18 July, 2024
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Consiglio comunale Iglesias

La Commissione Bilancio del comune di Iglesias esaminerà questa sera la delibera per il rinvio al 31 marzo della rata della Tares in scadenza il 31 gennaio. Il Consiglio comunale la voterà la prossima settimana.

«Dopo la proposta fatta dal consigliere di maggioranza Pietro Serio durante l’ultimo Consiglio Comunale – spiega il sindaco, Emilio Gariazzo – ho dato indicazioni al Dirigente dei Servizi Finanziari di predisporre la delibera che permetta lo slittamento del pagamento della rata di gennaio della Tares al 31 marzo.» 

L’atto sarà discusso, questa sera, in Commissione Bilancio per poi essere esaminato e votato la settimana prossima in Consiglio comunale. Dopo l’approvazione del provvedimento, i cittadini potranno pagare le due rate finali della Tares con scadenza al 28 febbraio e al 31 marzo.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il tribunale di Lanusei ha eliminato dalla competizione elettorale in Sardegna 12 liste su 26. Lo riporta una nota dell’Ansa. Le liste escluse sarebbero quelle di Sel, Pd, Psd’Az, Fronte Indipendentista Unidu, Rossomori, Meris-Malu Entu, Unidos, Mauro Pili Presidente, Idv, La Base, Unione Popolare Cristiana e Movimento Zona Franca. Tra i motivi dell’esclusione ci sarebbero irregolarità formali nella presentazione delle firme. I ricorsi alla Corte d’Appello di Cagliari sono possibili fino a questa sera.

Vista la frammentazione emersa dalla presentazione delle liste ed il possibile equilibrio tra le parti, qualora i ricorsi non dovessero essere accolti, potrebbe risultarne condizionato in misura decisiva l’esito delle elezioni.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Su proposta della Giunta, il Consiglio regionale ha approvato ieri pomeriggio un emendamento alla manovra finanziaria che incrementa di 10 milioni di euro i fondi per la non autosufficienza. Il provvedimento, che ricalca quanto approvato nelle due Finanziarie precedenti, è stato condiviso anche dall’opposizione. 

Soddisfatta l’assessore della Sanità e politiche sociali Simona De Francisci, tra i promotori dell’emendamento in Aula: «Si tratta di risorse fondamentali e di cui, solo nel 2013, 8 di queste sono state usate per il programma “Ritornare a casa”», ha spiegato l’assessore.

 

Le assicurazioni sono tenute per legge a risarcire il danno, ma certamente non possono obbligare i cittadini a riparare i propri mezzi presso le carrozzerie con cui le stesse hanno stabilito delle convenzioni. Noi siamo contrari all’obbligo e non accettiamo di essere messi fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione”.

E’ quanto sostengono i carrozzieri di Confartigianato Sardegna, che da ieri hanno cominciato una nuova vertenza nazionale contro il Governo, a tutela degli interessi del consumatore, della sicurezza stradale e sui luoghi di lavoro, e a salvaguardia di una categoria che in Sardegna vede attive oltre 1.200 imprese, che danno lavoro, tra diretti e indotto, a oltre 7.000 addetti.

Nello specifico la categoria degli Autoriparatori di Confartigianato Sardegna, contesta la misura, contenuta nel “pacchetto” di norme sulla riforma dell’RC auto varata dal Governo il 24 dicembre scorso, che renderebbe nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati. Vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime.

«Qui si tratta del diritto di scelta dell’utente che viene azzerato per legge – sottolineano da Confartigianato Sardegna – in questo modo non si tutela ne la sicurezza degli utenti, tantomeno quella di una buona riparazione, perché il basso costo è sintomo di un lavoro non sempre fatto a regola d’arte. Con quest’obbligo, c’è il pericolo che le Compagnie di Assicurazione possano fare anche solo una scelta basata sul proprio risparmio. Per questo noi vogliamo che gli utenti siamo lasciati nella condizione di fare delle scelte autonome, indipendenti e responsabili, dando fiducia, se lo vogliono, al proprio carrozziere o meccanico

«In questo modo – continuano dall’Associazione – si rischia di far chiudere le carrozzerie indipendenti, che non operano in convenzione con le assicurazioni, e si impedisce ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia.»

«Abbiamo già contattato i Senatori e ad Deputati eletti in Sardegna, consegnato loro di documenti e gli emendamenti necessari – conclude Confartigianato Sardegnae spiegato come la norma, varata dal Governo e ora all’attenzione del Senato, sia liberticida e permetta di “rottamare” per decreto migliaia di autocarrozzerie. Nei prossimi giorni li incontreremo uno per uno per spiegare in modo più concreto la  situazione

L’assessorato regionale del Lavoro ha apportato delle modifiche ai termini e ai requisiti per l’accesso ai sussidi straordinari (una tantum) destinati ai lavoratori che non beneficiano di ammortizzatori sociali.

In particolare:
– i disoccupati che hanno lavorato per almeno tre mesi, anche non continuativi, potranno richiedere il sussidio senza attendere che siano trascorsi 68 giorni dalla cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro;
– saranno ammessi al beneficio anche coloro che hanno percepito la mini-ASPI, ossia il sussidio che ha sostituito l’indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti.

Ricordiamo che il sussidio sarà concesso per sei mesi, fino ad un massimo di 700 euro mensili, e che le richieste saranno accolte fino ad esaurimento delle risorse complessivamente disponibili, pari a 16 milioni e mezzo di euro.

Le domande dovranno essere compilate e trasmesse tramite i servizi on line del Sistema informativo del Lavoro entro le seguenti scadenze:

– le ore 18.00 dell’11 marzo 2014 per i lavoratori del settore edile;

– le ore 18.00 del 17 marzo 2014 per i lavoratori degli altri settori.

Per eventuali chiarimenti sull’avviso è possibile contattare i referenti del Servizio politiche del lavoro e per le pari opportunità dell’assessorato del Lavoro:

a) tramite e-mail agli indirizzi aramo@regione.sardegna.it – igserra@regione.sardegna.it – npapoff@regione.sardegna.it – lcossu@regione.sardegna.it – abadas@regione.sardegna.it ;

b) telefonando, dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13, ai numeri 070 606 5725 – 070 606 5381 – 070 606 5651- 070 606 5622 – 070 606 5839.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Consiglio regionale ha dato il via libera, in poco più di un’ora e mezza, alla legge Finanziaria e al Bilancio 2014, una manovra da 7,498 miliardi di euro che tenta una forzatura sulle leggi economico-finanziarie dello Stato prevedendo che «nelle entrate spettanti alla Regione sono comprese anche le imposte di fabbricazione su tutti i prodotti, generate nel territorio regionale anche se riscosse nel restante territorio dello Stato». Si tratta delle accise sui carburanti.
«E’ una finanziaria decisiva non solo per continuare ad affrontare questa drammatica crisi – hanno commentato il presidente della Regione Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda – ma per costruire insieme lo sviluppo per il futuro. Questa legge, la seconda approvata in otto mesi, oltre a dotare la Sardegna di un bilancio ed evitare la spesa in dodicesimi, fa fronte alle diverse emergenze, in primis l’alluvione che ha colpito la nostra isola lo scorso novembre e punta al rilancio del sistema economico, al contrasto della crisi, e a portare reali benefici e soluzioni ai problemi delle famiglie, delle imprese e degli enti locali. Anche grazie al senso di responsabilità dell’opposizione, emerso soprattutto in Commissione Bilancio, siamo nelle condizioni di completare i programmi di sviluppo e gli investimenti portati avanti in questi anni e di proseguire nella difesa dei diritti dei sardi nel confronto con lo Stato sulla vertenza entrate. Lo scorso anno abbiamo vinto la sfida sull’Irap, quest’anno ripartiamo dalle accise, una battaglia per la quale c’è ancora da lottare, ma un altro percorso importante da costruire per il bene dei sardi.»
«Anche quest’anno abbiamo confermato il Fondo Unico per gli enti Locali e applicato per la prima volta la riassegnazione dei residui – hanno aggiunto presidente e assessore – una parte della finanziaria tende, poi, ad aggredire la burocrazia che nonostante tutto ci ha comunque permesso un monitoraggio delle risorse, sempre interamente impegnate e spese, dimostrando che la nostra isola, anche sui fondi europei non era fanalino di coda. Grande rilevanza abbiamo dato a istruzione, Università, sociale, politiche ambientali e infrastrutture, come la Sassari-Olbia, basilari per il rilancio della nostra isola.»

Municipio di Giba

Il comune di Giba si è classificato all’11° posto a livello nazionale, primo comune della Sardegna, nella graduatoria del bando “6000 campanili” del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Il programma 6000 campanili prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro dopo l’accordo tra il ministero delle Infrastrutture e l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) per:

A) Interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici ivi compresi gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche

– Adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti (a titolo esemplificativo: sicurezza sismica, sicurezza antincendio, risparmio energetico, sicurezza sui luoghi di lavoro, eliminazione di barriere architettoniche, ecc.)

– Ristrutturazione e rifunzionalizzazione di edifici pubblici

– Nuova costruzione di edifici pubblici

B) Realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di NGN e WI-FI

– interventi sulle reti viarie di competenza comunale ivi compresi gli eventuali lavori connessi a sottostanti sottoservizi (fognature, acquedotti, pubblica illuminazione, cablaggio, ecc.).

C) Salvaguardia e messa in sicurezza del territorio

Tali interventi possono riguardare, a titolo esemplificativo: regimazione idraulica, consolidamento di frane, prevenzione incendi boschivi, bonifiche ambientali, ecc.

Possono presentare domanda di contributo finanziario i Comuni che, sulla base dei dati anagrafici risultanti dal censimento della popolazione 2011, avevano una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. Possono altresì presentare domanda di contributo finanziario le unioni composte da Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e i Comuni risultanti da fusioni tra Comuni ciascuno dei quali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Ogni soggetto richiedente potrà presentare un solo progetto anche comprendente più opere connesse funzionalmente purché coerenti con le tipologie di intervento previste dalla legge ed aggiudicabili tramite un’unica procedura. L’importo del finanziamento richiesto per ogni progetto deve essere compreso tra 500.000 a 1.000.000 di euro.

Il comune di Giba riceverà 975.000 euro, quasi il massimo del contributo concedibile ad un singolo comune, per un intervento di adeguamento normativo, messa in sicurezza e ristrutturazione del palazzo comunale di via Eleonora d’Arborea. Solo un altro comune sardo è entrato in graduatoria, Gonnoscodina, che riceverà 1.000.000 di euro.

Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha firmato il decreto e l’ha inviato alla Corte dei Conti. Con i 100 milioni di euro stanziati nel Decreto del Fare sono stati finanziati i primi 115 progetti.

A breve il ministro Lupi firmerà un secondo decreto con una seconda graduatoria di altri 60 Comuni finanziati con gli ulteriori 50 milioni di euro assegnati al Programma 6000 Campanili dalla legge di stabilità.

La modalità operativa del fondo prevede la stipula di singole convenzioni tra i Comuni finanziati e il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Al programma 6000 campanili sono state destinate anche risorse non spese dei Fondi strutturali europei per le regioni del Sud. Queste nuove dotazioni sono utilizzabili per i progetti presentati dai Comuni delle regioni del Mezzogiorno, altri mille interventi circa su cui sono in corso le verifiche per l’inserimento nell’elenco delle opere finanziate.

 

 Il Municipio di Carbonia.

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato all’assunzione a tempo pieno e indeterminato presso il comune di Carbonia di 2 Funzionari Tecnici –  Ingegnere  Civile  – Cat. D3.

Il bando e lo schema di domanda sono disponibili sul sito internet: www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Bandi di selezione e concorsi – Bandi di concorso per personale.

La domanda di ammissione alla selezione  pubblica dovrà essere indirizzata al Comune di Carbonia, Settore del Personale, Piazza Roma, 1 – 09013 Carbonia e inviata secondo una delle seguenti modalità: spedita a mezzo raccomandata, con avviso di ricevimento, tramite servizio postale all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia – Piazza Roma 1 – 09013 – Carbonia; inoltrata, da una casella di posta elettronica certificata, all’indirizzo di posta elettronica certificata del Comune di Carbonia di seguito indicato: comcarbonia@pec.comcarbonia.org; recapitata, in busta chiusa, a mano all’Ufficio Protocollo del Comune.

In tutti i casi, le domande dovranno pervenire, a pena di esclusione, entro il 13 febbraio 2014. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Personale del Comune di Carbonia, piazza Roma 1. Telefono: 0781/694229, e-mail:  HYPERLINK “mailto:i.buscarini@comune.carbonia.ca.it” i.buscarini@comune.carbonia.ca.it

Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:

1ª prova scritta – il giorno 5 marzo 2014

2ª prova scritta – il giorno 6 marzo 2014

Prova orale – il giorno 4 aprile 2014.