Ieri mattina sono state consegnate presso la Corte d’Appello di Cagliari, le firme per l’indizione del referendum per l’abrogazione di Abbanoa.
I promotori del referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica “Abbanoa spa” quale gestore unico del Servizio Idrico Integrato dei Comuni della Sardegna, hanno consegnato i moduli contenenti le firme raccolte, presso il popolo sardo, ieri mattina, presso la Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari. La raccolta delle firme venne avviata lo scorso 11 luglio nel corso di una conferenza stampa svolta nella sala consiliare del Comune di Domusnovas dai sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai. In quell’occasione venne avviata anche la raccolta di firme per la presentazione della proposta del disegno di legge di iniziativa popolare su “Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio Idrico Integrato”, che verrà formalizzata presso la stessa Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari, tra quindici giorni.
La battaglia dei sindaci, come si ricorderà, è iniziata alcuni anni fa. Già una prima volta giunse alla raccolta e presentazione delle firme per l’abrogazione di Abbanoa e la legge di iniziativa popolare per l’affidamento della gestione del servizio idrico ai Comuni ma per problemi procedurali non giunse al traguardo. Angelo Deidda, Ferdinando Pellegrini e Roberto Lallai hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati a questa nuova iniziativa. Non accettano il passaggio del servizio idrico dei loro Comuni ad Abbanoa, servizio che oggi funziona bene con costi contenuti a carico degli utenti e che, se trasferito ad Abbanoa, «avrebbe sicuramente un notevole aggravio di costi a carico dei cittadini ed un peggioramento della qualità, come dimostrano le esperienze maturate dagli altri comuni sardi in tutti questi anni, dacché è iniziata la gestione di Abbanoa come servizio idrico integrato».
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