La Regione Sardegna in vetrina al World Travel Market di Londra, uno dei palcoscenici più prestigiosi e produttivi dell’industria mondiale delle vacanze. Circa quaranta operatori sardi accreditati dall’assessorato regionale del Turismo, in rappresentanza delle categorie del comparto ricettivo e di quelle dei servizi turistici, metteranno in mostra al WTM, dal 4 al 7 novembre prossimi, le proposte di vacanza nell’Isola.
«Si tratta di una tappa fondamentale nella promozione dell’offerta turistica isolana – spiega l’assessore del Turismo Luigi Crisponi – che segue quelle del Workshop Sardegna di Cagliari e della Top Resa di Parigi di un mese fa, oltre alla possibilità di commercializzare i prodotti turistici, dà la possibilità ai nostri operatori di aggiornarsi sugli sviluppi del settore: nessuna fiera commerciale è all’avanguardia come quella londinese.»
Le presenze di turisti provenienti dal Regno Unito rappresentano il quarto bacino di affluenza più numeroso per la Sardegna a livello internazionale, dietro a Germania, Francia e Svizzera. Le presenze nelle strutture ricettive isolane sono state poco più di 300mila nei primi 9 mesi di quest’anno rispetto alle 315 mila di tutto il 2012: praticamente numeri stabili.
«Il mercato britannico è uno dei nostri capisaldi – spiega l’assessore Luigi Crisponi – e ha il vantaggio di collegamenti aerei frequenti e a basso costo. Nell’ultimo triennio, nonostante la recessione economica e l’indebolimento della sterlina nei confronti dell’euro, i flussi dal Regno Unito hanno garantito una media di 65 mila arrivi per oltre 300mila presenze, diversificate nel tempo e nello spazio. Come recenti studi di Google dimostrano, l’appeal della Sardegna nei mercati di riferimento principali, Gran Bretagna compresa, non cala assolutamente, anzi aumenta.»
Negli ultimi 5 anni dalla Gran Bretagna sono sempre più frequenti gli “short break” e cresce di tanto il numero di persone che organizza la vacanza attraverso internet (sono circa il 50%, nel 2005 erano il 42%). L’albergo è l’alloggio preferito da quasi 9 inglesi su 10, in particolare dalle 3 stelle in su. Le richieste sono orientate sia verso i prodotti più tradizionali (turismo balneare e culturale) sia su quelli più innovativi, come il turismo enogastronomico e quello attivo – sportivo (anche pesca e golf).
«La Sardegna – conclude Crisponi – ha ciò che gli inglesi ricercano: un patrimonio paesaggistico incantevole, fruibile nel corso di tutto l’anno, un patrimonio storico – archeologico di primissimo livello e una tradizione gastronomica unica. Inoltre, è meta ideale per vari ‘short break’ nei mesi di ‘spalla’, caratteristica sempre più diffusa tra gli inglesi.»