Sono state siglate ieri mattina le convenzioni tra la Regione e i Comuni per il quarto e quinto programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale.
«Siamo consapevoli che il fenomeno è ancora molto preoccupante soprattutto nei centri urbani dove avviene il 70 per cento degli incidenti – ha aggiunto l’assessore dei Lavori pubblici – per questo puntiamo molto sulle attività di prevenzione e informazione messe in campo con il Piano dell’assessorato in collaborazione con i Comuni.»
Il Piano nazionale della sicurezza stradale è stato istituito con la legge numero 144 del 17 maggio 1999 e in Sardegna è operativo dal 2002 quando è stato varato il primo programma di attuazione. Le azioni, che saranno portate avanti in seguito a un percorso di concertazione tra Regione ed Enti locali, riguardano soprattutto la tutela dei cosiddetti “utenti vulnerabili”, cioè pedoni e ciclisti, campagne di sensibilizzazione dedicate anche alle scuole, corsi di formazione e di guida sicura per neopatentati, interventi sulla segnaletica, percorsi ciclopedonali protetti. Complessivamente i progetti finanziati sono 23. Cinquantadue invece i Comuni coinvolti tra i quali, naturalmente, i centri che sopportano un costo sociale annuo causato dall’incidentalità stradale superiore ai 30 milioni di euro (Cagliari, Sassari, Olbia, Oristano e Nuoro) e quelli per i quali il costo sociale è compreso tra i 6 e i 30 milioni (Quartu Sant’Elena, Iglesias, Ozieri, Villacidro, Assemini, Monserrato, Siniscola, Carbonia, Sestu, Selargius e Tortolì). La popolazione dell’isola che complessivamente sarà raggiunta dalle attività del Piano è di 861.444 persone.
L’assessore Nonnis, infine, ha fatto sapere che l’anno prossimo sarà bandita la gara pubblica per la costituzione del Centro regionale di monitoraggio della sicurezza stradale dedicato allo studio e alla rilevazione dell’incidentalità e destinato al supporto per la pianificazione degli interventi e a gennaio sarà organizzato il primo convegno regionale sulla sicurezza stradale.
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