25 August, 2024
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Sciopero

Antonello Liori

Claudio De VIncenti 44 copia

Prosegue a Cagliari la protesta dei 15 lavoratori dell’Alcoa di Portovesme che da ieri mattina hanno occupato i locali che avevano ospitato l’incontro con l’assessore regionale dell’Industria, Antonello Liori. Dopo aver trascorso la notte al primo piano del palazzo di Viale Trento, i manifestanti sono tornati alla carica con un’assemblea. La giornata era iniziata con un incontro svoltosi di primo mattino a Portovesme, poi per tutti è iniziata la marcia verso il Consiglio regionale per chiedere un incontro con i capigruppo. I lavoratori chiedono impegni precisi per la definizione della vertenza aperta dopo la chiusura dello stabilimento da parte di Alcoa, per la cessione dello stesso, per dare continuità nell’erogazione della cassa integrazione e per l’avvio immediato dei corsi di formazione per i dipendenti delle imprese d’appalto.

Ieri sera, l’assessore regionale dell’Industria, Antonello Liori, ha dichiarato che «dopo l’incontro coi sindacati, ho chiesto ed ottenuto l’impegno del sottosegretario dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti ad organizzare un incontro su Alcoa nei primi giorni di ottobre».

«Lo stabilimento di produzione di alluminio ha un’importanza strategica nel tessuto economico dell’Isola, in particolare nel Sulcis, che vive un pesante dramma sociale – ha aggiunto Antonello Liori – Ribadirò con forza al rappresentante del Ministero dello Sviluppo economico che servono urgentemente risposte certe e che le trattative di cessione non possono procedere con una lentezza tale da esasperare gli animi dei lavoratori da mesi senza stipendio. Il Governo, supportato dalla Regione, deve fare la sua parte, perché Alcoa rappresenta una vertenza nazionale.»

Antonio Tiragallo, il quarantaquattrenne cagliaritano che ha iniziato al porto di Cagliari la marcia attraverso tutti i porti sardi coinvolti nel decreto legislativo del 10.03.1998  n. 75 che individuava sei zone franche doganali di cui ai Regolamenti della C.E.E. nn. 2913/ 1992 e 2454/1993 “nei porti industriali di Cagliari, Porto Torres, Oristano, Portovesme, Arbatax e Olbia ed in altri porti ed aree industriali ad essi funzionalmente collegate o collegabili”, a sostegno della causa per il riconoscimento della “zona franca”, è arrivato ieri a Portovesme, dove ha incontrato il comandante della Guardia Costiera, il tenente di vascello Matteo Prantner e, in municipio, il sindaco Giorgio Alimonda. Antonio Tiragallo è stato accompagnato da alcuni rappresentanti del Movimento artigiani del Sulcis che si battono da alcuni anni per la “zona franca” integrale in tutta la Sardegna, considerata l’unica ancora di salvezza per un territorio in gravissima crisi economica.

Alegate le fotografie di Fabio Murru.

Fabio Murru a Portoscuso 1 Fabio Murru a Portoscuso 2 Fabio Murru a Portoscuso 4 Fabio Murru a Portoscuso 6 Fabio Murru a Portoscuso 10

Sono  in programma da venerdì 27 a domenica 29 settembre a Orani, Dorgali ed Austis tre delle tappe di “Autunno in Barbagia” 2013, un circuito incantato che si sviluppa dal 6 settembre al 15 dicembre nei paesi dell’interno della Sardegna, un percorso autentico fatto di tradizioni millenarie, arti e mestieri. I paesi coinvolti nel programma di “Autunno in Barbagia” sono i seguenti: Orune, Fonni, Teti, Gadoni, Olzai, Atzara, Tiana, Nuoro, Lollove, Ovodda, Mamoiada, Desulo, Aritzo, Orgosolo, Belvì, Sorgono, Onanì, Meana Sardo, Ollolai, Gavoi, Lula, Tonara, Dorgali, Austis, Orani, Oliena, Sarule, Bitti.

Anche la seconda tappa di Cortes Apertas-Autunno in Barbagia, quella che si svolgerà domenica 29 prossimo a Orani, sarà dedicata all’arte, alla cultura e all’enogastronomia. Per questa occasione, ANCOS Confartigianato e il CRAL Mereu di Cagliari, hanno organizzato il servizio bus per raggiungere la città natale dell’artista Costantino Nivola.

Il programma della manifestazione, nella primissima mattinata prevede l’apertura delle Cortes oranesi e, successivamente, la dimostrazione della lavorazione e della degustazione del pane presso Sa Domo e Sas Damas, Si proseguirà con la visita guidata alla pinacoteca Mario Delitala, presso il comune di Orani, con visite guidate a cura del personale Geoparco S.c.a.r.l. Gruppo GeoDea, e con la chiusura dell’evento “Sos Mastros de Muru”.

Nel pomeriggio, dalle 15.30, la Fondazione Nivola presenterà “Ritorno a Itaca”, mostra fotografica per le vie del centro storico a cura della Fondazione Costantino Nivola, con visite guidate sempre a cura del personale del Geoparco.

In chiusura di serata, convegno e premiazione delle migliori opere prodotte dalle varie squadre del primo concorso regionale “Sos Mastros de Muru”.

Le iscrizioni scadono improrogabilmente venerdì 27 settembre alle ore 13.00. Info: Raffaela Carrus, presso Mereu Autoservizi, 070494345 o info@autoservizi.com oppure recarsi in Piazza Giovanni XXIII, 38 09128 Cagliari.

Tutte le escursioni avverranno in giornata, con partenza alle 8.00 da Cagliari in piazza dei Centomila e piazza Giovanni XXIII, con possibilità di fermate intermedie ad Assemini, Sardara e Tramatza. Il rientro a Cagliari è previsto per le ore 20.00 circa.

 

Agris Sardegna ha indetto una selezione per titoli e colloquio volta al conferimento di una borsa di studio per laureati dal titolo “Allevamento del parassitoide Psyllaephagus bliteus per il controllo biologico della psilla dell’eucalipto Glycaspis brimblecombei”.

Il vincitore della borsa, che avrà una durata di 12 mesi, svolgerà la propria attività prevalentemente a Ussana (CA) presso il laboratorio allevamento insetti utili del Dipartimento per la ricerca nelle produzioni vegetali dell’Agenzia, nell’ambito del “Programma triennale di controllo biologico della psilla lerp dell’eucalipto Glycaspis brimblecombei e monitoraggio delle problematiche fitosanitarie dell’eucalipto in Sardegna”.

I candidati dovranno, in particolare, possedere:
– un diploma di laurea conseguito secondo il vecchio ordinamento oppure una laurea specialistica o magistrale in Scienze agrarie, Scienze forestali, Scienze biologiche, Scienze naturali o equipollenti;
– un’adeguata conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata.

Le domande di ammissione alla selezione dovranno pervenire all’Agris entro le ore 13.00 del 3 ottobre 2013, con una delle seguenti modalità:

– tramite raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata a Agenzia Agris Sardegna – Dipartimento per la ricerca nelle produzioni vegetali (Dirve) – viale Trieste n. 111 – 09123 Cagliari;

– consegna a mano presso l’Ufficio protocollo del Dirve, all’indirizzo sopra indicato, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e il martedì e il mercoledì anche dalle ore 15.00 alle ore 16.30;

– tramite posta elettronica certificata all’indirizzo dirgen@pec.agrisricerca.it

Tuerredda 2.Tuerredda CIl Pan di Zucchero.
Le presenze turistiche francesi in Sardegna sono quelle maggiormente cresciute dal 2010 ad oggi nell’ambito dei mercati di riferimento dell’Isola: l’aumento rispetto a tre anni fa è di circa il 40%. Alla 35esima edizione della “International french travel market” (IFTM) Top Resa di Parigi, da ieri fino a venerdì 27 settembre, la Regione Sardegna ha un’ottima occasione per rafforzare ulteriormente nel 2014 i numeri considerevoli e sorprendenti di visitatori transalpini. Una nutrita rappresentanza di 31 operatori sardi accreditati dall’assessorato regionale del Turismo (hotel e catene alberghiere, tour operator, casa vacanze, villaggi turistici e residence, consorzi e servizi turistici provenienti da tutta l’Isola) proporrà l’offerta turistica isolana nel salone del turismo e dei viaggi più importante in Francia, che si svolge all’Expo parigino di Porte de Versailles. Nella tre giorni parigina saranno presenti oltre 1.200 espositori provenienti da circa 150 destinazioni, tanti professionisti del settore (28.788 i visitatori professionali dell’anno scorso) e un vastissimo pubblico di non addetti ai lavori (15% dall’estero), oltre a circa mille giornalisti. 
«L’anno scorso le presenze francesi nell’Isola sono state 738mila – ha dichiarato l’assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi -, qualche migliaio in più nel 2011 (756 mila), con un’impennata eclatante rispetto al 2010, quando erano state 480 mila (+40%). Le proiezioni di quest’anno sono su cifre simili a quelle di due anni fa. In pratica, il mercato transalpino, nel panorama internazionale, è diventato il secondo per le strutture ricettive sarde, dietro soltanto a quello tedesco. Anche per questo sosteniamo con convinzione la partecipazione dei nostri imprenditori al prestigioso appuntamento parigino. I francesi preferiscono destinazioni “strutturate” – aggiunge Crisponi – con possibilità di scelta, nel corso della vacanza, fra vari prodotti turistici. La varietà dell’offerta turistica sarda è un fattore vincente nei confronti dei “nostri cugini” d’Oltralpe: arte, cultura, un’infinita varietà e tipicità di luoghi e paesaggi ed enogastronomia sono gli elementi decisivi della capacità attrattiva nei loro confronti.» 

Secondo i dati dell’Istat gli arrivi francesi in Italia sono in aumento (3.689.634 milioni nell’anno 2011, rispetto ai 3.449.866 milioni nel 2010), così come, secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia, continua a crescere la spesa dei viaggiatori francesi in Italia (circa 2.940 milioni di euro nel 2012, rispetto ai 2.826 del 2011) e si posiziona al terzo posto della spesa degli stranieri in Italia, dopo quella degli inglesi e degli statunitensi. Gli studi della Tmi (Trade Marketing Italia) mettono in evidenza come ogni anno i francesi compiono oltre 30 milioni di viaggi l’anno e, oltre alla stessa Francia, hanno come mete preferite la Spagna (15,6%) e l’Italia (11,7%): in Francia le vacanze restano, infatti, un elemento essenziale della vita sociale. I francesi puntano principalmente sul patrimonio artistico-culturale, ancor più che sull’offerta balneare. La tipologia di alloggio preferita è nel 75% dei casi l’albergo full service, solo nel 25% dei casi negli esercizi complementari. Il mezzo di trasporto più usato, nel 55% dei casi, è l’aereo, un altro dei motivi sulla scelta dell’Isola come meta dei loro viaggi.

Sebastiano Forteleoni.

Sebastiano Forteleoni.

Si avvia alla conclusione la scuola civica di storia di Iglesias 2013. La manifestazione culturale anche quest’anno sta destando interesse e curiosità, con un notevole seguito di iglesienti e non solo. Iniziata nello scorso mese di marzo, con cadenza degli incontri-lezioni mensile, prevede ancora tre appuntamenti: il 24 ottobre con argomento “la violenza domestica”; il 21 novembre su “Cala Domestica”; il 12 dicembre su “Via Nuova, il salotto buono di Iglesias”.

Il bilancio globale è più che positivo, considerando anche i pochi mezzi ed il lavoro assolutamente volontario e gratuito degli organizzatori Sebastiano Forteleoni e Grazia Villani, che con il Comune di Iglesias hanno consentito la prosecuzione annuale della manifestazione. Il sindaco, Emilio Gariazzo, ed il vicesindaco ed assessore alla Cultura, Simone Franceschi, hanno gradito la Scuola Civica, programmandola anche per i prossimi anni.

E’ risultata molto interessante la partecipazione di giovani relatori che hanno portato entusiasmo e novità ed un seguito di giovani intellettuali a loro sostegno. L’augurio degli organizzatori è che tutti possano partecipare a turno dando un grande contributo alla vita culturale Iglesiente.

E’ stato eletto sabato 21 settembre il Comitato di quartiere di San Benedetto – Malacalzetta. La riunione si è svolta alla presenza del sindaco Emilio Gariazzo, dell’assessore al Decentramento, Barbara Mele, e dei funzionari comunali ha votato più del 10% degli aventi diritto ai sensi dell’art. 5, comma 7 del regolamento comunale.  

Dopo la votazione sono stati proclami eletti i cinque componenti: Albertina Boi, Gianluigi Orrù, Rosanna Cadau, Salvatore Pitzeri, Mauro Antonio Cera.

«Siamo contenti del risultato e ci impegniamo – commentano il sindaco Gariazzo e l’assessore Mele – a lavorare in sinergia con il Comitato di Quartiere appena eletto per affrontare e risolvere i problemi della Frazione di San Benedetto.»

Il prossimo appuntamento con le elezioni dei Comitati di quartiere è previsto sabato 28 settembre, alle  ore 9.00, con l’Assemblea dei cittadini delle frazioni di Bindua – Monte Agruxiau – San Giovanni Miniera.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Dopo le quattro nuove Province di Carbonia Iglesias, Olbia Tempio, Medio Campidano ed Ogliastra, la Sardegna cancella anche le Province storiche. Il Consiglio regionale questa mattina ha approvato con 38 voti favorevoli, 4 contrari (Psd’Az) e 4 astenuti (Sardegna è già domani), il Testo Unificato “Modifica del titolo V dello Statuto speciale per la Sardegna” che nello specifico con la modifica dell’art. 43, propone al Parlamento la cancellazione delle Province, a partire da quelle storiche di Cagliari, Sassari e Nuoro. Non hanno partecipato al voto i consiglieri dell’opposizione di centrosinistra. L’ultimo passaggio necessario per far diventare effettiva la legge, è il voto della Camera e del Senato.

Il voto dell’Aula segue quello della commissione Autonomia del Consiglio regionale, presieduta da Ignazio Artizzu, che aveva ha dato il via libera il 3 settembre.

La riforma, lo ricordiamo, è il cavallo di battaglia dei Riformatori Sardi, già principali promotori dei referendum che hanno portato alla cancellazione delle Province di Carbonia Iglesias, Olbia Tempio, Medio Campidano ed Ogliastra. In più occasioni il vicepresidente del gruppo Franco Meloni ha lanciato un chiaro messaggio agli alleati della coalizione di centrodestra: «Siamo pronti ad uscire dalla maggioranza se la riforma verrà fermata». Il Consiglio non ha fermato la riforma ed ora c’è da attendere il pronunciamento dei due rami del Parlamento e, soprattutto, la legge di riforma delle autonomie locali, perché c’è da redistribuire le competenze fino ad oggi assolte dalle Province.

Soddisfazione per l’approvazione della legge è stata espressa dai consiglieri regionali del PdL Angelo Stochino e Renato Lai.

«Crediamo che fosse indispensabile, nei confronti dei tanti cittadini sardi che con il referendum hanno palesemente chiesto alla politica di cancellare non solo le province di nuova istituzione – hanno detto i due consiglieri regionali del PdL –  approvare questo testo normativo che precede la legge di riordino degli enti locali al fine di stabilire meglio e di più le competenze che i comuni e la Regione dovranno assumere per cercare di offrire ai cittadini sardi servizi sempre più migliori e a costi ridotti. Il percorso che segue all’approvazione della modifica dell’art. 43 dello Statuto Speciale, pur con i limiti che sono in capo al legislatore regionale anche per tale tipo di prerogativa primaria, dovrà garantire a tutti i territori della Sardegna di avere una loro rappresentatività attraverso organismi istituzionali nuovi che superino la configurazione delle province abolite dal referendum popolare.»

«Il PdL è coerente con l’esito dei quesiti referendari e l’approvazione della legge – aggiungono altri due consiglieri regionali del PdL, Pietro Pittalis e Antonello Peru – è la conseguenza delle riforme annunciate nel programma elettorale del presidente Cappellacci. Crediamo nell’attuazione piena delle scelte dei sardi con i referendum. Dopo questa prima fase che avvia l’iter per la cancellazione integrale dell’istituzione Provincia chiediamo che anche il Parlamento acceleri l’iter per la modifica definitiva dello Statuto Speciale della Sardegna così come voluto dal Consiglio regionale. Nessun sardo deve temere questo processo di riforme, tantomeno i dipendenti delle province perché salvaguardare i posti di lavori e i servizi finora erogati dagli enti intermedi non dovranno essere messi in discussione. Queste riforme consentiranno di razionalizzare le risorse e consentire di avviare e potenziare altri servizi e altre iniziative. Quanto si risparmierà dagli apparati che saranno cancellati – concludono Pietro Pittalis e Antonello Peru – sarà utilizzato per far crescere i servizi necessari per i nostri cittadini.»

A distanza di 48 ore dalla visita del Papa, nel corso della quale sono stati portati all’attenzione generale i gravissimi problemi determinati dalla crisi socio-econonica in cui versa il Sulcis Iglesiente, e che ha visto il Papa invitare i lavoratori a non farsi rubare la speranza, ad avere coraggio e a continuare a lottare, è riesplosa stamane la protesta dei lavoratori dello stabilimento Alcoa e delle imprese d’appalto, a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione.

I lavoratori si sono ritrovari davanti ai cancelli chiusi dello stabilimento di Portovesme, dove hanno deciso di andare a Cagliari, a manifestare in via Trento. Sono partiti alle 8.30 con bandiere, giubbotti da lavoro e caschetti, rallentando il traffico sulla strada statale 130, alle porte di Cagliari.

Davanti al Palazzo della Regione sono stati vissuti momenti di grande tensione. Un gruppo di operai ha tentato di forzare il cordone di sicurezza formato dalle forze dell’ordine e ci sono stati alcuni scontri che hanno visto un ispettore della Digos ferito. Una volta ritornata la calma, una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta dall’assessore dell’Industria, Antonello Liori, al quale hanno lamentato i gravi ritardi accumulati sia dal Governo sia dalla Regione nel processo avviato per la cessione dello stabilimento e la ripresa della produzione. Altri motivi di protesta sono stati la mancanza di continuità nell’erogazione della cassa integrazione ed il mancato avvio dei corsi di formazione previsti per i lavoratori delle imprese d’appalto.

Foto d'archivio.

Foto d’archivio.