Si avvia alla conclusione, a Sant’Antioco, l’VIII Congresso Internazionale di studi fenici e punici.
Si avvia alla conclusione, a Sant’Antioco, l’VIII Congresso Internazionale di studi fenici e punici, organizzato dall’Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con il Comune di Carbonia, il Comune di Sant’Antioco e la Provincia di Carbonia Iglesias, iniziato lunedì scorso al Teatro Centrale di Carbonia, alla presenza di Attilio Mastino, Magnifico Rettore dell’Università di Sassari; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco; Salvatore Cherchi, ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias e presidente dell’Isprom (Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo); Piero Bartoloni, presidente ed organizzatore del Congresso, insieme al suo staff e agli uffici dei due Comuni e della Provincia; Margherita Satta, Direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, Paola Santoro, Direttore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del C.N.R. e Franco Campus, presidente dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi).
Il Congresso ospita oltre duecento studiosi provenienti da 24 diverse nazioni che si sono confrontati fino a mercoledì 23 alla Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, e da ieri a Sant’Antioco, nell’Aula consiliare e al Pierre Pub. Questa sera i congressisti parteciperanno alla cena finale organizzata nel ristorante Tanit di Carbonia.
Domani mattina sono previste visite organizzate con due itinerari: il primo toccherà il sito di Paniloriga, il Museo archeologico di Santadi e la miniera di Orbai, a Villamassargia; il secondo toccherà il sito di Nora e un tour della città di Cagliari e la visita al museo archeologico nazionale.
La Sardegna ha ospitato per la prima volta il Congresso Internazionale. I precedenti si sono tenuti a Roma nel 1979 e nel 1987, a Tunisi (1991), a Cadice (1995), a Marsala e Palermo (2000), a Lisbona (2004) e ad Hammamet (2009).
NO COMMENTS