23 December, 2024
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L’assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu, durante il suo intervento al I Congresso regionale “Cooperazione: la scelta per ripartire” di UN.I.COOP Sardegna, a Oristano, ha annunciato nuovi progetti nel campo della cooperazione.
«La cooperazione – ha detto Mariano Contu – è un settore strategico per lo sviluppo della Regione. A tal fine l’assessorato del Lavoro sta predisponendo due interventi, finanziati dal Fondo sociale europeo. Il primo è un avviso da 1.500.000,00 di euro per l’erogazione di incentivi, a fondo perduto, a favore di cooperative di nuova costituzione che prevedono l’inserimento di almeno un disoccupato tra i soci lavoratori. Esorto, quindi, le associazioni a promuovere la formazione di nuove cooperative di produzione, in particolare nel settore agro-alimentare. Il secondo intervento consiste nella creazione di un fondo di ingegneria finanziaria, con una dotazione di 8.500.000,00 di euro, per la partecipazione al capitale delle cooperative operanti nell’isola.»
«Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’assessore Contu – è quello di sostenere il mondo della cooperazione, stimolando la crescita e la capacità imprenditoriale. In un momento, segnato da una congiuntura economica sfavorevole, in cui diventa sempre più difficile accedere al credito, il fondo offre alle cooperative nuove opportunità di capitalizzazione con ricadute positive sull’occupazione. Destinatarie del progetto – ha concluso Contu – sono le cooperative costituite da più di dodici mesi, all’atto della presentazione della domanda.»
Mariano Contu.

Mariano Contu.

 

Nell’ambito di un piano di rafforzamento della legalità e della sicurezza nel territorio, la Regione ha stanziato 4,5 milioni di euro per sistemi di videosorveglianza nei Comuni. Entro il prossimo 26 novembre, i Comuni e le Unioni dei Comuni potranno presentare le manifestazioni d’interesse al bando “Reti per la Sicurezza del Cittadino e del Territorio”, cofinanziato con risorse del Programma operativo regionale Sardegna – Fesr 2007-2013 e predisposto dall’assessorato degli Affari generali, personale e riforma della Regione. Ulteriori 800mila euro sono stanziati, invece, per le circa 100 caserme dell’Ente foreste. Il finanziamento, che si aggiunge alle iniziative già avviate dall’assessorato nell’ambito della modernizzazione dell’apparato giudiziario, interesserà anche i progetti di ammodernamento tecnologico per l’acquisizione di informazioni, dati, parametri o altri fattori rilevanti per la sicurezza delle comunità. 
«Un territorio meno aggredibile da fattispecie criminose o da altri fatti, atti o fenomeni che ne pregiudicano la vivibilità – ha detto l’assessore Mario Floris illustrando i contenuti dell’avviso pubblico – è un luogo che accresce le sue potenzialità di sviluppo economico, migliorando al contempo l’inclusione sociale e la civile convivenza. Le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni consentono, infatti, il perseguimento di migliori condizioni di sicurezza sia ai cittadini, sia alle imprese e alle istituzioni locali, soprattutto in quei contesti urbani caratterizzati da una maggiore incidenza di fenomeni delittuosi.»
Fin dall’inizio della legislatura, in materia di legalità, la Giunta Cappellacci ha investito nel settore “Giustizia” risorse pari a 2,7 milioni di euro per potenziare le dotazioni informatiche e le tecnologie delle comunicazioni telematiche negli uffici dell’amministrazione giudiziaria in Sardegna. 
In particolare:
– sono state installate le applicazioni per la gestione dei registri di cancelleria del processo civile, consentendo l’avvio del nuovo Processo telematico civile per tutta la Sardegna;
– sono stati digitalizzati gli Uffici Notifiche e Protesti (UNEP) che ora gestiscono per via telematica le notifiche giudiziarie;
– è stato attivato il progetto “Pass” che consente ai cittadini sardi di ottenere le certificazioni di legge del mondo della giustizia rivolgendosi direttamente agli uffici del Giudice di Pace più vicini evitando di recarsi presso gli uffici delle Procure presenti solo a Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Lanusei e Tempio Pausania;
– è stata realizzata un’ampia attività di formazione il personale tecnico ed amministrativo;
– è stato effettuato il cablaggio delle sedi di sezione tribunale di Sorgono e La Maddalena, sedi di Giudice di Pace e sedi UNEP, per un totale di 38 sedi;
– è stata realizzata la connessione alla RUG delle sedi di Sorgono e La Maddalena, delle sedi di Giudice di Pace e sedi UNEP non ancora collegate;
– sono state effettuate la fornitura, l’installazione e la configurazione degli apparati di rete per le sedi Cagliari, Carbonia e Sassari, degli hardware e software di base per le sale server di Sassari e Cagliari (CISIA) e la fornitura hardware e software di base con 870 PC e 153 stampanti, distribuiti nelle varie sedi;
– è stato realizzato un applicativo per la gestione degli usi civici e le informazioni sono state integrate con il Sistema Informativo Territoriale della Regione;
– sono stati creati un catalogo e una banca dati digitale dei documenti di interesse storico, compresa la competente geografica di perimetrazione delle aree soggette ad usi civici.
Mario Floris 1

Grande commozione a Carloforte per il 3° raduno nazionale degli ex marinai della nave Altair, organizzato dalla Pro Loco di Carloforte e dall’equipaggio della nave della Marina Militare Italiana Altair, con il patrocinio del Comune di Carloforte, per ricordare i soccorsi prestati ai naufraghi del mercantile Fusina, affondato la notte del 16 gennaio 1970 al largo di Cala Vinagra, nelle acque del mare dell’Isola di San Pietro. Nonostante tutti gli sforzi compiuti dai soccorritori, quel giorno persero la vita 18 dei 19 uomini d’equipaggio e si salvò soltanto il cameriere 28enne Ugo Freguja.

Qualche anno fa alcuni ex marinai che negli anni ‘50 e ‘60 furono imbarcati sulla nave “Altair” della Marina Militare, decisero di creare un gruppo sul social network facebook per consentire di incontrarsi nuovamente a distanza di decenni. L’iniziativa ha riscosso un grande successo non soltanto in termini di numero di iscritti (oltre un centinaio), ma perché ha dato vita a dei raduni annuali. 

Il primo raduno si svolse nel 2011 a Roma, il secondo nel 2012 a La Spezia, quest’anno la richiesta di tutti gli ex marinai, proveniente da tutte le regioni italiane, è stata di incontrarsi a Carloforte, con le loro famiglie, per partecipare al terzo raduno nazionale. Per l’anno prossimo quasi certamente verrà scelta la sede dell’Isola di La Maddalena.

Il ricordo della tragedia del Fusina è tuttora vivo fra la gente di Carloforte e tra i marinai della fregata che vissero quei tristi momenti. Al raduno hanno partecipato quasi tutti i marinai (di qualsiasi grado) dell’Altair del periodo d’imbarco tra il 1951 e il 1971.

Il raduno è iniziato ieri  con l’arrivo della delegazione e la visita dell’isola e della città.

Questa mattina don Daniele Agus ha celebrato la messa solenne presso la chiesa parrocchiale San Carlo Borromeo in ricordo dei marittimi del Fusina. Nel corso della cerimonia sono stati vissuti momenti di grandissima commozione.

Al termine della cerimonia religiosa si è svolta una breve processione dalla chiesa parrocchiale San Carlo Borromeo alla Stella Maris, presso la calata Mamma Mahon, dove è stata deposta una corona di fiori a ricordo di tutti i caduti del mare.

Successivamente la delegazione ha visitato il Faro di Capo Sandalo e, infine, alle 19.00, presso l’Ex Me di via XX Settembre si è svolto un incontro con la delegazione a ricordo dei soccorsi e delle ricerche prestate ai naufraghi del Fusina, nel corso del quale sono stati proiettati alcuni filmati molto toccanti: i servizi trasmessi dalla Rai nei giorni della tragedia, con le interviste all’unico sopravvissuto; il servizio trasmesso da Rai Sardegna tre anni e mezzo fa, dopo la presentazione del libro che ricostruisce la tragedia del Fusina; le immagini dei funerali e, infine, le riprese subacquee effettuate due anni fa nei fondali, a 98 metri di profondità, nei quali si trovano i resti del mercantile affondato il 16 gennaio del 1970.

Domani la delegazione visiterà Cagliari, dopodiché rientrerà nella Penisola.

 

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Piano Sulcis un anno dopo: cosa resta nella provincia di Carbonia Iglesias dopo la partenza dei ministri?

Trascorso un anno dal 13 novembre 2012, giorno che avrebbe dovuto segnare la svolta per la provincia più povera d’Italia, verso un futuro fatto di crescita e occupazione, le Istituzioni locali si incontrano per fare il punto; per guardare in faccia la realtà, e con obiettività tracciare una linea di valutazione, sulle promesse non mantenute, sulla programmazione inattuata, e sulla irresponsabile assenza di una concreta soluzione al grande tema della riconversione industriale, delle bonifiche ambientali, e più in generale del lavoro. “Piano Sulcis, un anno dopo” è il titolo del convegno organizzato dal Movimento partite iva Sulcis Iglesiente che nella locandina riproduce una più che simbolica immagine di un binario morto; sullo sfondo le torri della Grande Miniera di Serbariu, sede della firma del “Piano Sulcis” e sede scelta per svolgere i lavori del convegno.

Nell’auspicio degli organizzatori, “non una resa dei conti, ma una seria riflessione sulle prospettive di questo territorio”, afferma Paolo Bullegas – Presidente del Movimento partite iva.

Sono attesi gli interventi degli Amministratori gli Enti locali e territoriali, delle Rappresentanze sindacali, del mondo dell’Associazionismo e del Volontariato. Appuntamento alle ore 17.30 di giovedì 14 novembre nell’Aula magna della Lampisteria, presso la Grande Miniera di Serbariu a Carbonia.

Sono previsti gli interventi di:

Giuseppe Casti, Sindaco di Carbonia; Giorgio Alimonda, Presidente del Consorzio Industriale di Portovesme; Guido Vacca, ex Assessore Pianificazione Provincia Carbonia Iglesias; Luca Piras, Docente Facoltà di Economia Università di Cagliari; Franco Porcu, Coordinatore Sindaci del Sulcis Iglesiente; Paolo Bullegas, Presidente Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente; Massimo Cara, Rappresentanza Sindacale Unitaria Alcoa.

Interverranno inoltre i Sindaci del Sulcis Iglesiente

I lavori sarannomoderati da Manolo Mureddu.

Firma del Piano Sulcis 2 copia

Anche la Regione Sardegna è presente alla manifestazione “Verso il 2015 – La cultura del vino in Italia”, inaugurata al Vittoriano di Roma venerdì 25 ottobre. Lo stand dell’isola che offre ai visitatori alcune delle produzioni di punta del comparto vitivinicolo sardo, è frutto della collaborazione tra l’Agenzia Sardegna Promozione e l’Agenzia Laore, in sinergia con l’assessorato regionale all’Agricoltura.

«E’ un’occasione importante di promozione del nostro territorio e delle nostre eccellenze per presentare ad un pubblico ampio e qualificato l’importanza del vino per la nostra Isola – hanno sottolineato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Oscar Cherchi ed il direttore di Sardegna Promozione, Mariano Mariani -. In Sardegna il vigneto è parte integrante del paesaggio. E’ presente quasi ovunque dalle pianure più fertili vicino al mare, sino all’alta collina e alle zone più interne dove spesso la coltivazione della vite è ancora legata alle nostre antiche tradizioni.«. 

Oltre il 66% della produzione enologica regionale, circa 317.000 hl, è rappresentata da vini di qualità (VQPRD), un valore percentuale significativo, che colloca la Sardegna fra le prime Regioni in Italia e ben al di sopra della media regioni meridionali.

Le denominazioni di origine sarde sono in totale 18 di cui 17 DOC ed 1 DOCG.

La mostra di Roma rimarrà aperta per tutto il mese di novembre e l’ingresso è libero.

 

Botti di vino

 

 

Cinque milioni in tre anni per dar seguito alla legge regionale 18 del 26 luglio 2013 e favorire, attraverso le operazioni di cessione pro-soluto, la riscossione dei crediti certificati vantati nei confronti di Regione, agenzie regionali, enti regionali ed enti locali della Sardegna, per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali. La delibera, approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, è stata presentata dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci e dall’assessore della Programmazione e Bilancio, Alessandra Zedda. 
«L’adozione di questo importante strumento – ha sottolineato il presidente Cappellacci – rientra tra quelli che abbiamo fortemente voluto mettere in campo per rilanciare il sistema economico sardo. Un passo avanti nel contrasto alla crisi che vede unità di intenti tra istituzioni, imprese e banche. Il fondo è destinato a promuovere e sostenere a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle di mercato, la conclusione di accordi con gli operatori del sistema creditizio e l’accesso al credito delle imprese che vantano crediti certi, liquidi ed esigibili nei confronti della Regione Grazie a questo le nostre imprese potranno contare su una maggiore liquidità.»
«La Regione – ha spiegato l’assessore Zedda – ha autorizzato la spesa di un milione di euro per il 2013 e di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015. Oltre a dare ulteriore ossigeno all’economia della Sardegna, grazie a questa ulteriore azione potremmo anche diminuire gli effetti restrittivi del Patto di Stabilità. 
Entro metà mese è prevista la firma di un Protocollo di accordo tra Regione, enti strumentali, enti locali e loro associazioni, banche e associazioni di categoria, per agevolare la conclusione, di cessione “pro soluto” dei crediti certificati attraverso la piattaforma digitale del MEF. Il contributo regionale agli operatori economici per il rimborso dei costi finanziari della cessione è pari al 65 per cento degli oneri sostenuti per singola operazione, fino ad un massimo annuale di 10.000 euro raggiungibile anche cumulativamente con più operazioni di cessione.»
Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Ugo Cappellacci 0
«Il sistema Sardegna patisce carenze storiche, dovute a nodi rimasti irrisolti per decenni su aspetti fondamentali per rendere competitive le nostre imprese, come ad esempio infrastrutture ed energia. Per essere realmente competitivi dobbiamo intervenire non solo con azioni che possono produrre effetti nel lungo periodo, ma anche e soprattutto con quelle che possono sprigionare effetti positivi nell’immediato. Tra queste rientra la zona franca, che serve per alleviare un peso fiscale che è il più alto d’Europa e che rappresenta per la nostra isola lo strumento per liberare potenzialità inespresse.»
Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, intervenendo stamane all’Invest in Sardinia Day. 
Il Governatore Cappellacci ha raccolto altresì il riferimento del professore ed ex ministro Paolo Savona all’esempio di Shangai: «Siamo favorevoli ad una zona franca che oltre ad uno strumento di carattere fiscale sia anche un’iniziativa di semplificazione: una zona libera dalle patologie di quella burocrazia che troppo spesso rappresenta un freno per un mondo imprenditoriale in cui il fattore tempo fa la differenza tra il successo e il fallimento». 

«Attraverso la somma di queste azioni – ha concluso Ugo Cappellacci – possiamo creare uno choc positivo che possa contribuire ad alzarci dalle macerie della crisi e sviluppare potenzialità finora inespresse. Potremo rompere una volta per tutte con le logiche del passato ed investire su quei fattori non delocalizzabili, che possono creare nuova impresa e nuovo lavoro stabile della nostra isola senza lasciare il nostro destino in mano a consigli di amministrazione o azionisti che magari di trovano dall’altra parte del mondo-»

L’Amministrazione Comunale di Carbonia, insieme ai comuni aderenti all’Unione dei Comuni del Sulcis, aderisce al progetto “liberi di essere liberi di muoversi”, proposto dalla società Mobility Life. Il progetto prevede la stipula di un contratto in comodato d’uso per la disponibilità di un mezzo di trasporto delle fasce più deboli della società, garantendo un maggiore sviluppo dei servizi territoriali legati alle attività di mobilità sociale.

Mobility Life offrirà all’Unione dei Comuni uno o più mezzi idonei per le esigenze di mobilità dei cittadini disabili e per gli anziani, attraverso l’offerta di spazi pubblicitari ad aziende locali che vedranno il proprio logo stampato sulle fiancate dei mezzi di trasporto. Le auto saranno gestite dalle associazioni di volontariato del territorio.

I sindaci del Sulcis, che aderiscono all’Unione dei Comuni, hanno accolto il progetto “liberi di essere liberi di muoversi” attuando il principio della “sussidiarietà orizzontale” intesa come erogazione dei servizi di trasporto locale, attraverso il contributo delle realtà produttive del territorio che vorranno contribuire attivamente aiutando chi ne ha realmente bisogno.

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Domenica 10 novembre, alle ore 21.00, presso il Teatro Centrale di Carbonia, si terrà il secondo appuntamento della rassegna “Identità in transito. Il cinema a teatro, aspettando il Mediterraneo Film Festival…”, organizzata dalla Società Umanitaria – Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias , con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Carbonia e il sostegno dei Circoli del Cinema ARCI-UCCA “La Gabbianella fortunata” e FICC “La Miniera”.

Il film in programma è “Amiche da morire” di Giorgia Farina, con Claudia Gerini, Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Il film racconta una storia che si svolge d’estate su un’isoletta del sud Italia. In questa realtà, divisa tra modernità e retrogrado tradizionalismo, si snodano le vite di tre donne, che malgrado le notevoli diversità si trovano costrette a far fronte comune per salvare la pelle. Gilda, una bellezza verace venuta dal continente, che da anni sbarca il lunario facendo il mestiere più antico del mondo; Olivia, una giovane moglie da manuale, bella ed elegante che suscita le invidie delle donne per la sua vita idilliaca accanto a un bel marito; Crocetta, il brutto anatroccolo che si mormora porti sfortuna a qualsiasi sventurato le si avvicini e tenti di conquistarla. A complicare la loro vita arriva un fiero quanto brusco commissario di polizia, Nico Malachia. Il commissario intuisce che le tre nascondono un segreto…

Il terzo appuntamento con la rassegna è previsto per mercoledì 13 novembre, alle ore 21.00, con “Un sapore di ruggine e ossa” di Jacques Audiard, con Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts e Armand Verdure.

La Casa baronale di Teulada ospiterà domani sera (sabato 9 novembre) un incontro dibattito sul tema dell’ingresso del comune di Teulada nell’istituendo Parco del Sulcis/Gutturu Mannu. L’incontro avrà inizio alle ore 18.00.

Il progetto prevede il conferimento dell’area comunale “Is Lassinus de Sebera” ed è considerato dai promotori un’opportunitù per il territorio di Teulada.

Sono previsti gli interventi di Daniele Serra, sindaco di Teulada; Cristiano Erriu, sindaco di Santadi e presidente di Anci Sardegna; Walter Cabasino, sindaco di Pula.

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