26 November, 2024
Home2013 (Page 50)

Tore Cherchi 47

L’ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi, oggi rappresentante del ministero dello Sviluppo economico per l’attuazione del Piano Sulcis, ha ricostruito in una breve nota l’analisi dei principali programmi di intervento che – sottolinea – prevedono l’assegnazione di risorse pubbliche per un totale di 624 milioni di euro.

Riportiamo integralmente la nota di Tore Cherchi:

«Stato attuazione piano Sulcis come registrato nella riunione del 13/11/2013

Analisi dei principali programmi.

Totale risorse pubbliche assegnate 624 milioni di euro

1) Fiscalità di vantaggio per le piccole e micro imprese della ex provincia. 124,4 milioni di euro. Il bando in fase di pubblicazione. Le imprese potranno presentare la domanda per le agevolazioni fiscali a partire dal 15 dicembre e sino al 15 marzo. L’ottanta per cento delle risorse è riservato alle imprese esistenti, il venti per cento a quelle di nuova costituzione.

2) Infrastrutture. Totale 72 milioni di euro interamente assegnate dallo Stato alla Regione, così ripartite. 30 milioni di euro per strade: nel primo semestre dell’anno saranno spesi 3,5 milioni di euro sulla provinciale 77, il resto è gestito da ANAS, progettazione non ancora fatta. Porto industriale di Portovesme, la Regione deve ancora fare la delibera di Giunta per mettere a disposizione del Consorzio, i 7 milioni di euro, progettazione da rimettere a posto e bando da fare. Porti di Calasetta, Carloforte, Sant’Antioco compreso collegamento nell’istmo, assegnati 32 milioni di euro, tutto in Regione; un milione di euro assegnato alla Regione per la delimitazione della zona franca doganale.

3) Call for Ideas. Bando concluso con ritardo di quattro mesi. Invitalia deve gestire l’attuazione delle idee selezionate.impegnati 55,7 milioni di euro.

4) Collegamento diga Monte Pranu con sistema idrico regionale, 50 milioni di euro, progettazione e realizzazione intervento affidata a Ente Flumendosa. La Regione ha parzialmente disimpegnato le risorse e ora deve ripristinare la dotazione originaria.

5) Fondi per iniziative imprenditoriale. Totale 100 milioni di euro, di cui 10 milioni a disposizione della Regione per bando per imprese turismo e agroalimentare, bando fatto, sono residuati 4 milioni di euro che saranno rimessi a bando. 90 milioni di euro sono gestiti da Invitalia per contratti di sviluppo, Eurallumina ha presentato domanda, un altro progetto riguarda il Biofuel.

6) Bonifiche. Il giorno 20 sarà firmato il protocollo fra Governo e Regione, per la semplificazione delle procedure concernenti le bonifiche minerarie di competenza pubblica che coinvolgono oltre 150 milioni di euro. Nello stesso giorno si avrà la conferenza decisoria per le bonifiche Alcoa e Sardamag. Si dovrebbe esaminare nello stesso giorno anche la questione del bacino dei fanghi rossi.

7) Politiche attive del lavoro concernenti la ricollocazione dei lavoratori espulsi dal processo produttivo. Interventi di competenza di Italia lavoro che ha analizzato le potenzialità occupazionali dei programmi più prossimi al decollo (esempio bonifiche) e che valgono almeno 600 posti di lavoro. Per passare alla operatività occorre che i programmi entrino effettivamente in attuazione.

8) Industria. Su Eurallumina Governo e Regione hanno riferito che il protocollo per la ripartenza sarà rispettato. Su Alcoa ha fatto riferimento ai contatti in corso.»

Ugo Cappellacci copia
Commentando le dichiarazioni rilasciate a “Unomattina” dal ministro Del Rio circa l’abolizione delle Province, il presidente della Regione ha dichiarato che «la Sardegna, con il sostegno di un voto referendario, ha abolito le quattro province cosiddette “nuove” ed ha approvato una legge che prevede l’eliminazione anche di quelle “storiche”, che ora deve compiere i passaggi in Parlamento». 
«Se l’orientamento positivo del ministro Del Rio – ha aggiunto il presidente – è indice di una volontà condivisa, l’Esecutivo nazionale faccia come la Sardegna e sensibilizzi le forze della maggioranza a completare in Parlamento il percorso già intrapreso dalla Regione, che sulla questione ha anticipato i tempi rispetto alle scelte della politica nazionale, e a estenderlo alle altre aree del Paese. Si tratta di un primo risultato – ha concluso Cappellacci – che è a portata di mano e può essere ottenuto in tempi rapidi.»

 

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

I promotori del referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica “Abbanoa spa” quale gestore unico del Servizio Idrico Integrato dei Comuni della Sardegna, hanno consegnato i moduli contenenti le firme raccolte, presso il popolo sardo, ieri mattina, presso la Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari. La raccolta delle firme venne avviata lo scorso 11 luglio nel corso di una conferenza stampa svolta nella sala consiliare del Comune di Domusnovas dai sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai. In quell’occasione venne avviata anche la raccolta di firme per la presentazione della proposta del disegno di legge di iniziativa popolare su “Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio Idrico Integrato”, che verrà formalizzata presso la stessa Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari, tra quindici giorni.

La battaglia dei sindaci, come si ricorderà, è iniziata alcuni anni fa. Già una prima volta giunse alla raccolta e presentazione delle firme per l’abrogazione di Abbanoa e la legge di iniziativa popolare per l’affidamento della gestione del servizio idrico ai Comuni ma per problemi procedurali non giunse al traguardo. Angelo Deidda, Ferdinando Pellegrini e Roberto Lallai hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati a questa nuova iniziativa. Non accettano il passaggio del servizio idrico dei loro Comuni ad Abbanoa, servizio che oggi funziona bene con costi contenuti a carico degli utenti e che, se trasferito ad Abbanoa, «avrebbe sicuramente un notevole aggravio di costi a carico dei cittadini ed un peggioramento della qualità, come dimostrano le esperienze maturate dagli altri comuni sardi in tutti questi anni, dacché è iniziata la gestione di Abbanoa come servizio idrico integrato».

618 domande per 60 posti disponibili a tempo determinato (6 mesi) nel cantiere di forestazione del comune di Carbonia. Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha presentato questo dato, emerso dalla chiusura dei termini per la presentazione delle domande, per spiegare il livello di drammaticità raggiunto dalla crisi socio-economica della città di Carbonia e dell’intero territorio, nel corso del suo intervento al convegno sullo stato di attuazione del Piano Sulcis,.

Giuseppe Casti 10 copia

IMG_5711imageimage

IMG_5739

Piano Sulcis un anno dopo. Si è svolto ieri sera, nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, un convegno organizzato dal Movimento partite Iva del Sulcis Iglesiente, per esaminare lo stato d’attuazione dello strumento approvato dal Governo per cercare di dare risposte ad un territorio, quello dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias, considerato, numeri alla mano, il più povero d’Italia.

All’invito degli organizzatori hanno risposto numerosi sindaci dei Comuni del territorio, parlamentari, consiglieri regionali, artigiani, commercianti, lavoratori del polo industriale di Portovesme, consiglieri comunali, cittadini.

Ha aperto i lavori l’intervento del presidente del Movimento partite IVA del Sulcis Iglesiente, Paolo Bullegas, che ha fatto una rapida analisi della situazione seguita all’approvazione del Piano Sulcis, sottolineando la gravità della situazione in cui versano artigiani e commercianti e l’intero territorio e l’inadeguatezza degli interventi programmati con il Piano Sulcis.

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha invitato tutti ad una precisa analisi della crisi e delle responsabilità, rimarcando come i Comuni stiano facendo la loro parte, frenati nella loro azione dalla drastica riduzione dei trasferimenti ed ha sottolineato le pesanti inadempienze della Regione e del Governo. Giuseppe Casti ha parlato anche dell’incontro svoltosi mercoledì al ministero dello Sviluppo economico, dal quale è emerso che il principale risultato al momento è costituito dalla prossima pubblicazione del bando sulla fiscalità di vantaggio, che metterà a disposizione 124 milioni di euro per micro e piccole imprese del territorio.

Massimo Cara, rappresentante della RSU Alcoa, ha ricostruito quanto è accaduto negli ultimi dodici mesi ed ha espresso un giudizio molto critico sui ritardi accumulati, annunciando che la mobilitazione non si fermerà fino a quando Governo e Regione non avranno rispettato gli impegni assunti con il territorio. Cara ha spiegato che la stessa fiscalità di vantaggio che pure dovrebbe essere in dirittura d’arrivo, potrebbe essere rimessa in discussione da eventuali ricorsi di cittadini, essendo finanziata prevalentemente con i ricavi delle sanzioni comminate dall’Unione europea all’Alcoa per gli aiuti di Stato indebitamente ricevuti che erano stati concessi attraverso l’imposizione di un’accisa sul costo dell’energia consumata dalle famiglie.

Particolarmente critico sul Piano Sulcis, l’intervento di Guido Vacca, ex assessore della Provincia di Carbonia Iglesias, che ha invitato tutti ad esaminare sia i contenuti del provvedimento del Governo sia il suo reale spirito. «Buona parte delle risorse sbandierate nel Piano Sulcis – ha detto Guido Vacca – erano già presenti in precedenti provvedimenti di Governo e Regione e sono stati successivamente inglobati nel Piano Sulcis. Le reali nuove risorse sono circa la metà dei quasi 500 milioni annunciati».

Guido Vacca ha poi messo l’accento sulle procedure di spesa e sui ritardi, determinati soprattutto dalla mancanza di linee comuni. Altro aspetto rimarcato dall’ex assessore provinciale è lo spirito del Piano Sulcis, indirizzato verso lo sviluppo e non verso le emergenze. «Chi si aspetta dal Piano Sulcis interventi di lotta alle gravi emergenze del territorio, commette un gravissimo errore».

E’ poi intervenuto Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso e presidente del Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias ed è seguito un lungo e approfondito dibattito, dal quale sono emersi ancora una volta la drammaticità della situazione in cui versa il territorio e la necessità di interventi immediati per il superamento dell’emergenza e la programmazione del futuro.

 

 

L’assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio ha istituito l’elenco regionale dei negozi storici della Sardegna, suddiviso in tre sezioni: locale storico; attività storica; insegna storica.
L’elenco sarà utilizzato non solo per tutelare tali locali ma anche per rilanciare e rivitalizzare il settore attraverso iniziative di promozione turistica e culturale, l’assegnazione di priorità di finanziamento e ulteriori misure di sostegno.
L’iscrizione è volontaria, pertanto, le imprese inserite nell’elenco potranno richiederne la cancellazione in qualsiasi momento.

Porto Flavia
Il decreto con il quale il ministero dell’Ambiente aveva modificato l’atto istitutivo del Consiglio direttivo del Consorzio del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna ha violato il principio di leale collaborazione e sussidiarietà tra istituzioni ed è stato adottato senza che la Regione Sardegna avesse espresso, come previsto dallo stesso decreto ministeriale, l’intesa sul nuovo testo. L’ha stabilito il Tar del Lazio che ha accolto il ricorso della Regione, disponendo il conseguente annullamento dell’atto. 
Nella stesura originaria dell’art. 7 del decreto si disponeva che il Consiglio direttivo del Parco fosse composto dal presidente e da 16 componenti di cui quattro in rappresentanza dei ministeri coinvolti (oltre all’Ambiente, quelli dell’Industria e delll’Università e ricerca), quattro proposti dalla Regione, quattro in rappresentanza dei Comuni e quattro delle Province. Il 16 ottobre 2001, il testo era stato modificato, disponendo che oltre al presidente facevano parte del Consiglio direttivo otto componenti, di cui quattro in rappresentanza dei ministeri, due della Regione e due degli Enti locali.

Entro metà dicembre il Governo pubblicherà il bando per la fiscalità di vantaggio e sta pensando ad una zona franca doganale a Portovesme. Sono due degli impegni scaturiti dall’incontro svoltosi ieri al ministero dello Sviluppo economico tra le delegazioni del Governo, della Regione Sardegna, dei Comuni interessati, della Confapi territoriale e delle organizzazioni sindacali, per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano Sulcis.

«La valutazione generale – si legge in una nota del ministero dello Sviluppo economico – è che, nonostante un certo ritardo e una certa difficoltà, il Piano – cui è affidata la ripresa della zona del Paese più duramente colpita dalla crisi – comincia a prendere corpo. E c’è uno scadenziario ben preciso: 20 novembre appuntamento al Ministero dell’Ambiente per l’Accordo di Programma che dovrà sbloccare le bonifiche; entro la metà di dicembre la pubblicazione del bando per la Zona franca urbana del Sulcis, mentre per Portovesme si pensa ad una Zona franca doganale; in cantiere un Accordo di Programma per accelerare sul fronte delle infrastrutture; entro gennaio il via alla realizzazione dei progetti vincitori del concorso “99 ideas”.»

La riunione svoltasi al Mise.

La riunione svoltasi al Mise. Fonte sito internet Mise.

 

Teatro Centrale 2008 1 

Domenica 24 novembre, alle ore 19.00, al teatro Centrale di Piazza Roma, a Carbonia, andrà in scena il tradizionale “Concerto di Santa Cecilia”.

Il concerto – ad ingresso libero e della durata di circa due ore – si svolgerà in due tempi: il primo sarà dedicato all’esibizione del Karel Quartet di Cagliari, prestigioso quartetto d’archi ospite della serata; il secondo tempo vedrà invece l’esibizione della banda musicale Vincenzo Bellini di Carbonia.

Nella prima parte dello spettacolo andranno in scena i quattro componenti del, Karel Quartet: Francesco Pilia, primo violino; Alessio De Vita, secondo violino;  Marco Fois, viola; Federico Sanna, violoncello. Il quartetto, nato nel 1996 con l’obiettivo di favorire la diffusione della cultura musicale, si è fatto notare per la grande varietà di progetti che spaziano dal barocco ai contemporanei, con particolare attenzione per la musica dei compositori della Sardegna. I musicisti che lo compongono si sono formati presso le più prestigiose accademie internazionali di musica tra cui la Franz Listz Academy of Music di Budapest, l’Ecole Normale de Musique di Parigi, la Royal School of Music di Londra, ed hanno maturato la loro esperienza professionale presso importanti istituzioni concertistiche italiane ed estere.

Il secondo tempo sarà, invece, dedicato ad interessanti brani del repertorio bandistico e vedrà protagonista la banda cittadina, guidata dalla maestra Caterina Casula, che interpreterà brani di Morricone, Rota e altri importanti autori contemporanei.

Nello specifico la banda eseguirà: “Giù la testa” di Ennio Morricone con gli arrangiamenti di Lorenzo Pusceddu; “La folie des grandeurs” di Michel Polnareff con gli arrangiamenti di J.G.Mortimer; “North and South” di Bill Conti con gli arrangiamenti di Roland Smeets; “Romeo and Juliet” di Nino Rota con gli arrangiamenti di Lorenzo Pusceddu; “La vida es bella” di Nicola Piovani con arrangiamenti di Josè J. Sànchez; “The last of The Mohicans” di Trevor Jones con arrangiamenti di Frank Bernaerts.