E’ ormai tutto pronto per l’XI edizione di Gospel Explosion, rassegna organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, in programma dal 22 al 30 dicembre 2013.
Ritorna “Gospel Explosion”, la rassegna musicale organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, e si prepara a travolgere di emozioni e musica il pubblico della Sardegna. Il festival inizierà domenica 22 dicembre e finirà il giorno 30 dello stesso mese. il gruppo ospitato quest’anno e il famoso coro americano degli “THE HARLEM MESSENGERS”, proveniente da New York, per la prima volta in Sardegna. Il programma è intenso e vedrà un susseguirsi continuo di concerti.
Le chiese, i teatri e i centri sociali della Sardegna vedranno esibirsi uno tra i gruppi gospel più famosi ed importanti del momento. Il festival è gestito in tutte le sue fasi organizzative dall’associazione culturale Progetto Evoluzione di Narcao.
Nato quasi per scommessa ma divenuto nel tempo uno degli appuntamenti più importanti della mappa dei festival Gospel isolani e nazionali, “GOSPEL EXPLOSION” giunge alla sua 11ª edizione.
In dieci edizioni, sono stati oltre 60 i gruppi transitati per il festival per un totale di oltre 500 persone tra musicisti e cantanti ospitati nella varie province della Sardegna. Gli spettatori nella passata edizione sono stati oltre 4000.
La filosofia del Gospel Explosion 2013 è quella di offrire al pubblico della Sardegna, uno spaccato di quello straordinario genere musicale che è il Gospel vale a dire la musica caratterizzata da contenuti, principi e valori tipici della fede cristiana biblica (Gospel, infatti, è l’unione di due parole ovvero, Good Spell, “Buona Novella” quindi, Parola di Dio, Vangelo), che affonda le proprie radici molto lontano nel tempo – basti pensare alle composizioni del libro dei Salmi.
AI canto Gospel, nato e diffusosi fin dai primi tempi della colonizzazione, è stato il fenomeno musicale e poetico che ha accompagnato la forte tensione religiosa di un’intera comunità, al momento storico dell’impatto con la realtà dura e impietosa della schiavitù nera negli Stati Uniti. Nel canto Gospel si accende una perenne tensione interiore del nero per l’al di là, alla scoperta e al recupero di una fede religiosa, che d’altronde aveva già trovato un facile terreno di conquista nella naturale religiosità dell’afro americano. All’afro americano, ormai cosciente della sua preistoria e dello svolgersi in negativo del suo processo di servitù e di isolamento, il Cristianesimo non poteva che apparire quale nuova fonte di salvezza umana e spirituale. Dal punto di vista umano negli afro americani avvenne l’identificazione di un Messia socialmente rappresentato, in grado cioè di agire all’interno della società civile, in cui la giustizia e la dignità risultavano, per loro, sempre disattese; in quanto all’aspetto spirituale gli afro americani riconobbero, inoltre, nel cristianesimo quella forza capace di assimilare le antiche credenze africane, in una sintesi di sentimenti e di spiritualità, in cui il misticismo opera in termini decisivi. In questo contesto storico e sociale nacque il canto Gospel: un suggestivo incontro tra musica sacra e poesia, con alle spalle l’incontro fra la tradizione biblica e la sensibilità popolare.