22 July, 2024
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L’assessorato del Lavoro sospenderà, a partire dalle ore 24.00 del prossimo 10 ottobre, la presentazione telematica delle domande di accesso al “Fondo Microcredito Fse

La sospensione sarà valida fino a che la Sfirs S.p.A. non avrà esaminato le domande già presentate ed è stata disposta in quanto gli importi finora richiesti superano complessivamente l’ammontare delle risorse disponibili, pari a 25 milioni di euro.

Il Fondo consente alle persone con difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito di ottenere un mutuo fino ad un massimo di 25mila euro, rimborsabile a tasso zero in massimo 60 rate mensili, per avviare una nuova iniziativa imprenditoriale in Sardegna o realizzare un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti. 

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci ha firmato ieri una nuova diffida e messa in mora nei confronti dello Stato per la revisione del patto di stabilità. Lo ha dichiarato intervenendo all’assemblea generale 2013 di Confindustria. «Una legge, sostenuta dai parlamentari sardi – ha spiegato Cappellacci – aveva fissato un termine di 120 giorni durante i quali lo Stato avrebbe dovuto concordare la revisione dei vincoli del patto di stabilità. Tale legge ha seguito le sentenze della Corte Costituzionale che hanno riconosciuto le nostre ragioni circa le necessità di un adeguamento dei vincoli. Infatti quelli attuali sono ancora legati alla vecchia disciplina in materia di entrate. E’ paradossale – ha aggiunto il presidente – che lo Stato esiga il rispetto delle regole dai cittadini, ma nello stesso tempo si comporti come un debitore insolvente. Inizialmente non voleva dare seguito alle nuove norme sulle compartecipazioni erariali. Per ottenere un risultato abbiamo dovuto presentare ricorso alla Corte Costituzionale, ma di fronte all’inerzia prolungata dell’esecutivo nazionale, siamo stati costretti a mandare l’ufficiale giudiziario per ottenere quanto dovuto. Dopo aver finalmente iscritto nel bilancio le entrate dovute alla Sardegna, resta aperta la ferita del patto di stabilità: lo Stato da un lato ci ha dato le risorse, ma allo stesso tempo ci impedisce di spenderle e di attuare in pieno le azioni a favore delle famiglie, dei territori e delle imprese. Le mancate risposte sul patto di stabilità, rischiano di rendere monca la vittoria sulle entrate. La Sardegna non può attendere e per questo abbiamo inviato una nuova diffida al Governo. La stabilità non è un valore in sé – ha concluso il presidente – ma solo quando dal Governo arrivano risposte.»

Ugo Cappellacci copia
La Giunta regionale prosegue la sua battaglia per il riconoscimento della zona franca integrale in tutta la Sardegna. Una delibera approvata ieri che verrà trasmessa al Governo, rilancia la rivendicazione della zona franca relativa all’intero territorio della Sardegna e delle sue isole. Sulla base della volontà espressa da 340 Comuni, delle successive integrazioni e delle istanze di migliaia di cittadini, ribadisce la volontà di istituire la zona franca integrale e di non limitarsi ai soli punti franchi doganali.
«Lo Stato deve pronunciarsi – ha dichiarato il presidente Cappellacci – su un percorso che, come confermato dal vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, non solo è legittimo, ma è altresì idoneo a produrre il risultato indicato. In caso di inerzia dello Stato, la Regione è pronta ad attivare ogni possibile azione in difesa delle proprie prerogative. A tal fine, inoltre – ha aggiunto Cappellacci -, essendo in gioco la difesa dei principi cardine, sanciti in sede europea dall’art. 174 del Trattato di Lisbona, riguardanti la riduzione dei divari tra i territori ed il rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale, per ottenere il rispetto di questi principi e dei diritti che da esso discendono per la Sardegna, la Regione è anche pronta a ricorrere alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.»
Il tema della zona franca è stato toccato dal Governatore anche durante l’Assemblea Generale di Confindustria, alla presenza del presidente, Giorgio Squinzi.
«La Sardegna – ha dichiarato Ugo Cappellacci – può essere il ponte d’Italia e d’Europa verso un Mediterraneo che in futuro, secondo gli studi più recenti, diventerà sempre più strategico per lo sviluppo della nostra economia. Per questo non possiamo fermarci all’adempimento dei doveri relativi ai punti franchi, ma dobbiamo guardare al futuro e proseguire senza esitazione alcuna la grande rivendicazione per la zona franca integrale della Sardegna. Tale misura – ha osservato il presidente – non solo è fondamentale per superare gli svantaggi dell’insularità, ma è altresì cruciale per rendere più competitive le nostre imprese sullo scenario internazionale e dare nuovo impulso anche all’occupazione. Noi abbiamo già compiuto scelte impegnative nel campo della politica fiscale, come la riduzione del 70% dell’Irap. Lo Stato si è opposto al taglio, impugnando la norma, ma anche in questo caso non intendiamo fare alcun passo indietro e insisteremo affinché la decisione della Giunta dell’Assemblea sarda sia rispettata. Siamo stati i primi in Italia a compiere una scelta coraggiosa in materia di politica fiscale, ma questa è solo una tappa. Il nostro obiettivo – ha concluso Cappellacci – è la zona franca integrale della Sardegna e delle sue isole.»

 

Piantagioni di carciofi
Argea Sardegna ha approvato la graduatoria unica regionale per l’ammissione ai finanziamenti previsti dall’azione 3 – intervento B “Completamento della copertura dell’intero territorio regionale con strumenti di controllo delle portate erogate” della misura 125 del Psr 2007/2013.
L’avviso di approvazione della graduatoria sarà pubblicato sulla parte III del Buras del prossimo 10 ottobre 2013 e da tale data decorreranno i seguenti termini:
– i 30 giorni per i ricorsi gerarchici e i 60 giorni per i ricorsi giurisdizionali;
– i 30 giorni solari per la presentazione del progetto esecutivo e della documentazione amministrativa da allegare. Tale termine è ridotto a 15 giorni per gli enti che hanno dichiarato l’esistenza di tale progetto nella domanda di aiuto.
Ifinanziamenti sono destinati ai consorzi di bonifica per consentire un reale controllo della quantità d’acqua che arriva all’utilizzatore e per incentivare politiche volte al risparmio idrico. 

Pierpaolo Boi 86 copia

Il Centro Democratico si organizza anche nel Sulcis Iglesiente. Venerdì 4 ottobre, alle 17.30, a Iglesias, nella sala Remo Branca del Palazzo Municipale, si svolgerà la prima assemblea programmatica. Parteciperanno ai lavori: il consigliere regionale Roberto Capelli (coordinatore regionale); il consigliere regionale Salvatore Piana (coordinatore organizzativo regionale); Pierpaolo Boi (coordinatore provinciale ed organizzatore dell’assemblea); Patrick Pinna (coordinatore provinciale giovani); Rita Melis (coordinatrice cittadina); Piero Fenu (componente del coordinamento provinciale); e, infine, diversi amministratori provinciali.

Martedì 8 ottobre, alle ore 11.00, presso la Sala polifunzionale, in piazza Roma 1, si terrà la conferenza stampa di presentazione del testo “Party lunare” realizzato  dalla classe 2° G di Cortoghiana (Istituto Comprensivo Deledda Pascoli) con l’insegnante Anna Maria Carboni.

Il testo è tra gli 8 vincitori della dodicesima edizione del concorso “Un Testo per noi”, scritti dalle classi delle scuole primarie. Le canzoni, interpretate dal Coro Piccole Colonne, saranno pubblicate il prossimo mese di novembre su CD.

Nel corso della conferenza stampa sarà presentato anche il Festival della Canzone europea dei bambini.

Alla conferenza stampa interverranno, oltre ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale e della Scuola, il Direttore artistico del Concorso, Adalberta Brunelli, ed il Presidente del Coro Piccole Colonne, Luciano Anesi.

Sant'Anna Arresi 1 copia

Presso il Comune di Sant’Anna Arresi è attivo, da anni, un polo tecnologico/centro d’ascolto dell’Università telematica UniNettuno, con sede in Roma, per l’accreditamento ai seguenti corsi di Laurea:

Corsi di Laurea triennali Nuovo Ordinamento:

Facoltà di Economia

Economia e gestione delle imprese – (Classe L-18)

percorso aziendale

percorso turistico

Economia e governo dell’impresa

Cultura turismo territorio e valore dell’impresa

Facoltà di Giurisprudenza

Esperto legale in sviluppo ed internazionalizzazione delle imprese – (Classe L-14)

Facoltà di Ingegneria

Ingegneria Civile e Ambientale – (Classe L-7)

Ingegneria Gestionale – (Classe 10)

Ingegneria informatica – (Classe L-8)

Facoltà di Lettere

Operatore dei beni culturali – (Classe L-1)

Facoltà di Psicologia

Discipline Psicosociali – (Classe L-24)

Facoltà di Scienze della Comunicazione

Comunicazione, Media e Pubblicità – (Classe L-20)

Nuova attivazione:

Dall’anno accademico 2013/2014 sono attivi anche i Corsi di Laurea Magistrale (D.M. 270/2004) in

Facoltà di Giurisprudenza (Classe LMG)

Psicologia (Classe LM51)

Di prossima attivazione (in fase di valutazione da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)

Ingegneria Informatica (Classe LM 32)

Ingegneria gestionale (Classe LM 31)

Gli studenti possono iscriversi e sostenere gli esami presso il polo tecnologico del Comune di Sant’Anna Arresi senza dover raggiungere la sede di Roma.

La realizzazione del Polo Tecnologico/Centro d’ascolto consente agli studenti di fruire dei corsi di laurea erogati dall’Uninettuno tramite l’accesso alla piattaforma web direttamente presso il Polo di riferimento.

Lo strumento didattico principale è l’ambiente di apprendimento su internet www.uninettunouniversity.net è il primo portale del mondo dove si insegna e si apprende in cinque lingue: italiano, francese, inglese, spagnolo e arabo.

Gli studenti partecipano attivamente alla creazione dell’apprendimento diventando costruttori attivi del sapere. Le modalità di insegnamento/appredimento sono: videolezioni trasmesse su internet e sul canale satellitare Rai Nettuno Sat, esercitazioni pratiche su internet tramite laboratori virtuali, tutorato a distanza tramite chat video e audio, forum e videoconferenze, esami in sede.

Si precisa, inoltre, che il centro di ascolto universitario presso i locali del Centro di Aggregazione Sociale in via Giudice Mariano a Sant’Anna Arresi è a disposizione degli studenti, i quali possono usufruire della dotazione informatica presente per seguire le lezioni, scaricare esercizi, contattare docenti e tutor on line, navigare su internet e per tutti gli altri scopi inerenti la didattica e le attività telematiche legate ai corsi universitari. Presso la biblioteca comunale sono reperibili diversi libri di testo dei vari insegnamenti, a disposizione degli studenti per il prestito e la consultazione.

Le immatricolazioni per l’anno accademico 2013/2014 sono aperte – Non è previsto numero chiuso.

Alla data odierna risultano accreditati al Polo di Sant’Anna Arresi 30 studenti provenienti da diversi Paesi della Provincia di Carbonia Iglesias, alcuni da Cagliari e Provincia, da Abbasanta, Olbia, Sassari, Arzachena, Perfugas, Gesturi, Isili e Orotelli. Sono anche in itinere diverse domande di iscrizione che saranno perfezionate a breve.

Annualmente presso la nostra sede vengono organizzate fino 7 sessioni di esami.

Gli studenti si iscrivono on line alle prove e possono sostenere un massimo di tre esami per sessione.

Gli esami sono prevalentemente scritti, ci sono alcuni insegnamenti che prevedono anche prove orali in sede o da tenersi in videoconferenza o collegamento Skipe.

Ad oggi risultano 35 gli studenti che hanno discusso la prova finale e conseguito il Diploma di Laurea Triennale.

Per informazioni rivolgersi presso la segreteria comunale in Piazza Aldo Moro 1 Sant’Anna Arresi

Tel. 0781/96691 – 9669208 fax 0781/966384 e-mail segreteria@comune.santannaarresi.ca.it

Come si può evincere dai risultati  scaturiti dall’indagine di customer satisfaction effettuata, i cui risultati si allegano alla presente, i corsi in parola riscuotono un  evidente successo.

E palese il fatto che i corsi, fortemente voluti dall’Amministrazione comunale, sono comunque un’alternativa ai tradizionali canali di studio ed un’importante opportunità per diverse categorie di utenti del territorio, giovani e meno giovani, che riescono ad ottenere, in loco, un titolo universitario legalmente riconosciuto.

In seguito al pensionamento del dr. Lorenzo Murroni, che la Direzione Generale della Asl 7 ringrazia per il lavoro svolto presso la frazione di Cortoghiana, i cittadini sono invitati a scegliere un nuovo Medico di Medicina Generale.

Per l’occasione, l’Amministrazione comunale di Carbonia ha messo a disposizione della Asl un ufficio presso i locali della Circoscrizione di Cortoghiana, dove verrà affisso l’elenco dei medici in scelta.

L’ufficio sarà aperto nei giorni mercoledì e giovedì, dalle ore 9.00 alle ore 12.30.

Mauro Pili copia

PdL, addio! Dopo tre lustri, nel corso dei quali ha raggiunto prima la presidenza della Regione con Forza Italia, poi per due volte un seggio della Camera con il PdL, Mauro Pili lascia il movimento-partito fondato da Silvio Berlusconi e si schiera nel gruppo misto della Camera con il simbolo del movimento “Unidos”. La decisione dell’ex sindaco di Iglesias era nell’aria, così come non è un segreto che per il prossimo futuro l’obiettivo siano le elezioni regionali 2014. Mauro Pili non lo ha mai confermato apertamente, ma tutta l’attività politica svolta negli ultimi anni, anche prima delle elezioni politiche che pure lo hanno visto candidato come capolista del PdL alla Camera dei deputati, lascia intendere che possa essere candidato alla presidenza della Regione con una lista autonoma, Unidos”, alternativo al centrosinistra ma anche allo stesso centrodestra che quasi certamente avrà ancora come leader il Governatore uscente Ugo Cappellacci. Che i rapporti tra Mauro Pili e Ugo Cappellacci (nipote di Carlo Meloni, primo sindaco di Iglesias del Dopoguerra) non siano mai stati buoni è notorio, ma ora lo “strappo” del primo con l’abbandono del PdL, apre la strada ad un scontro vero e proprio nella corsa alla presidenza della Regione per il quinquennio 2014/2019.

Ieri Mauro Pili ha annunciato la sua “svolta” con un lungo post pubblicato sul suo profilo facebook che riportiamo integralmente.

«Ai tanti Sardi liberi, alle donne e agli uomini di Sardegna che vogliono costruire un sogno concreto di riscatto per la propria terra e il proprio popolo.

Ai giovani sardi perché abbiamo la forza di lasciare gli ormeggi della rassegnazione e sappiano diventare protagonisti del proprio futuro.

A Voi tutti, da questa piazza grande che solca le nostre città e giunge fino ai paesi più lontani di Sardegna, vorrei in modo semplice e chiaro spiegare le ragioni della mia decisione.

E’ una scelta di coscienza, di libertà, dettata dal cuore e dalla testa, con tutti i timori e le speranze di un orizzonte che appare lontano ma che può essere anche a portata di mano.

Nelle scorse settimane, era il primo settembre, ho rivolto un pubblico appello al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio perché entro il 30 settembre il governo adottasse due provvedimenti che consentissero alla Sardegna e ai Sardi di veder rispettati diritti costituzionali e universali, dalla cancellazione del misfatto della Tirrenia al riequilibrio insulare.

Oggi è il 30 settembre. Né il Capo dello Stato né il Presidente del Consiglio hanno rivolto un minimo cenno alla Questione Sarda, confermando quell’atteggiamento discriminatorio e vessatorio dello Stato verso la Sardegna e i sardi.

Ora che avanza l’ennesima crisi di governo, ora che si affacciano nuove pseudo emergenze, sento il dovere, politico, morale ed etico di rispettare il Patto di Libertà per la Sardegna sottoscritto a Santa Cristina il due febbraio scorso e ribadito in piazza Yenne a Cagliari il primo settembre. Non può la contingenza politica, l’ennesimo scontro tra avverse posizioni di parte, ritardare nemmeno di un giorno una scelta che riguarda il futuro di un popolo e di una terra da sempre discriminata e maltrattata. Non possiamo essere sempre all’ultimo posto. Non ci si può eternamente rispondere che c’è sempre qualcosa di più importante della Sardegna.

I provvedimenti adottati dal Governo nei giorni scorsi, la delega fiscale e la nota di aggiornamento del documento di Economia e Finanza, contengono elementi che per la loro gravità costituiscono la conferma di un vero e proprio atto di secessione dello Stato verso la Sardegna.

La decisione di confermare l’esclusione della nostra isola dalle opere infrastrutturali strategiche riservandole esclusivamente ai quattro corridoi europei, dai quali l’isola è stata esclusa, e richiedere al Parlamento la delega fiscale senza contemplare l’art.22 della legge 42/2009 sul riequilibrio insulare è un atto ostile verso la Sardegna e i sardi.

Sono provvedimenti che ledono la Costituzione e negano elementari diritti universali come quello dell’equo trattamento tra cittadini appartenenti alla stessa comunità nazionale ed europea.

Siamo dinanzi alla più gretta insensibilità politica, plateale arroganza istituzionale e prevaricatrice, che ancora una volta omette i diritti della Sardegna e dei sardi.

Sul piano personale e politico, dopo aver tentato in tutti i modi di elevare la voce del dissenso, della protesta e della proposta, non mi resta, come ho annunciato un mese fa, che trarne le conseguenze.

Con questo governo, con questi partiti nazionali, con questo Stato, servono atti forti, di totale discontinuità, di libertà e di indipendenza.

Ho comunicato, stamane, al Presidente della Camera la costituzione nell’ambito del gruppo misto della componente UNIDOS per la difesa e la libertà della Sardegna.

Ogni giorno c’è una priorità diversa, e la Sardegna è sempre ultima. Le priorità delle lobbies, di quelle di Stato e non solo, vengono sempre prima. Tirrenia, Enel, Eni, Alitalia, i faccendieri dell’eolico e delle bonifiche, i furti a mano armata di Equitalia e delle banche, hanno schiacciato la speranza della Sardegna e dei sardi.

Per chi come me ha vissuto per tanti anni l’esperienza da Sindaco, senza partiti e senza dogmi, pensando al solo interesse della mia comunità, non esiste continuare a leggere la storia e il futuro della Sardegna da destra e da sinistra.

Ho cercato in tutti i modi, nell’esperienza istituzionale sia regionale che nazionale, di andare oltre gli schieramenti, ben sapendo che alla Sardegna occorrevano coesione e unità d’intenti, al di sopra della contesa politica.

Ho votato per 1200 volte contro le indicazioni dello schieramento in cui militavo ben sapendo che ciò avrebbe comportato avverse e vessatorie azioni di contrasto nei miei confronti. Azioni che si sono puntualmente verificate, sino al tentativo maldestro delle ultime elezioni politiche di eliminarmi dalla scena politica. Ho preferito non badare a conseguenze personali, ma rispettare quel dogma irrinunciabile di coerenza e lealtà nei confronti di quei tanti sardi che mi avevano e hanno ripetutamente manifestato fiducia e stima.

Oggi, a prescindere dalla contingenza politica, sento di dover assumere una decisione difficile e nel contempo doverosa, per rispetto verso la mia terra e il mio popolo.

Il mancato accoglimento della richiesta di revoca della convenzione con la Tirrenia e la mancata adozione del provvedimento per il riequilibrio insulare, sostenuti dalla petizione del popolo sardo che ha raccolto 100.000 sottoscrizioni, rappresentano, un punto di non ritorno.

Sento il dovere, oggi più che mai, di contrastare logiche perverse di schieramento, avallare governi di qualsiasi natura, appartenere a partiti nazionali strabici e senza lungimiranza, che ignorano e calpestano i diritti di un intero popolo.

E’ vero, ogni decisione più è importante, più è difficile da assumere. Più è alta la sfida che ci si pone, più sono grandi i timori. Nella vita di ognuno di noi, però, ci sono dei momenti in cui occorre traguardare senza timore sfide alte e progetti concreti. Occorre avere coraggio, non fermarsi dinanzi ad una paura capace di frenare qualsiasi innovazione. Occorre andare oltre gli interessi personali e di parte, ascoltando tutti, ma affidandosi, poi, alla propria coscienza. Ben sapendo che ogni scelta può accontentare o meno, ma avendo ben chiaro che alla fine deve prevalere il senso più alto del proprio impegno politico e civile. Non importa in quanti avranno il coraggio di seguire una sfida rivoluzionaria, ciò che importa è avere passione e amore per la propria terra. Bisogna avere la forza di astrarsi dal contesto, dal contingente, fare un bilancio e trarne insegnamento per il futuro. Io so che non sarò solo, so che saremo in tanti ad aprire nella nostra mente nuovi orizzonti e nuove sfide. Dovremo essere capaci di tracciare una strada che non si areni nella morsa letale del vivacchiare, umano e politico, con la sola ambizione di qualche prebenda per se e per qualche amico. Dobbiamo avere il coraggio di accendere una fiammella rigogliosa, prendere con forza le redini del nostro futuro, traguardare sogni e idee, perseguirli e realizzarle.

Sarà la grande assemblea del Popolo Sardo per la rinascita economica e sociale della Sardegna in programma per il prossimo 12 ottobre a tracciare la strada della Rivoluzione Sarda.

La rivoluzione delle nostre coscienze, la rivoluzione dei sardi protagonisti.»