18 July, 2024
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Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

Giovedì 14 novembre 2013, alle ore 9,30, presso la Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari – Piazza Repubblica, i promotori del referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica “Abbanoa spa” quale gestore unico del Servizio Idrico Integrato dei Comuni della Sardegna, consegneranno i moduli contenenti le firme raccolte, presso il popolo sardo.  Ricordiamo che la raccolta delle firme venne avviata lo scorso 11 luglio nel corso di una conferenza stampa svolta nella sala consiliare del Comune di Domusnovas dai sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai. In quell’occasione venne avviata anche la raccolta di firme per la presentazione della proposta del disegno di legge di iniziativa popolare su “Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio Idrico Integrato”. La battaglia dei sindaci, come si ricorderà, è iniziata alcuni anni fa. Già una prima volta giunse alla raccolta e presentazione delle firme per l’abrogazione di Abbanoa e la legge di iniziativa popolare per l’affidamento della gestione del servizio idrico ai Comuni ma per problemi procedurali non giunse al traguardo ed è ripartita la mobilitazione per la raccolta delle firme. L’obiettivo era costituito da 20.000 firme per l’abrogazione di Abbanoa ed altrettante per la legge di iniziativa popolare. Angelo Deidda, Ferdinando Pellegrini e Roberto Lallai hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati a questa nuova iniziativa. Non accettano il passaggio del servizio idrico dei loro Comuni ad Abbanoa, servizio che oggi funziona bene con costi contenuti a carico degli utenti e che, se trasferito ad Abbanoa, «avrebbe sicuramente un notevole aggravio di costi a carico dei cittadini ed un peggioramento della qualità, come dimostrano le esperienze maturate dagli altri comuni sardi in tutti questi anni, dacché è iniziata la gestione di Abbanoa come servizio idrico integrato».

Pecore
Il tema della tracciabilità elettronica, evoluzione naturale di quella manuale nata nel 2001 ma resa effettivamente operativa dal 2005, e che ha portato alla certificazione quasi 330.000 agnelli nel solo 2012 contro i 137.000 del 2011 (i dati dell’anno in corso saranno noti nel 2014 ma si presume possano essere circa 500.000), è stato al centro di un convegno svoltosi sabato a Bidonì, piccolo centro in provincia di Oristano, nel quale la pastorizia è la prima voce dell’economia locale.
Gli esperti di Laore e del Consorzio di Tutela hanno descritto agli allevatori i contenuti del ‘”Progetto pilota per la realizzazione di un sistema di tracciabilità elettronica e rintracciabilità dell’Agnello di Sardegna IGP”.
«La certificazione elettronica renderà più veloce ed efficiente tutto il percorso di qualità – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura, Oscar Cherchi – e darà agli allevatori isolani la possibilità di distinguere il loro patrimonio zootecnico da quello di provenienza extraisolana, soprattutto estera, che, pur non in possesso delle peculiarità del nostro, occupano quote di mercato consistenti solo grazie al prezzo concorrenziale, danneggiando l’immagine e l’economia locale.»
«Con il progetto – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – partirà anche una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti gli allevatori sardi per arrivare a certificare l’intero patrimonio zootecnico isolano nei prossimi 14 mesi.»
La certificazione Igp (Indicazione geografica protetta) per l’Agnello di Sardegna, garantisce la qualità assoluta determinata da un tipo di allevamento in totale libertà in condizioni naturali e ambientali eccellenti, dall’alimentazione esclusivamente naturale, quindi con latte materno ed essenze dei pascoli della Sardegna, al controllo permanente di tutta la filiera.
La garanzia è certificata dagli appositi organismi di controllo che ne verificano continuamente gli standard del percorso di qualità e assicurano il rispetto dell’origine, delle modalità di allevamento e le caratteristiche organolettiche, fino al confezionamento. Il marchio identifica e certifica il prodotto e garantisce che tutte le caratteristiche del disciplinare siano state rispettate.
La tutela del marchio “Agnello di Sardegna IGP”, insieme alla vigilanza sulla produzione e sulla commercializzazione, è compito dell’omonimo Consorzio di tutela.

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A meno di un mese dalle primarie del Partito Democratico, cresce il fronte pro-Renzi. Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, sosterrà il sindaco di Firenze.

«Alla fine di un periodo di riflessione – scrive in una nota Giuseppe Casti – ho deciso, come semplice militante del Partito Democratico, di sostenere la candidatura di Matteo Renzi alla segreteria del Partito. Alle primarie dell’otto dicembre, pertanto, voterò e inviterò a votare per il Sindaco di Firenze.»

«Vorrei spiegare, brevemente – aggiunge Giuseppe Casti – le ragioni che mi hanno portato a questa scelta. Sono convinto che la storia, come la vita di noi tutti, sia fatta di fasi e di periodi che si succedono senza soluzione di continuità, e spesso è difficile e perfino doloroso capire quando un’epoca è definitivamente chiusa e ne inizia un’altra.

Ritengo che la politica e l’economia del Nostro Paese siano ferme da vent’anni, al guado di un fiume.

L’Italia, invece, negli ultimi decenni è profondamente mutata e, di conseguenza, le logiche politiche che l’hanno sempre governata sono oggi obsolete. 

E’ necessario, pertanto, far spazio a nuove generazioni di amministratori e, più in generale, a una nuova classe dirigente, capace di captare le istanze di una società in rapida evoluzione. 

Occorre cambiare i meccanismi di una società troppo statica, governata da logiche conservatrici e da un patologico interesse di parte, figlio di interessi economici arcaici, che hanno trasformato l’Italia in un paese “vecchio” e immobile. 

Ormai non è più tempo di tergiversare, l’intera Nazione reclama una rapida svolta capace di avvicinare l’Italia ai partner europei più evoluti.»

«Nel documento programmatico di Matteo Renzi – sottolinea ancora Giuseppe Casti – colgo la volontà di portare il Partito Democratico e l’Italia oltre questo guado, in una nuova epoca. Per questa volontà di profondo cambiamento ho deciso di sostenere Matteo Renzi. La sua esperienza come amministratore locale, come Sindaco di una Città importante come Firenze, è una garanzia; sono convinto – conclude il sindaco di Carbonia – che con lui si possa intraprendere, dopo tanti anni, una strada nuova.»

Antonello Liori
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Antonello Liori, ha visitato lo stabilimento Cermed di Guspini, azienda che in una recente riunione tecnica sui costi dell’energia per l’attività industriale, aveva invitato l’assessore a visitare le strutture della Ceramica Mediterranea.
«La Cermed è un’azienda che testimonia le reali possibilità di riconversione economica in questo territorio – ha detto l’assessore dell’Industria -. Ho trovato uno stabilimento tecnologicamente avanzato, che utilizza materie prime sarde e dimostra anche un’importante attenzione per i risvolti ambientali della propria attività – ha aggiunto l’assessore Liori -. Si tratta di una realtà produttiva importante, che in un territorio in grave crisi consente l’occupazione di circa 100 lavoratori. Ho preso ulteriore coscienza di quanto sia indispensabile affrontare con decisione il problema dell’approvvigionamento e dei costi dell’energia, con l’obiettivo di rendere competitiva la Sardegna per il rilancio delle attività produttive».

Il GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari ha emanato un bando pubblico per la selezione  della figura di un animatore per l’attuazione del proprio PSL, in conformità e coerenza con quanto  previsto dalle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali.
I requisiti professionali specifici sono i seguenti:
• Laura triennale, laurea specialistica o Laurea conseguita secondo il vecchio ordinamento in Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Lingue e Letterature Straniere;
• Comprovata esperienza, di almeno 2 anni, anche non continuativi, nell’ambito di programmi  cofinanziati dall’Unione Europea ed iniziative analoghe a quella oggetto della selezione attuate  secondo la metodologia Leader;
• Conoscenza delle principali metodologie partecipative e di comunicazione (lavoro di gruppo, animazione territoriale, metaplan, Gopp, problem solving, ecc.);
• Buona conoscenza della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria (francese, spagnolo, tedesco, etc…)
• Ottima conoscenza dei principali sistemi applicativi informatici (compresi power point programmi  di grafica e per la gestione e l’aggiornamento del sito web);
I requisiti devono essere posseduti alla scadenza del termine ultimo fissato per la presentazione delle
domande di ammissione.
Le domande devono pervenire unicamente mediante raccomandata a/r al seguente indirizzo:
GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari, Via Aldo Moro snc, 09010 Masainas (CA) entro e non oltre il giorno 26 novembre 2013. Non farà fede il timbro postale della data di spedizione, l’inoltro via posta resta ad esclusivo rischio del mittente.
Il plico chiuso, con apposizione del cognome, nome ed indirizzo del soggetto partecipante, dovrà
riportare all’esterno, la dicitura “S E L E Z I O N E P E R S O NA L E G A L S U LC I S I G L E S I E N TE,
C A P O T E R R A E C A M P I DA NO D I C A G L I A R I ”. P R O F I L O : A N I M ATO R E ”.

Sede Gal Sulcis a Masainas

L’Agenzia regionale per il lavoro ha pubblicato le graduatorie degli avvisi relativi al programma Master and Back – alta formazione.

In particolare, la prima graduatoria riguarda la seconda scadenza dell’avviso pubblicato lo scorso dicembre, mentre la seconda riguarda la procedura integrativa pubblicata ad agosto.
Entrambi gli avvisi sono finalizzati a consentire ad un maggior numero di giovani laureati sardi di raggiungere un’eccellente preparazione e valorizzare le proprie capacità e potenzialità professionali e occupazionali. 

Piazza Roma Carbonia 2

Dal 7 al 10 ottobre scorsi a Carbonia si è tenuto il secondo appuntamento nell’ambito del progetto Minher (Mining Heritage = Eredità Mineraria) per la valorizzazione del patrimonio minerario di sei città e cittadine dell’Europa che, con le loro miniere dismesse di carbone, o di altro minerale, condividono insieme le proprie esperienze delle loro realtà. L’interessante Incontro Internazionale a Carbonia ha garantito rilevante visibilità europea alla nostra città e al suo territorio; ha dato la possibilità ai diversi partner europei del Progetto “Europe for citizen” (Europa per i cittadini), che erano ospiti in città, di mettere a disposizione, con dibattiti e visite nella nostra zona, percorsi di cooperazione condivisi, lo studio di iniziative già avviate, confrontando esperienze, e lo scambio di idee sui programmi già realizzati, come il recupero e il riutilizzo dei beni minerari dismessi (nella trasformazione dei siti bonificando le aree estrattive e nella riconversione delle attività valorizzando l’archeologia industriale), mirati al rilancio delle identità minerarie e proiettati verso il futuro ai fini culturali, turistici e produttivi. Le miniere dismesse e i loro centri abitati, quindi, rinascono con nuove attività, viste come opportunità, nell’organizzarsi in una rete europea sui siti minerari e di archeologia industriale, dentro un progetto finanziato dall’Unione Europea, in grado di determinare sviluppo e nuova occupazione, con punti di riferimento per una nuova economia, che guarda, soprattutto, ai giovani.

Alcune risposte, anche sulle modalità per ottenere i fondi comunitari, sono state fornite agli oltre cinquanta rappresentanti presenti in città, costituenti la delegazione dei seguenti centri già minerari: Carbonia, comune ospitante; Albona (in croato Labin) e Arsia (in croato Raša), i due municipi già carboniferi dell’Istria gemellati dal 2010 con la nostra città; i due centri sloveni di Idria (in sloveno Idrija, con le miniere dismesse di mercurio, già appartenente alla vecchia Provincia di Gorizia, oggi parte del Goriziano in Slovenia; che prende nome dall’omonimo fiume Idria in sloveno Idrijca) e Velenje (cittadina di fondazione jugoslava con attive miniere di lignite, costruita nella Slovenia centrale nel periodo del regime di Tito, con la sua morte nel 1980 fu denominata Titovo Velenje, Velenje di Tito, fino al 1991 con l’indipendenza slovena); Rybnik (città polacca del vasto bacino carbonifero della Slesia che aveva ospitato il primo incontro di lavoro nell’ambito del sunnominato progetto). Banovići (Bosnia-Erzegovina), cittadina carbonifera bosniaca, non ha potuto essere presente a Carbonia per l’incontro tra i partner minerari. Tutte queste città, diverse per storia e collocazione geografica in Europa, ma simili per sviluppo industriale nel settore minerario e successivo declino, intendono cooperare con una scelta condivisa ai suddetti progetti economici per fare assieme una rete europea di siti archeologici industriali e delle miniere. Le Miniere dismesse, dunque, intese non solo come opportunità culturale ma soprattutto economica, questo è l’obiettivo fondamentale del Progetto “Minher: patrimonio minerario generatore dello sviluppo economico e turistico”, che, con Albona comune capofila e altre città partner, ha ottenuto il finanziamento del Programma “Europa per i cittadini”. Occorre, infatti, ricordare che dal febbraio 2013 era stata promossa l’iniziativa con la quale era stata candidata la Città di Albona a questo Progetto, che durerà fino al settembre 2014, al quale è stato già concesso un contributo di 142.000 euro.

Il progetto Minher ha consentito a Carbonia di accogliere nelle sue strutture ricettive e di ristorazione un folto gruppo di rappresentati di diverse città europee. La riscoperta delle nostre radici minerarie, la cultura dell’accoglienza ed anche le peculiarità gastronomiche del nostro territorio possono fare la differenza per permettere alla nostra città di affermarsi sempre più nel settore del turismo convegnistico e come punto nevralgico delle rotte turistiche dedicate alle miniere e all’archeologia industriale, tenuto conto anche del fatto che la Grande Miniera di Serbariu con i suoi musei ha già superato, dal 2006 ad oggi, oltre 100.000 visitatori quest’anno, tanto che è considerato come uno dei musei della tecnica più visitati in Europa. Sono attese come partner futuri del progetto le altre due città carbonifere, gemellate con Carbonia, Behren-lès-Forbach (nel Bacino della Lorena, Francia) e Oberhausen (nel Bacino della Ruhr, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, Germania). Ma anche Iglesias gemellata alla città tedesca con Carbonia. Nello stesso bacino della Slesia, che si estende dalla Polonia meridionale oltre i confini della Repubblica Ceca, nella Regione della Moravia-Slesia si trova un’altra città carbonifera, Ostrava, che fu gemellata per ragioni sportive con la nostra frazione già mineraria di Cortoghiana e la sua discreta squadra del Cortoghiana Calcio. Legame di amicizia e scambio interculturale promossi dal Partito Comunista Italiano (Federazione del Sulcis e Sezione PCI di Cortoghiana) con l’omologo partito Cecoslovacco e il Football Club Baník Ostrava, una delle squadre più importanti nella storia del calcio ceco, rivale accesa dello Sparta Praga, che gioca nella prima divisione avendo avuto vittorie o lodevoli piazzamenti nei campionati o nei tornei internazionali. Legami attivi, grazie ai dinamici e generosi militanti locali del partito comunista di Cortoghiana che furano anche appassionati dirigenti sportivi, ormai perduti e mai ripristinati.

Il primo giorno, nella sala polifunzionale del Consiglio comunale di Piazza Roma, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha accolto i rappresentanti delle città partner, tra le quali la delegazione istriana (composta dal sindaco di Albona, Tulio Demetlika, e dalla giovane vicesindaco di Arsia, Tajana Kovač) e altri ospiti come Bojan Režun, vicesindaco del Comune di Idria. Nella conferenza sono state messe in rilievo le realtà minerarie dei centri sopra indicati insieme alle proprie esperienze con possibilità di accedere, in un utilizzo opportuno, ai fondi dell’Unione Europea per i progetti di riqualificazione e adattamento del patrimonio minerario a scopi turistici e culturali, presentando le iniziative, in corso o programmate, di rivitalizzazione delle proprie aree estrattive dismesse. Il sindaco di Carbonia ha confermato che tra le esperienze presentate, va tenuta in considerazione quella del Comune di Velenje, con l’istituzione di un ufficio specifico nella compilazione dei progetti per ottenere la concessione dei fondi dell’Unione Europea. Nei giorni successivi i lavori si sono spostati presso la Grande Miniera di Serbariu con il dibattito sul tema delle “possibilità di impiego per i giovani nell’Unione europea”, e la presentazione del Museo del Carbone – CICC (Centro Italiano della Cultura del Carbone) quale esempio di buona prassi a livello europeo, che, riqualificando città e miniera, hanno permesso a Carbonia di diventare vincitrice del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. I rappresentanti di Carbonia, il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore Fabio Desogus, hanno illustrato agli altri partner minerari i risultati ottenuti con gli investimenti concessi. Le delegazioni hanno potuto osservare e visitare due gioielli del Parco Geominerario, quali lo stesso Museo del Carbone e la galleria didattica. Gli ospiti delle città minerarie hanno visitato poi altri siti già minerari nella provincia di Carbonia Iglesias: la Miniera di Rosas e l’omonimo villaggio minerario a Narcao. Successivamente i partecipanti hanno visitato Carbonia e le sue frazioni già minerarie di Bacu Abis e di Cortoghiana, luoghi che per le loro caratteristiche urbanistiche e architettoniche assomigliano: la prima ad Arsia e la seconda Piedalbona, sobborgo albonese. Gli ospiti, inoltre, hanno partecipato alla visita guidata del Parco Archeologico di Monte Sirai e, infine, hanno visitato la bellissima località balneare di Porto Pino.

I rappresentanti del Centro per l’inclusione sociale e per il sostegno di Albona, accompagnati dall’assessore ai Servizi sociali, Maria Marongiu, hanno incontrato i rappresentanti del Centro per le persone con esigenze speciali di Carbonia. Demetlika e Casti sono rimasti molto soddisfatti ed entusiastici sull’andamento dei lavori sul progetto Minher. Alla delegazione del Comune di Idria è stata donata una mappa di Bacu Abis, dove sulla stessa si sono evidenziate la Via e la Piazza Idria, denominazioni presenti nella nostra frazione mineraria. Secondo Dean Zahtila, presidente dell’associazione albonese “Labin Art Express” e uno dei promotori del progetto della “Città sotterranea”, a differenza di quanto visto in Sardegna, le gallerie dell’Albonese possono offrire ai visitatori un percorso di oltre 10 chilometri, per cui il loro allestimento esige un’attività un po’ diversa da quella realizzata a Carbonia. Egli vorrebbe vedere nel sottosuolo albonese un “museo vivo”, in situ, interattivo, adatto al terzo millennio, in cui i visitatori potrebbero anche improvvisarsi minatori se vogliono. A suo avviso, il progetto della città sotterranea potrà iniziare ad operare nel 2017, quando potrebbe essere costruito nel Piazzale (che sarà presto denominata Piazza Carbonia, secondo l’idea del sindaco Demetlika), antistante la vecchia miniera carbonifera di Pozzo Littorio d’Arsia, oggi Piedalbona, l’ascensore che porterà i visitatori a una profondità di 150 metri. Così non sarà forse realizzato lo scambio di denominazioni nella piazzale antistante il Palazzo o la Casa “Ce.Va” di Piazza Albona / Trg. Labin nella nostra città, modificando l’attuale Piazza Iglesias, con Piazza Carbonia / Trg. Karbonia nel centro albonese, sostituendo l’esistente Trg. Labinski Rudara (Piazza dei Minatori di Albona). Bisogna sottolineare che in questa realizzazione di “museo vivo”, vissuto non solo dai visitatori esterni ma anche degli stessi abitanti dei centri già minerari, Albona è favorita dalla posizione, nel senso che la vecchia e grande miniera carbonifera, con la magnifica lampisteria chiamata lamparna, si trova al centro e a metà strada tra l’antico abitato di Albona Alta e il nuovo centro abitato di fondazione autarchica di Albona Bassa o Piedalbona, già Pozzo Littorio d’Arsia. Infatti, la Grande Miniera di Serbariu, nonostante i suoi prestigiosi musei e le nuove strade di accesso e di avvicinamento, risulta ancora “distante” dal centro urbano di Carbonia e scarsamente coinvolge la maggior parte degli abitanti e della cittadinanza, perché forse manca proprio un luogo di attrazione vissuto dai residenti come, ad esempio, i quartieri periferici della nostra città più vissuti della Grande Miniera.

Secondo alcuni il restauro della vecchia centrale elettrica (l’unico importante edificio abbandonato in attesa di riqualificazione) potrebbe rappresentare un’opportunità come centro di aggregazione per tutti i cittadini e, in particolare, per i giovani, adattandola a Mediateca e nuova Biblioteca civica e territoriale, con Laboratori musicali, teatrali e della danza, con ritrovi, caffetterie e trattorie, autogestite dagli stessi giovani. Tutto ciò in modo che sia frequentato, tutto il giorno anche a tarda notte, dagli abitanti e dai visitatori di Carbonia. Devo riconoscere che l’amicizia tra Carbonia, Arsia e Albona ha superato tutte le mie aspettative. Quando proposi all’amministrazione comunale di Carbonia (già dal 2000 con la Giunta di Antonangelo Casula, che sponsorizzò una mia mostra fotografica sui bacini carboniferi dell’Istria e del Sulcis, le cui foto si trovano nell’Archivio Storico cittadino) la collaborazione con le cittadine già carbonifere istriane, pensavo semplicemente a uno scambio culturale, con il recupero di un antico legame tra i due bacini minerari originati e attivi durante il periodo dell’Autarchia fascista. E invece oggi, grazie soprattutto a Tore Cherchi che ha dato un forte impulso a un gemellaggio attivo e dinamico, si presentano per il futuro la possibilità di proseguire in un’amicizia con enormi prospettive economiche per i nostri centri già minerari gemellati.

Mauro Pistis

Bella conferma del Carbonia, alla seconda vittoria consecutiva, 3 a 1 sul campo della Masullese, nella nona giornata d’andata del girone A del campionato di Promozione di calcio. Dopo l’avvio stentato, due vittorie consecutive hanno fruttato 6 punti ed un grande balzo in avanti in classifica, verso posizioni più consone sia al blasone sia al potenziale della squadra.

La giornata è stata negativa per la capolista Siliqua, battuta per la prima volta in stagione, sul proprio campo, 1 a 0, dalla Kosmoto Monastir ed agganciata in testa alla classifica, a quota 19 punti, dal Tortolì, impostosi con un punteggio tennistico, 6 a 0, sul Sant’Antioco. Hanno pareggiato, entrambe con il punteggio di 1 a 1 in trasferta, l’Orrolese (sul campo del Sant’Elena Quartu) e il Lanusei (sul campo della Ferrini Cagliari).

Giornata nera per l’Atletico Narcao, impegnato in casa con il Pula. A pochi minuti dalla fine, con il Pula in vantaggio per 3 a 0 e la squadra di casa furibonda per una direzione di gara disastrosa, l’arbitro ha interrotto la partita.

Maurizio OllargiuSimone Marini 2 copiaFederico Trogu 4 copia

Il comune di Sant’Antioco, nell’ambito delle attività di promozione e sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, ha deciso di promuovere su aree comunali, l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per la durata di vent’anni.

Le superfici interessate alla realizzazione degli impianti, sono le seguenti:

Palazzo comunale – potenza 41.160 Kw – producibilità 59.000 Kwh

Mercato civico – potenza 58.800 Kw – producibilità 91.800 Kwh

Palazzetto dello sport – potenza 173.460 Kw – producibilità 249.000Kwh

Stadio comunale (tribuna) – potenza 120.050 Kw – producibilità 187.000 Kwh

Scuola Via Virgilio – potenza 58.310 Kw – producibilità 88.700 Kwh

Scuola Fermi – potenza 103.145 Kw – producibilità 162.000 Kwh

Asilo Carlo Sanna – potenza 18.375 Kw – producibilità 25.100 Kwh

Ex Micronido – potenza 60.670 Kw – producibilità 87.200 Kwh

Comando VV.UU. e Giudice di pace – potenza 19.600 Kw – producibilità 30.400 Kwh

Totale – potenza 653.600 Kw – producibilità 980.200 Kwh.

A tal fine, il comune di Sant’Antioco ha indetto un’asta pubblica con il metodo dell’offerta segreta per la concessione del diritto di superficie sui solai di copertura per riconversione energetica.

Le offerte dovranno essere inviate a mezzo posta o corriere privato o consegnate a mano, entro le ore 12.00 del 10 dicembre 2013.

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Dal  11 novembre al 15 novembre 2013 compreso, dalle 8.30 alle 11.30 presso il CSL – Centro dei Servizi per il Lavoro dell’Amministrazione provinciale di Cagliari, in Via Calamattia n. 12, a Cagliari, verranno raccolte le adesioni, solo per i residenti nel comune di Cagliari, per la richiesta di personale effettuata dal Servizio Cantieri del Comune di Cagliari, relativa a:

–  1 assistente di cantiere con la qualifica di perito elettrotecnico o altro titolo equipollente;

–  1 assistente di cantiere con la qualifica di operatore informatico e/o programmatore;

–  4 impiegato d’ordine videoterminalista.

Gli avvisi di  selezione sono disponibili anche presso il CSL – Centro dei Servizi per il Lavoro e sul sito Sil Sardegna a cura dello stesso Centro per l’Impiego dell’Amministrazione provinciale di Cagliari.Documenti da presentare al CSL per partecipare alle procedure di selezione: scheda anagrafica aggiornata, Isee – Indicatore della situazione economica equivalente in corso di validità e documento di identità.

Per ulteriori informazioni: Centro dei Servizi per il Lavoro di Cagliari Via Calamattia, 12 – 09134 Cagliari – tel. 070 52844 – fax 070 552017.

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