18 July, 2024
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Il TAR della Sardegna ha respinto il ricorso del Movimentu Europeu Rinascida Sadra (Meris), presieduto da Doddore Meloni, che chiedeva l’annullamento del decreto del 29 dicembre scorso con il quale il presidente della Regione ha fissato per il 16 febbraio i comizi per l’elezione del XV Consiglio regionale della Sardegna e del Presidente della Regione. La seconda sezione del Tribunale Amministrativo regionale ha dichiarato il ricorso inammissibile “per carenza di interesse”. Meris aveva eccepito l’illegittimità costituzionale della legge statutaria del 2013 perchè “in contrasto con i principi costituzionali di uguaglianza e di partecipazione dei cittadini alla vita politica del paese laddove richiede, ai fini dell’ammissione delle liste dei gruppi di nuova formazione, la sottoscrizione da parte di un esorbitante numero di elettori”
I giudici hanno rilevato che il provvedimento impugnato “è del tutto neutro rispetto all’interesse dei ricorrenti a partecipare alla competizione elettorale, non precludendo la possibilità per il movimento politico Meris di presentare le liste dei loro candidati e di essere ammesso a parteciparvi nel rispetto della normativa vigente”. Per il TAR il provvedimento di indizione dei comizi elettorali ha il solo fine di avviare il procedimento, senza che da questo possa derivare alcune lesione alla sfera giuridica dei movimenti politici o di singoli cittadini.

«L’arresto procedimentale suscettibile di integrare una lesione della sfera giuridica dei ricorrenti sarà determinato – spiegano i giudici – dall’atto di esclusione dalla competizione elettorale che, se del caso, sarà adottato dal competente ufficio incaricato di verificare il rispetto delle regole dettate, anche in punto di sottoscrizione secondo quanto stabilito dall’ art. 21 della legge regionale statutaria, ai fini della presentazione delle liste.»

 

 

CENTRO TEATRALE BRESCIANO  ANTIGONE CENTRO TEATRALE BRESCIANO  ANTIGONE CENTRO TEATRALE BRESCIANO  ANTIGONE CENTRO TEATRALE BRESCIANO  ANTIGONE

Debutta nell’Isola – sotto le insegne del CeDAC – “Antigone ovvero una strategia del rito” da Sofocle, nell’allestimento del CTB/ Teatro Stabile di Brescia e Le Belle Bandiere, per la regia di Elena Bucci (già attrice del Teatro di Leo di Leo De Berardinis, ha collaborato con Mario Martone, Pappi Corsicato e Claudio Morganti), anche protagonista sulla scena con Marco Sgrosso e con Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Gabriele Paolocà.

Lo spettacolo inaugurerà  oggi (venerdì 10 gennaio) alle 21 la stagione di prosa 2013-14 al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri, per approdare sabato 11 gennaio alle 21 al Teatro Eliseo di Nuoro; domenica 12 gennaio alle 21 aprirà il cartellone del Teatro Garau di Oristano e infine, lunedì 13 gennaio sempre alle 21 sarà in scena al Teatro Centrale di Carbonia.

Moderna rilettura della tragedia di Sofocle, “Antigone ovvero una strategia del rito” racconta la storia della giovane figlia di Edipo, Antigone, che sceglie la morte pur di non rinunciare al dovere sacro di dar sepoltura al fratello Polinice (reo di aver combattuto contro la città di Tebe), disobbedendo così a un editto del re Creonte, suo zio, diventa emblematica, in un momento di incertezza e crisi dei valori, come testimonianza di rigore e coerenza con i propri ideali contro la cecità del potere, in un racconto corale che svela il sottile confine tra la maschera e il volto.

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Nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo, teatro e danza, parola e canto si fondono in un’ “Antigone” contemporanea che rivela l’attualità del mito: contro una legge “ingiusta” che impone di non seppellire i morti nemici della città, la principessa ribelle, figlia di Edipo e nipote del re Creonte, sceglie di obbedire alle ragioni del cuore, officiando i riti funebri per il fratello Polinice, caduto per mano dell’altro fratello, Eteocle, mentre combatteva da esule per riconquistare il trono. Il ferreo divieto, dettato dalla ragione di stato, infrange più antiche norme e consuetudini religiose e contrasta con la pietas, punendo i trasgressori con la pena capitale; l’inflessibilità del nuovo sovrano, che rivendica l’inviolabilità del suo decreto, ne svela la debolezza, il desiderio di consolidare il recente potere e soprattutto l’ambizione personale e infine la cecità davanti alla catastrofe. Il coraggio di Antigone, la sua convinzione e la determinazione nel portare avanti il suo folle progetto a rischio della vita diventano emblematici non solo della giovanile incoscienza o meglio noncuranza davanti al pericolo, ma anche della ferma volontà di seguire i propri principi, di non arrendersi e non rinunciare ai propri ideali, a costo di pagare il prezzo più alto.

“Antigone ovvero una strategia del rito” – produzione CTB/ Teatro Stabile di Brescia in collaborazione con Le Belle Bandiere, con il sostegno del Comune di Russi – attinge parole e simboli dalla tragedia antica, per riproporli in seno a una moderna scrittura drammaturgica (ideata ed elaborata dalla regista Elena Bucci e da Marco Sgrosso), in cui si intersecano diversi livelli narrativi, e le voci appassionate e discordi dei protagonisti dialogano in contrappunto con l’identità collettiva e l’icastica presenza del coro.

In scena, con Elena Bucci e Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto e Gabriele Paolocà per un viaggio fino alle origini del mito e della tragedia greca; il disegno luci è di Maurizio Viani, la drammaturgia del suono di Elena Bucci e Raffaele Bassetti (direzione tecnica, Giovanni Macis; luci, Loredana Oddone).

“Antigone ovvero una strategia del rito” racconta di una scelta estrema davanti a un’alternativa inaccettabile: obbedire a un ordine ritenuto ingiusto e contrario all’etica e alla morale, alle proprie convinzioni, e in questo caso alle leggi divine; o ribellarsi, mettendo alla prova l’autorità e la legge, costringendole ad agire in un modo o nell’altro, a venire allo scoperto, per ristabilire la verità e la giustizia anche a costo del proprio sacrificio. Un dilemma tutt’altro che raro o insolito, nel passato come nel presente e presumibilmente nel futuro: la Storia dell’uomo ne propone innumerevoli esempi, che si risolvono spesso in una dicotomia del fare e dell’agire, ovvero in scelte “temerarie” o dolorose rinunce. La tragedia di Sofocle ne dà una sintesi perfetta, insieme al ritratto di un’indomita eroina, con pagine dense di pathos in cui il teatro si fa specchio e coscienza della comunità, tra lucidi ragionamenti e passione per la verità. Teatro politico in senso stretto, in cui si dibattono i temi centrali della polis- l’antica città-stato di Atene – e più in generale della Grecia: “Antigone” è un’opera emblematica, che mette in gioco le fondamenta stesse della civiltà rappresentando il conflitto tra vecchie e nuove leggi, in cui affiora un possibile contrasto tra sacro e profano, tra aspirazioni e necessità umane e volere divino, ma soprattutto una distanza, forse già allora incolmabile, tra etica e politica. Nessuno dei personaggi è immune da complessità e contraddizioni: Antigone brucia la sua giovane esistenza per un ideale, sceglie consapevolmente di rinunciare alla luce del giorno, all’amore di Emone, figlio di Creonte e suo futuro sposo, per non piegarsi a un ordine ingiusto, per non venir meno a un sacro dovere; e Creonte, cieco davanti alla sventura e sordo a ogni critica, da sovrano illuminato diventa tiranno, fino a precipitare se stesso e i suoi nella sciagura. Una grammatica di contrasti, tra Antigone, pura e coraggiosa, irriducibile ribelle e Creonte, incarnazione del potere, insensibile alle grida del suo stesso popolo; ancora tra Antigone, votata alla morte, e la sorella Ismene, “custode di vita”; tra Creonte, padre autoritario e inflessibile e Emone, che condividerà il destino dell’amata; e pure tra Creonte, arroccato sulle sue posizioni, dietro lo scudo del razionalismo e la forza della legge, e il cieco Tiresia, l’indovino che conosce la volontà degli dei e il destino degli uomini.

Sottolineano Elena Bucci e Marco Sgrosso: «“Antigone” di Sofocle ci ha colpito soprattutto per la straordinaria nettezza nell’affrontare un tema mitico ma al tempo stesso di sconcertante attualità e per la sorprendente semplicità poetica di una lingua capace di attraversare il tempo e le mode, senza nulla perdere dello splendore diretto della sua comunicatività. Ritroviamo in Antigone un pensiero caro e necessario: nessuno può togliere la libertà di rinunciare a tutto, anche alla vita, per difendere un credo, un atto, un’idea, un’utopia. In epoche tiepide e cariche di paura, ci appare salutare riflettere su un tema come questo.»

CeDAC – XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo – Questa è la nostra Stagione – Stagione di Prosa 2013-2014 –

Come da comunicato stampa / Si ringrazia l’Ufficio stampa nella persona di Anna Brotzu

CTB Teatro Stabile di Brescia in collaborazione con Le Belle Bandiere e con il sostegno del Comune di Russi / progetto ed elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso /con: Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Gabriele Paolocà

Disegno luci: Maurizio Viani / drammaturgia del suono Elena Bucci e Raffaele Bassetti /suono e sensori Raffaele Bassetti /direzione tecnica Giovanni Macis / luci Loredana Oddone /regia di Elena Bucci

Con la collaborazione di Marco Sgrosso

(C.C.)

Il Distretto Idrografico della Sardegna ha realizzato un opuscolo informativo su “Acqua e Difesa del suolo in Sardegna” per promuovere tra gli studenti sulle scuole secondarie di primo e secondo grado la diffusione nella collettività, e segnatamente tra le nuove generazioni, della cultura in materia di tutela delle acque, di difesa del suolo e di servizio idrico integrato. L’opuscolo è stato pubblicato sul sito dell’Autorità di Bacino Regionale della Sardegna e affronta temi di particolare rilevanza educativa alla luce degli effetti disastrosi provocati dalla recente alluvione. 
L'acqua delle sorgenti di Domusnovas.

L’acqua delle sorgenti di Domusnovas.

Cresce l’attenzione della grande stampa internazionale per la Sardegna, come meta turistica. I sardi da sempre solari e ospitali ora sono indicati per una loro particolare qualità: l’attenzione per i bambini. Su questo tema si sofferma il Sunday Times, con un reportage di Jane Knight che invita i lettori a portare i propri figli in Sardegna per trascorrere delle vacanze attive.
«Austin Healy, ad esempio, sarà fra le leggende del rugby che insegneranno questa estate presso la Rugby Academy di una struttura sarda – scrive l’inviata -. I bambini fra i 5 ed i 15 anni non hanno bisogno di precedenti esperienze di rugby o di attrezzatura e si alleneranno su un campo regolare ogni mattina per una settimana. Anche i padri possono partecipare ad un match con le stelle che si terrà l’ultima sera, quando ai ragazzi verranno date una medaglia ed un attestato di partecipazione.»
Lo stesso domenicale del Times di Londra aveva dedicato alla Sardegna un altro reportage (consigliandola per vacanze rilassanti), dopo l’appello a venire nell’isola rivolto dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, all’indomani dell’alluvione del 18 novembre. Nel 2013 la Sardegna è finita in testa alla classifica delle spiagge più adatte ai ragazzi tra 0 e 18 anni, pubblicata nel rapporto “bandiere verdi dei pediatri”. L’isola ha battuto la concorrenza dell’Emilia Romagna e della Toscana.
Tuerredda 7

 

L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha prorogato al 14 febbraio 2014 la scadenza dell’avviso relativo ai finanziamenti destinati ai nidi e micronidi privati per la realizzazione di progetti altamente innovativi in ambito educativo e per l’incremento del numero di posti disponibili.

Possono beneficiare del contributo, fino ad un massimo di 200 mila euro, le sole strutture già esistenti e operanti in collaborazione con i comuni, le quali dovranno anche garantire una quota di compartecipazione pari ad almeno il 20% dell’importo richiesto.

Le domande di finanziamento dovranno pervenire, tramite servizio postale, altro servizio di recapito autorizzato o consegna a mano, al seguente indirizzo:

Regione Autonoma della Sardegna
Direzione generale delle politiche sociali
Servizio attuazione politiche sociali comunitarie, nazionali e regionali
Via Roma, 253
09123 Cagliari

Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) della Direzione generale delle politiche sociali, all’indirizzo sopra indicato, ai numeri telefonici 070 606 5856 e 0707 606 5369 o all’indirizzo e-mail san.politichesociali.urp@regione.sardegna.it

Da ieri notte tredici lavoratori interinali ex Rockwool si trovano all’interno della Galleria Villamarina di Monteponi, occupata per rivendicare una ricollocazione occupativa dopo che il 31 dicembre 2013 e’ scaduta la mobilità che garantiva loro poche centinaia di euro necessarie per non morire di fame. I tredici, gli “invisibili” della Rockwool, chiedono lo stesso trattamento riservato, dopo un’analoga occupazione della stessa Galleria Villamarina, ai lavoratori diretti, assorbiti dall’ATI-Ifras, nei progetti di bonifica del territorio minerario.

Sulcis Santadi calcio a cinque.

La Delfino ha vinto la Coppa Italia di serie C1 di calcio a cinque, superando nella finale disputata al Palazzetto dello sport di Elmas il Sulcis Santadi per 3 a 2.

Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio di misura, 1 a 0, con rete messa a segno da Giua, la squadra cagliaritana ha allungato nella prima parte del secondo tempo fino al 3 a 0, con due reti di Meloni. Orgogliosa reazione della squadra sulcitana che è stata capace di rientrare in partita con una rete messa a segno da Pani e ad un’autorete ma alla fine s’è arresa sul punteggio di 3 a 2.

Nonostante la sconfitta, resta la grande prova della Sulcis Santadi nell’intera manifestazione, a conferma dell’eccellente stagione in tutte le categorie.

Da lunedì 13 gennaio le iscrizioni al percorso formativo sulla creazione d’impresa organizzato dall’Agenzia regionale per il lavoro, il cui inizio è previsto nel mese di febbraio. 
Il corso è gratuito e si rivolge a un gruppo di venti aspiranti imprenditori.
Per iscriversi è necessario compilare la scheda allegata e inviarla all’indirizzo di posta elettronica: imprendiamoci@regione.sardegna.it
I partecipanti saranno inseriti in base all’ordine cronologico di arrivo delle schede di partecipazione: i primi 20 nominativi riceveranno una email con indicazione delle date in cui si terrà il corso. Eventuali iscrizioni in eccesso saranno prese in considerazione per i moduli formativi successivi.

In attesa dell’incontro sollecitato al ministero dello Sviluppo economico per fare il punto sulle trattative per la cessione dello stabilimento, arriva una buona notizia che riporta un minimo di serenità ai lavoratori diretti Alcoa. E’ stata rinnovata per un altro anno la cassa integrazione per i lavoratori diretti dello stabilimento di Portovesme. Il via libera è arrivato dal ministero del Lavoro che il 2 gennaio ha approvato il provvedimento che garantisce gli ammortizzatori sociali. Le organizzazioni sindacali hanno giudicato positivamente il provvedimento, chiaramente una soluzione tampone in attesa della risoluzione della vertenza e quindi della riapertura dello stabilimento.

Alcoa ingresso