25 November, 2024
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Al via lunedì 22 luglio la rassegna letteraria in piazza Pichi, organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Iglesias. Gli appuntamenti previsti fino al 29 agosto, presentazione di libri ed incontri letterari, sono sedici.

Lunedì 22 luglio, alle 20.00, è in programma la presentazione di “La chiave di Velikovsky”, di e con Daniele Congiu. Arkadia editore.

Giovedì 25, alle 20.30, “Il libro che mi piace”, a cura dell’associazione “La Mandragola”.

Venerdì 26, alle 20.00, “Luoghi e personaggi all’ombra delle miniere”, introduce Giampaolo Atzei e prosegue la conversazione Martino Contu, autore del testo “Studi, ricerche e contributi storiografici sulla Sardegna contemporanea”, Aipsa edizioni 2012.

L'incontro svoltosi all'Ausi di Iglesias.

L’incontro svoltosi all’Ausi di Iglesias (foto di Tamara Peddis).

Si è tenuto questa mattina nell’Aula Magna dell’Ausi, a Monteponi, un incontro per il Cammino Santa Barbara, nell’ambito degli incontri territoriali di promozione del progetto “Turismo identitario, culturale e religioso” . Dopo le riunioni operative del maggio scorso per i Cammini di Santu Jacu (a Mandas) e di San Giorgio vescovo (a Suelli), l’assessorato regionale del Turismo e l’agenzia Sardegna Promozione hanno dato continuità al progetto, che prevede la valorizzazione dei percorsi dello spirito riuniti sotto il brand “Cammini di Sardegna”, organizzando un appuntamento di presentazione e programmazione del Cammino di Santa Barbara, che potrebbe rientrare all’interno del “brand”.

Il Cammino di Santa Barbara coinvolge 19 Comuni: Arbus, Buggerru, Carbonia, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Gonnosfanadiga, Guspini, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Antioco, Villacidro e Villamassargia. Il Cammino di Santu Jacu, il Cammino di San Giorgio ed il Cammino di Santa Barbara, sono i primi tre percorsi di questo tipo (ne seguiranno altri) che la Regione promuove e affianca agli itinerari dello Spirito “Arte romanica, natura e spiritualità” e “Miniere, nuraghi e spiritualità”, già selezionati per far parte dei programmi di promozione 2013 dell’Opera romana pellegrinaggi.

La prima fase degli incontri sul territorio si chiuderà con l’incontro delle principali “destinazioni” di pellegrinaggio in Sardegna (tra cui Laconi, Gesturi, Galtellì e Orgosolo). A conclusione del calendario di appuntamenti operativi, la Regione metterà a punto un programma di attività orientato a favorire l’incontro di domanda e offerta con azioni quali educational tour e legate alla crescita formativa nel settore, nonché finalizzate all’organizzazione del secondo Forum/workshop regionale del turismo identitario, culturale e religioso.

Giorgio Locci.

Giorgio Locci, consigliere regionale del PdL.

 

Simona De Francisci.

Simona De Francisci, assessore regionale della Sanità.

Il consigliere regionale del PdL Giorgio Locci ha presentato un’interrogazione all’assessore della Sanità, Simona De Francisci, per l’esenzione dal ticket sanitario per i portatori di pacemaker e per i portatori di defibrillatore impiantabile.

«I portatori di defibrillatore impiantabile, come anche i portatori di pacemaker – spiega Giorgio Locci – risultano soggetti al pagamento del ticket per una prestazione chiaramente connessa alla patologia cronica invalidante. Pertanto appare necessario correggere e adeguare il Nomenclatore Tariffario Regionale.»

Giorgio Locci, primario cardiologo in aspettativa, riferisce come ai pazienti a cui è stato installato il defibrillatore impiantabile, per il pagamento del ticket per la visita di controllo viene inserito il codice 89.48.1 relativo, invece, alla prestazione “Controllo e Programmazione del pacemaker”. Ciò accade per il mancato adeguamento, da parte del ministero della Sanità, di questa nuova prestazione da inserire nell’ambito del codice A02 (002) vale a dire “Malattie Cardiache e del Circolo polmonare”.

Giorgio Locci, nell’interrogazione, rimarca come, sia la Lombardia sia la Toscana, adottando una delibera di Giunta, hanno potuto correggere questa palese ingiustizia nei confronti di persone affette da gravi patologie cardiache.

«Il defibrillatore automatico impiantabile – precisa il consigliere regionale originario di Sant’Antioco – è, infatti, un dispositivo salvavita per pazienti a elevato rischio di arresto cardiaco e questi devono, necessariamente, sottoporsi a controllo almeno tre volte l’anno. La prestazione tecnologica è relativamente recente, perciò il controllo medico non è ancora inserito nel Nomenclatore tariffario nazionale, la stessa visita ambulatoriale, pur in presenza di una patologia cronica invalidante, non è esente dal pagamento del ticket anche perché, come detto, la prestazione è codificata fra i pazienti dotati di pacemaker.»

«Queste due patologie, quindi, dovrebbero essere esenti dal pagamento del ticket – spiega ancora Giorgio Locci – ma per quanto riguarda i portatori di pacemaker, la problematica non è emersa in quanto la larga maggioranza dei pazienti è in età geriatria, pertanto già esenti per limiti d’età. I portatori di defibrillatore, invece, sono prevalentemente persone di età adulta o giovane.»

Per questi motivi, Giorgio Locci chiede all’assessore della Sanità di adeguare la Sardegna, come la Lombardia e la Toscana, al fine di correggere questa grave ingiustizia prevedendo, nella delibera di giunta ad hoc, l’esenzione dal ticket sia per i portatori di pacemaker sia per i portatori di defibrillatore impiantabile, inserendo queste tra le prestazioni del codice A02(002).

Il cinema, tra le sue capacità, annovera l’essere anche luogo di rielaborazione dei nostri ricordi; parte integrante dell’individuo; luogo di sedimentazione della memoria e dell’immaginario. La capacità, quindi, di fare memoria.

E il ricordo è parte indissolubile dell’essere uomo perché è essenza dell’esistere, perché è luogo di identificazione. Il cinema anche come processo sociale, come sguardo dell’altro. E la memoria, sempre in correlazione con quella altrui, grazie al cinema, assicura ricordi attraverso racconti e offre modelli sconosciuti all’immaginario, che divengono esperienza individuale, perché il cinema è memoria nomadica, rappresenta un punto di vista, qualcuno che osserva la realtà per garantire memoria.
È questo l’assurto di base della rassegna cinematografica Il Cinema della Memoria, parte integrante della VII edizione di Mare e Miniere, manifestazione che, dal 2005 al 2009, ha rappresentato una tra le più significative iniziative di promozione culturale e turistica del panorama regionale. L’evento è nato con l’intento di creare un ponte tra i comuni della costa e dell’interno allo scopo di riscoprire, tutelare e valorizzare le bellezze del Sulcis Iglesiente e Guspinese, creando nuove opportunità di sviluppo locale attraverso il canale turistico.
Negli anni, infatti, Mare e Miniere è riuscita a valorizzare i “giacimenti” di mare ed i luoghi di estrazione mineraria proponendo un viaggio tra siti di grande valore storico, archeologico e minerario, che hanno fatto da scenario a significativi momenti artistico-culturali: musica, cinema, teatro, danza, letteratura, mostre fotografiche, laboratori di animazione rivolti ai più piccoli, incontri enogastronomici.
Ogni edizione ha goduto della partecipazione entusiastica di migliaia di persone, sia residenti nel territorio che turisti.
Tra i grandi nomi che hanno fatto la storia della rassegna si ricordano Antonella Ruggiero, Elena Ledda, Max Gazzè, Paola Turci, Marina Rei, Sergio Cammariere, gli Avion Travel, Michael Nyman, Lino Cannavacciuolo, Rita Marcotulli, Gavino Murgia, Antonello Salis e Paolo Damiani. Grandi eventi artistico-culturali come Sonos ‘e Memoria, Cainà, l’isola ritrovata, Moby Dick, Etnika, ecc. hanno rappresentato alcuni dei momenti di eccellenza della manifestazione. Ma anche cinema, letteratura, teatro e approfondimento con Valentina Cervi, Valerio Mastandrea, Gianfranco Cabiddu, Stefano Mordini, Sergio Staino, Moni Ovadia, Massimo Carlotto, Francesco Abate, Ivano Marescotti, Ricky Gianco, Mario Tozzi.
Nel bienni 2010 -2011, la rassegna è stata sospesa, creando un vuoto nell’offerta culturale dell’intero territorio regionale. Nel 2012, però, il progetto ha ripreso piede anche su iniziativa delle associazioni Art.In ed Elena Ledda Vox che, in stretta collaborazione con il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna e con il contributo del Centro Servizi Culturali (che ha curato le serate cinematografiche), hanno strutturato un interessante programma di circa 40 appuntamenti che ha coinvolto 12 Comuni.
«L’edizione 2013 – spiega Paolo Serra, direttore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria – oltre a confermare pienamente la linea intrapresa nelle manifestazioni passate, ambisce a rappresentare una start-up nel progetto della nascente Fabbrica del Cinema. Questo, di fatto, ha già preso il via attraverso il pluridecennale lavoro di raccolta, digitalizzazione e valorizzazione del materiale audiovisivo del territorio del Sulcis Iglesiente che, con la definitiva ubicazione del progetto presso la palazzina della ex Direzione Amministrativa nella Grande Miniera di Serbariu, si potranno finalmente diffondere con la più efficace apertura, garantito da una migliore collocazione tecnico-logistica, del servizio pubblico di prestito e consultazione del patrimonio di memoria cinematografica e audiovisiva del territorio.»
Ed è in quest’ottica che la rassegna Il Cinema della Memoria andrebbe ad inserirsi.
L’edizione 2013 di Mare e Miniere avrà un’impostazione più caratterizzante, rispetto al passato, con una serie di proiezioni che hanno come denominatore comune proprio la memoria storica cinematografica e audiovisiva di parte dell’isola.
Un viaggio, quello proposto, che porterà gli abitanti del sud ovest sardo ad esplorare un patrimonio d’inestimabile valore, un altro modo per conoscere la Sardegna, le proprie radici, attraverso lo sguardo che i alcuni tra i più importanti autori cinematografici sardi hanno voluto volgere negli anni a un’isola ricca di tradizioni ma anche di contraddizioni, dove saperi e bellezze naturalistiche hanno saputo convivere con la modernità, miraggio di uno sviluppo che non vuole saperne di decollare.

La rassegna è organizzata in collaborazione con l’Associazione Sonebentu.

Calendario della rassegna:

  • NARCAO 21/07/2013 MINIERA ROSAS 21.30 L’ultimo pugno di terra, del regista Fiorenzo Serra
  • PORTOSCUSO 25/07/2013 VECCHIA TONNARA 21.30 Antonio Sussarello, i documentari (con regista Contini)
  • CARBONIA 26/07/2013 ARENA MIRASTELLE 21.30 Il cinema di Fiorenzo Serra
  • SANTADI 31/07/2013 CENTRO SOCIALE 21.30 Il figlio di Bakunin, di Gianfranco Cabiddu
  • CALASETTA 5/08/2013 AULA CONSILIARE 21.30 L’Amore e la Follia,di Giuseppe Casu (con regista)
  • VILLAMASSARGIA 8/08/2013 CASA FENU 21.30 Vita di miniera 4 documentari in un unico appuntamento: Scritto sulla pietra, di Gianfranco Cabiddu; Storie di Miniera. Fatti delle miniere del Sulcis Iglesiente, di Antonello Cara; Sardegna mineraria, di Guido Costa; Sciopero dei minatori Iglesias – Montevecchio
  • GONNESA 2/09/2013 S’OLIVARIU 21.00 Treulababbu (Le ragioni dei bambini), di Simone Contu (con regista)
  • SANT’ANNA ARRESI 3/09/2013 PIAZZETTA DEL NURAGHE 21.00 La Terra Dentro, di Stefano Obino (con regista)
  • CARLOFORTE 4/09/2013 PIAZZA PEGLI 21.00 La Terra Dentro, di Stefano Obino (con regista)
  • SANT’ANTIOCO 5/09/2013 ARENA FENICIA 21.00 Marie – Maria, di Nicola Contini – Mani e volti, di Lucia Argiolas (con regista)

Il Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, visto il successo delle edizioni passate, anche quest’anno organizza, in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Portoscuso e Sant’Anna Arresi e con l’Associazione Sonebentu, una nuova edizione di “Cinema sotto le Stelle”, che si realizzerà a cavallo tra i mesi di luglio e agosto.

La formula negli anni ha riscontrato un notevole gradimento da parte dei cittadini dell’intero territorio.
Il programma elaborato per l’estate 2013 abbraccierà più generi cinematografici offrendo titoli che, di fatto, potranno essere apprezzati da un vasto pubblico, per interessi ed età.

Questo il calendario della manifestazione:

Portoscuso, arena Piazza Municipio – ore 21.30

  • 23/07 Viva l’Italia
  • 30/07 Il rosso e il Blu
  • 06/08 The Way Back

Sant’Anna Arresi, arena Piazzetta del Nuraghe  – ore 21.30

  • 22/07 Hotel transylvania
  • 24/07 Il rosso e il Blu

Da qualche giorno è attivo nella sede dell’Informagiovani comunale di via Argentaria, a Iglesias, un centro pubblico di accesso alla rete realizzato nell’ambito del Progetto @ll-in.

L’iniziativa è finalizzata a semplificare l’accesso di tutti i cittadini alle risorse informative e ai servizi offerti dalla rete Internet e si inquadra nell’obiettivo operativo 1.1.3 “Promuovere l’inclusione dei soggetti esclusi” previsto dal P.O.R. FESR 2007-2013 Asse I – Società  dell’Informazione.

Sono a disposizione degli utenti, previa registrazione, 8 postazioni con PC per la navigazione in internet dotati di webcam e lettore di smart card e una stampante di rete multifunzione. Inoltre, grazie ad un Hot Spot viene offerta la  possibilità di portare il proprio computer portatile o palmare ed  utilizzare la rete Wi-Fi.

Gli utenti registrati, accedendo al proprio profilo utente possono gestire varie funzionalità offerte dal sistema: utilizzo  di un borsellino elettronico per usufruire di servizi che richiedono pagamenti di piccoli importi (stampe, fotocopie, masterizzazioni su CD e DVD, navigazione a pagamento su internet nelle ore fuori convenzione); prenotazione di una  postazione; fruizione moduli e-learning di alfabetizzazione  informatica; orientamento all’utilizzo delle nuove tecnologie e  dei servizi online erogati dalle Pubbliche Amministrazioni.

Le postazioni saranno a disposizione dell’utenza gratuitamente negli orari di apertura al pubblico (orario minimo gratuito garantito) del Centro Informagiovani, e a pagamento al di fuori dell’orario minimo gratuito garantito.

L’Informagiovani è aperto al pubblico il lunedì e il mercoledì dalle 16.00 alle 19.00, il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.30.

La sede della Provincia in via Mazzini a Carbonia.

La sede della Provincia di Carbonia Iglesias in via Mazzini a Carbonia.

 

Emanuele Cani.

Il deputato del PD Emanuele Cani.

Sette deputati del Partito Democratico hanno presentato un’interrogazione al ministro degli Interni, Angelino Alfano (Popolo della Libertà), primo firmatario Emanuele Cani, sulla legittimità del commissariamento delle Province.

Questo il testo integrale:

«Con Decreto del Presidente della Regione Sardegna n. 9/E del 10 marzo 2012 sono stati indetti i referendum ai sensi della legge regionale 17.7.57 n. 20 recante “ Norme in materia di referendum popolare regionale”, la consultazione referendaria svoltasi nella giornata del 6 maggio 2012 prevedeva 5 quesiti consultivi e 5 quesiti abrogativi;

successivamente, in esito alla consultazione referendaria, il 25 maggio 2012 il Presidente della Regione Sardegna ha provveduto, con Decreti n. 66, n. 69, n. 71 e n. 73, ad abrogare le norme istitutive delle province di Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia Tempio e le norme di modifica delle circoscrizioni provinciali;

sempre con Decreto del 25 maggio 2012 n. 65, il presidente della Regione Sardegna ha decretato il risultato del referendum consultivo n. 5 inerente l’abolizione delle quattro province storiche della Sardegna: Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano;

la legge regionale 25 maggio 2012 n.11 recante “Norme sul riordino delle autonomie locali e modifiche alla legge regionale 18 marzo 2011, n.10, ha disposto che “gli organi provinciali in carica assumono in via provvisoria, e sino al 28 febbraio 2013, la gestione delle funzioni amministrative attribuite alle otto province che saranno soppresse all’esito dei referendum svoltisi il 6 maggio 2012 e provvedono alla ricognizione di tutti i rapporti giuridici, dei beni e del personale dipendente ai fini del successivo trasferimento”;

con legge regionale del 27 febbraio 2012 è stata, successivamente, disposta la proroga fino al 30 giugno 2013 dei termini di cui all’articolo 1 della legge regionale 25 maggio 2012 n. 11 fissati  dapprima al 28 febbraio 2013,  è bene precisare che in tale arco temporale non sono sopravvenute delle modifiche in ordine all’assetto delle autonomie locali;

anche dopo il 27 febbraio gli organi regionali in carica non hanno attuato alcun provvedimento volto a modificare l’assetto degli enti locali attualmente vigente, anche se messo in discussione dagli esiti della consultazione referendaria del 6 maggio 2012, fino ad arrivare alla data del 28 giugno 2013 senza una proposta organica di riordino dell’assetto delle autonomie locali; 

nonostante ciò con legge regionale del 28 giugno 2013 n. 15 recante “Disposizioni Transitorie in materia  di riordino delle Province” in particolare con l’articolo 1 comma 3 è stata disposta la nomina di 5 commissari straordinari al fine di assicurare la continuità delle funzioni già svolte dalle province e per predisporre entro sessanta giorni dall’insediamento gli atti contabili, finanziari e patrimoniali ricognitivi e liquidatori necessari per le procedure conseguenti alla riforma;

appare utile precisare che la nomina di tali commissari è avvenuta, con delibera della Giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione Sardegna al di fuori delle vigenti norme relative al commissariamento degli enti locali i cui casi sono previsti e disciplinati dall’art.141 del D.Lgs 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali),  e tra i quali non è contemplato quello della soppressione degli Enti medesimi;

inoltre, l’articolo 1 della legge regionale 28 giugno 2013 n. 15 ha disposto che il Consiglio Regionale entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge medesima provveda ad approvare una proposta di legge costituzionale di riforma organica dell’ordinamento degli Enti Locali, ma ad oggi, trascorsi 18 giorni dall’approvazione di tale norma, non vi è ancora una proposta organica di riordino;

le scelte compiute dall’Amministrazione regionale in particolare la nomina dei 5 commissari per le Province antecedentemente alla scadenza del mandato delle cariche elettive e soprattutto senza che ci fosse una proposta organica di  riordino delle autonomie locali, ad oggi non ancora realizzata, stanno portando ad un grave incertezza nelle attività e nella gestione delle funzioni di competenza degli Enti provinciali anche perché la legge approvata dalla maggioranza regionale non prevede una scadenza temporale per i commissariamenti;

considerato, inoltre che:

i compiti dei commissari sono indicati al comma 3 dell’art. 1 della citata legge 28 giugno 2013 n. 15, laddove si precisa che per “ assicurare la continuità dell’espletamento delle funzioni già svolte dalle province, nelle more dell’approvazione della legge di cui al comma 2, per le province, in relazione alle quali sono stati  proposti  i  quesiti  abrogativi,  di  Carbonia Iglesias,  Medio  Campidano,  Ogliastra  e  Olbia Tempio, soppresse a seguito dei referendum svoltisi il 6 maggio 2012, e del relativo decreto del Presidente  della  Regione  25  maggio  2012 n.  73,  sono  nominati,  con  delibera  della  Giunta Regionale,  su proposta  del Presidente  della  Regione,  commissari straordinari  che  assicurano  la continuità  delle  funzioni  già  svolte  dalle  province  e  predispongono  entro  sessanta  giorni dall’insediamento gli atti contabili, finanziari e patrimoniali ricognitivi e liquidatori necessari per le procedure conseguenti alla riforma di cui al comma 2, con particolare riferimento a: 

lo stato di consistenza dei beni immobili e mobili; 

la ricognizione di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi; 

la situazione di bilancio; 

l’elenco dei procedimenti in corso; 

le tabelle organiche, la composizione degli organici, l’elenco del personale per qualifiche e ogni altra indicazione utile a definirne la posizione giuridica.” ;

appare doveroso sottolineare il grave fatto che tale norma disponga la nomina di una figura monocratica che dovrebbe provvedere “all’amministrazione ordinaria dell’ente e garantire  il proseguimento dell’esercizio delle funzioni e  dell’erogazione dei servizi alla data di  entrata in vigore  della  presente  legge,  anche  attraverso  l’affidamento  diretto  ad  organismi  a  totale partecipazione pubblica, nel rispetto della normativa comunitaria”;

tale previsione legislativa stabilisce la totale sostituzione dell’organo politico collegiale democraticamente eletto con soggetti arbitrariamente nominati-:

si chiede di sapere se la nomina dei commissari disposta dalla Giunta Regionale possa essere ritenuta  legittima;

considerata la singolarità della situazione  descritta in premessa,  si chiede di conoscere se, una volta nominati i commissari, si possa e si debba ritenere che il segretario generale della provincia, dipendente del Ministero dell’interno,  continui ad esercitare regolarmente tutte le sue funzioni, compresa quella di direttore generale, laddove conferite, e tutte le altre connesse alla sua figura, tra le quali in particolare l’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.»

Pallone 1

Sono aperti i termini per la presentazione delle domande per la ripartizione dei fondi destinati alle società sportive, della legge regionale 17/1999, relativi all’anno 2012.

Le associazioni sportive interessate dovranno far pervenire le domande all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia entro le ore 12.00 del 5 settembre 2013, a pena di esclusione.

L’avviso e la modulistica sono reperibili nel sito del Comune www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione bandi e concorsi – altri bandi, oppure presso gli uscieri del Palazzo comunale e della Torre Civica in Piazza Roma.

Ulteriori informazioni possono essere richieste presso gli Uffici del Settore Cultura e Sport, Torre Civica (3° Piano); ai numeri 0781/694411-694417 o ai seguenti indirizzi di posta elettronica: e.mei@comune.carbonia.ca.it – dsabiu@comune.carbonia.ca.it

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Il cavaliere d’Italia, splendido esemplare protetto ai sensi della legge 11 febbraio 1992, n. 157 – Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, nidifica nelle zone umide del Sulcis, soprattutto a Is Solinas. I pulcini abbandonano il nido dopo poche settimane ed imparano a volare ad un mese di vita. E’ un vero spettacolo assistere al volo delle femmine intorno al nido, a difesa dei loro piccoli, con un lamento continuo per allontanare gli ospiti indesiderati. L’obiettivo della mia fotocamera lo ha documentato in una calda giornata di luglio.