24 November, 2024
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Si è svolta sabato 18 maggio 2013 l’interessante iniziativa di sensibilizzazione ambientale e pulizia di spiagge e fondali promossa da Marevivo Sardegna per il Sulcis Iglesiente. “Puli…amo il mare della Sardegna” questo il nome dell’iniziativa, ha coinvolto quest’anno i comuni di Masainas, Sant’Antioco e Sant’Anna Arresi, che hanno gentilmente messo a disposizione dell’associazione le meravigliose spiagge di Is Solinas, Maladroxia e Porto Pino. All’evento hanno partecipato centinaia di volontari e le scolaresche dei tre comuni, equipaggiati, seguiti ed aiutati nelle diverse fasi della pulizia degli arenili dai membri dello staff di Marevivo. Nonostante le condizioni meteo marine non favorevoli, anche i fondali sono stati accuratamente puliti, grazie all’intervento dei sub professionisti del Diving Coral Reef. «Marevivo – ha commentato Francesca Lulleri, responsabile comunicazioni di Marevivo Sardegna – ringrazia vivamente tutti i partecipanti per l’ottima riuscita dell’evento, che tuttavia non avrebbe potuto aver luogo senza il prezioso contributo della Provincia di Carbonia Iglesias, dei Comuni di Masainas, Sant’Anna Arresi e Sant’Antioco, della Conservatoria delle Coste Regione Sardegna, della Guardia Costiera di Sant’Antioco e del Corpo Forestale della Sardegna.»

Il Sulcis Iglesiente espone 1

 

Diverse migliaia di persone (forse ventimila anche se è sempre difficile fare una stima precisa) hanno affollato il centro di Carbonia, domenica 9 giugno, in occasione della 7ª Fiera “Il Sulcis Iglesiente espone”, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano, con la partecipazione del Comune di Carbonia e della Provincia Carbonia Iglesias. La fiera ha superato ogni record di partecipazione, con la presenza di ben 227 stand di espositori provenienti da quasi tutta la Sardegna, a conferma del prestigio raggiunto nel settore e, soprattutto, della ferma volontà di tutti di operare uniti per sconfiggere la crisi. Gli organizzatori si sono prodigati in ogni modo per arricchire il programma che, se pur ancora limitato ad una sola giornata, ha presentato varie attrazioni. Tra le più gradite, la presenza della madrina Elenoire Casalegno, arrivata in città insieme al cabarettista Demo Mura che, insieme ad Alverio Cau, ha proposto diversi momenti di intrattenimento. I visitatori, giunti da tutti i Comuni della Provincia e non solo, hanno potuto ammirare la mostra fotografica allestita da Fabio Corona e Fabio Murru nei locali dell’ex ufficio turistico, la sfilata cinofila amatoriale curata dall’Associazione Amici del Canile in piazza Roma, le esibizioni di alcuni gruppi folk e quelle di numerosi artigiani all’opera nei loro stand. Nel corso della giornata è stato possibile degustare i piatti tipici locali ed assistere ad una simulazione di primo soccorso in caso di incidente stradale, curata dall’associazione Asvoc di Carbonia. Contrariamente a quanto previsto dal programma, questa volta non era presente il 1° Reggimento Corazzato di Teulada, in lutto per la tragica scomparsa del capitano Giuseppe La Rosa in Afghanistan. La giornata si è conclusa con il concerto della cantante Maria Giovanna Cherchi sul palco dell’anfiteatro.

«Ringraziamo il Consorzio Fieristico Sulcitano e le associazioni di volontariato per l’eccellente organizzazione – ha commentato Giampaolo Puddu, assessore alle Attività produttive e politiche del lavoro del Comune di Carbonia -. Un ringraziamento particolare va a tutti i 227 operatori che hanno esposto prodotti e creazioni artigianali, e ai numerosi visitatori. Una cornice impressionante e meravigliosa di vita e colori – ha concluso Puddu – che fa ben sperare per il futuro, per il rilancio dell’economia del territorio e per una maggior valorizzazione dei prodotti sardi, dell’artigianato e delle nostre risorse artistiche, ambientali e climatiche.»

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Mentre i 23 comuni della Provincia di Carbonia Iglesias salutano il riconoscimento della “fiscalità di vantaggio” come un primo risultato, ancorché parziale, sulla strada dell’attuazione dei provvedimenti contenuti nel Piano Sulcis per il rilancio di un territorio messo in ginocchio dalla crisi dell’apparato industriale di Portovesme e dal conseguente tracollo dell’intero sistema economico, c’è un altro comune del Sulcis, Teulada che, già pe-nalizzato dalla presenza del poligono militare, ora teme di venire letteralmente travolto proprio dagli effetti della “fiscalità di vantaggio” sui comuni vicini. Probabilmente quando una decina d’anni fa Teulada decise di non aderire alla nuova Provincia di Carbonia Iglesias e di restare legata a Cagliari, i promotori di quella scelta non avrebbero pensato che oggi, no-nostante l’ormai prossima cancellazione della nuova Provincia, si sarebbero trovati a rimpiangere la mancata adesione al nuovo Ente, nel quale avrebbero recitato sicuramente un ruolo più significativo rispetto a quello avuto in questi anni nella Provincia di Cagliari, anche perché la naturale collocazione, non solo geografica, di Teulada, era e resta nel Sulcis. Per sfuggire a quella che rischia di diventare una penalizzazione gravissima e, dal punto di vista economico letale, almeno a breve e medio termine, gli imprenditori di Teulada si sono mobilitati ed hanno dato vita alla LAIT, Libera Associazione Imprenditori Teulada, a sostegno dell’inserimento di Teulada tra i comuni beneficiari della “fiscalità di vantaggio”. Nel giro di poche settimane sono state raccolte oltre cento adesioni ed organizzate numerose iniziative, la principale delle quali, il 18 maggio, ha portato alla serrata completa di tutte le attività produttive del paese ed all’assemblea pubblica da-vanti alla base militare, con la partecipazione di un migliaio di persone. Nell’occasione, presenti gli amministratori del Comune di Teulada ed il sindaco di Villaputzu, altro Comune gravato dal peso delle servitù militari, il discorso è stato allargato alla necessità di vedersi riconosciuti dallo Stato più equi indennizzi rispetto a quelli oggi previsti, ma il problema più impellente resta l’applicazione del decreto sulla “fiscalità di vantaggio”, un treno già in corsa che Teulada deve cercare di prendere al volo, prima che sia troppo tardi. è evidente che il raggiungimento dell’obiettivo non sia facile, ma le condizioni perché Teulada si veda riconosciuto questo diritto, in virtù della sua specificità, ci sono tutte e vanno perseguite in ogni modo anche dalla nuova amministrazione guidata da Daniela Serra, per evitare che una comunità già economicamente depressa, venga condannata a morte senza possibilità di appello.

Giampaolo Cirronis

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Venerdì 31 maggio l’ospedale Sirai di Carbonia ha ospitato una serata d’arte, musica e beneficenza per sensibilizzare i cittadini alla donazione degli organi. La manifestazione “Donare e servire”, è stata la prima ad essere ospitata nella nuova hall dell’ospedale Sirai, spazio presso il quale sono state esposte opere d’arte dello scultore Luigi Angius e dei pittori Ielmo Cara e Stefano Masili. Il benvenuto ai numerosi partecipanti è stato dato dal dottor Sergio Pili, presidente dell’associazione “Amici del Sirai” onlus, fondata dai direttori delle strutture del Sirai. Dopo i convenevoli di rito, ha preso la parola il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, che ha puntato l’attenzione sull’importanza della solidarietà come fonte di luce per chi dona e per chi riceve, perché donare arricchisce e porta ad una crescita personale. Durante la sua piacevole disquisizione sull’argomento ha riportato toccanti parole di Papa Benedetto XVI: «La via maestra da seguire fino a quando la scienza non farà nuove scoperte, dovrà essere la formazione della solidarietà e delle coscienze, capace di fugare pregiudizi e dissipare malintesi, di far crescere in tutti una sempre più crescente consapevolezza dell’importanza della vita». La signora Maria Mereu, responsabile AIDO Carbonia, intervenuta subito dopo, ha invece evidenziato l’importanza di imparare a parlare di donazione con i propri familiari, confrontandosi e fugando le paure. L’impegno da parte delle istituzioni a promuovere un così importante tassello della scienza, è stato presentato per la ASL dal Direttore generale Maurizio Calamida e per il Comune di Carbonia dal vicesindaco, Maria Marongiu, che ha proposto una campagna di sensibilizzazione ri-volta ai diciottenni, un argomento da presentare alla Consulta dei giovani, nata proprio nei giorni scorsi. Maria Marongiu ha poi affrontato il problema che si presenta in una famiglia quando al suo interno qualcuno si ammala dicendo che, quando questo accade, la salute viene a mancare in tutta la famiglia che sente il bisogno di un supporto psicologico e per questo ritiene opportuna la creazione di una rete di solidarietà che, in un momento di debolezza, possa supportare il malato e i propri cari. E, ancora una volta, ha concluso il suo discorso ribadendo l’importanza di coinvolgere i giovani in entrambi i progetti. L’evento è proseguito con una seconda parte, dove il posto dei discorsi è stato preso dalle melodiche note di un concerto per voce e chitarra. Gli artisti, Alice Madeddu alla voce e Davide Mocci alla chitarra, si sono esibiti con composizioni che hanno spaziato da John Dowland, a Friedrich Händel, Mauro Giuliani, Franz Schubert, Arminio Enrichi, Joaquín Rodrigo, H. Villa Lobos e Salvatore Sini. La musica, magistralmente eseguita ed accompagnata dalla voce soave del soprano, ha visibilmente emozionato il pubblico che ha seguito la performance in assoluto silenzio ed ha manifestato il consenso attraverso lunghi applausi e la richiesta di un bis per l’Ave Maria di Schubert. L’auspicio è che questa sia solo la prima di una lunga serie di manifestazioni che nell’unire l’arte alla musica possano portare argomenti sempre più importanti per migliorare la vita di ognuno di noi, perché, come dice lo slogan della serata: “Donare è servire”.

Nadia Pische

Ospedale Sirai Carbonia a colori

 

Per la prima volta nella Asl di Carbonia è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo S-ICD®, il primo e unico al mondo che viene inserito sottopelle senza toccare né il cuore né i vasi sanguigni. L’impianto è stato effettuato con successo lo scorso 29 maggio presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Sirai di Carbonia, diretto dal primario dr. Rinaldo Aste, ed è il terzo intervento di questo tipo eseguito in Sardegna. Il defibrillatore sottocutaneo S-ICD®, introdotto in Italia da Boston Scientific, è un rivoluzionario dispositivo che viene inserito sottopelle e che per le sue caratteristiche di “non invasività” offre ai pazienti una straordinaria alternativa – in termini di efficacia e di sicurezza – rispetto a molti defibrillatori tradizionali. Il dr. Aste, che ha ipotizzato il ricorso alla nuova soluzione terapeutica, ha commentato in modo estremamente positivo l’adozione del nuovo S-ICD®: «Abbiamo potuto offrire a questo paziente, che non aveva altre opzioni terapeutiche, una terapia innovativa con lo scopo di prevenire la morte improvvisa. Questo defibrillatore sottocutaneo rappresenta una delle frontiere più avanzate della medicina minimamente invasiva e ci consente di proteggere i pazienti a rischio di morte improvvisa in modo sicuro ed in-telligente. Inoltre, ed è un aspetto da non sottovalutare, l’impianto ha un impatto molto contenuto anche sul piano estetico. Dobbiamo dare atto all’impegno straordinario dell’Azienda che ci ha consentito di disporre in tempi rapidi di questo nuovo device». Analoga soddisfazione è stata espressa dalla dr.ssa Antonella Piredda, primario di chirurgia, che in collaborazione con il dr. Aste ha eseguito l’impianto: «La procedura chirurgica è poco invasiva e di veloce esecuzione; il sistema S-ICD® viene infatti impiantato sotto la pelle in posizione predefinita, non necessita di elettrocateteri all’interno dei vasi sanguigni e nel cuore e, quindi, non tocca gli organi vitali, con una riduzione significativa delle possibili complicazioni». Il sistema S-ICD® è stato votato quale prodotto più innovativo nel campo dell’elettrofisiologia e delle tecniche cardiache in occasione di Cardiostim 2012 (congresso di cardiologia di rilievo mondiale che si è tenuto a Nizza). L’impianto effettuato al Sirai pone la struttura ospedaliera all’avanguardia nell’adozione di tecnologie mediche innovative e di soluzioni terapeutiche minimamente invasive, finalizzate non solo a garantire ai pazienti cure eccellenti e sicure, ma che sottolineano anche una particolare attenzione e sensibilità alle esigenze psicologiche e personali dei malati. Il Direttore generale Maurizio Calamida si è congratulato con i medici e con tutta l’équipe che ha eseguito l’intervento.

 

Girotonno Premiazione chef Giappone vincitore Premio giuria tecnica

Il Giappone ha vinto l’undicesima edizione del “Tuna Competition”, fulcro del “Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, la kermesse gastronomica internazionale svoltasi a Carloforte dal 30 maggio al 2 giugno. Gli chef Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari, con la ricetta di tonno “To.Ka.Mi”, hanno conquistato l’ambito premio della giuria tecnica composta da giornalisti ed esperti di enogastronomia internazionale. I giornalisti Francesca Angeleri de La Stampa, Giorgia Cannarella di Dissapore, Lydia Capasso di gastro nomiamediterranea.com, l’americana Mei Chin di saveur.com, Mimmo Di Marzio de Il Giornale, l’inglese Ryan King di Fine Dining Lovers, Daniele Miccione della Gazzetta dello sport, Roberto Perrone del Corriere della sera e Sara Porro de La Repubblica, guidati dal giornalista Paolo Marchi, ideatore di Identità golose, il primo congresso italiano di cucina, dopo la sfida ai fornelli non hanno avuto dubbi nel premiare lo chef del Sol Levante, da anni trapiantato in Italia ed a capo del ristorante Iyo a Milano. «In un’edizione del Girotonno che ha visto la ricetta di Tonno Asado presentata dall’Argentina classificarsi al terzo posto e quella della Spagna classificarsi al secondo posto, vince il primo premio il Giappone con la ricetta To.Ka.Mi. grazie al maestro chef Haruo Ichikawa. La giuria – ha dichiarato il presidente Paolo Marchi – è rimasta impressionata dalle sue capacità evocative, il celebrare un viaggio nella storia del tonno da Tokyo a Carloforte passando da Milaentina e la Francia. Il premio è stato consegnato da Marinella Grosso, assessore al Turismo della Provincia di Carbonia Iglesias. All’Argentina, con gli chef Emiliano Lopez e Antonio Martucci e la ricetta di tonno asado, è andato l’altro prestigioso riconoscimento del “Tuna Competition” assegnato dalla giuria tecnica: il premio per la migliore presentazione. «Il tonno Asado di Emiliano Lopez è stato composto – ha scritto nella motivazione il giornalista Roberto Perrone – su una lastra in pietra nera come se fosse adagiato sulla brace ardente, in un suggestivo gioco di colori che ci ha portato con la mente alle grigliate a cielo aperto delle Pampas». La serata si è conclusa con la grande musica degli Stadio, gruppo emiliano guidato da Gaetano Curreri che, sotto il palco allestito in Corso Battellieri, ha richiamato e coinvolto il pubblico delle grandi occasioni.

Presentazione Maserati 18

 

E’ stata presentata sabato 8 giugno, presso la Cantina Santadi, la nuova Maserati Quattroporte con un esclusivo cocktail e test drive organizzato da GT Motors. Fiore all’occhiello dell’eccellenza italiana, la nuova Quattroporte rappresenta la sesta generazione dell’ammiraglia nata nel 1963 e fa da apripista al nuovo corso globale della Casa del Tridente, proiettata entro il 2015 verso l’obiettivo di 50mila vetture. La nuova ammiraglia si distingue per la linea slanciata ed elegante, tipicamente italiana, disegnata dal Centro Stile diretto da Lorenzo Ramaciotti. Maggior lunghezza e peso ridotto si abbinano ai ruggenti motori disponibili: il V8 3.8 da 530 cavalli ed il V6 3.0 da 410 cavalli che sarà disponibile anche a trazione integrale. «I motori saranno prodotti nello stabilimento Ferrari a Maranello – spiega Giulio Pastore, General Manager Maserati Europa – una scelta che esprime un concetto rivoluzionario: la Quattroporte abbina il corpo di una berlina a un’anima sportiva. E’ la berlina di lusso più veloce del mondo, ma riduce consumi ed emissioni del 20% rispetto alla generazione precedente.» Gli ospiti hanno potuto effettuare anche una visita guidata della Cantina e gustare i vini prodotti, conosciuti ed apprezzati in tutti i continenti, con gli straordinari prodotti dell’enogastronomia sarda, in un suggestivo buffet all’aperto.

 

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Le spiagge sarde sono sempre le più belle d’Italia. La conferma viene dai risultati re-si noti da Legambiente e Touring Club con la classifica della Guida Blu 2013 che vedono la nostra isola nettamente avanti a tutte le altre regioni, con quattro località che hanno ottenuto le 5 vele e ben quattordici con 4 vele. La prima in classifica è risultata Posada, località in Provincia di Nuoro. Le località balneari a 5 vele in Italia sono risultate complessivamente 15: Posada (Nu), Santa Marina Salina (Me), Pollica (Sa), Castiglione della Pescaia (Gr), Villasimius (Ca), San Vito lo Capo (Tp), Capalbio (Gr), Baunei (Og), Ostuni (Br), Bosa (Or), Melendugno (Le), Vernazza (Sp), Otranto (Le), Maratea (Pz), Nardò (Le). Quelli premiati sono quindici territori che coniugano con successo buon turismo e qualità ambientale. Il loro merito è quello di riuscire ad offrire vacanze da sogno e di qualità, grazie alla gestione sostenibile di un territorio d’eccellenza, alla salvaguardia del paesaggio, ai servizi offerti nel pieno rispetto dell’ambiente ed all’enogastronomia di alto livello. Il Comune di Posada è in prima linea nella tutela e valorizzazione dell’ambiente come dimostra il grande progetto di salvaguardia ambientale del sistema costiero, che ha permesso la rinaturalizzazione delle dune su un fronte di 8 km ed ha consentito anche il rifacimento del ponte di accesso alla spiaggia di “Su Tiriarzu”. Sono stati realizzati due nuovi ac-cessi alle spiagge costituiti da ponticelli e passerelle in legno. Prosegue, inoltre, la custodia e la vigilanza della pineta di Orvile e dei parcheggi a mare con il ticket, che dà diritto ad una visita guidata gratuita all’interno del centro storico di Posada. I proventi dell’operazione vengono utilizzati per interventi di miglioramento della fruibilità delle spiagge e per il servizio di salvataggio a mare. Sul fronte della gestione dei rifiuti, è stato attivato un ecocentro comunale che permetterà d’incrementare la percentuale di raccolta differenziata già molto elevata. Bene anche l’impiego delle fonti rinnovabili con l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici. Si è classificata al quinto posto Villasimius, località che può contare su una gestione efficace del ciclo dei rifiuti con elevate percentuali di differenziazione, un importante sistema di recupero e rinaturalizzazione del sistema dunale, buona accessibilità alle spiagge con una rete di passerelle che ne consente, facilita e disciplina la fruizione ed un sistema di gestione integrata ad accesso controllato e protetto. Bene anche la gestione delle acque reflue, che prevede un terzo stadio di affinamento delle stesse per poterle riutilizzare ed infine, da segnalare, anche un’area marina protetta, recentemente accreditata come Area di Protezione Speciale di Interesse Mediterraneo, che svolge attività di monitoraggio costante su habitat e specie di interesse naturalistico. In classifica un’altra località sarda, Baunei (Og). all’ottavo posto per il suo litorale di straordinaria valenza naturalistica esteso per oltre trenta chilometri e caratterizzato da scogliere interrotte da alcune spiagge di grande suggestione come Cala Luna, Cala Goloritzè e Cala Sisine. Ha conquistato il decimo posto Bosa (Or), che da anni persegue una politica di salvaguardia del territorio costiero con l’inserimento di vaste estensioni nei SIC e ZPS che consegnano così un litorale integro di decine di chilometri tra Bosa ed Alghero. Qualche mese fa altre spiagge sarde avevano ottenuto significativi riconoscimenti da Trip Advisor, il più noto sito di recensioni di viaggi nel mondo), che ha annunciato i vincitori dei “Traveler’s Choice Beaches Awards 2013”, la selezione delle spiagge più belle stilata in base ai commenti lasciati sul sito da milioni di viaggiatori (premiate in tutto 276 spiagge). Cinque le spiagge sarde nella classifica delle migliori dieci in Italia, con “La Pelosa” di Stintino al secondo posto nazionale ed all’ottavo in quella europea. Un riconoscimento notevole anche per la spiaggia di Tuerredda, premiata come la quinta più bella d’Italia.

Venerdì 14 giugno ha preso il via la 6ª Summer School di archeologia fenicia e punica organizzata dall’Università degli studi di Sassari con la collaborazione del Comune di Sant’Antioco, il Comune di Carbonia e la Provincia di Carbonia Iglesias. Alle consuete conferenze serali, dedicate a specifiche tematiche relative all’archeologia fenicia e punica, si uniranno in questa edizione quattro giornate dedicate agli Scavi aperti. Le visite permetteranno di entrare in contatto con l’attività dell’archeologo sul campo, comprendere le tecniche utilizzate nello scavo archeologico e visitare le ricchezze culturali del territorio. Partendo dal sito di Pani Loriga (Santadi), si passerà alla fortezza del Nuraghe Sirai e a Monte Sirai, per concludere con l’antico centro urbano di Sant’Antioco, presso il Cronicario. Dal 10 giugno al 20 luglio sono previste nell’area dell’abitato di Sulky le indagini archeologiche dirette dal prof. Piero Bartoloni e coordinate dalla dott.ssa Elisa Pompianu e dalla dott.ssa Antonella Unali. Il sito offre uno spaccato straordinario della storia dell’insediamento umano sull’isola coinvolgendo studenti e studiosi provenienti da università italiane e straniere e dai licei locali.

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Anche quest’anno, nonostante la crisi che attraversa il nostro territorio, i comuni di Buggerru ed Iglesias, rispettivamente il 25/26 maggio e 1/2 giugno, si sono prodigati per organizzare al meglio l’appuntamento con “Monumenti aperti”. I moltissimi ospiti hanno potuto ammirare da vicino l’inestimabile patrimonio culturale messo generosamente a disposizione per far conoscere millenni di storia. A Buggerru, i lavoratori IGEA hanno volontariamente e a titolo gratuito, fatto da guida all’interno delle gallerie, nel percorso esterno della mostra permanente delle macchine da miniera e nell’archivio storico minerario, raggiungendo i 2.494 visitatori. Come di consueto hanno riscosso maggiore successo i siti di Porto Flavia e della Galleria Henry con oltre 1.888 curiosi, quasi equamente divisi, tra turisti e sardi alla scoperta del loro territorio. Il nuovo percorso della Laveria Lamarmora, nonostante il tempo poco favorevole, è stato visitato da oltre 120 persone, mentre la mostra permanente delle macchine della miniera ha avuto 165 visitatori e l’archivio storico 321. A Iglesias, la manifestazione, giunta alla sua 17ª edizione, ha offerto la opportunità di conoscere una memoria storica, anche lontana nel tempo, che spazia dalla storia cittadina, a quella mineraria e religiosa. Tra i siti più visitati nella cittadina, che ha ricevuto complessivamente ben 13.818 visite, emergono: il Museo dell’Arte Mineraria con 925 presenze; le scuole femminili, 689; il Castello Salvaterra, 569; Piazza Lamarmora, 535; Palazzina Mineraria Sarda, 515; Piazza Sella, 500; l’ex mattatoio, 401 e la Chiesa della Purissima con 384. Nell’ambito della manifestazione, il CIC ARCI di Iglesias, in collaborazione con il pittore Massimo Piga, in arte Map, ha proposto una mostra “ExmA’rt” che ha visto la partecipazione di 14 artisti, tra cui pittori, fotografi, vignettisti e creativi, che hanno esposto un massimo di cinque opere a testa. L’idea è nata proprio durante una personale dell’artista Map che si è reso subito disponibile a collaborare all’organizzazione. L’esposizione è stata allestita in uno dei monumenti aperti situato in via Crocifisso: l’ex mattatoio comunale, inaugurato nel 1936 e non più operativo da circa un decennio. Nel cortile è stato possibile ammirare numerosi attrezzi legati al quotidiano dei tempi andati, oltre alla bilancia utilizzata per pesare i bovini prima del macello e ai grandi anelli a cui gli animali venivano legati in attesa del loro destino. Un luogo di morte che già da alcuni anni ospita numerosi eventi che gli ridanno vita. L’inaugurazione della mostra si è tenuta il 29 maggio, il noto maestro iglesiente, Stefano Cherchi, ha presentato le opere, molto varie fra loro, una per una, e raccontato un breve pro-filo degli autori, la cui età andava dai trenta ai sessant’anni. Oltre 400 visitatori hanno potuto ammirare le opere di Oscar Agus, Massimo Cocco, Barbara Demuru, Fran-co Fais, Federico Figus, Map, Luca Mula, Panif, Tatiana Parodi, Lino Raia, Barbara Ramello, Roberto Saiu, Luca Serra e Shikanù. Tra le creazioni, al-cune particolarità: tele realizzate attraverso l’uso di colori acrilici, inchiostro di china e fondi di caffè; altre che hanno preso vita con la tecnica del materico e radici al naturale rese reali dall’uso di colori dalle tinte accese. Sempre nell’ex mattatoio, ha trovato spazio un’interessante e completa esposizione di gioielli e di costumi tradizionali del Gruppo folk della città di Iglesias, tramandati di generazione in generazione. L’esordio del gruppo risale alla Sagra del Redentore tenutasi a Nuoro il 29 agosto del 1954. La sua composizione è di 85 figuranti, tra i quali 24 facenti parte del gruppo di ballo. Per quanto riguarda i costumi delle donne, esistono delle differenziazioni legate allo stato sociale e civile. Nella mostra si è potuto ammirare l’abito della signora della borghesia “Sa Nostrada”, la popolana, la signorina “Sa Bagadia”, la vedova “Sa Fiuda”, le ricche contadine “Is Massaias”; il costume dell’uomo “Su Meurreddu”, tutti arricchiti con gioielli per le donne ed ac-cessori per gli uomini. Anche a Carbonia per Monumenti Aperti 2013, il 18 e 19 maggio, si è registrato un grande successo di pubblico nei 26 monumenti allestiti per la occasione. La manifestazione, giunta quest’anno alla sua decima edizione, ha ottenuto circa dodicimila presenze, duemila in più dello scorso anno. Tra le novità di quest’anno, il percorso del CIAM (Carbonia itinerari d’architettura moderna), valorizzato grazie all’impiego del trenino gommato e tramite il percorso a piedi che, partendo da Cannas di Sotto, arriva sino al centro cittadino dopo aver visitato il borgo storico di Serbariu, dove quest’anno si sono esibiti per i visitatori il coro “Su Conti” ed il gruppo folk di “Santa Giuliana”. I siti maggiormente visitati sono stati: la Grande Miniera di Serbariu con 1.200 presenze; il Museo Paleontologico E. Martel, 1.144; il Cicc-Museo del Carbone e Mostra, 984; il Parco Archeologico Monte Sirai, 870; il rifugio antiaereo, 700, all’interno del quale si è potuta ammirare la mostra fotografica di Alessandro Spiga “Se comprendere è impossibile, ricordare è necessario”, un viaggio tra i volti dei reduci di guerra accompagnati dalle loro voci; la Torre Civica, 586; la Scuola Media Sebastiano Satta, 585; il percorso del trenino, 541 ed il campanile della chiesa di San Ponziano, 440. L’ottima riuscita della manifestazione, come è già successo nella scorsa edizione, è stata raggiunta con il valido apporto delle scuole e di molte associazioni. Sotto la guida esperta degli scout di Carbonia, è stata offerta anche la possibilità di camminare verso Monte Leone. Monumenti Aperti 2013 ha ottenuto ottimi risultati anche nei comuni di Calasetta, San Giovanni Suergiu e Carloforte, a conferma della vitalità del territorio della Provincia di Carbonia Iglesias nel campo della cultura.

Nadia Pische