24 November, 2024
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Si è conclusa ieri la mostra “In miniera tra i presepi”, visitabile dal 7 dicembre scorso presso la Sala Argani del Museo del Carbone. I presepi in concorso erano 19, realizzati con fantasia e passione da scuole, associazioni e gruppi di privati. Ai presepi in concorso si affiancavano 6 Natività realizzate da artigiani e due presepi fuori concorso.

Lo spoglio dei voti, effettuato il 5 gennaio alla presenza degli autori, ha confermato la vittoria del presepe numero 14, una composizione ispirata all’ambiente minerario realizzata dalle classi 2a e 3a D della scuola secondaria di primo grado di Via Balilla a Carbonia, Istituto Deledda-Pascoli (fotografia in allegato).

Si è aggiudicato il secondo posto il presepe numero 13 della scuola dell’infanzia di Matzaccara, realizzato con le uova, mentre il terzo posto è di un altro dei quattro presepi dell’Istituto Deledda-Pascoli, il presepe numero 4, realizzato con il sughero dalle classi 1a-2a-3aG e 3aF della scuola secondaria di primo grado di Cortoghiana.

L’annuncio ufficiale è stato dato ieri durante la manifestazione La Befana in miniera, che ha accolto un migliaio di partecipanti nella lampisteria, nella sala argani e negli spazi esterni della Grande Miniera di Serbariu. I bambini si sono cimentati nei laboratori creativi con pasta, stoffa, carta e colori e i volontari hanno animato il pomeriggio con truccabimbi e sculture di palloncini. Infine, una befana in auto d’epoca ha distribuito caramelle a tutti i bambini.

L’evento La Befana in miniera è stato realizzato con la collaborazione di: Associazione Pro Loco Carbonia, Associazione Ohana APS, Autocarrozzeria F.lli Corda Carbonia. Si ringraziano tutti i volontari che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.

Presepe vincitore 2013

Simona de Francisci.
L’assessorato regionale della Sanità ha pubblicato un avviso per la concessione di contributi a nidi e micronidi privati per la realizzazione di progetti altamente innovativi in ambito educativo e per l’incremento dei posti disponibili.

L’intervento è inserito nel piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia ed è rivolto, in particolare, alle strutture già esistenti e operanti in collaborazione con i comuni.

Il contributo non potrà superare l’importo massimo di 200mila euro e i beneficiari dovranno garantire una quota di compartecipazione obbligatoria pari ad almeno il 20% dell’importo richiesto.

Le domande di finanziamento dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 31 gennaio 2014, tramite servizio postale, altro servizio di recapito autorizzato o consegna a mano, al seguente indirizzo:

Regione Autonoma della Sardegna
Direzione generale delle politiche sociali
Servizio attuazione politiche sociali comunitarie, nazionali e regionali
via Roma, 253
09123 Cagliari

Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) della Direzione generale delle politiche sociali, all’indirizzo sopra indicato, ai numeri telefonici 070 6065856 e 0707 606 5369 o all’indirizzo e-mail san.politichesociali.urp@regione.sardegna.it

L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha prorogato al 30 aprile 2014 la comunicazione delle tariffe da applicare nell’anno in corso (invio del modello F2 al SUAP del comune di riferimento) dagli operatori agrituristici regolarmente iscritti all’elenco regionale. In via del tutto eccezionale per il 2014, quindi, il modello F2 può essere trasmesso al SUAP competente dal 3 febbraio al 30 aprile 2014.

Eventuali informazioni possono essere richieste all’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Agenzia Laore al numero 070/60262370 – tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e il martedì dalle 15.00 alle 17.30 o dell’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agropastorale al numero 070/6067034 – tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00, nei giorni di martedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

L’assessorato regionale del Lavoro ha rettificato le graduatorie delle candidate che hanno partecipato al bando “Impresa donna” e sono state ammesse alla fase di perfezionamento dell’idea imprenditoriale. 

I piani di impresa perfezionati e validati da Insar S.p.A. beneficeranno di un contributo fino all’80% del costo totale previsto dal budget finanziario. Il restante 20% sarà, invece, a carico della proponente.

Domani, mercoledì 8 gennaio, alle ore 12.00, nella sala riunioni dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione a Cagliari, l’assessore Sergio Milia presenterà, nel corso di una conferenza stampa, “L’ottava Conferenza Regionale della Cultura e della Lingua sarda 2014”, in programma a Castelsardo, nella sala conferenze del Castello dei Doria, venerdì 10 e sabato 11 gennaio prossimi. Tra i temi trattati quest’anno, la famiglia, le arti, la musica, gli sportelli linguistici, la letteratura e la scuola. Tutti strumenti che aiutano la veicolazione della lingua sarda e delle varietà alloglotte.

 

Castelsardo.

Castelsardo.

Il mondo “grillino” è profondamente scosso dal “NO” del leader nazionale Beppe Grillo alla concessione del simbolo per la partecipazione alle elezioni regionali sarde del 16 febbraio. Le vicende che la scorsa primavera portarono alla mancata partecipazione del Movimento Cinque Stelle alle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Iglesias, avrebbero dovuto far suonare un forte campanello d’allarme tra i componenti dei vari circoli in tutta la Sardegna, ma evidentemente pochi le avevano dato il giusto peso e, alla prova dei fatti, si è ripetuto lo stesso film con scena finale fotocopia: il Movimento Cinque Stelle non sarà della partita il 16 febbraio, quando i sardi sceglieranno i loro rappresentanti nella massima istituzione regionale per i prossimi cinque anni.

Quanto è accaduto ha sicuramente del clamoroso, anche se chi ha un minimo di esperienza in materia, sa bene quanto sia difficile gestire un successo elettorale della portata di quello ottenuto dal Movimento Cinque Stelle negli ultimi 12 mesi. Lo spirito che ha originato il movimento è stato travolto dalla forza dei numeri e, conseguentemente, dalle ambizioni, anche personali, di quanto si sono avvicinati allo stesso prima e dopo l’esplosione maturata alle elezioni politiche 2013. Le contrapposizioni interne ai partiti ci sono sempre state – il caso più recente è quello del Partito Democratico che, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, ha rimesso in discussione l’esito delle elezioni primarie che avevano “incoronato” candidata alla presidenza della Regione per la coalizione di centrosinistra l’europarlamentare di Sorgono Francesca Barracciu, “costretta” da pressioni interne al suo stesso partito e da alcuni partiti della coalizione, a rinunciare alla propria candidatura, ma quando una forza politica è strutturata, bene o male che sia, alla lunga riesce a ritrovare il minimo di coesione necessario per andare avanti ed affrontare le competizioni elettorali, anche quelle meno “importanti” di quella regionale (è di due giorni fa la scelta dell’economista Francesco Pigliaru quale candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione). Nella storia recente delle istituzioni regionali, non si ricorda una rinuncia tanto clamorosa e dolorosa di un partito che, appena un anno prima, era risultato il primo in Sardegna.

Da più parti si è detto e scritto che si è in presenza di una crisi di crescita e che questa drammatica esperienza, per assurdo, potrebbe anche rivelarsi utile. Forse questa ipotesi potrà anche avere un fondamento, ma è certo che la delusione tra quanti nei mesi scorsi avevano lavorato tanto per questo appuntamento elettorale, sia per coltivare ambizioni personali sia per continuare a costruire un “cambiamento” reale del modo di fare politica e di gestire le istituzioni in Sardegna, è tanto grande, che potrebbe avere riflessi non proprio positivi per la crescita futura.

In politica, come nella vita di tutti i giorni, il “ferro va battuto quando è caldo”, perché non è affatto scontato che il passare del tempo lasci le cose invariate e conceda anche in futuro le stesse opportunità. La politica è un’evoluzione continua ed in pochi mesi, come è già accaduto un anno fa, tutto potrebbe cambiare e nessuno oggi è in grado di prevedere il futuro.

Beppe Grillo 2

Sono 34 i simboli presentati entro le 20.00 di ieri sera in Corte d’Appello, a Cagliari, per le elezioni regionali in programma il prossimo 16 febbraio e, come era nell’aria ormai da qualche giorno, non c’è quello del Movimento Cinque Stelle. L’assenza della lista del movimento di Beppe Grillo, pur non costituendo una sorpresa per le tormentate vicende che hanno caratterizzato gli ultimi giorni tra i circoli in tutta l’Isola, resta clamorosa. Il Movimento Cinque Stelle non più tardi di un anno fa era risultato il primo partito in Sardegna alle elezioni politiche e molti si attendevano un possibile nuovo exploit alle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, anche se in alcune regioni nei mesi scorsi si sono registrati risultati non proprio esaltanti. In Sardegna le prime avvisaglie di un certo disagio e, soprattutto, della mancanza di coesione interna, erano emerse in occasione delle ultime elezioni amministrative al comune di Iglesias, alle quali la scorsa primavera non venne presentata la lista del Movimento Cinque Stelle, ma pochi avrebbero osato solo ipotizzare la ripetizione di quella negativa esperienza nella ben più importante ed attesa scadenza delle elezioni regionali. Alla prova dei fatti, viceversa, si è giunti alla stessa conclusione.

I contrasti interni covavano da tempo e sono esplosi fragorosamente negli ultimi giorni, a tal punto che l’estremo tentativo di riavvicinamento delle parti per giungere alla definizione di un elenco di 60 candidati condiviso per strappare il sì di Beppe Grillo alla concessione del simbolo, è risultato vano. Il Movimento Cinque Stelle non sarà della partita elettorale e questa assenza, evidentemente, spariglia notevolmente le carte, rimettendo in discussione lo stesso risultato finale, perché è difficile se non addirittura impossibile prevedere come si distribuirà il consenso che sarebbe stato concentrato sul simbolo pentastellato.

Partiti e movimenti che non hanno nelle loro liste consiglieri regionali uscenti, dovranno raccogliere le firme e le liste dovranno essere presentate da domenica 12 sino alle ore 20.00 di lunedì 13 gennaio 2014.

Il prossimo presidente della Regione sarà il candidato che otterrà il maggior numero di voti validi (art. 1 comma 4 e art. 11 comma 2). Questo significa che, in presenza di una profonda frammentazione del voto, con tre grandi schieramenti ed un forte fronte indipendentista, è concreta la possibilità che per vincere le elezioni possa essere sufficiente superare la soglia del 30% dei voti. E’ evidente che saranno decisive le alleanze ed anche le forze minoritarie, in seno ad un’alleanza, potrebbero decidere la partita.

La legge statutaria all’art. 1, comma 7, prevede due soglie di sbarramento, con l’esclusione dall’attribuzione dei seggi:

a) i gruppi di liste che fanno parte di una coalizione che ottiene meno del 10 per cento del totale dei voti validi ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale;
b) i gruppi di liste non coalizzati che ottengono meno del 5 per cento del totale dei voti ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale.

Lo sbarramento al 5 per cento per i gruppi di liste non coalizzati, è evidente, costituisce un fortissimo freno alle ambizioni di chi starebbe pensando di fare corsa solitaria e quindi un’altrettanto forte spinta a stringere alleanze in seno alle coalizioni maggiori.

L’art. 13 fissa la ripartizione dei seggi ed il premio di maggioranza:

a) il 60 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti superiore al 40 per cento;

b) il 55 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti compresa tra il 25 ed il 40 per cento.

 

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Francesco Pigliaru 1 copia

Il Partito Democratico ha sciolto le ultime riserve ed ha scelto il professor Francesco Pigliaru, prorettore dell’Università di Cagliari dal 2009, quale candidato alla presidenza della Giunta regionale alle elezioni in programma il prossimo 16 febbraio.
Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Sassari nel 1978, ha conseguito il Diploma di Scuola Superiore di Economia “Enrico Mattei” di Milano nel 1979 e, nel 1981, il Master di Philosophy in Economics, presso l’ University of Cambridge.
Francesco Pigliaru è stato inoltre consigliere di Amministrazione del Banco di Sardegna dal 1998 al 2001 ed assessore regionale della Programmazione e Bilancio della Giunta Soru dal 2004 al 2006.
Con la designazione di Francesco Pigliaru, il Partito Democratico e quindi l’intera coalizione di centrosinistra hanno superato l’impasse determinato dal ritiro della candidatura dell’europarlamentare di Sorgono Francesca Barracciu, che era risultata vincitrice delle elezioni primarie svoltesi il mese scorso e successivamente è rimasta coinvolta nell’inchiesta della Magistratura cagliaritana sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari regionali.
Con Francesco Pigliaru sale a sette il numero dei candidati alla carica di governatore della Sardegna già in campo. Saranno della partita il governatore uscente, Ugo Cappellacci, alla guida della coalizione di centrodestra, formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, UDC, Riformatori Sardi, UDS (nelle prossime ore potrebbe essere ufficializzata anche la presenza del Partito Sardo d’Azione, già componente del centrodestra nella prima parte della legislatura appena conclusa); il deputato di Unidos, ex Forza Italia e Pdl ed ex presidente della Regione, Mauro Pili, che dovrebbe avere il sostegno di alcune liste, prevalentemente indipendentiste; la scrittrice Michela Murgia, candidata di Sardegna Possibile, una coalizione formata da Progres e da due liste civiche: Gentes e Comunidades; Pier Franco Devias per la lista Fronte Unidu; Cristina Puddu per la lista Meris di Doddore Meloni; Gigi Sanna, per il Movimento Zona Franca. Resta ancora incertezza sul candidato del Movimento cinque stelle e sulla sua stessa presenza alla competizione elettorale, dopo le polemiche dei giorni scorsi, ma i dubbi dovrebbero essere sciolti nelle prossime ore.
Ricordiamo che da quest’anno si voterà nuovamente in una sola giornata, il 16 febbraio. Venti consiglieri regionali verranno eletti nella circoscrizione provinciale di Cagliari, 12 in quella di Sassari, sei a testa in quelle di Nuoro e Oristano, cinque in quella di Olbia Tempio, quattro a testa in quella di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, due in quella dell’Ogliastra.

La mostra collettiva “Carbonia Compie 75 anni”, inaugurata lo scorso lo scorso 17 dicembre presso i locali dell’Auditorium della Grande miniera di Serbariu, proseguirà sino al 22 gennaio 2014.

Alla mostra partecipano diversi pittori provenienti dalla Sardegna, dall’Italia e dalla Polonia. L’evento vuole essere un omaggio degli artisti, che hanno contribuito al finanziamento della manifestazione, alla città di fondazione.

Carbonia di notte

Carbonia 2013:2014

Il Carbonia ha travolto il Sant’Antioco nel derby dell’ultima giornata del girone d’andata del campionato di Promozione regionale, con un punteggio che non lascia spazio a recriminazioni: 4 a 0. La squadra di Maurizio Ollargiu si è così messa alle spalle le due sconfitte consecutive subite nelle ultime settimane e va al giro di boa del campionato con 19 punti, al nono posto in classifica.
La giornata ha registrato una nuova sconfitta per l’Atletico Narcao sul campo della Ferrini, a Cagliari, dove ha concluso la partita in 8 uomini per 3 espulsioni.
Seconda vittoria consecutiva per il Siliqua, 1 a 0 sul campo del Sant’Elena, mentre il big match tra Lanusei e Pula si è concluso con la vittoria della capolista (2 a 1), ed il margine tra le due squadre e’ cresciuto a 4 punti (per il Pula e’ la prima sconfitta stagionale). Il Siliqua e’ sempre terzo ma ora ad un solo punto dal Pula.