24 November, 2024
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Andrea Biancareddu
Continua il piano di contrasto del punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus), iniziato nel 2010, con l’istituzione del Tavolo tecnico fitosanitario regionale, e due atti successivi di programmazione, il primo del 30.12.2010, quando la Giunta regionale approva la deliberazione n. 47/49 rendendo disponibili 415.000,00 euro; la seconda del 15 ottobre 2012, quando, sulla base dei resoconti del Tavolo tecnico e di riunioni di settore, la Giunta dà il via libera alla Deliberazione n. 41/10 mettendo a disposizione ulteriori 283.000,00 euro. 
Una nuova ordinanza del presidente della Regione (n. 3 del 31.12.2013), pubblicata sul Buras (n. 3 del 16.01.2014), è stata illustrata dall’assessore della Difesa dell’Ambiente, Andrea Biancareddu, e reca “Disposizioni urgenti in deroga alle procedure di trasporto, accumulo e compostaggio del materiale di risulta derivante dalle operazioni abbattimento di palme infestate dal punteruolo rosso nel territorio regionale”.Numerose incontri, tenutisi nel 2013, hanno infatti analizzato i punti di maggiore criticità esecutiva del programma, cui sono collegate diverse direttive risalenti al 2012.L’evidente allargamento incontrollato dell’infestazione, anche dopo l’adozione di piani comunali, inizialmente utilizzati nelle province del sud Sardegna e successivamente assunti quale protocollo operativo nell’intero ambito regionale, ha imposto infatti, fin dal 2012, delle operazioni di rinforzo e un’azione più strutturata di contrasto alla diffusione dell’insetto.Tra i punti più discussi, la gestione del cippato di palma, considerati gli elevati costi delle operazioni di taglio e conferimento del rifiuto da parte di un trasportatore autorizzato (600-800 €/palma, verosimilmente non sopportabili dal cittadino privato); l’insufficiente capacità degli ecocentri, relativamente allo stoccaggio/accumulo di materiale di rifiuto, non classificabile come urbano e che impone, quanto al suo smaltimento, forme di integrazione contrattuale con le ditte appaltatrici del servizio non contemplato.Altro focus: le operazioni di trasporto del materiale di rifiuto che, in deroga alle disposizioni vigenti in materia di gestione rifiuti delle palme, sono state autorizzate finora al solo Ente Foreste Sardegna, mediante l’emanazione delle Ordinanze dei Presidenti delle Province di Ogliastra, Cagliari, Carbonia-Iglesias, Nuoro, Medio Campidano. Ad oggi diverse ordinanze non sono più rinnovabili e di fatto impediscono il trasporto del rifiuto da parte dell’Ente Foreste Sardegna (il cui intervento era stato ammesso all’interno delle sole aree individuate dai “Progetti comunali” approvati).

I comuni della Sardegna ricadenti nelle zone di contenimento e nelle zone infestate dovranno provvedere a disporre, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’ordinanza nel BURAS, apposita ordinanza sindacale, la quale dovrà espressamente prevedere, tra le altre cose: la sensibilizzazione e divulgazione delle prescrizioni obbligatorie del Piano d’Azione Regionale; l’obbligo per il proprietario o detentore di palma di adozione delle misure fitosanitarie previste dal Piano.

Per quanto attiene ai Comuni dichiarati indenni, questi dovranno provvedere a disporre entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’Ordinanza, apposita ordinanza sindacale la quale dovrà prevedere vari adempimenti, tra cui: un’attività di sensibilizzazione e divulgazione presso i propri cittadini delle prescrizioni obbligatorie del Piano d’Azione Regionale, in particolare relativamente alle azioni di prevenzione e riconoscimento dell’infestazione; l’obbligo per il proprietario di palma sospetta di infestazione di comunicazione immediata dell’informazione al Comune di competenza.

Dal 25 gennaio al 24 maggio 2014 l’Arco Studio di Via Portoscalas 17 a Cagliari, centro di documentazione dello spettacolo dal vivo e sede de Il Crogiuolo, ospiterà quello che di stagione in stagione è ormai diventato un appuntamento fisso, il cartellone del Teatro da Camera.

Fedele alla sua vocazione di dar spazio a giovani artisti e voce a quelle professionalità consolidate, che faticano a trovare spazi espressivi in un contesto cittadino e regionale depauperato da una politica culturale criminale, Il crogiuolo propone un programma ricco e variegato che affianca professionalità consolidate (Fausto Siddi, Blanca Teatro, OfficinAcustica, Adriano Orrù, Silvia Corda per fare alcuni nomi) ad emergenti (Valentina Picciau, Alice Madeddu, Roberto Deiana).

Trovano ampio spazio le proposte musicali che si alternano a quattro appuntamenti di teatro tutti al bedutto, fatta eccezione per l’ospitalità nazionale del gruppo carrarese Blanca Teatro, che comunque presenta un lavoro mai rappresentato in Sardegna.

La stagione si apre sabato 25 gennaio 2014, ore 21.00, con “Metti una sera a Napoli”, viaggetto poetico musicale nella cultura partenopea, scritto e interpretato da Antonio Volpi, accompagnato alla chitarra da Roberto Palmas.

Il 7 febbraio, ore 21.00, protagoniste le poesie di Boucar Wade, lette dallo stesso poeta e da Franco Bachetti e Silvia Serafi, accompagnati al pianoforte da Valeria Dessì.

Speranza, Nostalgia e Tragedia in un Esodo infinito del quale tutto il mondo è causa e protagonista, descritto con il cuore e l’anima di un grande poeta senegalese.

Il 22 febbraio, ore 21.00, OfficinAcustica presenta l’anteprima della nuova produzione decicata a Chavela Vargas, con Annalisa Mameli voce, Corrado Aragoni pianoforte e Diego Deidda violino.

Interprete straordinaria del repertorio popolare messicano e latinoamericano, e “tante vite” da raccontare, Chavela Vargas nasce in Costarica nel 1919 e cresce lontana dagli affetti della famiglia, sperimentando fin da piccola il dolore della solitudine e dell’emarginazione.
Recentemente scomparsa, all’età di 93 anni, dopo una vita avventurosa, ricca di amori (Frida Kahlo fra questi), disperazione, sconfitte e rinascite, Chavela Vargas ci offre un raro esempio di dignità, forza e determinazione, che, pur filtrata dalle imprescindibili fragilità dell’animo umano, conserva integro e cristallino il suo messaggio di verità. Saranno le canzoni di Chavela Vargas, le sue verità e le sue storie, ad accompagnarci, con forza, intensità leggerezza e crudele ironia, nel suo mondo così terreno e così surreale, per farci tornare, come recita il verso di una sua canzone, “alle cose semplici, ai vecchi luoghi dove abbiamo amato la vita”.

Il 28 febbraio, ore 21.00, è di scena la compagnia Blanca Teatro di Carrara, con lo spettacolo, in prima regionale, “Cosa Mia. Desdemona, Antonia e le altre”, drammaturgia e regia Virginia Martini con Antonio Branchi, una coproduzione Blanca Teatro ed Occupazioni Farsesche.

Il tema: la violenza degli uomini sulle donne.

Violenza sessuale,violenza domestica, violenza psicologica, violenza verbale. Violenza.

In scena un uomo. Solo. Si interroga, attraverso le voci di molteplici personaggi, sulle origini e sulle cause di un rapporto sbagliato fin dal principio, fino da Adamo ed Eva.

In aiuto William Shakespeare. Otello e Desdemona.

Uno spettacolo sulla possibilità e sulla necessità di reagire, di opporsi, di modificare la realtà esistente. Uno sguardo spigoloso su un tema difficile ma con la volontà precisa di opporsi a quell’atteggiamento sensazionalistico che affolla i programmi televisivi. Comprendere le ragioni della violenza di genere per innescare quel cambiamento culturale che metta al bando disparità, pregiudizi e ignoranza che tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, a scuola, per strada, rende le donne vittime sacrificali di una cultura maschilista, patriarcale e bigotta di cui ritroviamo gli effetti più tragici su i titoli dei giornali. Per la costruzione della drammaturgia, oltre a Shakespeare, sono stati di fondamentale aiuto i testi di Joanna Bourke , Michela Murgia, Riccardo Iacona, Nadia Fusini, Serena Dandini, Concita De Gregorio, La 27°Ora

Il 1 marzo, ore 21.00, la prosa lascia spazio alla musica con il Concerto Lirico del baritono Roberto Deiana, accompagnato al pianoforte da Stefano Cocco.

La lirica come lente d’ingrandimento e amplificazione dell’animo umano.  Attraverso romanze da camera, arie d’opera e le melodie “da salotto” di fine ‘800, e  valorizzando i testi (spesso di grandi poeti e scrittori come D’annunzio, Stecchetti, Giacosa, etc…) musicati, il recital del baritono Roberto Deiana si propone di valorizzare le passioni, le malinconie, i sogni e le ambizioni dell’essere umano. Pagine come “A vucchella”, “Segreto” o “L’ultima canzone” , “Nemico della patria” dall’Andrea Chenier di Umberto Giordano, “Elegie” di Massenet,  “Voce e notte” , “Pietà rispetto amore” dal Macbeth di Verdi e altre melodie senza tempo racconteranno le varie facce dell’uomo, la sua anima, esaltata nei secoli grazie alla musica e al canto.
E nel mondo della lirica si resta il 15 marzo, ore 21.00, con il concerto “Dolci melodie”, arie per voce e chitarra classica dal ‘600 al ‘900 con il soprano Alice Madeddu, accompagnata dalla chitarra classica di Davide Mocci.

Il 22 marzo, ore 21.00, Valentina Picciau debutta con un monologo da lei scritto, intitolato “Melinda non torna più a casa”. Le storie di Melinda sono abbastanza diverse fra loro. Sono il frutto di questi anni di viaggi e giri. Ci sono degli elementi di unione in tutte le storie però: per esempio il collante é che, scrivendo per immagini, si creano dei quadri distinti che sembrano parte di un unico viaggio indefinito ( inesperto e non concreto) nelle vite delle persone, che a momenti diventano personaggi, amici, parenti, famiglia, amori. Si direbbe allora che l’argomento principale è il viaggio, la solitudine che trapela nel parlare sempre di chi non esiste o é sempre lontano, la fantasia di un mondo che probabilmente esiste solo nella testa di Melinda. Melinda che non torna più a casa. Perché si perde dentro le storie che racconta.

Il 12 aprile, ore 21.00, nuova alternanza musicale con “Music for the upcoming spring”, musiche di Benjamin Britten e Tan Dun, con Alessandra Giura Longo voce e flauto e Silvia Corda al pianoforte. Anche in questo caso un debutto per le due artiste. Sandra Giura Longo e Silvia Corda svolgono il filo di un discorso in cui non si dimentica che la musica è anche gioco. Nient’altro si prende tanto sul serio come il gioco. Un concerto in cui i due strumenti dialogano partendo dalle rispettive sonorità.

Il 18 aprile, ore 21.00, sempre in prima esecuzione “Elogio dell’ombra”, letture in musica da Borges, voce recitante Rita Atzeri, contrabasso Adriano Orrù.

Nel 1969, a settant’anni, Jorge Luis Borges dà alle stampe Elogio dell’ombra, il suo volume di poesie più maturo. L’ombra è quella della sua cecità, una cecità popolata di immagini (il labirinto, lo specchio, la biblioteca, le terre conosciute e quelle immaginarie). Da questa raccolta una serie di letture scelte con amore e rispetto.

Il 10 maggio, ore 21.00, l’appuntamento è con “Pure pop”, i classici della musica pop in chiave acustica dagli anni ’70 ad oggi, con l’Acustic Ensamble Duo, voce e pianoforte Manuel Cossu, chitarra acustica Andrea Porcu.

Ancora un appuntamento musicale il 17 maggio, ore 21.00, protagonisti di “Spring in jazz” Giorgio Murtas e Marco Meloni.

Chiude la stagione il 24 maggio, ore 21.00, con un nuovo debutto, “E chi si ghetta sa grida” da “Basciura” di Antonio Garau e da “La Cicciona” di J.S. Bach, con Fausto Siddi e Giorgio Deidda alla chitarra.

«Da alcuni anni studio il sardo per poterlo utilizzare al pari dell’italiano nel mio lavoro d’attore. L’incontro e il confronto con il teatro di Garau era d’obbligo. La commedia “Basciura” ne è uno degli esempi più alti. È un’opera di grande impegno sociale che supera brillantemente il modello farsesco di antecedenti esempi imbastiti sulle maschere dei sardi rozzi e ignoranti che avevano come unico scopo quello di divertire la pancia dello spettatore colto, come nelle commedie di Melis e Pili. La commedia è di grande attualità: un miserissimo paesello dell’oristanese vive sotto la continua minaccia di un’inondazione (siamo nei pressi del Tirso) perché i proprietari terrieri del posto (sia quelli che fanno parte della maggioranza che governa che quelli che fanno parte della minoranza) non vogliono spostare il paese sopra un altura. Ciò che mi interessa però mostrare in questo mio studio non è la tanto forza drammatica della commedia di Garau (che certamente traspare) ma è la qualità teatrale della sua lingua. Il suo è un sardo di grande potenza musicale e sonora, recitarlo è quasi suonarlo e cantarlo e danzarlo. È talmente ricco di ritmo e di colore che spesso il significato della sua parola (che è viva e pulsante e travolgente) va in secondo piano. È questo che mi interessa soprattutto veicolare con questo lavoro: la bellezza di questo sardo vivo di popolo vivo. Insieme al chitarrista Giorgio Deidda abbiamo voluto unire due aspetti sonori fortemente contraddittori: la lingua teatrale popolare di Antonio Garau con la musica altissima e colta di Johann Sebastian Bach (la Ciaccona in re minore), volutamente con l’obiettivo di far emergere in un confronto impossibile, gli aspetti più profondi e inquieti di entrambe le opere.»

Le domande di contributo per il sostegno delle  attività ed il funzionamento di enti e istituzioni culturali e scientifici, dovranno essere presentate entro il 15 febbraio 2014.
Il 31 marzo 2014 scadrà, invece, il termine per presentare il rendiconto relativo al contributo concesso per l’attività del 2013.

I fondi sono destinati agli enti e alle istituzioni di particolare importanza in ambito regionale per documentati programmi di studio, ricerca, promozione e divulgazione su problematiche di particolare rilievo culturale e scientifico.

La domanda di contributo per l’anno in corso dovrà essere presentata al seguente indirizzo:

Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione
viale Trieste n. 186
09123 Cagliari

Il prossimo 15 febbraio scadrà il termine per richiedere alla Regione di acquistare, per il 2014, copie di opere librarie, secondo quanto previsto dalla legge regionale 3 luglio 1998 n. 22 – articolo 4 – Interventi a sostegno dell’editoria libraria sarda – Annualità 2014.

Possono accedere a questo intervento gli editori che siano iscritti al registro delle imprese da almeno 2 anni e che abbiano prodotto e distribuito almeno 5 titoli.

La Regione potrà acquistare le copie di massimo tre opere per azienda, entro l’importo massimo di 7 mila euro per singola opera.

Gli editori interessati dovranno presentare la domanda al seguente indirizzo:

Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione
viale Trieste n. 186
09123 Cagliari

E’ stato effettuato questa mattina, in Corte d’Appello, a Cagliari, il sorteggio per determinare le posizioni dei candidati e delle liste nelle schede elettorali per le Regionali del 16 febbraio in Sardegna.

Al primo posto tra i candidati alla carica di governatore è stato sorteggiato Gigi Sanna, candidato della lista Movimento Zona Franca; seguono Ugo cappellacci, candidato della coalizione di centrodestra; Francesco Pigliaru, candidato della coalizione di centrosinistra; Pier Franco Devias, candidato della lista Fronte Indipendentista Unidu; Mauro Pili, candidato della coalizione Popolo Sardo; e, infine, Michela Murgia, candidata della coalizione Sardegna Possibile.

E’ stato approvato il manuale delle procedure e dei controlli relativo al Fondo europeo per la pesca.

I contenuti principali del manuale vertono sull’illustrazione dei seguenti aspetti:
– delineare il ruolo, gli ambiti operativi e le responsabilità dell’organismo intermedio nei processi di gestione e controllo;
– assicurare un approccio uniforme ed omogeneo nell’esecuzione e nella presentazione delle attività svolte e nell’utilizzo dei sistemi informativi di supporto (SIPA – Sistema italiano della pesca e dell’acquacoltura a supporto della gestione);
– organizzare i sistemi di gestione e controllo nell’attuazione delle procedure per il trattamento delle domande di rimborso;
– identificare gli assi di interesse regionale;
– applicare le linee guida in materia di ammissibilità delle spese;
– predisporre le procedure per i controlli in loco e la disciplina in materia di esiti delle verifiche;
– definire le modalità di gestione delle operazioni attraverso la predisposizione di check-lists e piste di controllo;
– predisporre accertamenti delle irregolarità e sul recupero degli importi;
– assicurare la rintracciabilità della documentazione definendone modalità e tempistica di conservazione;
– definire gli standard metodologici da adottare e i flussi informativi da e verso l’organismo intermedio;
– disporre in materia di informazione e pubblicità.

L’assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio ha avviato l’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’esposizione promozionale di creazioni dell’artigianato artistico sardo in una “vetrina virtuale” accessibile tramite web e dispositivi mobili.

Possono aderire all’invito gli operatori artigiani iscritti all’albo delle imprese artigiane, localizzati operativamente e stabilmente in Sardegna, e gli autori di manufatti riconducibili all’artigianato artistico che si occupino delle sei tipologie di lavorazioni previste:
– ceramiche;
– gioielli;
– intreccio;
– legno;
– metalli lavorati (ferro battuto, coltelleria, rame);
– tessuti.

La manifestazione di interesse dovrà pervenire al BIC Sardegna entro le ore 12 del 20 febbraio 2014, attraverso una delle seguenti modalità:

– tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo bicsardegna.protocollo@pec.it;

– tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata a BIC Sardegna SpA, via Cesare Battisti n. 14, 09123 Cagliari;

– tramite consegna a mano presso l’ufficio protocollo del BIC Sardegna, al sesto piano dell’immobile situato all’indirizzo sopra indicato, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e il martedì e giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

Per eventuali informazioni e per l’assistenza nella predisposizione della documentazione è possibile contattare il BIC Sardegna all’indirizzo di posta elettronica artigiani@bicsardegna.it o al numero di telefono 070 2796414, negli stessi orari previsti per l’apertura al pubblico dell’ufficio protocollo.

«L’ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari non sarà abbandonato e conserverà la sua vocazione sanitaria. Presto sarà convocata una conferenza di servizi tra tutti i soggetti che hanno competenza per discutere sul futuro dello storico presidio sanitario del capoluogo sardo.»
La rassicurazione arriva dall’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci, che conferma l’intenzione della Regione di trasformare il polo realizzato dall’architetto Gaetano Cima nel 1844 in un centro geriatrico e in una Casa della salute, nell’ambito della territorializzazione dei servizi sanitari portata avanti in questi anni dalla Giunta regionale. Un dibattito di attualità, anche in vista dell’imminente trasloco dei reparti nei nuovi Blocchi del Policlinico universitario di Monserrato. 
«Convocheremo una conferenza – annuncia l’assessore – con l’Università di Cagliari, l’Azienda ospedaliero-universitaria e il Comune per discutere insieme i progetti per un’adeguata valorizzazione della struttura. Noi come Regione rilanceremo l’idea di ubicare al San Giovanni un Centro di specializzazione geriatrica, considerato anche il tipo di utenza della zona. In più, pensiamo di farlo diventare il poliambulatorio di Cagliari.«
L’assessore interviene poi sulle perplessità avanzate da alcuni cittadini, preoccupati per il trasferimento dei reparti al Policlinico.
«Capisco i loro timori – sottolinea Simona De Francisci – ma dopo oltre 150 anni di onorata carriera l’ospedale civile non è più in grado di garantire standard di sicurezza adeguati, né per i pazienti né per il personale che ci lavora. Ricordo anche che nel centro di Cagliari opera comunque il Santissima Trinità, che assieme alla Asl 8 stiamo potenziando e in questi anni abbiamo riqualificato. Il capoluogo, dunque, continuerà ad avere tutti i servizi sanitari, dal pronto soccorso fino alla Geriatria.»

Ospedale Civile di CagliariSimona De Francisci

 

Giovedì 30 gennaio 2014, alle ore 17.00, presso i locali al piano terra della Biblioteca Comunale in viale Arsia, si terrà un incontro dedicato alla storia locale, rientrante nel più ampio progetto “Carbonia Studia”

Titolo della conferenza è “Dal Medioevo a Carbonia: la storia mai scritta del Sulcis”. Durante l’incontro si terrà un vero e proprio excursus nella storia, poco conosciuta, del Sulcis; dal XII secolo al novecento, dalla nascita di Iglesias alla fondazione di Carbonia. I presenti potranno ascoltare la ricostruzione storica e archeologica dei fenomeni di popolamento legati alle attività agropastorali e minerarie. Interverranno lo studioso di storia locale, Pietro Sanna, e la studiosa di Archeologia Medioevale, Marta Macrì.