22 December, 2024
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Anche grazie al sostegno dell’assessorato regionale del Turismo il velista di Cala Gonone, Gaetano Mura, sarà al via della Transat “Jacques Vabre”. La partenza della regata transoceanica (in doppio), giunta alla ventesima edizione, prenderà avvio il prossimo 3 novembre da Le Havre, nel nord della Francia, e si concluderà l’8 novembre a Itajaì, nel sud del Brasile, dopo 5.400 miglia di Oceano Atlantico: una vera maratona del mare che riprende, a contrario, la vecchia “Rotta del caffè”.
Al via in Francia a bordo di 45 barche ci saranno 90 navigatori, compreso un altro grande simbolo della vela sarda Andrea Mura, che passeranno dal freddo pungente delle prime miglia di navigazione, all’opprimente caldo che caratterizza la seconda parte di regata. Alla partenza dalla città della Normandia saranno presenti, tra praticanti velisti, appassionati di vela e pubblico, circa duecentomila persone. Un appuntamento di grande rischiamo sportivo e turistico. Nonché una tappa fondamentale per il 45enne velista sardo, che torna in acqua dopo il buon risultato alla regata oceanica “Les Sables – Horta – Les Sables” di luglio (quinto posto finale e terzo nella seconda tappa).
Il supporto regionale al velista dorgalese rientra nella promozione istituzionale attivata dall’assessorato del Turismo: la barca sarà al via col logo turistico ufficiale “Sardegna” colorato. “Siamo fieri di sostenere le “fatiche” quotidiane dei nostri validissimi rappresentanti all’estero – afferma l’assessore del Turismo Luigi Crisponi – Per altro in uno sport che si abbina perfettamente con le attività assessoriali di consolidamento del turismo marino – balneare, nostro “pilastro” tra i prodotti turistici, e di potenziamento del turismo attivo e sportivo, all’interno del quale la vela è uno degli elementi maggiormente trainanti e “destagionalizzanti”. Inoltre, alla partenza della regata a Le Havre il ritorno di immagine per la Sardegna sarà enorme, davanti a centinaia di migliaia di visitatori e appassionati”.

Il 18 novembre 2013 scade il termine per richiedere i contributi per l’abbattimento dei costi obbligatori di assicurazione dei volontari delle organizzazioni iscritte al Registro generale del volontariato.
Il contributo coprirà le spese effettivamente sostenute e ritenute ammissibili. In ogni caso, l’importo per ciascuna organizzazione sarà compreso tra 50 euro e 10 mila euro.
Le organizzazioni interessate dovranno presentare la domanda di contributo utilizzando i moduli appositamente predisposti per il 2013, tramite raccomandata con avviso di ricevimento o consegna a mano presso l’ufficio protocollo (al sesto piano della Torre), al seguente indirizzo:
Regione Autonoma della Sardegna
Presidenza
Servizio elettorale, volontariato e pari opportunità
viale Trento, 69
09123 Cagliari
Per ulteriori informazioni è possibile telefonare ai numeri 070 606 6374 e 070 606 2174 o scrivere agli indirizzi e-mail pres.volontariato@regione.sardegna.it, mcporcu@regione.sardegna.it e dghiani@regione.sardegna.it.

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato gli elenchi provvisori delle domande ammesse a beneficiare dei contributi finalizzati al potenziamento economico delle cooperative e dei loro consorzi.
L’Assessorato, inoltre, ha reso disponibile gli elenchi delle cooperative tenute ad integrare e/o regolarizzare la domanda e la documentazione trasmessa online con il relativo modulo per la regolarizzazione e di quelle escluse.

L’Ente acque della Sardegna (Enas) intende procedere all’aggiornamento dell’elenco degli operatori economici ai quali affidare l’esecuzione di lavori, servizi e forniture.
I liberi professionisti singoli o associati e gli altri operatori economici che esercitano un’attività economica non ancora inseriti nell’elenco dovranno iscriversi utilizzando la modalità on-line sul sito internet Enas (www.enas.sardegna.it).
Gli operatori economici già inseriti nell’elenco che intendono richiedere l’aggiornamento dei dati in possesso dell’Amministrazione dovranno, invece, trasmettere la richiesta mediante posta elettronica certificata all’indirizzo garesac@pec.enas.sardegna.it o tramite fax al numero 070/670758. Gli operatori che non necessitino di aggiornamento non dovranno presentare alcuna richiesta di nuova iscrizione e saranno automaticamente inseriti nel nuovo elenco.
La domanda di iscrizione o di aggiornamento dovrà pervenire all’Enas in via Mameli 88, Cagliari, entro le ore 24.00 del 30 novembre 2013.

La Regione Sardegna ha le sue peculiarità anche sulla sanità e l’ottenimento dell’indice di deprivazione può essere lo strumento normativo perché queste vengano riconosciute assieme alle particolari condizioni socio-economiche della nostra Isola”. La proposta è stata avanzata a Roma dall’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci, intervenuta alla seduta della Conferenza delle Regioni che aveva all’ordine del giorno la discussione sul nuovo Patto per la Salute.
“In queste riunioni si sta decidendo l’orientamento delle politiche sanitarie dei prossimi anni – spiega l’assessore – e la Sardegna può guardare con ottimismo al futuro perché, su molte riforme che saranno varate a livello nazionale e al centro del Patto per la salute, la nostra Regione è avanti e le sta già attuando: dalla centralizzazione delle gare di acquisto alla integrazione tra ospedale e territorio, dal Fondo per la non autosufficienza ai notevoli risparmi sulla spesa farmaceutica”.
Nel corso del suo intervento l’assessore ha fatto il punto sul lavoro della Sardegna e ha ribadito che la nostra Regione, al contrario di altre, sulla sanità si autofinanzia (con oltre 3 miliardi di euro) ed è fuori dal Piano di rientro: “Non siamo più una “Regione canaglia” ma è necessario che alle realtà che vivono particolari condizioni siano riconosciute le peculiarità attraverso specifici riferimenti normativi, come l’indice di deprivazione. Non è giusto applicare gli stessi costi standard a Regioni che attraversano un periodo di crisi profonda o subiscono condizioni penalizzanti”. L’indice di deprivazione è uno strumento che certifica e misura le situazioni di svantaggio legate a condizioni socio-economiche che causano potenziali disuguaglianze sulla salute e sul possesso di risorse e beni materiali o immateriali.
Altre esigenze complementari e parallele sono state avanzate dalle altre Regioni a Statuto speciale e dalle Province autonome. Da qui la proposta dell’assessore De Francisci. “Cogliamo queste richieste per fare rete e costituiamo tra realtà speciali un apposito coordinamento per porre in evidenza e con più forza le nostre esigenze rispetto alle altre Regioni”. Si continuerà a discutere del nuovo Patto della salute tra una settimana, sempre a Roma.