27 November, 2024
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“Ci troviamo dinanzi ad un ostruzionismo e a una indebita ingerenza di gravità inaudita”. Lo ha dichiarato il presidente Cappellacci, denunciando la condotta tenuta dal ministero dei Beni Culturali con riferimento all’iter del Piano Paesaggistico della Sardegna.
“L’accordo siglato con il Ministero prevedeva un percorso il cui termine era di 210 giorni e affidava ad un comitato tecnico la realizzazione dei lavori. Tale organo è stato insediato il 12 marzo e fino al 28 maggio si è riunito numerose volte, stilando congiuntamente 8 verbali delle riunioni. Nei successivi cinque mesi, cioè sino ad oggi, è stato prodotto un solo verbale, nonostante siano state realizzate altre numerose riunioni. Per queste ultime, non solo il Ministero ha omesso di firmare i verbali, ma è capitato che per l’assenza dei componenti ministeriali, alcune siano andate deserte senza preavviso, nonostante si fosse in fase conclusiva del periodo temporale assegnato per i lavori. Poiché tale inversione di rotta coincide con la fine del mandato del precedente ministro e l’insediamento del ministro Bray, risulta evidente che sussistono motivazioni di carattere politico. Tale sensazione è stata alimentata dall’appello lanciato su un quotidiano nazionale del mio predecessore, che suonava così: “Bray fermi il progetto di Cappellacci”. Oggi quello che poteva essere un sospetto fondato trova una conferma nelle parole della direttrice regionale del Ministero, dottoressa Lorrai, secondo la quale il verbale non può essere firmato se non vi è accordo. Ricordo che la verbalizzazione è solo il resoconto di ciò che si è detto nel corso della riunione. Poi la dottoressa Lorrai afferma che sarà il ministro Bray ad entrare nello specifico. Si ammette che la questione viene rimandata ad una valutazione del ministro, che non ha alcuna competenza sugli aspetti tecnici. Se questo significa che non si va avanti perché manca il via libera di un politico, ritengo che tale affermazione sia di inaudita gravità. Mi auguro che la parte politica si disinteressi delle questioni tecniche e lasci agli organi tecnici le valutazioni di loro competenza. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, esercitando la nostra competenza, confermata dal Codice Urbani e dalle sentenze della Corte Costituzionale. Vogliamo che ciascuno rispetti la legge e che ognuno svolga il suo compito. Forse al Ministro non piace che con quello che lui definisce un atto unilaterale; noi ci siamo ribellati all’ingerenza indebita di un organo politico”.

Anche grazie al sostegno dell’assessorato regionale del Turismo il velista di Cala Gonone, Gaetano Mura, sarà al via della Transat “Jacques Vabre”. La partenza della regata transoceanica (in doppio), giunta alla ventesima edizione, prenderà avvio il prossimo 3 novembre da Le Havre, nel nord della Francia, e si concluderà l’8 novembre a Itajaì, nel sud del Brasile, dopo 5.400 miglia di Oceano Atlantico: una vera maratona del mare che riprende, a contrario, la vecchia “Rotta del caffè”.
Al via in Francia a bordo di 45 barche ci saranno 90 navigatori, compreso un altro grande simbolo della vela sarda Andrea Mura, che passeranno dal freddo pungente delle prime miglia di navigazione, all’opprimente caldo che caratterizza la seconda parte di regata. Alla partenza dalla città della Normandia saranno presenti, tra praticanti velisti, appassionati di vela e pubblico, circa duecentomila persone. Un appuntamento di grande rischiamo sportivo e turistico. Nonché una tappa fondamentale per il 45enne velista sardo, che torna in acqua dopo il buon risultato alla regata oceanica “Les Sables – Horta – Les Sables” di luglio (quinto posto finale e terzo nella seconda tappa).
Il supporto regionale al velista dorgalese rientra nella promozione istituzionale attivata dall’assessorato del Turismo: la barca sarà al via col logo turistico ufficiale “Sardegna” colorato. “Siamo fieri di sostenere le “fatiche” quotidiane dei nostri validissimi rappresentanti all’estero – afferma l’assessore del Turismo Luigi Crisponi – Per altro in uno sport che si abbina perfettamente con le attività assessoriali di consolidamento del turismo marino – balneare, nostro “pilastro” tra i prodotti turistici, e di potenziamento del turismo attivo e sportivo, all’interno del quale la vela è uno degli elementi maggiormente trainanti e “destagionalizzanti”. Inoltre, alla partenza della regata a Le Havre il ritorno di immagine per la Sardegna sarà enorme, davanti a centinaia di migliaia di visitatori e appassionati”.

Il 18 novembre 2013 scade il termine per richiedere i contributi per l’abbattimento dei costi obbligatori di assicurazione dei volontari delle organizzazioni iscritte al Registro generale del volontariato.
Il contributo coprirà le spese effettivamente sostenute e ritenute ammissibili. In ogni caso, l’importo per ciascuna organizzazione sarà compreso tra 50 euro e 10 mila euro.
Le organizzazioni interessate dovranno presentare la domanda di contributo utilizzando i moduli appositamente predisposti per il 2013, tramite raccomandata con avviso di ricevimento o consegna a mano presso l’ufficio protocollo (al sesto piano della Torre), al seguente indirizzo:
Regione Autonoma della Sardegna
Presidenza
Servizio elettorale, volontariato e pari opportunità
viale Trento, 69
09123 Cagliari
Per ulteriori informazioni è possibile telefonare ai numeri 070 606 6374 e 070 606 2174 o scrivere agli indirizzi e-mail pres.volontariato@regione.sardegna.it, mcporcu@regione.sardegna.it e dghiani@regione.sardegna.it.

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato gli elenchi provvisori delle domande ammesse a beneficiare dei contributi finalizzati al potenziamento economico delle cooperative e dei loro consorzi.
L’Assessorato, inoltre, ha reso disponibile gli elenchi delle cooperative tenute ad integrare e/o regolarizzare la domanda e la documentazione trasmessa online con il relativo modulo per la regolarizzazione e di quelle escluse.

L’Ente acque della Sardegna (Enas) intende procedere all’aggiornamento dell’elenco degli operatori economici ai quali affidare l’esecuzione di lavori, servizi e forniture.
I liberi professionisti singoli o associati e gli altri operatori economici che esercitano un’attività economica non ancora inseriti nell’elenco dovranno iscriversi utilizzando la modalità on-line sul sito internet Enas (www.enas.sardegna.it).
Gli operatori economici già inseriti nell’elenco che intendono richiedere l’aggiornamento dei dati in possesso dell’Amministrazione dovranno, invece, trasmettere la richiesta mediante posta elettronica certificata all’indirizzo garesac@pec.enas.sardegna.it o tramite fax al numero 070/670758. Gli operatori che non necessitino di aggiornamento non dovranno presentare alcuna richiesta di nuova iscrizione e saranno automaticamente inseriti nel nuovo elenco.
La domanda di iscrizione o di aggiornamento dovrà pervenire all’Enas in via Mameli 88, Cagliari, entro le ore 24.00 del 30 novembre 2013.

La Regione Sardegna ha le sue peculiarità anche sulla sanità e l’ottenimento dell’indice di deprivazione può essere lo strumento normativo perché queste vengano riconosciute assieme alle particolari condizioni socio-economiche della nostra Isola”. La proposta è stata avanzata a Roma dall’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci, intervenuta alla seduta della Conferenza delle Regioni che aveva all’ordine del giorno la discussione sul nuovo Patto per la Salute.
“In queste riunioni si sta decidendo l’orientamento delle politiche sanitarie dei prossimi anni – spiega l’assessore – e la Sardegna può guardare con ottimismo al futuro perché, su molte riforme che saranno varate a livello nazionale e al centro del Patto per la salute, la nostra Regione è avanti e le sta già attuando: dalla centralizzazione delle gare di acquisto alla integrazione tra ospedale e territorio, dal Fondo per la non autosufficienza ai notevoli risparmi sulla spesa farmaceutica”.
Nel corso del suo intervento l’assessore ha fatto il punto sul lavoro della Sardegna e ha ribadito che la nostra Regione, al contrario di altre, sulla sanità si autofinanzia (con oltre 3 miliardi di euro) ed è fuori dal Piano di rientro: “Non siamo più una “Regione canaglia” ma è necessario che alle realtà che vivono particolari condizioni siano riconosciute le peculiarità attraverso specifici riferimenti normativi, come l’indice di deprivazione. Non è giusto applicare gli stessi costi standard a Regioni che attraversano un periodo di crisi profonda o subiscono condizioni penalizzanti”. L’indice di deprivazione è uno strumento che certifica e misura le situazioni di svantaggio legate a condizioni socio-economiche che causano potenziali disuguaglianze sulla salute e sul possesso di risorse e beni materiali o immateriali.
Altre esigenze complementari e parallele sono state avanzate dalle altre Regioni a Statuto speciale e dalle Province autonome. Da qui la proposta dell’assessore De Francisci. “Cogliamo queste richieste per fare rete e costituiamo tra realtà speciali un apposito coordinamento per porre in evidenza e con più forza le nostre esigenze rispetto alle altre Regioni”. Si continuerà a discutere del nuovo Patto della salute tra una settimana, sempre a Roma.

Maria Marongiu.

Maria Marongiu.

L’Amministrazione comunale di Carbonia ha accolto con soddisfazione il recepimento da parte della ASL n. 7 della richiesta dei pazienti dializzati, di cui la stessa Amministrazione si è fatta tramite presso il Direttore generale dell’Azienda sanitaria.
Con la delibera n. 1799 del 30 ottobre scorso, viene infatti attivato in via sperimentale per 6 mesi il servizio di emodialisi notturna intermittente, fortemente voluto dai pazienti, ai quali è in grado di garantire sensibili miglioramenti nella qualità della vita.
«La dialisi notturna rappresenta un servizio fortemente innovativo, che pone il nostro territorio all’avanguardia a livello regionale – ha dichiarato Maria Marongiu, assessore delle Politiche sociali del Comune di Carbonia – accomunandolo a non molte realtà di eccellenza nazionali. Il dialogo costruttivo attivato tra i due Enti in questa circostanza, costituisce un valido esempio di come Ente locale e Azienda sanitaria possano e debbano operare per perseguire l’obiettivo comune di accogliere e rispondere concretamente ai bisogni di salute dei cittadini.»

Piazza Roma 3
Il Consiglio comunale di Carbonia, nella seduta di mercoledì 30 ottobre, ha deliberato che il saldo della terza rata della Tares, che doveva avvenire entro il 16 dicembre 2013, è stato dilazionato in tre tranche, in modo da rendere meno gravoso il pagamento.Le nuove date sono: 16 dicembre 2013, 16 febbraio e 16 marzo 2014.La rata del 16 dicembre prevede unicamente il pagamento, a favore dello Stato, della quota dello 0,30 euro a mq a titolo di maggiorazione standard, imposto dall’art 14, comma 13 del decreto legge 201/2011, convertito in legge 214 del 2011.

«L’Amministrazione, come dimostrato anche dalla delibera assunta ieri in sede di Consiglio – ha dichiarato stamane il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti – continua a porre essere tutte le azioni in suo potere, volte ad arginare le difficoltà economiche con cui sono costretti a convivere i cittadini.»

La nave Altair Copertina-libro-La-Tragedia-del-Fusina

La Pro Loco di Carloforte e l’equipaggio della nave della Marina Militare Italiana Altair, con il patrocinio del Comune di Carloforte, organizzano il 3° raduno nazionale degli ex marinai della nave Altair, che si svolgerà dall’8 al 10 novembre 2013.

Qualche anno fa alcuni ex marinai che negli anni ‘50 e ‘60 furono imbarcati sulla nave “Altair” della Marina Militare, decisero di creare un gruppo per consentire di incontrarsi nuovamente a distanza di decenni. L’iniziativa riscosse un successo non soltanto in termini di numero di iscritti (parecchie centinaia), ma perché diede vita a dei raduni annuali. 

Il primo nel 2011 si svolse a Roma, il secondo nel 2012 a La Spezia, quest’anno la richiesta di tutti gli ex marinai, proveniente da tutte le regioni italiane, è stata di incontrarsi a Carloforte, con le loro famiglie, per partecipare al terzo raduno nazionale.

Per questo, l’organizzazione ha deciso di contattare la Pro Loco di Carloforte per incontrarsi sull’isola, a ricordo della tragedia del naufragio della nave mercantile “Fusina” avvenuta il 15 gennaio del 1970 con un solo superstite, Ugo Freguja. La fregata ”Altair” assieme ad altre unità della Marina Militare parteciparono alla ricerca dei naufraghi recuperandone alcuni. Il ricordo di tale tragedia è tuttora vivo fra la gente di Carloforte e tra i marinai della fregata che vissero quei tristi momenti. Al raduno parteciperanno tutti i marinai (di qualsiasi grado) dell’Altair del periodo d’imbarco tra il 1951 e il 1971.

L’incontro consentirà alla delegazione di nave “Altair”, di visitare oltre Carloforte anche Cagliari e Barumini.

Questo il programma completo:

Venerdì 8 novembre

Pomeriggio: arrivo della delegazione, visita dell’isola e della città

Sabato 9 novembre

Ore 10.30: messa solenne presso la chiesa parrocchiale San Carlo Borromeo in ricordo dei marittimi del Fusina

Ore 11.30: processione dalla chiesa parrocchiale San Carlo Borromeo alla Stella Maris presso la calata Mamma Mahon dove verrà deposta una corona di fiori a ricordo di tutti i caduti del mare

Ore 19.00: presso l’Ex Me di via XX settembre incontro con la delegazione a ricordo dei soccorsi e delle ricerche prestate ai naufraghi del Fusina

Domenica 10 novembre.

Presentazione del libro a Chioggia.

Presentazione del libro sulla tragedia del Fusina a Chioggia.

Ugo Freguja con alcuni familiari delle vittime.

Ugo Freguja con alcuni familiari delle vittime.

Ugo Freguja alla presentazione del libro a Chioggia.

Ugo Freguja alla presentazione del libro a Chioggia.

Gianni Repetto e Ugo Freguja.

Mattina: partenza della delegazione

 

Domani, 1 novembre, apre la stagione della pesca del riccio di mare che terminerà il 4 maggio 2014. Ne dà comunicazione l’Ufficio relazioni con il pubblico della Presidenza ella Giunta regionale.

La pesca è consentita:
a) ai pescatori marittimi professionali iscritti nel registro dei pescatori marittimi esclusivamente dall’imbarcazione anche con l’ausilio dello “specchio” o batiscopio, mediante asta tradizionale (“cannuga”) o con il coppo;

b) ai pescatori professionali subacquei, in possesso di autorizzazione per la pesca subacquea professionale, in apnea o con l’uso di apparecchi ausiliari per la respirazione esclusivamente a mano o con l’ausilio di qualsiasi strumento corto atto a staccare il riccio dal substrato;

c) ai soggetti che esercitano la pesca sportiva o ricreativa, in apnea – senza l’uso di apparecchi ausiliari per la respirazione – con gli stessi attrezzi consentiti per i pescatori subacquei professionali o dall’imbarcazione con gli stessi attrezzi consentiti per i pescatori marittimi professionali.

È vietata la raccolta del riccio di mare mediante attrezzi trainati con imbarcazione o anche a mano mediante mezzi meccanici (strumenti in ferro), ivi compresi i rastrelli.
Il prelievo degli esemplari di riccio di mare è consentito esclusivamente dall’alba sino alle ore 16.00.

La taglia minima di cattura è di 50 mm esclusi gli aculei. Ogni esemplare di taglia inferiore prelevato in qualsiasi circostanza, da qualunque tipologia di imbarcazione e da qualsiasi categoria autorizzata alla pesca, anche non appartenente a quella dei pescatori professionali, deve essere immediatamente rigettato in mare.

Il pescatore professionale subacqueo, se accompagnato da assistente a bordo dell’imbarcazione, può raccogliere giornalmente esemplari per 6 ceste (dimensioni: altezza 35 cm, lunghezza 60 cm, larghezza 50 cm) equivalenti, per due unità lavorative, a circa 3.000 esemplari. Se il pescatore professionista non è accompagnato da un assistente può raccogliere giornalmente esemplari per 3 ceste pari a circa 1500 ricci.

Il pescatore marittimo professionale è tenuto a rispettare gli stessi quantitativi massimi prelevabili previsti per il pescatore subacqueo professionale. Il pescatore sportivo può raccogliere esemplari per consumo personale nel numero massimo di 50 ricci al giorno.

Il pescatore subacqueo professionale e marittimo professionale deve compilare giornalmente e tenere a disposizione degli organi di vigilanza la scheda di prelievo con l’indicazione della giornata di attività, della zona di pesca e del quantitativo prelevato e di trasmetterla entro 48 ore dalla data di chiusura di ciascun mese solare al Servizio dell’Amministrazione regionale competente in materia di pesca e per conoscenza anche all’Autorità marittima territoriale di competenza ai seguenti indirizzi:

– Assessorato dell’agricoltura e riforma agro- pastorale
Servizio pesca e acquacoltura
fax 0706062516 posta elettronica agricoltura@pec.regione.sardegna.it
– Autorità marittima sede di Cagliari fax 070 60517218
– Autorità marittima sede di Olbia fax 0789 27737