18 July, 2024
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Martedì 6 novembre, alle 10.30, nell’aula magna B. Motzo della Facoltà di Studi Umanistici – Via Is Mirrionis 1, Cagliari, verrà avviata l’attività didattica del master di primo livello in Management dei prodotti e servizi della comunicazione. Il Master dura un anno, è proposto dal dipartimento di Pedagogia, psicologia, filosofia e promosso da corso di laurea in Scienze della comunicazione. Lo staff del master e i docenti presentano l’offerta formativa. 

Il Master ha 45 iscritti: un successo che attesta l’interesse verso il mondo della comunicazione e della gestione dei servizi ad essa legati. L’età degli allievi è compresa tra i 23 e i 30 anni (24 corsisti), con punte anche tra i lavoratori over 45 (10 iscritti).

L’e-learning e l’università che fa rete. Le lezioni si svolgono in aula, ma sarà possibile seguirle a distanza in streaming live. Un sistema di videoconferenza e una piattaforma web consentono inoltre di poter contare su docenti qualificati ed esperti, che possono portare avanti la proposta didattica con più facilità e maggiore possibilità di interazione.

Il mondo del lavoro. Il master rappresenta uno dei tasselli dell’offerta formativa dell’ateneo e punta a formare specifiche conoscenze e competenze professionali nell’ambito della gestione della comunicazione. Nel corso dell’inaugurazione, ne discutono alcuni rappresentanti del mondo del lavoro e del territorio tra cui Alessandro Vagnozzi (delegato education Giovani Imprenditori Confindustria Sardegna) e Gianfranco Quartu (responsabile ufficio stampa comune di Cagliari).

Il master prevede periodi di stage in aziende ed enti convenzionati del territorio regionale. Nell’ambito dei servizi per i laureati, l’ateneo di Cagliari supporterà il master con iniziative legate alla possibilità di avviare contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca.

Ulteriori informazioni anche sulle iniziative legate al master possono essere reperite sul sito www.com.unica.it/master. Per la didattica e sugli aspetti organizzativi del corso, gli interessati possono contattare la dott.ssa Valentina Favrin chiamando, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13, al 320/4431800, email: favrin@unica.it.

L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha ammesso 70 aziende alla manifestazione fieristica Vinitaly che si svolgerà a Verona dal 6 al 9 aprile 2014. 

L’Assessorato, inoltre, ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di assegnazione degli ulteriori spazi disponibili.

Le piccole e medie imprese vitivinicole che operano in Sardegna a presentare le manifestazioni di interesse entro le ore 12.00 del 18 novembre

Gli interessati, per ulteriori informazioni, possono contattare l’ufficio relazioni con il pubblico al numero telefonico 070 6067034.

Botti di vino

Ignazio Cirronis.

Ignazio Cirronis.

Dopo l’approvazione della Finanziaria 2014 da parte della Giunta regionale, il mondo agricolo reclama più risorse. Copagri Sardegna evidenzia i limiti del documento. Sottolinea, in particolare, che non è stato aggiornato il patto di stabilità che richiede un’azione più incisiva e trasversale verso il Governo volta a ottenere anche le garanzie necessarie per attivare gli sconti IRAP già previsti dal Consiglio regionale per il 2013.

«Per l’agricoltura non è accettabile un finanziamento pari a quello dello scorso anno (lo 0,15% del totale della spesa regionale – precisa Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri –. Vanno garantiti alcuni interventi strategici come gli aiuti ai consorzi fidi, ai consorzi di difesa, ai consorzi di bonifica. Per questi ultimi, poi, deve essere attuata la legge di riforma, vanno promosse e sostenute le Organizzazioni dei produttori (Op) come strumento fondamentale di aggregazione dell’offerta e di commercializzazione diretta delle produzioni.»

L’associazione agricola suggerisce invece di contenere la spesa pubblica regionale, arrivata a percentuali insostenibili in rapporto al PIL, liberando così risorse per le imprese, da indirizzare anche ad abbattere il costo del lavoro. In questo senso si potrebbe rivitalizzare la legge regionale n.36/1998.

«Il bilancio regionale non può essere un bilancio di spese obbligatorie – rimarca Ignazio Cirronis – la spesa manovrabile è ridicola.»

Altra questione è quella della continuità territoriale delle merci «dove occorre prendere atto che non sono percorribili strade in contrasto con le norme sulla concorrenza», aggiunge Pietro Tandeddu, coordinatore regionale di Copagri. «Non va abbandonata la battaglia per porre a carico dello Stato i costi della continuità territoriale, ma se la Regione può disporre di qualche risorsa, questa va utilizzata per emanare bandi che prevedano l’imposizione degli oneri pubblici di servizio sulle tratte marittime commerciali».

«Vanno recuperate le risorse accantonate con il disegno di legge collegato alla Finanziaria 2013 (n.519 parte II) per la copertura dell’art. 3, per destinarle all’attivazione del credito agevolato di esercizio annuale, per prorogare gli aiuti alla cerealicoltura, interventi già previsti dalla legge regionale n. 15/2010 – concludono Cirronis e Tandeddu -. Va inoltre garantita la totale copertura dei danni derivanti dalla blue tongue, visto che le risorse per ora stanziate sono insufficienti.»

VBA Olimpia 1

Il bulgaro Georgi  Draganov è il nuovo coach della VBA Olimpia Sant’Antioco. Subentra a Fabrizio Sarno che in settimana, prima della partita con il Softer Volley Forlì, poi persa 3 a 0, aveva rescisso consensualmente il contratto che lo legava alla società lagunare dalla scorsa estate.

Georgi Draganov ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera da giocatore (ha vestito 100 volte la maglia della Nazionale bulgara, una delle formazioni più forti in campo continentale) ed una buona carriera da tecnico, maturata sia in campo maschile sia femminile, in diversi paesi europei.  In Italia ha allenato l’Avellino (B1), il Cosenza (B1), il Potenza (B1), il Matera (A2); nel 2005 ha guidato Nazionale femminile Juniores della Bulgaria ai mondiali disputatisi in Marocco.

Il nuovo tecnico dirigerà il suo primo allenamento mercoledì pomeriggio. Avrà dieci giorni di tempo, grazie alla prima sosta del campionato, per preparare la sua uscita ufficiale, sul campo della capolista Conad Reggio Emilia, fin qui la squadra più brillante del girone, ancora a punteggio pieno.

Federico Trogu in azione

Il Siliqua continua la sua marcia solitaria in testa alla classifica del girone A del campionato di Promozione regionale, La squadra di Titti Podda ha espugnato il Comunale di Sant’Antioco con il netto punteggio di 3 reti a 1 e conserva tre punti di vantaggio sulle più immediate inseguitrici: il Lanusei, impostosi per 2 a 1 sull’Anspi Frassinetti; l’Orrolese, 1  0 ad Arbus; e il Tortolì, uscito vittorioso con il minimo scarto, 1 a 0, nel confronto casalingo con l’Atletico Narcao.

La settima giornata ha fatto registrare la prima vittoria del Carbonia, contro la Ferrini, piegata al Comunale “Carlo Zoboli” con il netto punteggio di 2 a 0. La squadra di Maurizio Ollargiu ha confermato i recenti progressi, dopo la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia ed il pari strappato sul campo del Sant’Elena, a Quartu. Con i 3 punti il Carbonia ha lasciato l’ultimo posto in classifica alla coppia Su Planu-Masullese, distanziata proprio di 3 punti.

Amara sconfitta esterna per l’Atletico Narcao, a Tortolì, dove ha avuto la possibilità di fare risultato, dopo la vittoria di misura ottenuta sette giorni prima nel derby casalingo con il Sant’Antioco.

Seconda sconfitta consecutiva per la Vba/Olimpia, la prima casalinga, con il Softer Volley Forlì, per 3 a 0, nella terza giornata del campionato di B1 di volley maschile. La classifica per la squadra antiochense che in settimana aveva perso il tecnico Fabrizio Sarno, che ha rescisso consensualmente il contratto, con 2 soli punti in 3 partite, comincia a farsi preoccupante. Per le squadre sarde la giornata è stata negativa, con nette sconfitte interne per Vba/Olimpia, Volley Iglesias ed Augusta Cagliari ed una sola vittoria, quella ottenuta dalla Meridiana Olbia a Iglesias, per 3 set a 1.

Il Volley Iglesias ha perso il derby casalingo con la Meridiana Olbia con il punteggio di 3 set a 1, nella terza giornata del girone B del campionato di volley maschile. L’Augusta Cagliari ha perso nettamente in casa con la capolista Conad Reggio Emilia, con il punteggio di 3 set a 0. La squadra di Alessio Marotto resta ferma a quota 3 punti in classifica; la Meridiana Olbia sale a quota 6, l’Augusta Cagliari resta ferma a quota 4.

La Giunta regionale ha approvato la Finanziaria 2014. La manovra finanziaria avrà una massa manovrabile complessiva parie a 6 miliardi e 441 milioni di euro, con risorse proprie pari a 5 miliardi e 926 milioni di euro (-6% rispetto al 2013 – 440 milioni di euro).
“L’obiettivo è concludere positivamente la legislatura – hanno commentato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda – stiamo proponendo al Consiglio un disegno di legge in grado di garantire il completamento dei programmi di sviluppo e gli investimenti portati avanti in questi anni, confermando i 580 milioni per il Fondo Unico per gli Enti locali oltre alle azioni di contrasto alla crisi e alle povertà”.
“Auspichiamo – concludono il presidente e l’assessore della Programmazione – che, una volta in Aula, ci sia un percorso rapido, in modo da approvare Finanziaria e Bilancio entro il corrente esercizio, autorizzando puntualmente le spese per il funzionamento e confermando alcune scelte significative, come la riduzione dell’Irap è introducendo ulteriori e innovazioni sul fronte della riduzione del carico tributario”.

E’ stato siglato presso l’assessorato regionale del Lavoro, il protocollo d’intesa tra l’assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu, il rettore dell’Universita’ degli studi di Cagliari, Giovanni Melis ed il delegato del rettore dell’Universita’ di Sassari, Giorgio Garau, per la sperimentazione dell’apprendistato di alta formazione e ricerca.
“Con questo accordo – ha dichiarato l’assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu – si sperimenta una nuova tipologia di apprendistato, fortemente innovativa per la nostra Regione, una delle prime attivate in Italia. Il progetto e’ finalizzato alla crescita professionale e all’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani apprendisti/dottorandi, alla condivisione di saperi ed esperienze tra le Università, i centri di ricerca e il mondo imprenditoriale; ma, soprattutto, alla creazione di figure professionali qualificate nell’ambito dei processi di innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico”.
Possono aver accesso al dottorato in apprendistato, le persone di età inferiore ai 29 anni già in possesso dl diploma di laurea magistrale (ex DM 279/2004), di laurea specialistica (ex DM 509/1999), di diploma di laurea conseguito secondo l’ordinamento didattico previgente o di titolo straniero riconosciuto valido dalla legge. La durata del percorso di “apprendistato di alta formazione” prevede il conseguimento del titolo di dottore di ricerca, pari a quella dei corsi di dottorato, come concordato dal piano formativo individuale, stabilito dalle Università d’intesa con le imprese interessate. L’impresa che effettua l’assunzione con contratto di apprendistato, inoltre, deve avere almeno una sede operativa in Sardegna.

“Ci troviamo dinanzi ad un ostruzionismo e a una indebita ingerenza di gravità inaudita”. Lo ha dichiarato il presidente Cappellacci, denunciando la condotta tenuta dal ministero dei Beni Culturali con riferimento all’iter del Piano Paesaggistico della Sardegna.
“L’accordo siglato con il Ministero prevedeva un percorso il cui termine era di 210 giorni e affidava ad un comitato tecnico la realizzazione dei lavori. Tale organo è stato insediato il 12 marzo e fino al 28 maggio si è riunito numerose volte, stilando congiuntamente 8 verbali delle riunioni. Nei successivi cinque mesi, cioè sino ad oggi, è stato prodotto un solo verbale, nonostante siano state realizzate altre numerose riunioni. Per queste ultime, non solo il Ministero ha omesso di firmare i verbali, ma è capitato che per l’assenza dei componenti ministeriali, alcune siano andate deserte senza preavviso, nonostante si fosse in fase conclusiva del periodo temporale assegnato per i lavori. Poiché tale inversione di rotta coincide con la fine del mandato del precedente ministro e l’insediamento del ministro Bray, risulta evidente che sussistono motivazioni di carattere politico. Tale sensazione è stata alimentata dall’appello lanciato su un quotidiano nazionale del mio predecessore, che suonava così: “Bray fermi il progetto di Cappellacci”. Oggi quello che poteva essere un sospetto fondato trova una conferma nelle parole della direttrice regionale del Ministero, dottoressa Lorrai, secondo la quale il verbale non può essere firmato se non vi è accordo. Ricordo che la verbalizzazione è solo il resoconto di ciò che si è detto nel corso della riunione. Poi la dottoressa Lorrai afferma che sarà il ministro Bray ad entrare nello specifico. Si ammette che la questione viene rimandata ad una valutazione del ministro, che non ha alcuna competenza sugli aspetti tecnici. Se questo significa che non si va avanti perché manca il via libera di un politico, ritengo che tale affermazione sia di inaudita gravità. Mi auguro che la parte politica si disinteressi delle questioni tecniche e lasci agli organi tecnici le valutazioni di loro competenza. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, esercitando la nostra competenza, confermata dal Codice Urbani e dalle sentenze della Corte Costituzionale. Vogliamo che ciascuno rispetti la legge e che ognuno svolga il suo compito. Forse al Ministro non piace che con quello che lui definisce un atto unilaterale; noi ci siamo ribellati all’ingerenza indebita di un organo politico”.