Prende il via – da lunedì 25 novembre alle 17.00 – la campagna abbonamenti per la Stagione di prosa 2013-2014 in scena al Teatro Centrale di Carbonia firmata CeDAC nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo: sei i titoli in cartellone – tra grandi classici, da Sofocle a Ostrovskij, e testi contemporanei – per un’edizione “ridotta” (sul piano dei numeri ma non certo della qualità) causa il mancato apporto della Provincia di Carbonia Iglesias.
«Questa è la nostra stagione» – slogan e fil rouge che unisce tutte le città e i teatri del circuito, mettendo in evidenza il ruolo chiave degli spettatori ispira anche l’intrigante programmazione nel capoluogo sulcitano, sia nell’offerta che spazia dalla commedia “nera” al dramma, ai ritratti d’artista – tra i diari di Michelangelo e un omaggio a Domenico Modugno – e incursioni nella cronaca e nella Storia. Tra i protagonisti, attori del calibro di Ivano Marescotti (diretto da Valerio Binasco) e Alessio Boni, alle prese con le inquietudini del genio; Elena Bucci e la compagnia Le Belle Bandiere alle prese con il mito di Antigone e il Teatro Stabile della Sardegna che riscopre un capolavoro della drammaturgia della grande Russia. Attore-rivelazione della nuova scena italiana, Gianfranco Berardi che disegna un colorito affresco della provincia fra poesia e canzoni mentre Nunzia Antonino presta volto e voce a un’eroina del Risorgimento, la nobildonna rivoluzionaria Eleonora de Fonseca Pimentel.
Il sipario si aprirà venerdì 6 dicembre alle 21 su “Lupi e pecore” di Aleksandr Ostrovskij, celebre commedia di uno dei maestri del teatro russo insieme a Gogol’, nell’allestimento del Teatro Stabile della Sardegna con la regia di guido De Monticelli: pièce cattivissima e divertentissima incentrata sui caratteri, le gerarchie e le relazioni che animano la vita di un villaggio, tra intrighi, ruberie e giochi di potere. Ispirata a un episodio di cronaca – il processo contro la badessa del monastero di Serpuchov, presidente della comunità delle Sorelle della Misericordia, accusata di falso ed estorsione, l’opera di Ostrovskij propone uno spietato affresco di varia umanità, tra vizi e debolezze e (rare) virtù, in «una girandola di piccole e grandi malversazioni in cui tutti i personaggi sono implicati, gli uni ai danni degli altri. Tutti o lupi o pecore, e tutti vivono per mangiare o essere mangiati». In scena Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Marco Spiga, Maria Grazia Sughi, Luigi Tontoranelli, Valeria Cocco e Eleonora Giua.
Sarà poi la volta – lunedì 13 gennaio alle 21.00 – di “Antigone ovvero una strategia del rito” da Sofocle, rilettura contemporanea dell’immortale tragedia greca firmata CTB e Le Belle Bandiere, con regia di Elena Bucci (che firma anche progetto e drammaturgia a quattro mani con Marco Sgrosso): il dramma antico diventa raffinata e emozionante partitura, costruita intorno al conflitto tra ragione di stato e ragioni del cuore. Una pièce che intreccia la geometria di gesti e danze al canto e alla parola, sul duplice piano della maschera e del volto; nel cast:con: Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto e Gabriele Paolocà. «In uno spazio severo ed impietoso verso le imprecisioni come il rigido ideale di buon governo di Creonte, il Coro – testimone e giudice – si muove come un corpo di ballo al ritmo di una tessitura sonora che avvolge anche il pubblico. Siamo tutti presenti ora alla veglia per la scelta estrema di Antigone, ombra inquieta in questo spazio tagliato da lampi di luce, alla veglia per il corpo di Polinice, riflesso insanguinato sui volti dei vivi, alla veglia per una nostra antica identità smarrita».
Spazio poi – giovedì 20 febbraio, sempre alle 21.00 – a “La Carne del Marmo/ Incontro con Michelangelo Buonarroti”, produzione originale del Festival TonesOnTheStones 2012 – con Alessio Boni e e i danzatori della Compagnia Imperfect Dancers per la regia di Alessio Pizzech, anche artefice del progetto, per un ideale viaggio nell’immaginario del grande artista, simbolo del Rinascimento. Sfogliando le pagine dei Diari e le significative Rime dell’eclettico scultore e pittore, nonché architetto e poeta si coglie la sua dimensione profondamente umana, tra la solitudine del genio, esasperata dalla sua omosessualità, e il suo rapporto con la materia e gli strumenti della sua arte. La sensualità quasi carnale delle sue opere e il sentimento struggente del fuggire del tempo e e l’amarezza per l’incerta fortuna che trapelano dai versi svelano l’estrema sensibilità dell’uomo e dell’artista, il sentimento della bellezza e la profondità del pensiero, in una performance multimediale che sposa il lavoro dell’attore alla plasticità mutevole della danza.
Fra teatro e poesia – martedì 25 marzo alle 21.00 – con “La fondazione” di raffaello Balfini, nella mise en scène dell’Arena del Sole – Nuova Scena / Teatro Stabile di Bologna con un ottotimo Ivano Marescotti diretto da Valerio Binasco: la storia di un uomo racchiusa in un sorprendente – e struggente – monologo, in cui la scelta estrema di archiviare i frammenti della propria vita per non lasciar sfuggire i ricordi si traduce nell’accumulo quasi patologico di oggetti. Muti testimoni degli eventi più significativi del passato, questi diventano i silenziosi ma irrinunciabili compagni del protagonista, fino a costituire una pericolosa barriera tra lui e gli altri mentre egli ingenuamente e strenuamente continua a difendere la logica ferrea del suo comportamento eccentrico fino a ipotizzare di creare una fondazione per non disperdere quel patrimonio di “cose” legate a emozioni, incontri, stati d’animo e perfino pensieri. “La fondazione” è comunque uno «uno spettacolo comico, solo perché spesso e fortunatamente, riusciamo anche a ridere di noi stessi, e perché come dice Leo Longanesi “i difetti degli altri somigliano troppo ai nostri”».
Seguirà – sabato 5 aprile alle 21.00 – “Lenòr – dedicato a Eleonora de Fonseca Pimentel”: la pièce, prodotta da Diaghilev Teatro e interpretata da Nunzia Antonino con la regia di Carlo Bruni, è frutto di una scrittura corale che prende le mosse dal documentato e appassionato ritratto dell’aristocratica partenopea firmato da Enza Piccolo, per trasformarlo in un monologo teatrale, quasi un flusso di coscienza della protagonista alla vigilia dell’esecuzione. La scrittura drammaturgica – curata dalla stessa Nunzia Antonino e da Carlo Bruni – e, soprattutto, l’intensità dell’interpretazione rendono vivida e presente la figura della nobildonna di origine portoghese, poetessa e scrittrice, tra le prime giornaliste d’Europa, che aderì ai principi libertari e all’effimera repubblica meridionale. La sua esistenza complicata – e tormentata – e i suoi ideali, mai rinnegati neppure di fronte al patibolo ne fanno un’eroina suo malgrado e un emblema dei diritti civili e della libertà.
Suggellerà la Stagione di Prosa 2013-14 del CeDAC a Carbonia – sabato 12 aprile alle 21,00 l’originale performance attoriale di Gianfranco Berardi, autore e interprete di “Io provo a volare/ Omaggio a Domenico Modugno” per la regia di Gabriella Casolari. Lo spettacolo, ispirato alla figura dell’artista pugliese, intreccia storie e canzoni in una sorta di fotografia della provincia italiana tra sogni (ir)realizzabili e il duro impatto con la realtà. “Io provo a volare” – Premio del Pubblico e Premio Speciale della Giuria al JoakimInterFest di Kragujevac (Serbia) per “l’emozione estetica pura e gioiosa” che ha suscitato negli spettatori – tra spunto dalla biografia del cantautore di Polignano a Mare per narrare una vicenda emblematica: l’aspirazione di un giovane ad entrare nel mondo dello spettacolo, il desiderio di affermarsi grazie al proprio talento e lo shock dell’arrivo in una grande metropoli, le tappe di una possibile carriera e il ritorno a casa, tra nostalgia e disincanto.
Un carnet ricco di appuntamenti suggestivi e coinvolgenti all’insegna di “Questa è la nostra stagione”: la rinuncia obbligata ad alcuni titoli ha reso ancora più importante e preziosa, sotto il profilo della “resistenza culturale”, la decisione dell’amministrazione comunale di Carbonia di non interrompere una tradizione, offrendo al pubblico il piacere e le emozioni della grande prosa, in una felice alchimia di testi classici e moderni capaci di rispondere ai gusti di spettatori di diverse fasce d’età, spaziando tra ironia, dramma e poesia.
La campagna abbonamenti partirà lunedì 25 novembre alle 17.00 presso il Teatro Centrale di Carbonia, con i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17.00 alle 19.30 e martedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 12.30. info: tel: 328 1719747 – 0781 671228.
Abbonamento a 6 spettacoli – primi posti: intero euro 70 ridotto euro 65,00; secondi posti e galleria: intero euro 65,00 ridotto euro 50,00.
Biglietti – primi posti intero € 15,00 ridotto € 13,00; secondi posti/galleria: intero € 13,00 ridotto € 11,00; palchetti € 5,00.
Info: tel. 328 1719747 – 0781 671228
in allegato alcune immagini relative alla Stagione di Prosa 2013-14 del CeDAC al Teatro Centrale di Carbonia.