Il Consiglio comunale di Sant’Antioco ha approvato a maggioranza il ritorno alla Tarsu al posto della Tares.
L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha mantenuto l’impegno. Il ritorno alla Tarsu al posto della Tares è ufficiale. La decisione, è stata assunta a maggioranza dal Consiglio comunale convocato dal Sindaco, Mario Corongiu, venerdì scorso.
Il ritorno in Tarsu, secondo l’Amministrazione comunale, consente l’applicazione delle stesse tariffe del 2012 con un aumento solo dell’11 per cento per permettere la copertura integrale dei costi di gestione come previsto dalla normativa. Una discussione che si è sviluppata molto accesa con le minoranze a dare battaglia.
«Abbiamo contestato in particolar modo le tariffe che dovranno essere applicate – ha spiegato Ignazio Locci, di Città Nuova – specialmente per alcune attività produttive.»
Anche la conseguente delibera sull’assestamento del bilancio di previsione ha avuto momenti di discussione accesi. Particolarmente critico è stato il consigliere Salvatore Massa che ha denunciato alcune spese inopportune effettuate dalla giunta.
«Facciamo sempre il controllo sulla spesa pubblica – ha chiarito Salvatore Massa – specialmente in momenti come questo con azzeramento di fatto dell’avanzo di amministrazione. La nostra preoccupazione è che la prossima amministrazione si troverà ad amministrare il paese sopra le macerie.»
Per quanto riguarda le interrogazioni presentate dalle opposizioni, di particolare valenza quella che riguardava il porticciolo turistico. Il sindaco però non ha affrontato l’argomento in quando, ha detto: «Sarebbe inopportuno in questo momento esprimere giudizi e valutazioni su una vicenda oggetto di ricorsi e inchieste».
Tito Siddi
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