Ha superato il giro di boa di metà strada il giro della Sardegna su pattini a rotelle, l’iniziativa denominata “Agiuru torrau – aiuto ripagato”, ideata da Giancarlo Labate, 43 anni, psicologo di Carbonia che ha deciso di girare tutta l’Isola sui pattini a rotelle per riscoprire il contatto umano con le persone ed il confronto diretto che molti di noi, per varie ragioni, hanno ormai perduto. Dodici giorni sui pattini, dalla Piazza Belly di Calasetta, dove è partito mercoledì 25 settembre, a Carbonia, la sua città, dove arriverà domenica 6 ottobre. Giancarlo Labate, pattinatore di buon valore anche in gioventù (viene da una famiglia di pattinatori ed il padre Angelo è stato uno dei fondatori del movimento rotellistico che negli anni’80-’90 portò gli atleti di Carbonia ai vertici mondiali, trascinata dai trionfi delle stelle Luana Pilia ed Alessio Gaggioli e per anni dirigente federale a livello regionale e nazionale, è assistito da un gruppo di collaboratori che comprende Furio e Ari in bicicletta, Ottavio in auto e Tomaso alla telecamera (per documentare tutto, giorno per giorno).
Tra gli obiettivi di Giancarlo Labate ci sono anche l’intenzione di far conoscere la Sardegna e, in prospettiva, istituire il giro della Sardegna su pattini a rotelle come un vero e proprio evento sportivo, magari già l’anno prossimo, a livello nazionale ed internazionale. Un “viaggio didascalico”, un evento anche culturale attraverso il quale «dire delle cose rispetto al nostro modo di vivere ed affrontare la crisi».
Il messaggio chiaro ed estremamente significativo che Giancarlo Labate porta sulle strade della Sardegna è scritto sulla maglietta che veste ogni mattina: «Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo».
Giancarlo Labate si è allenato per questo appuntamento per sei mesi, alzandosi tutti i giorni alle 5.30 del mattino ed ha dovuto superare problemi fisici, che lo hanno portato ad affrontare e superare un intervento chirurgico ad un ginocchio il 16 maggio e la successiva delicata fase di riabilitazione.
Dopo le tappe Calasetta – Pula km 85, Pula – Solanas km 84, Solanas – Muravera km 62, Muravera – Tortoli km 74,5, Tortoli – Dorgali – km 62,5. Dorgali – San Teodoro km 83,8, San Teodoro – Santa Teresa di Gallura – km 87, Santa Teresa di Gallura – Castelsardo km 70, il programma prevede altre quattro tappe:
IX Tappa – Giovedì 3/10/13: Castelsardo – Alghero km 69,3
Tappa quasi esclusivamente in pianura con passaggio da Porto Torres. Sicuramente una tappa di preparazione alla tappa successiva in quanto è relativamente corta e con pendenze scarse.
Qui ci darà accoglienza il B&B Boipeba
X Tappa – Venerdì 4/10/13: Alghero – Cuglieri km 64,2
Nonostante la tappa sia un po più corta delle altre risulta molto impegnativa in quanto ci sono da affrontare due salite con discrete pendenza (max: 9%). La prima ascesa inizia dopo 15 km da Alghero ed è lunga 13 km con alcuni saliscendi. La seconda ascesa inizia al 47 km all’altezza di Sa Lumenera. Questa salita, sicuramente più impegnativa porta a quota 450 mt sul livello del mare e finisce a Cuglieri, dopo 18 km di salita.
Ancora senza alloggio per la notte.
XI Tappa – Sabato 5-/10/13: Cuglieri – Guspini km 87
La tappa prevede una discesa iniziale con punte del 6% con qualche tornante, soprattutto nel tratto iniziale, fino ad arrivare Sante Caterina dopodiché è previsto qualche saliscendi fino a Riola Sardo. Dopo la strada è per lo più pianeggiante fino a pochi chilometri da Guspini dove è prevista una leggera ascesa.
Nell’ultima tappa notturna verremo ospitati dal B&B Il Ginepro Dormiente.
XII Tappa – Domenica 6/10/13: Guspini – Carbonia km 71,4
La tappa è caratterizzata da molti tratti pianeggianti o qualche piccola elevazione nell’ordine del 2% max quindi con basse difficoltà generali. È la tappa conclusiva che porterà a Carbonia, passando da Via Gramsci, con arrivo in Piazza Roma, presumibilmente per le ore 12.00 / 13.00, dove l’Amministrazione comunale auspica una grande partecipazione popolare per festeggiare l’impresa del loro concittadino.
Le fotografie allegate sono state scattate da Fabio Murru nel corso della prima tappa.