Grande commozione a Carloforte per il raduno dei militari della nave Altair che prestò i soccorsi al mercantile Fusina.
Grande commozione a Carloforte per il 3° raduno nazionale degli ex marinai della nave Altair, organizzato dalla Pro Loco di Carloforte e dall’equipaggio della nave della Marina Militare Italiana Altair, con il patrocinio del Comune di Carloforte, per ricordare i soccorsi prestati ai naufraghi del mercantile Fusina, affondato la notte del 16 gennaio 1970 al largo di Cala Vinagra, nelle acque del mare dell’Isola di San Pietro. Nonostante tutti gli sforzi compiuti dai soccorritori, quel giorno persero la vita 18 dei 19 uomini d’equipaggio e si salvò soltanto il cameriere 28enne Ugo Freguja.
Qualche anno fa alcuni ex marinai che negli anni ‘50 e ‘60 furono imbarcati sulla nave “Altair” della Marina Militare, decisero di creare un gruppo sul social network facebook per consentire di incontrarsi nuovamente a distanza di decenni. L’iniziativa ha riscosso un grande successo non soltanto in termini di numero di iscritti (oltre un centinaio), ma perché ha dato vita a dei raduni annuali.
Il primo raduno si svolse nel 2011 a Roma, il secondo nel 2012 a La Spezia, quest’anno la richiesta di tutti gli ex marinai, proveniente da tutte le regioni italiane, è stata di incontrarsi a Carloforte, con le loro famiglie, per partecipare al terzo raduno nazionale. Per l’anno prossimo quasi certamente verrà scelta la sede dell’Isola di La Maddalena.
Il ricordo della tragedia del Fusina è tuttora vivo fra la gente di Carloforte e tra i marinai della fregata che vissero quei tristi momenti. Al raduno hanno partecipato quasi tutti i marinai (di qualsiasi grado) dell’Altair del periodo d’imbarco tra il 1951 e il 1971.
Il raduno è iniziato ieri con l’arrivo della delegazione e la visita dell’isola e della città.
Questa mattina don Daniele Agus ha celebrato la messa solenne presso la chiesa parrocchiale San Carlo Borromeo in ricordo dei marittimi del Fusina. Nel corso della cerimonia sono stati vissuti momenti di grandissima commozione.
Al termine della cerimonia religiosa si è svolta una breve processione dalla chiesa parrocchiale San Carlo Borromeo alla Stella Maris, presso la calata Mamma Mahon, dove è stata deposta una corona di fiori a ricordo di tutti i caduti del mare.
Successivamente la delegazione ha visitato il Faro di Capo Sandalo e, infine, alle 19.00, presso l’Ex Me di via XX Settembre si è svolto un incontro con la delegazione a ricordo dei soccorsi e delle ricerche prestate ai naufraghi del Fusina, nel corso del quale sono stati proiettati alcuni filmati molto toccanti: i servizi trasmessi dalla Rai nei giorni della tragedia, con le interviste all’unico sopravvissuto; il servizio trasmesso da Rai Sardegna tre anni e mezzo fa, dopo la presentazione del libro che ricostruisce la tragedia del Fusina; le immagini dei funerali e, infine, le riprese subacquee effettuate due anni fa nei fondali, a 98 metri di profondità, nei quali si trovano i resti del mercantile affondato il 16 gennaio del 1970.
Domani la delegazione visiterà Cagliari, dopodiché rientrerà nella Penisola.
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