissariata, dovrà essere modernizzata, scegliendo anche attraverso un organismo consultivo degli operatori, il modello di gestione più adeguato, dotandola di servizi tecnologicamente avanzati ed infrastrutture moderne. L’obiettivo deve essere quello di richiamare imprese ad alto contenuto innovativo, favorire poli di specializzazione che dovranno interagire con il sistema di istruzione e formazione cittadino.

Nel settore commerciale l’amministrazione si impegnerà a rafforzare la realtà del Consorzio del Mercato Civico ed esperienze come il Centro Commerciale Naturale.

L’agricoltura deve tornare ad essere un settore trainante dell’economia cittadina, bisogna riscoprire le sue radici profonde nel nostro territorio. La crisi del comparto industriale deve fare da stimolo per favorire i giovani imprenditori agricoli, disposti ancora a rischiare per l’amore verso la propria terra e nello stesso tempo capaci di interpretare questa attività con criteri moderni. Azione importante da intraprendere è sicuramente la costituzione di un marchio che certifichi la denominazione comunale o “De. Co.” dei vari prodotti che rappresentano le eccellenze della produzione locale nei vari settori. Si tratta di uno strumento concreto di marketing territoriale, ma anche un’opportunità per recuperare l’identità del territorio con la salvaguardia dell’ambiente e del suolo. Sarà incentivato il commercio dei prodotti agricoli a “chilometro zero”. Per tutte le attività produttive si cercherà di potenziare ulteriormente lo Sportello Unico per le attività produttive (SUAP) che insieme allo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) dovrà fornire risposte sempre più celeri.

Particolare attenzione sarà rivolta a far sì che l’istituzione della Zona di Esenzione Fiscale, prevista nel Piano Sulcis, trovi applicazione piena, fornendo indicazioni precise e tempestive agli operatori.

Cultura e Turismo 

La città di Iglesias è conosciuta per il suo ricco patrimonio storico, artistico, architettonico e per i grandi eventi culturali, storici, musicali, sportivi e sociali che hanno permesso ad un notevole numero di persone di stabilire contatti con altre realtà nazionali e internazionali.

La cultura e il turismo sono risorse strategiche fondamentali per la valorizzazione e lo sviluppo economico della città. Si tratta di due obiettivi legati e integrati profondamente tra loro.

Entrambi sono finalizzati a costruire una città dell’ospitalità che permetta di promuovere processi in grado di attrarre il visitatore e di guidarlo alla scoperta dei luoghi della cultura e della memoria.

Appare necessario elaborare un piano comunale per le politiche culturali che dopo aver individuato i modelli di sviluppo, e gli obiettivi, tracci le azioni a breve, medio e lungo termine che caratterizzeranno la politica culturale dell’Amministrazione. Si tratterà quindi di un documento programmatico importante capace di valorizzare, con la reale partecipazione di tutti i soggetti interessati, il patrimonio materiale e immateriale presente nella nostra città.

La programmazione futura dovrà avere come finalità la possibilità di offrire spunti di attrazione lungo tutto l’arco dell’anno, destagionalizzando i flussi turistici.

Sarà compito dell’amministrazione comunale supportare, infine, tutte le associazioni culturali coordinandone l’attività per ottenere massimi risultati dalla cooperazione di tutti. Un rilevante contributo per valorizzare gli aspetti culturali legati al mondo minerario potrà arrivare dal Parco Geominerario della Sardegna.

Tra le azioni per raggiungere tali obiettivi vi è quella di gestire e rendere funzionale il Centro Culturale e Villa Boldetti in via di completamento. E’ in fase di studio la modalità di gestione del Teatro Electra, già palcoscenico di importanti eventi musicali e culturali.

L’Amministrazione Comunale ha già preso contatti con la Soprintendenza Archivistica della Sardegna per trovare formule di valorizzazione dell’Archivio Storico Comunale e di quello Storico Minerario di Monteponi.

Nell’ambito delle politiche culturali stiamo già lavorando per l’apertura del Museo Archeologico e di uno spazio espositivo che valorizzi la collezione “Branca”.

Primi contatti sono stati presi per l’allestimento di un Museo del Costume e la valorizzazione del Museo dell’Arte Mineraria unitamente a quello Mineralogico.

Nuovi spazi espositivi potranno essere recuperati dal completamento del restauro del Palazzo Municipale.

L’Amministrazione ha intenzione di favorire iniziative che abbiamo lo scopo di approfondire gli studi sulla storia della nostra città.

Altro obiettivo fondamentale del nostro programma è il potenziamento dell offerta turistica con particolare attenzione al mar eting territoriale che occupa, oggi, un ruolo importante nelle attività degli enti locali.

Sul turismo siamo convinti sia necessario costituire, all’interno della macchina amministrativa comunale un Ufficio Turismo che si occupi unicamente del settore.

Stiamo lavorando per potenziare la segnaletica turistica. Appare urgente impegnarsi per creare una forma di collaborazione tra l’Amministrazione e gli operatori turistici al fine di migliorare l’accoglienza e di creare pacchetti turistici che valorizzino il nostro patrimonio culturale. Si continuerà a elaborare materiale documentario sulla città redatto in diverse lingue e diffuso con diversi canali (es.circoli dei sardi e istituzioni italiane all’estero, enti turistici ecc). Si cercherà di rendere fruibili i siti culturali presenti in città, ampliandone i periodi e gli orari di apertura.

Per quanto concerne l’accoglienza l’impegno sarà rivolto alla promozione dell’albergo diffuso nel centro storico e nelle frazioni e al perseguimento di una ricettività di qualità.

Politiche scolastiche

La formazione è un investimento per lo sviluppo del territorio.

Appare necessario potenziare il collegamento tra scuola e sistema produttivo con l’in-centivazione di corsi di specializzazione e alta formazione che siano in grado, da una parte di facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, e dall’altra di creare nuova impren-ditorialità in settori ad alto valore aggiunto.

L’Amministrazione intende dedicare particolare attenzione al tema dell’edilizia sco-lastica. E’ in fase di completamento la mappatura degli edifici scolastici di pertinenza comunale per l’individuazione di tutti gli interventi necessari ai fini dell’ adeguamen-to alle norme di sicurezza e per la realizzazione delle manutenzioni ordinarie. Sono già stati approvati diversi progetti preliminari funzionali alla richiesta di finanziamen-ti per interventi straordinari.

Interventi sono già stati eseguiti per mettere in sicurezza il caseggiato di Via Isonzo in cui insistono le scuole medie di due istituti comprensivi cittadini.

Abbiamo intenzione di puntare al sempre maggiore coinvolgimento delle scuole in tutti gli eventi culturali proposti dall’Amministrazione Comunale.

Con l’ausilio delle professionalità presenti nella Biblioteca Comunale sarà favorita la diffusione della cultura del libro e del valore della lettura nelle scuole.

Politiche Sportive 

Lo sport è di fondamentale importanza nella crescita di qualsiasi società perché rappresenta la più efficace prevenzione sanitaria su larga scala, ha una forte valenza sociale ed aggregativa ed educa i giovani alle regole e a principi di lealtà, legalità e rispetto delle istituzioni.

Siamo convinti dell’importanza di un dialogo costante tra Comune e Società Sportive che valorizzi il loro operato. L’Amministrazione comunale favorirà l’avvicinamento alla pratica sportiva con dei progetti di educazione allo sport rivolti non solo alle varie scuole della città di Iglesias, ma anche alle varie associazioni di persone diversamente abili.

E’ in fase di completamento la mappatura dello stato degli impianti sportivi comunali, passaggio propedeutico alla definizione delle modalità di gestione degli stessi.

L’amministrazione comunale dovrà predisporre un piano eccezionale di recupero delle strutture sportive (individuando le priorità), oltre a indirizzare gli investimenti soprattutto sull’impiantistica in raccordo con la Regione.

Particolare attenzione sarà posta alla valorizzazione del Campo Sportivo Monteponi, storica struttura sportiva di Iglesias che necessità di risorse per completarne la ristrutturazione (manto erboso e spogliatoi).

E’iniziato un dialogo con la gestione commissariale della ex Provincia di Carbonia Iglesias per la gestione in comodato d’uso dell’impianto polifunzionale di Ceramica.

Si valuteranno le possibilità offerte dal credito sportivo per la realizzazione di nuovi impianti coperti.

Particolare rilevanza sarà data alla programmazione, organizzazione e promozione dello sport e del talento sportivo a livello agonistico sul territorio attraverso manifestazioni, progetti ed eventi che abbraccino le varie discipline cercando di valorizzare non solo gli impianti comunali ma anche il territorio Iglesiente.

Politiche sociali e dell’integrazione 

Iglesias dovrà essere una città sempre più solidale, inclusiva ed accogliente potenziando e migliorando i servizi sociali. E’ necessario ottimizzare le risorse a disposizione attraverso una progettualità innovativa, sostenuta da un impegno diretto a individuare nuovi finanziamenti comunitari, nazionali e regionali.

Per noi il lavoro dei servizi sociali è un concorso di risorse fra chi le dà e chi le riceve. L’obiettivo principale della nostra amministrazione è quello di rendere sempre più partecipe la persona da supportare delle scelte operate in suo favore. L’assistenza si deve trasformare da mero sussidio in opportunità di integrazione sociale e lavorativa.

In questi primi mesi di lavoro abbiamo iniziato le consultazioni delle associazioni di volontariato al fine di costituire un “Osservatorio permanente” che attraverso lo studio dei bisogni dell’utenza individui le priorità e le emergenze della comunità iglesiente.

I Servizi sociali si occuperanno di migliorare la rete tra tutte le realtà territoriali del Sulcis- Iglesiente per adottare politiche comuni. Iglesias sarà impegnata in prima linea come capofila per il Piano Unitario Locale dei Servizi alla persona (PLUS) territoriale. Come è noto questo è lo strumento organizzativo, tecnico ed amministrativo attraverso, il quale sono programmate, gestite, monitorate e valutate, le azioni e gli interventi associati tra i vari enti nel territorio. Il nostro Comune ha un ufficio del piano che si occupa dei servizi educativi e quelli socio-assistenziali. E’ nostra intenzione predisporre ulteriori progetti per dare omogeneità al territorio, spesso frammentato nelle scelte delle politiche sociali.

Attenzione particolare sarà data al contrasto delle povertà estreme. I sussidi di povertà dovranno sempre più diventare progetti di inclusione sociale che permetteranno alla persona di rendersi, gradatamente, autonoma e consapevole di poter essere una risorsa per la collettività. In questa direzione va l’adesione del Comune di Iglesias al Bando Lav.ora.

L’incremento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sarà un punto fondamentale alla base della politica della nostra amministrazione per garantire le tante emergenze abitative presenti in città. Verranno incentivate e sostenute le politiche di agevolazione fiscale per chi affitta le case a canone concordato e il rimborso di parte degli affitti per le famiglie a basso reddito.

Crediamo nella necessità di supportare la famiglia risorsa fondamentale per la comunità, capace di prevenire e arginare il disagio sociale. Offrire un servizio di mediazione familiare per le coppie separate con l’obiettivo di ridurre i conflitti e tutelare i minori.

Maggiore attenzione ai bambini e agli adolescenti, favorendo il loro corretto sviluppo psicofisico, con diverse iniziative di educazione alla cittadinanza e alla legalità, in collaborazione con le scuole e le forze dell’ordine. La prevenzione del disagio sarà intensificata attraverso la valorizzazione delle realtà educative e sportive presenti in città.

Sarà potenziata l’assistenza alla maternità e all’accoglienza con l attivazione di uno sportello che promuova questo principio a supporto del percorso adottivo e dell’affidamento familiare.

E’intenzione dell’Amministrazione creare un Sportello che favorirà tutti i progetti finalizzati a rimuovere gli ostacoli e favorire l’integrazione.

I cittadini anziani rappresentano ormai grande parte della comunità. Si cercherà di valorizzare la loro figura creando opportunità di incontro tra generazioni, occasioni di coinvolgimento e di impegno sociale. Attraverso una collaborazione con l’associazionismo cittadino, saranno potenziate le attività culturali, ricreative e di svago. Punto fermo del programma amministrativo della coalizione è la riapertura della residenza per anziani “Margherita di Savoia” che potrebbe essere trasformata in una “casa protetta” con nuove opportunità di finanziamenti regionali.

Sarà intrapresa un’azione incisiva contro le dipendenze vecchie e nuove. Una particolare attenzione sarà rivolta alla dipendenza dal gioco d’azzardo, in special modo dall’uso delle slot-machine, una piaga sempre più estesa, con ripercussioni drammatiche dal punto di vista economico e della coesione delle famiglie.

L’amministrazione comunale non può non tenere conto del fatto che negli ultimi 10 anni anche nella nostra città si è affermato il fenomeno dell’immigrazione. Infatti vi risiedono molti extracomunitari immigrati, troppo spesso, emarginati. A tal proposito ci si prefigge nel corso della consiliatura di creare uno servizio di ausilio per raccogliere le varie istanze, valutare se vi siano meccanismi di supporto, prevenzione, e integrazione.

Come già detto, insiste nella periferia di Iglesias una casa circondariale di detenzione.

Il Comune supporterà l’istituzione penitenziaria e le associazioni di volontariato nei progetti di rieducazione e reinserimento lavorativo dei detenuti.

Sanità 

Iglesias ha sempre avuto un importante ruolo nella sanità del territorio, particolarmente per ciò che concerne gli ospedali. Negli ultimi anni le strutture ospedaliere hanno subito un progressivo declino, diventando obsolete ed inadeguate ad un medicina moderna, con spazi sempre più ristretti e meno funzionali.

Sarà fondamentale creare un proficuo rapporto con i la dirigenza della ASL con la quale si dovrà interagire nel rivendicare, dal governo regionale, attenzione e risorse certe per rilanciare la Sanità nel nostro territorio. La mancanza di un’adeguata programmazione regionale, senza indirizzi e risorse certi,

Decisivo sarà il completamento della ristrutturazione del CTO, che sarà l’unico presidio ospedaliero per acuti di Iglesias, interrotta ormai da anni, e ripresa quest’anno. Quest’opera è propedeutica alla riorganizzazione della rete ospedaliera del territorio e quindi del piano sanitario aziendale, per questo è stata concordata con la dirigenza ASL una verifica periodica del crono-programma dei lavori in corso.

La pianificazione della sanità del territorio dovrà valorizzare le attuali professionalità e servizi, in modo particolare le eccellenze, individuare la dislocazione equilibrata dei servizi, ed avere un quadro chiaro per i cittadini della loro fruibilità. Sarà necessario accrescere il senso di responsabilità di tutti nell’accedere alle strutture in modo appropriato, evitando così gli abusi e gli sprechi. Ma sarà altresì necessario studiare con la ASL una maggiore attenzione agli ormai tanti cittadini che, non trovandosi nella fascia di esenzione dal ticket, evitano accertamenti e cure specialistiche a causa della crisi economica. Maggiore attenzione dovrà essere posta, visto il progressivo incremento della vita media, nell’organizzazione delle strutture per la lungodegenza, la riabilitazione e l’assistenza domiciliare. Nelle interlocuzioni con la ASL si sono già richiesti interventi per la risoluzione immediata di problemi urgenti quali, l’inadeguatezza dei locali dedicati all’emergenza-urgenza nel Pronto Soccorso, la mancanza di alcune figure professionali specialistiche come il cardiologo nell’arco della giornata, l’abbattimento delle liste di attesa esageratamente lunghe per alcune specialità. L’impegno è quello di ottenere una riorganizzazione complessiva della sanità del territorio, nel corso del prossimo quinquennio, interagendo con il livello regionale e con la dirigenza della ASL.

Politiche giovanili 

I giovani sono una risorsa strategica per la città. E’ necessario mettere in campo politiche, accanto a quelle sportive, culturali e sociali, che permettano alle nuove generazioni di essere protagoniste della rinascita sociale, economica e culturale del nostro territorio. Per fare questo è necessario passare da un approccio del fare “per i giovani”, a uno del fare “con i giovani”, o meglio ancora del “consentire ai giovani di fare”. Questi obiettivi possono essere realizzati solamente creando una città a misura di giovani, coniugando interventi materiali e immateriali tra cui l’istituzione della consulta giovanile della città di Iglesias e di un osservatorio giovanile, l’apertura del centro di aggregazione giovanile di Via Diana, l’attivazione di laboratori, creativi, artistici, capaci di valorizzare i talenti dei giovani, la creazione di una sala prove e di registrazione musicale. E’ necessario sostenere le associazioni che lavorano a favore dei giovani fortemente radicate nel tessuto sociale cittadino.

Conclusioni 

Le prospettive che abbiamo delineato in queste pagine sono volutamente ancorate alla realtà, si è voluto evitare infatti di diffondere false illusioni e aspettative non esaudibili. Per risalire la china, in questa difficile situazione economico-sociale della nostra Città, la strada da percorrere sarà lunga e faticosa. Sono convinto che solo se ognuno di noi, qualunque sia il ruolo che ricopre, farà la propria parte sino in fondo, la Città potrà ricominciare a sperare ed a gettare le basi per un futuro migliore per tutti. Bisogna diffidare da chi propone facili soluzioni o scorciatoie ingannevoli: il vero sviluppo passa attraverso una seria programmazione che porterà i frutti a suo tempo.

Questo sarà realizzato mettendo al centro i valori della legalità, della trasparenza, della correttezza amministrativa e della solidarietà.

Buon lavoro a tutti.

Iglesias, 14 0ttobre 2013.

Emilio Agostino Gariazzo.

 

L’Arpas, Agenzia per la protezione dell’ambiente della Sardegna, ha integrato l’elenco degli ammessi della selezione per il conferimento di incarico di prestazione d’opera intellettuale a un programmatore per il supporto alle attività di informatizzazione della carta geologica regionale.
L’incarico avrà una durata di dodici mesi e richiederà un’assidua presenza presso la sede dell’agenzia e il supporto ad esperti/geologi correlati alla cartografica geologica regionale.

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Sabato 26 ottobre, alle 18.30, l’Ente Concerti Città di Iglesias presenta “Alice’s Wonderland” al Teatro Oratorio del Carmine di Assemini. L’Opera lirica per voci bianche violino e pianoforte di Gianluca Erriu, presentata la prima il 30 luglio scorso al teatro Electra di Iglesias, è stata ripresentata a Iglesias ed ha iniziato un tour per le città dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e della Provincia di Cagliari.

L’ingresso, posto unico, costa 5 euro.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna ha respinto il ricorso del sindaco di Narcao, Gianfranco Tunis, già presidente dell’Associazione Miniere di Rosas, contro la precedente sentenza di condanna al rilascio in copia autentica di tutta la documentazione richiesta dal consigliere comunale di minoranza Gianni Melis, riguardante la gestione della miniera e di rimborso delle spese sostenute dal consigliere per ricorrere in giudizio (4.000 euro). La sentenza verrà eseguita dall’autorità amministrativa.

«Perché mai ci si deve arrampicare sugli specchi, arroccandosi su posizioni insostenibili – ha dichiarato Gianni Melis dopo la sentenza – spendendo tra l’altro risorse della comunità per resistere in giudizio contro la richiesta di trasparenza formulata da un consigliere comunale ai semplici fini dell’espletamento del suo mandato»?

«Già la sentenza di primo grado chiariva senza ombra di dubbio – sottolinea Gianni Melis – ciò che era ed è assodato ormai da tempo dai diversi pronunciamenti dalla giurisprudenza amministrativa in ordine ai limiti del diritto di accesso dei consiglieri comunali, quello riconosciuto ai consiglieri degli organi elettorali è strettamente funzionale all’esercizio del proprio mandato, alla verifica e al controllo del comportamento degli organi istituzionali decisionali dell’ente territoriale, ai fini della tutela degli interessi pubblici e si configura come peculiare espressione del principio democratico dell’autonomia locale e della rappresentanza esponenziale della collettività.»

«Siamo anche noi convinti – conclude Gianni Melis – che la miniera di Rosas deve essere considerata un grande valore aggiunto per la nostra comunità in termini affettivi, storici, culturali ed economici e ci piacerebbe dare il nostro contributo per la sua valorizzazione, ma se veniamo tenuti all’oscuro di tutto non capiamo come questo sia possibile.»

Gianfranco Tunis 5 Gianni Melis

 

 

La nave Altair Copertina-libro-La-Tragedia-del-Fusina

Arriveranno all’inizio di novembre in Sardegna, per partecipare al terzo raduno nazionale, gli ex marinai della nave militare Altair che prestarono servizio sulla fregata sin dagli anni ‘50 e che da poco si sono ritrovati grazie a facebook. Visiteranno Cagliari, Carloforte e Barumini con le loro famiglie.

Qualche anno fa alcuni ex marinai che negli anni ‘50 e ‘60 furono imbarcati su una delle navi della Marina Militare, decisero di creare un gruppo facebook per consentire di incontrarsi nuovamente a distanza di decenni. L’iniziativa riscosse un successo non soltanto in termini di numero di iscritti (parecchie centinaia), ma perché ha diede vita a dei raduni annuali. Il primo nel 2011 a Roma, il secondo nel 2012 a La Spezia.

Quest’anno la richiesta di tutti gli ex marinai (proveniente da tutte le regioni italiane) è stata di incontrarsi in Sardegna.

Per questo, l’organizzazione ha deciso di incontrarsi nell’isola. L’incontro durerà tre giorni (8, 9 e 10 novembre) consentendo la visita di Cagliari, Carloforte e Barumini.

Il clou dell’edizione 2013 del raduno consiste in una cerimonia di commemorazione civile e religiosa, che si terrà a Carloforte la mattina di sabato 9 novembre, a ricordo della tragedia del naufragio della nave mercantile Fusina avvenuta il 15 gennaio del 1970 con un solo superstite, Ugo Freguja. L’Altair assieme ad altre unità della Marina parteciparono alla ricerca dei naufraghi recuperandone alcuni. Il ricordo di tale tragedia è tuttora presente fra la gente di Carloforte e tra i marinai che hanno vissuto quei tristi momenti. Al raduno potranno partecipare tutti i marinai (di qualsiasi grado) dell’Altair di qualsiasi periodo d’imbarco (dal 1951 al 1971).

Considerato che Nave Altair imbarcava numerosi marinai sardi, il gruppo organizzatore si augura che ci sia una partecipazione anche degli ex marinai non aderenti al gruppo facebook “quelli imbarcati su nave Altair F591”.

Informazioni sono reperibili presso il FB “Quelli imbarcati su nave Altair F591”.

Ugo Freguja.

Ugo Freguja, unico superstite della tragedia del Fusina.

 

Presentazione del libro a Chioggia.

Presentazione del libro a Chioggia.

Presentazione del libro a Chioggia.

Presentazione del libro a Chioggia.

Ugo Freguja con alcuni familiari delle vittime.

Ugo Freguja con alcuni familiari delle vittime.

Ugo Freguja alla presentazione del libro a Chioggia.

Ugo Freguja alla presentazione del libro a Chioggia.

Gianni Repetto e Ugo Freguja.

Gianni Repetto e Ugo Freguja.

 

Il referente per la Sardegna è Decenzio Mameli, anche lui ex marinaio, che si può contattare alla mail decenzio.mameli@gmail.com.

Vetrata 2.5 bianco Invito Donori

La Rassegna d’Arte Contemporanea “Gesto Segno Disegno”, sabato 9 novembre alle ore 18.00, presso l’Ex Montegranatico di Donori, presenterà l’opera “Sainte Chapelle”.

L’artista Federico Cozzucoli, dal 1 settembre ha messo a disposizione, la sua opera dal titolo “Sainte Chapelle”, sintesi e geometrizzazione rappresentativa (in forma di: vetrata gotica digitalizzata e video) della realtà socio politica dopo l’11 settembre 2001, chiedendo di collaborare alla stesura di più opere correlate, tramite un workshop online il cui regolamento è scaricabile dal sito www.federicocozzucoli.net.

L’opera iniziale è stata esposta alla MEM Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, in occasione della 9a edizione della Giornata del Contemporaneo promossa dalla AMACI Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea, per poi essere modificata e incrementa dai partecipanti al workshop: Monica Scidurlo, Alessandro Pili, Fabiana Collotto, Tiziana Befani, Sara Montani, Simona Sarti, Matteo Campulla, Violeta Vollmer, Rossana Piras, Francesca Ore, Antonella Albani, Alessandro Severin, Angela Impagliazzo, Marco Tullio Dentale, Serena Damiani, Artekreativa, Gisella Pasquali, Huda Takriti, Elisa Sassera, Annalisa Parisii, Maria Cecilia Bossi, Emanuela Melis, Giovanna Madau, Maura Argiolas, Alfonso Lentini, Lidia Scaravaglio, Massimo Caria, Rozita Fogelman, TAD [Tech+Art+Design], Alessandra Loi, Ina Mindiuz, Sonja Benskin Mesher, Maria Cassatas Tufano… l’elenco verrà aggiornato online in tempo reale.

Sabato 9 novembre, alle ore 18.00, verrà presentato lo stato dell’opera un’installazione composta di un’opera digitale intitolata “Vetrata” e l’opera correlata “Vetrata 2” risultato dei contributi in progess del workshop, oltre al video “Sainte Chapelle”.

Sabato 16 novembre alle ore 18.00, verranno mostrate le modifiche e gli incrementi della “Vetrata 2” e il video “Pandora” con nuovi contributi, rispetto alla versione presentata alla MEM il 19 ottobre, anch’essi frutto del workshop online. Il video sarà sonorizzato dal vivo da Roberto Follesa e Filippo Mereu.

In seguito la mostra si sposterà all’Agorà multimediale di Ghilarza.

Il progetto è realizzato in collaborazione con la MEM Mediateca del Mediterraneo di Cagliari e la Galleria Gallarati di Roma, con il patrocino del Comune di Cagliari Assessorato alla Cultura, del Comune di Donori, del Comune di Ghilarza, della Provincia di Oristano.

La mostra sarà accompagnata dal testo critico di Simona Campus, che sottolinea: «L’operazione artistica prende avvio dalle immagini elaborate da Cozzucoli negli anni successivi ai fatti dell’11 settembre e composte virtualmente in forma di vetrata gotica, immagini che chiamano a riflettere sugli equilibri fragili del nostro pianeta, talvolta drammaticamente precari, come ancora in questi giorni di tensione. Nell’universale cappella laica del world wide web, tutte le riflessioni possono essere accolte: immagini nuove, contributo di altre intelligenze e talenti, determineranno modificazioni, alterazioni, contaminazioni. Adottando il metodo relazionale, Cozzucoli intende recuperare la dimensione sociale dell’arte e al contempo affrontare alcuni nodi cruciali dell’estetica contemporanea, relativi all’autorialità e alla fruizione».

Ignazio Artizzu.

Nuovo significativo passo avanti per l’iter istitutivo della zona franca integrale in Sardegna. Questa mattina la prima Commissione Autonomia, Ordinamento regionale, Rapporti con lo Stato, Riforma dello Stato, Enti Locali, Organizzazione regionale degli Enti e del Personale, Polizia locale e rurale, Partecipazione popolare del Consiglio regionale, presieduta da Ignazio Artizzu, dopo il parere positivo del Consiglio delle Autonomie locali, ha dato il via libera alla leggina che prevede l'”Istituzione di un regime di zona franca fiscale e doganale integrale nel territorio della Regione autonoma della Sardegna”, con l’astensione dei consiglieri del Partito Democratico. La legge che modifica l’art. 12 dello Statuto sardo, approderà in Aula il prossimo 29 ottobre.

Il consigliere regionale Efisio Arbau, leader del movimento La Base, ha proposto che la modifica statutaria venga inserita subito nella legge di stabilità 2014 e, a sostegno di questa iniziativa, una grande mobilitazione del popolo sardo a Roma e sciopero generale nell’Isola.