24 November, 2024
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Alessandra Pintus
Nonostante siano diminuiti i contributi regionali ed aumentati gli alunni con disabilità certificata, frequentanti gli istituti superiori di secondo grado del Sulcis Iglesiente, la Provincia di Carbonia Iglesias ha confermato il servizio di assistenza educativa specialistica per l’anno scolastico 2013-2014.
La competenza provinciale in merito al supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio, è alla base del progetto di assistenza, ai sensi della Legge 104 del 1992.
«Abbiamo ritenuto opportuno procedere ad esternalizzare il servizio alle cooperative sociali di tipo A, consorzi già esistenti, raggruppamento temporaneo di imprese e consorzi ancora da costituirsi – spiega l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Alessandra Pintus – partendo da uno stanziamento a destinazione vincolata che verrà trasferito dalla Regione pari a 159 mila euro. Tuttavia, tali risorse risultano comunque insufficienti a coprire l’intero fabbisogno, rilevato con le istanze pervenute: pertanto, per garantire almeno un servizio minimo essenziale efficiente e dignitoso – sottolinea Alessandra Pintus -, è necessario integrare il sostegno regionale, reperendo nuove risorse.»
Il progetto di assistenza educativa specialistica durerà circa 36 settimane a decorrere dal mese di settembre 2013 e fino a giugno 2014, per un fabbisogno complessivo di oltre 200 mila euro.
«Al fine di non intaccare la qualità del servizio sempre garantito al territorio, a tutela del formale e sostanziale diritto all’istruzione per tutti – conclude l’assessore provinciale -, abbiamo quindi ravvisato la necessità di incrementare lo stanziamento che verrà trasferito dalla RAS, mediante l’utilizzo di fondi del bilancio di previsione 2013 per circa 42 mila euro.»

 

La Provincia n° 259 pagina 01

Il 22 dicembre 1995 nasceva “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, un nuovo periodico nel panorama editoriale regionale.
Perché un nuovo giornale, titolava l’editoriale del numero 0. «Un territorio investito da una così grave crisi economica, ha bisogno di forze e strumenti nuovi, capaci di trasmettere quotidianamente la voglia di reagire e di andare avanti, di non arrendersi con una facile quanto drammatica fuga dal campo di battaglia. La Provincia del Sulcis Iglesiente nasce con questo spirito, con la volontà di dare un contributo al rilancio ed alla crescita del territorio in un campo sempre più importante qual’è quello della comunicazione».

Sono passati 18 anni e i problemi del territorio sono sempre gli stessi, forse ancora più gravi ed oggi più di ieri si avverte la necessità di “resistere” e di lavorare tutti insieme per costruire il futuro.

Quando nasceva il giornale, la nuova Provincia era ancora di là da venire. E’ arrivata, ha vissuto otto anni, e per volontà popolare ha concluso anzitempo il suo percorso, insieme alle province di Olbia Tempio, del Medio Campidano e dell’Ogliastra, con il commissariamento deliberato dal Consiglio regionale venerdì 28 giugno 2013.

Il giornale continua la sua storia e raddoppia il suo impegno con l’ingresso nello straordinario mondo di internet, con la versione on line.

«Entusiasmo, coraggio ed un pizzico d’incoscienza». L’editoriale del numero 0 de “La Provincia del Sulcis Iglesiente” esordiva con queste parole, e quelle che erano le principali componenti della nuova iniziativa editoriale, sono valide ancora oggi al debutto della versione on line.

“Resistere” in questi 18 anni non è stato facile, la crisi economica si è riflessa inevitabilmente sul mercato pubblicitario, il giornale alcuni anni fa da quindicinale è diventato mensile, ma ha migliorato la sua veste grafica, con il colore nella prima e nell’ultima di copertina e in alcune pagine interne, ed ha confermato la caratteristica della distribuzione gratuita su tutto il territorio che nel 1995 era una novità pressoché assoluta non solo a livello regionale, si è rivelata una scelta vincente ed è stata poi adottata da analoghe iniziative sia nell’Isola sia in altre regioni italiane.

Quello che nasce oggi è un progetto ambizioso che, grazie alla “Rete”, è destinato ad un pubblico più vasto, ben oltre i confini territoriali e regionali. L’impegno è gravoso ma l’entusiasmo, il coraggio ed il pizzico d’incoscienza sono gli stessi che animarono gli esordi della versione cartacea nell’ormai lontano 1995.

Il sito non è ancora completo ma abbiamo voluto “rompere il ghiaccio” oggi, 1 luglio 2013, e lavoreremo per farlo crescere rapidamente, con un’ampia documentazione fotografica (caratteristica anche della versione cartacea)  ed un occhio di particolare riguardo alla valorizzazione dello straordinario patrimonio ambientale del territorio.

Giampaolo Cirronis

L’assessorato regionale degli Enti locali, finanze e urbanistica ha liquidato 21 milioni e 110mila euro alle province e 146 milioni e 193 mila euro ai comuni, somme corrispondenti al 40 percento del Fondo unico per l’anno 2013, al netto delle somme già erogate in sede di esercizio provvisorio. Con questo provvedimento vengono liberati in favore degli Enti locali, nuovi fondi utili, da un lato, allo sviluppo territoriale nei comuni e nelle province isolani, dall’altro, ad attivare nuovi canali di investimento nei settori nevralgici dell’economia locale.

Nel dettaglio la ripartizione del 40% del Fondo unico per i comuni isolani prevede: oltre 40 milioni e 765mila euro per i comuni in provincia di Cagliari; più di 10 milioni e 600mila per quelli in provincia di Carbonia Iglesias; oltre 16 milioni e 480mila per i comuni in provincia di Nuoro; 6 milioni e 372mila per quelli della provincia dell’Ogliastra; 22 milioni e 344mila per i comuni in provincia di Oristano; 12 milioni e 146mila per quelli in provincia di Olbia Tempio; 27 milioni e 555mila euro per i comuni della provincia di Sassari e, infine, quasi 10 milioni per quelli in provincia di Villacidro e Sanluri.

Riguardo le province, i 21 milioni spettanti in base al 40% del totale sono divisi in: 5 milioni e 257mila euro alla provincia di Cagliari; 2 milioni a quella di Carbonia Iglesias; 1 milione e 820mila a quella del Medio Campidano; 2 milioni e 464mila per quella di Nuoro; 1 milione e 484mila per la Provincia dell’Ogliastra; 2 milioni per quella di Oristano; oltre 2 milioni per quella di Olbia Tempio e, infine, 3 milioni e 560mila per la provincia di Sassari.

Contestualmente la Regione ha ripartito anche 52 milioni 775 mila euro alle province e 371milioni 243mila euro ai comuni delle somme del fondo Unico per l’anno 2013, in base alle modifiche apportate con la legge Finanziaria del 23 maggio 2013.

Carbonia di notte

 

Inizia mercoledì 10 luglio la quarta edizione di “Nottinsieme”. L’Amministrazione comunale di Carbonia, sentite le diverse parti coinvolte nella programmazione dell’evento, ha preferito posticipare di una settimana l’inizio della manifestazione 2013 per consentire a tutti i partecipanti di perfezionare l’organizzazione per l’avvio dell’iniziativa.

Arrivata alla quarta edizione, la manifestazione estiva di svago, intrattenimento e shopping sotto le stelle, interesserà via Gramsci, piazza Matteotti, via Fosse Ardeatine, Piazza Roma, parte di via Nuoro e di Piazza Ciusa.

Tutti gli interessati possono richiedere ulteriori informazioni sulla manifestazione rivolgendosi all’assessorato allo Spettacolo, al terzo piano della Torre Civica. Telefono 0781.694412 o 348.4406131. E-mail agai@comune.carbonia.ca.it e fdesogus@comune.carbonia.ca.it.

Per coloro che volessero partecipare all’evento, mettendo in vendita i propri prodotti e creazioni o oggetti di seconda mano è possibile rivolgersi alla Pro Loco, in via Marconi 12 a Carbonia, dalle ore 17.30 alle 20.00. Telefono 0781.876216.

Portoscuso 2

Prosegue l’attività di caratterizzazione e messa in sicurezza del territorio comunale. Sono coinvolti nel progetto il comune di Portoscuso, l’Igea, l’Assessorato regionale alla Difesa dell’ambiente, l’Arpas Dipartimento di Portoscuso, l’Asl 7 di Carbonia, l’ISPRA, l’Istituto Superiore della Sanità e l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.

Dal loro coordinamento è stato definito il Piano Operativo di Lavoro.

In particolare sono previste le seguenti attività:
1. monitoraggio acque di falda dell’intero territorio comunale;
2. caratterizzazione suoli per l’integrazione analisi di rischio;
3. monitoraggio sanitario delle matrici vegetali – zootecniche – ittiche;
4. integrazione caratterizzazione degli arenili di Punta S’Aliga e di Portovesme;
5. interventi di M.I.S.E.: rimozione rifiuti in aree comunali.

Riveste particolare interesse il monitoraggio sanitario delle matrici vegetali-zootecniche-ittiche finalizzato ad un approfondimento della valutazione del rischio sanitario al quale la popolazione è esposta per il consumo di alimenti di origine vegetale ed animale prodotti a Portoscuso. E’ stato concordato di eseguire il campionamento ed analisi delle seguenti matrici:

  • latte e foraggio;
  • ovini e caprini. Da ciascun capo verranno prelevati cervello, muscolo, fegato, rene e tessuto osseo;
  • specie ittiche presenti nella laguna del Boi Cerbus;
  • prodotti vegetali quali a titolo indicativo uve, vini, patate, carote, olive, olio, pomodori, cipolle ed altri ortaggi individuati tra quelli a foglie larghe.

Vista la rilevanza dell’argomento il comune di Portoscuso chiede la collaborazione della cittadinanza nel fornire l’autorizzazione alle attività di campionamento dei prodotti di origine vegetale ed animale purché provenienti dal territorio comunale di Portoscuso.

A tal fine, gli interessati possono segnalare la loro disponibilità indicando i propri dati ed un recapito telefonico, nei seguenti modi:

  • via e-mail all’indirizzo ambiente.ecologia@comune.portoscuso.ci.it
  • rivolgendosi direttamente o al telefono a:

Sig.ra Brunella Fois – ufficio ambiente – 07815111407

Geom. Giorgio Musu – ufficio ambiente – 07815111425.

Giba

Il sindaco di Giba, Learco Fois, ha rivolto un accorato appello ai cittadini per sollecitarli ad una maggiore collaborazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti.

«Sai risultati dell’ultimo trimestre 2013 sulla raccolta differenziata – scrive Fois in un comunicato indirizzato a tutti i cittadini – è emerso, purtroppo, che il nostro paese risulta tra quelli meno virtuosi con una percentuale al di sotto di quella prevista dalla legge. Questo significa che, non raggiungendo la percentuale minima prevista per legge, siamo costretti a pagare delle penalità che, inevitabilmente, incideranno pesantemente sulle tasche dei cittadini, in quanto avranno come conseguenza quella di aumentare la tassa sui rifiuti.»

«La mancata corretta selezione della differenziata da parte di non poche persone – aggiunge il sindaco di Giba – vanifica il lavoro e l’impegno della stragrande maggioranza delle famiglie che invece con pazienza e spirito civico si applicano nel differenziare correttamente i rifiuti. In conseguenza di quanto premesso, per evitare di aumentare la tassa sulla raccolta dei rifiuti, non ci rimane altro da fare che effettuare delle verifiche e dei controlli sulle buste dei rifiuti indifferenziati (buste nere) depositate di fronte alla propria abitazione, per verificare se all’interno di esse vi siano dei rifiuti che non sono stati correttamente differenziati (umido, plastica, vetro, cartone, lattine) che invece si rinvengono nelle buste nere della indifferenziata.»

«Pertanto – sottolinea ancora Learco Fois – nel caso si rinvengano all’interno delle buste nere dell’indifferenziata, rifiuti da differenziare, verrà elevata al cittadino trasgressore una pesante sanzione amministrativa, Si invitano, pertanto, tutti i cittadini a prestare la massima attenzione nel differenziare in modo corretto i rifiuti, in primo luogo per evitare di pagare la multa, ma anche, io direi soprattutto, per scongiurare un aumento certo della tassa sulla raccolta dei rifiuti (nuova Tares)»

«Gli incaricati dei controlli che inizieranno immediatamente – conclue il sindaco di Giba – saranno i vigili urbani che agiranno in collaborazione con la ditta incaricata del ritiro dei rifiuti.»

«La Corte dei Conti ha registrato il decreto attuativo della legge Crescita che rende possibile la fiscalità di vantaggio nei 23 comuni del Sulcis Iglesiente e nelle regioni del Mezzogiorno che hanno inteso riprogrammare parte dei loro fondi europei a questo scopo.»

Lo ha reso noto il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna, che nella precedente legislatura aveva proposto in Senato, con successo, l’allargamento alla Sardegna della possibilità di sperimentare le zone franche urbane e la sperimentazione di un’unica zona di esenzione fiscale nel Sulcis Iglesiente.

Per le piccole e piccolissime imprese, anche a titolo individuale, sarà possibile richiedere e godere di una dotazione finanziaria per compensare (entro un massimo di 200 mila euro) le principali tasse e imposte a loro carico: IRPEF ed IRES, IRAP, INPS dei dipendenti, IMU.

«Ora – aggiunge Sanna – occorre che la Regione Sardegna, senza perdite di tempo, indichi al Ministero dello Sviluppo Economico, che gestirà il bando, le eventuali riserve finanziarie a favore di determinate categorie di imprese. La Provincia di Carbonia Iglesias ha deliberato e trasmesso una sua proposta, io penso che vada bene.»

«Il decreto prevede le modalità di attuazione della Zone di esenzione fiscale anche per le regioni che hanno espresso la volontà di finanziare la sperimentazione con i fondi dell’Unione Europea, a forte rischio di restituzione per i ritardi della spesa. Circa 350 milioni di euro verranno messi a disposizione della misura in Sicilia, Puglia, Calabria, Basilicata e Campania, che hanno provveduto alla rimodulazione dei loro programmi in accordo con il Ministro della Coesione Territoriale. Unica Regione che manca all’appello è la Sardegna. Nella nostra Isola potrebbero partire Zone di esenzione fiscale nei quartieri disagiati di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Selargius, Oristano, Alghero, Sassari ed Olbia, mentre Carbonia ed Iglesias inizieranno l’applicazione nell’ambito del Piano Sulcis. Altre Regioni, come la Sicilia hanno individuato con legge propri parametri per individuare territori dove trova applicazione la fiscalità di vantaggio, e tali aree sono state introdotte nell’accordo con il Governo. Perché la Sardegna – al di là del Sulcis Iglesiente – rimane al palo?

Sulla posizione della Regione Sardegna – conclude Francesco Sanna – sto chiedendo chiarimenti, in una interrogazione, al Ministro della Coesione Territoriale, professor Carlo Trigilia.»

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

La Asl 7 ha provveduto a pagare direttamente gli stipendi di gennaio, febbraio, marzo e aprile scorsi in favore di circa 60 lavoratori dipendenti dell’Aias sostituendosi in tal modo alla stessa Associazione. Nei giorni scorsi diversi di questi dipendenti hanno chiesto alla ASL notizie circa il pagamento dello stipendio di maggio. Al riguardo il Direttore generale della Asl 7, Maurizio Calamida, ha diffuso una nota nella quale spiega che «in questi giorni la Asl sta provvedendo a pagare all’Aias € 1.243.259,70 a titolo di adeguamento delle tariffe riferite agli anni 2001 – 2003 in applicazione di una apposita sentenza del Consiglio di Stato; è altresì in corso il pagamento a favore di Aias anche della somma di € 720.397,35 a titolo di conguaglio per servizi pregressi. Complessivamente quindi la Asl 7 – ha aggiunto Calamida – sta pagando all’Aias circa € 1.963.000,00, somma diversa ed ulteriore rispetto alle normali fatture mensili che ordinariamente vengono liquidate per l’attività assistenziale svolta. In un recente incontro tenutosi con i rappresentanti dell’Associazione, l’Aias ha dichiarato che, una volta incassate le somme dell’adeguamento delle tariffe, avrebbe provveduto a pagare ai propri dipendenti le mensilità di febbraio-marzo e aprile. Ma, poiché queste mensilità sono già state pagate in buona parte dalla Asl, confidiamo che con i pagamenti in corso in questi giorni l’Aias possa provvedere al pagamento della mensilità di maggio 2013. In questo modo – ha concluso Calamida – l’Amministrazione auspica che i dipendenti dell’Aias possano quanto prima vedersi corrisposte le spettanze del mese di maggio. Non appena dovessero intervenire ulteriori notizie, sarà cura dell’Azienda fornire nuove informazioni».

Maurizio Calamida.

Maurizio Calamida, Direttore generale della Asl 7.

 

Tore Cherchi 47

 

«Il Governo ha confermato la volontà di destinare 124 milioni di euro, provenienti dalle sanzioni dell’Unione Europea ad Alcoa e ad altre aziende di Portovesme, al finanziamento della fiscalità di vantaggio e ha confermato di voler rendere operativo questo speciale regime fiscale entro l’estate – spiega il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi -. Per la valutazione delle 158 proposte presentate al bando 99Ideas, è stata, infine, insediata la Commissione che si riunirà il 9 luglio per concludere i lavori il 12 settembre. Il ritardo sulla tabella di marcia è di tre mesi e mezzo. A questa parte del Piano è connessa la spendita  di 55 milioni di euro.
Sulle infrastrutture, la Regione ha comunicato di aver deciso di assegnare il compito di progettare l’escavo del porto industriale di Portovesme al Consorzio Industriale di Portovesme, che avrà la gestione di 15 milioni di euro per questo scopo. Il ritardo nella decisione è di sette mesi. Sui porti, le cose concretamente in atto riguardano gli approdi minerari e i porti minori. Questo programma è a  gestione provinciale. Gli appalti sono in corso con un investimento di circa sei milioni di euro. Quanto alle opere infrastrutturali nei porti dell’arcipelago, restano al momento congelati dal Governo 34 milioni di euro per opere pubbliche indispensabili, nonostante Provincia, Comuni interessati e Regione si siano concordemente pronunciati sulle opere da fare sulla base degli studi di fattibilità prodotti. Il ritardo da scrivere al Governo, è diventato molto pesante ed è ingiustificato.»
La realizzazione dell’ammodernamento della viabilità (30 milioni di euro) è stata assegnata all’Anas. La Provincia ha consegnato il progetto per la parte di propria competenza.
In conclusione, cantieri aperti si potranno avere nel 2015, se i soggetti responsabili tengono il passo almeno d’ora in avanti. La ripresa immediata degli investimenti pubblici è affidata, dunque, soprattutto alle bonifiche ambientali già autorizzate e a quanto possono mettere in campo gli enti. locali.
Il Sottosegretario De Vincenti ha anche riconfermato l’investimento per un impianto di Biofuel di seconda generazione da parte di una primaria società privata. Tale progetto attiverà nuovi 350 posti di lavoro tra industria e agricoltura. Ha anche avvisato che l’investimento è condizionato al rilascio delle autorizzazioni in tempi compatibili; altrimenti l’imprenditore andrà altrove.
«La conferma della dimensione e dei tempi di attuazione del regime di fiscalità di vantaggio per le piccole e micro  imprese è un risultato rilevante – conclude Tore Cherchi -. Altro risultato rilevante è l’investimento sul biofuel, in grado di generare nuovi 350 posti di lavoro. Non deve essere persa l’occasione per un investimento importante nei biocarburanti. Alla Società proponente l’investimento, la Provincia sta dando l’assistenza richiesta da diversi mesi. Ora, il tutto può essere ufficializzato, perché la Società valuta l’investimento fattibile. Fiscalità di vantaggio e biofuel segno positivo. Sul resto bisogna recuperare ritardi già significativi.»