24 November, 2024
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Si alza il sipario su “Antigone ovvero una strategia del rito”, intrigante e originale mise en scène della tragedia di Sofocle per la regia di Elena Bucci, in tournée nell’Isola per la Stagione di Prosa 2013-14 del CeDAC (nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo): teatro e danza, parola e canto si fondono nel suggestivo spettacolo, in cartellone domani (venerdì 10 gennaio) alle 21.00 al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri (dove inaugura la Stagione del CeDAC); sabato 11 gennaio alle 21.00 al Teatro Eliseo di Nuoro; domenica 12 gennaio alle 21.00 al Teatro Garau di Oristano (e anche qui apre la stagione CeDAC) e, infine, lunedì 13 gennaio, sempre alle 21.00, al Teatro Centrale di Carbonia.

Un’“Antigone” contemporanea che rivela l’attualità del mito: contro una legge “ingiusta” che impone di non seppellire i morti nemici della città, la principessa ribelle, figlia di Edipo e nipote del re Creonte, sceglie di obbedire alle ragioni del cuore, officiando i riti funebri per il fratello Polinice, caduto per mano dell’altro fratello, Eteocle, mentre combatteva da esule per riconquistare il trono.

Il ferreo divieto, dettato dalla ragione di stato, infrange più antiche norme e consuetudini religiose e contrasta con la pietas, punendo i trasgressori con la pena capitale; l’inflessibilità del nuovo sovrano, che rivendica l’inviolabilità del suo decreto, ne svela la debolezza, il desiderio di consolidare il recente potere e soprattutto l’ambizione personale e infine la cecità davanti alla catastrofe. Il coraggio di Antigone, la sua convinzione e la determinazione nel portare avanti il suo folle progetto a rischio della vita diventano emblematici non solo della giovanile incoscienza o meglio noncuranza davanti al pericolo, ma anche della ferma volontà di seguire i propri principi, di non arrendersi e non rinunciare ai propri ideali, a costo di pagare il prezzo più alto.

Antigone ovvero una strategia del rito” – produzione CTB/ Teatro Stabile di Brescia in collaborazione con Le Belle Bandiere, con il sostegno del Comune di Russi – attinge parole e simboli dalla tragedia antica, per riproporli in seno a una moderna scrittura drammaturgica (ideata ed elaborata dalla regista Elena Bucci e da Marco Sgrosso), in cui si intersecano diversi livelli narrativi, e le voci appassionate e discordi dei protagonisti dialogano in contrappunto con l’identità collettiva e l’icastica presenza del coro.

In scena, con Elena Bucci e Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto e Gabriele Paolocà per un viaggio fino alle origini del mito e della tragedia greca; il disegno luci è di Maurizio Viani, la drammaturgia del suono di Elena Bucci e Raffaele Bassetti (direzione tecnica, Giovanni Macis; luci, Loredana Oddone).

Antigone ovvero una strategia del rito” racconta di una scelta estrema davanti a un’alternativa inaccettabile: obbedire a un ordine ritenuto ingiusto e contrario all’etica e alla morale, alle proprie convinzioni, e in questo caso alle leggi divine; o ribellarsi, mettendo alla prova l’autorità e la legge, costringendole ad agire in un modo o nell’altro, a venire allo scoperto, per ristabilire la verità e la giustizia anche a costo del proprio sacrificio. Un dilemma tutt’altro che raro o insolito, nel passato come nel presente e presumibilmente nel futuro: la Storia dell’uomo ne propone innumerevoli esempi, che si risolvono spesso in una dicotomia del fare e dell’agire, ovvero in scelte “temerarie” o dolorose rinunce. La tragedia di Sofocle ne dà una sintesi perfetta, insieme al ritratto di un’indomita eroina, con pagine dense di pathos in cui il teatro si fa specchio e coscienza della comunità, tra lucidi ragionamenti e passione per la verità.

Teatro politico in senso stretto, in cui si dibattono i temi centrali della polis- l’antica città-stato di Atene – e più in generale della Grecia: “Antigone” è un’opera emblematica, che mette in gioco le fondamenta stesse della civiltà rappresentando il conflitto tra vecchie e nuove leggi, in cui affiora un possibile contrasto tra sacro e profano, tra aspirazioni e necessità umane e volere divino, ma soprattutto una distanza, forse già allora incolmabile, tra etica e politica. Nessuno dei personaggi è immune da complessità e contraddizioni: Antigone brucia la sua giovane esistenza per un ideale, sceglie consapevolmente di rinunciare alla luce del giorno, all’amore di Emone, figlio di Creonte e suo futuro sposo, per non piegarsi a un ordine ingiusto, per non venir meno a un sacro dovere; e Creonte, cieco davanti alla sventura e sordo a ogni critica, da sovrano illuminato diventa tiranno, fino a precipitare se stesso e i suoi nella sciagura. Una grammatica di contrasti, tra Antigone, pura e coraggiosa, irriducibile ribelle e Creonte, incarnazione del potere, insensibile alle grida del suo stesso popolo; ancora tra Antigone, votata alla morte, e la sorella Ismene, “custode di vita”; tra Creonte, padre autoritario e inflessibile e Emone, che condividerà il destino dell’amata; e pure tra Creonte, arroccato sulle sue posizioni, dietro lo scudo del razionalismo e la forza della legge, e il cieco Tiresia, l’indovino che conosce la volontà degli dei e il destino degli uomini.

Sottolineano Elena Bucci e Marco Sgrosso: «“Antigone” di Sofocle ci ha colpito soprattutto per la straordinaria nettezza nell’affrontare un tema mitico ma al tempo stesso di sconcertante attualità e per la sorprendente semplicità poetica di una lingua capace di attraversare il tempo e le mode, senza nulla perdere dello splendore diretto della sua comunicatività. Ritroviamo in Antigone un pensiero caro e necessario: nessuno può togliere la libertà di rinunciare a tutto, anche alla vita, per difendere un credo, un atto, un’idea, un’utopia. In epoche tiepide e cariche di paura, ci appare salutare riflettere su un tema come questo.»

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L’assessorato regionale del Lavoro ha ammesso a finanziamento, a seguito dell’incremento della dotazione finanziaria del relativo Fondo, ulteriori progetti integrati per lo sviluppo locale (Pisl) e progetti operativi per l’imprenditorialità comunale (Poic).
I comuni proponenti potranno partecipare alla seconda fase della procedura volta alla selezione dei beneficiari finali degli interventi previsti dai progetti.
Entrambe le tipologie di progetto sono finalizzate a promuovere la creazione d’impresa, lo sviluppo dell’imprenditorialità e le opportunità lavorative per disoccupati e inoccupati, con priorità per giovani e donne. I Pisl sono proposti da piccoli comuni con popolazione uguale o inferiore a 3 mila abitanti e dalle unioni di comuni contigui; i Poic sono, invece, proposti da comuni con popolazione superiore ai 3 mila abitanti.

Scadranno alle ore 13.00 del 17 febbraio i termini per la compilazione telematica delle domande di partecipazione al bando “Alta formazione” del programma Master and Back. Successivamente alla compilazione online, le domande dovranno essere stampate e trasmesse all’Agenzia regionale per il lavoro, situata in Via Is Mirrionis 195, 09122 Cagliari.
Il bando finanzia la frequentazione di master universitari attraverso l’erogazione di borse di studio. I finanziamenti sono destinati a percorsi che abbiano avuto inizio dall’1 settembre 2013 o che abbiano effettivamente inizio entro il 31 marzo 2014; tutti i percorsi dovranno concludersi (con relativo conseguimento del titolo finale) entro il 30 giugno 2015.
Sono considerati finanziabili esclusivamente i master di secondo livello erogati da università italiane, sia pubbliche che private, riconosciute dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che operano fuori dal territorio regionale e i master erogati da università estere, sia pubbliche che private, autorizzate a rilasciare titoli di studio con valore legale sul territorio in cui operano.
Gli interessati, per qualsiasi informazione, potranno contattare:
• l’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Agenzia, dal lunedì al venerdì ore 11.00-13.00; martedì e mercoledì ore 16.00-17.00, esclusi i festivi (recapito telefonico 070 606 7039);
• l’indirizzo email masterandback.altaformazione@regione.sardegna.it

Paolo Dessì – Forza Italia, andata e ritorno cinque anni dopo. Il sindaco di Sant’Anna Arresi, consigliere regionale eletto nella lista della circoscrizione provinciale di Carbonia Iglesias del Partito Sardo d’Azione nel febbraio 2009, sarà candidato nella lista circoscrizionale di Carbonia Iglesias di Forza Italia alle elezioni regionali in programma il prossimo 16 febbraio. Si tratta di un “ritorno a casa”, considerato che cinque anni fa Paolo Dessì, consigliere provinciale eletto in Forza Italia nel 2005, si candidò a sorpresa con i “Quattro Mori”, dopo aver interrotto traumaticamente i rapporti con il Pdl (forza politica che alla vigilia delle elezioni regionali rilevò il testimone da Forza Italia, alla quale lo ha restituito poche settimane fa) proprio durante le tormentate vicende che caratterizzarono la scelta dei candidati.

Sulla scelta di Paolo Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi alla terza consiliatura, hanno influito le incertezze del PSd’Az che, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, non ha ancora deciso se schierarsi con il centrosinistra o con il centrodestra, e le novità emerse proprio in questi giorni nel panorama politico di Forza Italia, nelle cui liste, per la prima volta dal 1994, non ci sarà Claudia Lombardo, eletta sempre nella circoscrizione del Sulcis Iglesiente, poi provincia di Carbonia Iglesias. Al divorzio del 2009 concorse in misura determinante la conclusione del rapporto di collaborazione e fiducia tra lo stesso Paolo Dessì e Claudia Lombardo ed oggi l’assenza del presidente del Consiglio regionale in carica dalle liste, apre nuove prospettive per i quattro candidati che verranno scelti per la composizione della lista provinciale e quindi per il consigliere regionale uscente sardista Paolo Dessì.

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Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha chiesto al Governo nazionale di dare alla Sardegna le risposte che attende da troppo tempo e non il transito delle armi chimiche siriane che, secondo quanto annunciato dai media e confermato da altre fonti riservate, potrebbero transitare nella nostra isola.
«E’ vergognoso – ha aggiunto il presidente – che ogni volta che c’è da gestire un “carico scomodo” l’Esecutivo nazionale, forse incoraggiato in questo senso anche da qualche grigio burocrate, pensi sempre come prima scelta ad un’isola come la nostra, che è un gioiello da preservare. Non è certo questa l’attenzione che i sardi chiedono allo Stato centrale, dal quale ancora aspettiamo riscontri su questioni urgenti sulle quali più volte abbiamo chiesto che chi governa a Roma battesse un colpo. Non è da sottovalutare – ha osservato ancora Cappellacci – anche il danno di immagine che potrebbe derivare ad un’isola che sta lavorando per sviluppare le proprie potenzialità nel settore turistico. La nostra terra deve essere rappresentata all’Estero come la terra dei centenari, delle eccellenze agroalimentari, di una qualità della vita che può attrarre un numero rilevante di visitatori. Non può essere mostrata agli occhi del mondo come la destinazione delle armi chimiche. Ribadiamo la necessità – ha concluso il presidente – di rivedere una decisione illogica e scellerata.»
 

Le attività di utilizzo presso le Pubbliche Amministrazioni dei lavoratori, che hanno beneficiato degli ammortizzatori sociali in deroga sino al 31.12.2013, saranno prorogate per sei mesi. E’ quanto prevede l’accordo sottoscritto oggi, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, tra l’assessore Mariano Contu e le organizzazioni sindacali. L’intesa anticipa la sottoscrizione del prossimo verbale di accordo per la concessione e la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. 
«Ai lavoratori – ha spiegato l’assessore del lavoro – in accordo con gli enti utilizzatori, sarà concesso di recuperare le ore non svolte nei primi giorni di gennaio. I cittadini interessati nei progetti di utilizzo possono, a distanza di pochi giorni dalla scadenza del precedente accordo, proseguire, quasi senza soluzione di continuità, un percorso di impiego che salvaguarda la loro dignità di lavoratori e produce benefici economici e sociali per la comunità. Circa 600 lavoratori – ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo – continueranno a offrire le loro prestazioni alle amministrazioni pubbliche che hanno attivato i percorsi di utilizzo dal 2013.»
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Il mondo sta scoprendo finalmente che la Sardegna è il “Paradiso terrestre”. A pochi giorni dall’ampio articolo del New York Times che invitava i propri lettori ad investire in Sardegna, tocca all’edizione domenicale dell’autorevole Times di Londra dedicare un reportage sull’isola. Un’altra risposta anche all’appello del governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, che all’indomani della tragedia dell’alluvione, aveva invitato i turisti a non disertare l’isola. Si allunga così la lista di riviste e giornali esteri che esaltano le eccellenze di un territorio che vuole essere il motore per far uscire il Paese dalla crisi.
Nell’articolo firmato da Maia Aimaro Ogden, la Sardegna, e in particolare Cabras, è consigliata per gli appassionati di “alberghi diffusi”.
«L’albergo diffuso – spiega Ogden – è la soluzione per una vacanza rilassata e rispettosa dell’ambiente: si hanno tutti i lussi di un hotel e al tempo stesso si fa conoscenza della vera comunità locale, mischiandosi con gli abitanti. Di queste strutture se ne contano attualmente in Italia 80.»

«Sulla ventosa costa occidentale della Sardegna – prosegue il Sunday Times – Cabras ospita Aquae Sinis, un gruppi di eleganti residence del 17esimo secolo restaurati dall’architetto Pierluigi Mele e da sua moglie Rossana Pollino, usando le ultime tecniche della bio-edilizia. Gli edifici principali si trovano a soli tre minuti a piedi dalla piazza. Mele ha creato un confortevole hotel da 16 stanze nella casa appartenuta un tempo a sua nonna con un favoloso rooftop bar che offre una vista sulla laguna. Le suite sono arredate nello stile Campidanese, eleganti interni, muri rosso acceso e blu rilassante, soffitti in bambù e porte finestre che si affacciano su profumati giardini e una piccola piscina. La spa è un posto perfetto per sgattaiolare mentre gli altri si fanno un pisolino. Ma perché andarci? – si chiede retoricamente la testata britannica – Perché la penisola di Sinis è una zona marina protetta, gelosamente custodita dalla comunità locale. Lontana dalle affollate spiagge della costosa Costa Smeralda con rare specie di uccelli, fenicotteri rosa, cormorani e tartarughe che passeggiano indisturbate. Il sito archeologico di Tharros è a 10 minuti di auto, vicino alla bellissima chiesa paleo-cristiana di San Giovanni, toccante nella sua semplicità.»

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L’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente ha pubblicato l’avviso per l’individuazione di un’Amministrazione comunale con la quale realizzare un progetto pilota di promozione della ristorazione collettiva sostenibile.

Il progetto, denominato Sardegna Compra Verde – Mense Sostenibili, prevede la predisposizione, la diffusione e l’adozione di una strategia alimentare che porti all’adesione delle mense pubbliche presenti sul territorio alla rete delle mense sostenibili e all’adozione di una campagna di comunicazione pubblica finalizzata a sensibilizzare anche le organizzazioni private e le famiglie al consumo alimentare sostenibile (attraverso la riduzione dell’impatto ambientale del servizio di ristorazione).

L’amministrazione comunale selezionata beneficerà, a titolo gratuito, dell’assistenza tecnica della Regione.

Possono partecipare i comuni sardi che:
– hanno più di 25.000 abitanti;
– erogano il servizio pubblico di ristorazione e/o la fornitura di derrate alimentari;
– vedono localizzati nel proprio territorio almeno altri 2 enti pubblici presso i quali è attivo un servizio di ristorazione collettiva: ristorazione prescolastica, scolastica, universitaria, ospedaliera, delle strutture residenziali e semiresidenziali (per anziani e di altre categorie svantaggiate) gestita da enti pubblici o da soggetti privati in regime di convenzione;
– sono interessati a promuovere e realizzare sul proprio territorio il progetto pilota.

Le candidature dovranno pervenire in Assessorato entro il 7 febbraio 2014.

«Non saranno più consentite cancellazioni di voli o altre inefficienze.» E’ la linea della Regione sulla nuova continuità aerea, illustrata dal presidente Ugo Cappellacci, che questa mattina ha presieduto il comitato di sorveglianza sulla nuova continuità aerea.
«Abbiamo messo in mora le compagnie – ha spiegato il presidente al termine della riunione, con particolare riferimento alla New Livingston – anche su altre questioni segnalate dai cittadini: entro il 20 Gennaio devono essere risolti definitivamente i problemi riguardo al web check-in, al passaggio dei bagagli e al funzionamento del call-center.» 
Il governatore ha sottolineato altresì i primi risultati positivi ottenuti grazie alla nuova tariffa unica: «In questi mesi il numero dei passeggeri – ha evidenziato -, paragonato agli stessi mesi dell’anno precedente é aumentato del 9% e di oltre 24 mila unità. Contrariamente a quanto affermato da taluni detrattori, il numero totale di voli é aumentato di circa 500 unità rispetto all’anno precedente. É un dato rilevante, incoraggiante, che dimostra che abbiamo imboccato la strada giusta. La nuova continuità – ha concluso – può portare benefici rilevanti non solo ai passeggeri, ma anche alle imprese e ai territori. É una svolta che difenderemo con tutte le nostre forze da qualsiasi difformità rispetto a quanto previsto dai bandi e dalle speculazioni politiche di chi sperava in un flop, ma é destinato ad essere smentito per ora e per il futuro dai fatti concreti. La nostra intransigenza ed un modello rivoluzionario porteranno risultati importanti per la nostra isola.»
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Questa mattina, presso l’assessorato regionale al Lavoro, a Cagliari, la RSU, l’Azienda Eurallumina, le segreterie territoriali di categoria di Cgil Cisl e Uil, Confindustria e l’assessore al Lavoro della Regione Sardegna, i funzionari dell’Ente regionale, si sono riuniti per discutere e stipulare l’accordo (che andrà immediatamente inoltrato al ministero del Lavoro e al ministero dello Sviluppo economico), già previsto nel percorso individuato e suggerito alle parti nella riunione svolta al MISE il 19 dicembre 2013 dallo stesso Ministero, che permetterà all’Azienda, avendone dato disponibilità, di anticipare la cassa integrazione in deroga. Visti i tempi ristretti e per evitare ulteriori sacrifici da parte dei lavoratori, la RSU ha ribadito, chiesto ed ottenuto che tutte le parti, Istituzionali, Aziendali e Sindacali (compresa la RSU), portino a compimento un’azione di pressing verso il ministero del Lavoro, affinché la pratica venga risolta entro la fine della settimana. Se così non fosse, i lavoratori riprenderanno immediatamente la mobilitazione attiva verso quei soggetti che non daranno corso a quanto siglato oggi in sede regionale.

Sciopero Eurallumina