22 November, 2024
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La Regione Sardegna ha indetto una procedura straordinaria di mobilità a domanda per le esigenze operative derivanti dall’attivazione del Centro funzionale decentrato della Direzione generale della Protezione civile.
La procedura riguarda esclusivamente il personale impiegato presso gli Enti e le Agenzie regionali ed è tesa ad acquisire nel ruolo unico del personale dell’Amministrazione regionale 1 unità di personale dirigente e 25 unità di personale non dirigente.
Per Enti e Agenzie regionali devono intendersi:
– ERSU di Cagliari e di Sassari;
– Agenzia regionale per il lavoro;
– Sardegna Ricerche;
– ISRE;
– Agenzia Conservatoria delle coste;
– ARPAS;
– Ente Foreste della Sardegna;
– Agenzia Sardegna Promozione;
– AGRIS Sardegna;
– ARGEA Sardegna;
– LAORE Sardegna;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna;
– AREA;
– ENAS.
La domanda di ammissione alla procedura straordinaria di mobilità, redatta in conformità al modello allegato al presente bando, deve essere sottoscritta e deve pervenire alla Direzione generale del personale entro le ore 23.59 del giorno 2 marzo 2014, esclusivamente mediante invio ad uno dei seguenti indirizzi di posta elettronica:
aagg.personale@regione.sardegna.it
personale@pec.regione.sardegna.it
Alla domanda deve essere inoltre allegato un dettagliato curriculum, in cui devono essere indicate in modo puntuale le specifiche competenze e conoscenze richieste per la figura per cui si concorre.

Scadono il 28 febbraio 2014 i termini per la presentazione delle domande di aiuto/pagamento della IX sottofase del bando a sostegno della partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare. Ne dà comunicazione l’assessorato regionale dell’Agricoltura con una nota nella quale sottolinea che, a causa di mero errore materiale, nel Decreto dell’Assessore dell’agricoltura n. 72 del 30 gennaio 2014 sono riportate due differente date di chiusura del 2° bando – Misura 132 del PSR 2007-2013 “Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare”.Gli operatori agricoli potranno compilare e inviare per via telematica la domanda di finanziamento attraverso gli appositi servizi online disponibili all’indirizzo internet: http://intranet.sardegnaagricoltura.it

Gli obiettivi dell’intervento sono:

– accrescere la competitività delle produzioni di qualità sui mercati nazionali e internazionali;
– favorire la sinergia tra aiuti alla certificazione dei prodotti ottenuti dall’agricoltura biologica e pagamenti per i relativi impegni agro-ambientali;
– garantire una maggiore sicurezza alimentare e tutela del consumatore, oltre che una maggiore remuneratività per il produttore.

Eventuali informazioni possono essere richieste a:

– Ufficio Relazioni con il pubblico dell’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agropastorale al numero 070/6067034 – tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, nei giorni di martedì e mercoledì anche dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
– ARGEA Sardegna al numero 070/60262217 – tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e il martedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

La Regione Sardegna aderisce assieme alle Regioni Liguria, Toscana, Piemonte e Marche al progetto interregionale per lo sviluppo del settore della nautica e delle tecnologie del mare in Brasile e Nord America.
Ne danno notizia l’assessorato regionale dell’Industria ed il Centro interuniversitario per la ricerca nel settore della nautica dell’Università di Sassari.
Il progetto, promosso dall’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) e dal Ministero dello Sviluppo economico, prevede la realizzazione di una serie di iniziative integrate tra loro dedicate ai settori della nautica e delle tecnologie del mare, e in particolare:
– nautica
progettazione, cantieristica, manutenzione, rimessaggio, refitting, marine e servizi a terra, impiantistica e strumentazione, motoristica (produzione e riparazione), arredamenti primari e complementi di arredo.
– tecnologie del mare
sensoristica e sistemi di monitoraggio e rilevazione, strumentistica avanzata, materiali high tech, nuovi sistemi propulsivi, comunicazione marina, servizi avanzati (progettazione informatizzata/ICT based, simulazioni efficienza energetica, analisi impatto ambientale, certificazioni), sostenibilità, impiantistica avanzata, difesa.
Due le tappe fondamentali da svolgersi presso i territori delle regioni aderenti, a cui saranno invitati operatori esteri provenienti dai Paesi target che prevedono visite aziendali, seminari tecnici ed incontri, unitamente alla partecipazione a missioni collettive ed azioni collaterali ad eventi/fiere in Brasile, Nord America e Italia.
Le aziende sarde interessate potranno partecipare al progetto compilando il modulo di adesione e inviandolo, entro il 7 marzo, al Servizio per le politiche dello sviluppo industriale dell’Assessorato dell’Industria e all’Ice Agenzia.
La partecipazione al progetto prevede un contributo forfettario di 500 euro iva inclusa per partecipare alle iniziative previste.
Per ulteriori informazioni contattare i numeri telefonici 070.606.2123 o inviare una e-mail all’indirizzo ind.incentivi@regione.sardegna.it.

Tre giovani di Carbonia dal 21 al 25 febbraio 2014, parteciperanno al progetto “Treno della memoria 2014” : Rossella Mascia 24 anni, studentessa laureanda in chimica presso l’Università degli studi di Cagliari; Matteo Pinna, 19 anni, studente presso l’istituto professionale Emanuela Loi di Carbonia; e, infine, Laura Cani, 18 anni, studentessa dell’Istituto di Istruzione Superiore Baudi di Vesme a Iglesias.

Le ragazze e i ragazzi di Carbonia hanno incontrato il 16 febbraio, gli altri 19 partecipanti provenienti dal sud Sardegna e i loro colleghi del nord dell’Isola per la giornata di formazione storica ed educazionale curata dai formatori dell’Arci sarda, che si è svolta a Santa Giusta, presso la fattoria didattica della cooperativa Il Seme.

Il progetto culminerà nei giorni compresi tra venerdì 21 e martedì 25 febbraio, con il viaggio di tutta la delegazione sarda nella città di Cracovia per l’incontro con gli altri 700 ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia e tutti insieme formeranno la comunità del “Treno della memoria”.

Il comune di Carbonia, grazie all’impegno dell’assessorato alle Politiche giovanili, partecipa per il secondo anno consecutivo al progetto “Treno della memoria”.

«Il progetto rappresenta un percorso di promozione della Memoria di una delle pagine più tragiche della storia contemporanea – spiega Maria Marongiu, assessore alle Politiche giovanili del comune di Carbonia – ma anche e soprattutto, di educazione alla cittadinanza per formare cittadine e cittadini informati e consapevoli. L’Amministrazione comunale augura ai tre giovani di vivere con orgoglio, attenzione e responsabilità questa interessante ed emozionante esperienza.»

 

Prende il via venerdì 21 febbraio per concludersi il 4 aprile 2014, il laboratorio “Video killed the radio star”, organizzato dall’assessorato alle Politiche giovanili del comune di Carbonia, nell’ambito dei servizi distrettuali rivolti ai giovani.

Il progetto comprenderà sette incontri e avrà per argomento la storia della musica attraverso l’evoluzione del supporto musicale dagli anni cinquanta ai nostri giorni: partendo dagli ascolti attuali si viaggerà a ritroso per scoprire le nostre radici musicali. Tappe fondamentali del “tour” saranno la scoperta dei supporti che hanno fatto la fortuna della musica dal dopoguerra in poi, la nascita del videoclip e i continui scambi di idee tra il piccolo e grande schermo. Il laboratorio nasce per offrire ai ragazzi la possibilità di sviluppare capacità critiche nei confronti della musica odierna e di conoscere le evoluzioni dei generi musicali. Il laboratorio è aperto a tutti i giovani dei Comuni del Distretto, ai giovani estranei al mondo della musica ma interessati a scoprire questa interessante realtà artistica.

Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi al Centro Giovani Distrettuale presso il Centro Polivalente (ex dopolavoro) di Piazza 1 Maggio – 09013 Carbonia, nei seguenti orari: martedì, giovedì, venerdì dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e il sabato dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Tel. 0781.661068 – Fax 0781.61641. E-mail: carbonia.giovani@tiscali.it, www.facebook.com/centrogiovanidistrettocarbonia, oppure rivolgersi alla Sala Prove Musicali Distrettuale di Is Gannaus dal lunedì al venerdì, al numero di telefono 349.4968600 Consorzio Network Etico Territoriale.

A partire dal 15.01.2014 sono nuovamente attivabili i Tirocini Formativi di Orientamento meglio conosciuti come “TFO”. Ne dà comunicazione Confartigianato Uipa di Cagliari. 

Il tirocinio Formativo e di Orientamento (TFO) è uno strumento che permette di avere un collaboratore in azienda, non costituisce un rapporto di lavoro vero e proprio. Per un’azienda, attivare un tirocinio significa inserire un nuovo collaboratore o regolarizzare per un breve periodo quelli già presenti senza particolari vincoli burocratici. Attivare un TFO consente all’azienda di avere una forza lavoro regolarizzata riconoscendo un semplice rimborso mensile minimo di 400,00 euro, per 6 mesi al tirocinante. Al termine del TFO non si è obbligati ad assumere il tirocinante, ma volendo l’azienda può procedere con gli stessi vantaggi ad attivare un altro tirocinio.

Quali vantaggi comporta l’attivazione del tirocinio in termini di costi?

– Nessun contributo INPS da pagare.

– Nessun contributo INAIL ad esclusione della posizione qualora questa sia inattiva.

– Viene riconosciuto con l’attivazione del tirocinio una Polizza Assicurativa Civile per eventuali danni in azienda.

Possono attivare il tirocinio tutte le imprese che al momento della presentazione hanno almeno un dipendente a tempo indeterminato. Qualora l’impresa necessiti l’attivazione di un secondo tirocinio deve possedere al momento della presentazione almeno 5 dipendenti sempre a tempo indeterminato.

Requisiti dei tirocinanti?

– L’età dei tirocinanti: possono beneficiarne tutti le persone tra i 18-64 anni.

– Titolo di studio: i tirocinanti devono possedere almeno la terza media, o titoli superiori (come diploma, laurea).

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Prima l’Igea, ora il Consorzio di bonifica del Basso Sulcis. Sul tavolo del neo presidente della Regione, Francesco Pigliaru, impegnato nella delicata scelta dei 12 assessori che saranno chiamati a far parte della sua Giunta, cominciano ad arrivare le varie emergenze dell’Isola. Una sollecitazione ad impegnarsi subito sulla sulla questione relativa alla grave situazione che riguarda il Consorzio di bonifica del Basso Sulcis, arriva da Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Ancora una volta, come succede da tempo – denuncia Emanuele Cani – dobbiamo registrare problemi e disagi per i lavoratori che non percepiscono lo stipendio. Si tratta di una situazione che non può continuare ad andare avanti. Da anni come PD stiamo sollecitando interventi per sanare una situazione diventata insostenibile. I commissariamenti posti in essere dal precedente esecutivo hanno creato quello che vediamo anche in questi giorni. Ora però è necessaria un’inversione di marcia forte e drastica. Non si può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori e su chi, nel mondo delle campagne, lavora e vive. Chiediamo subito al neo presidente – conclude Emanuele Cani – di intervenire in maniera forte e chiara anche in questo ambito ponendo fine ai commissariamenti e dando vita a una vera politica per il lavoro e lo sviluppo.»

Centrale Enel 1

«No alla chiusura della centrale Enel del Sulcis né ora né in futuro.»

Il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani risponde così alle dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti in Commissione Attività produttive che, anche se riferite a un periodo di media-lunga prospettiva non possono che essere respinte al mittente.

«Una decisione di questo tipo – aggiunge Emanuele Cani – non farebbe altro che infierire e distruggere un territorio ampiamente dilaniato da una grave crisi economica e industriale. Sarà nostro compito valutare e avviare tutte le iniziative necessarie affinché si eviti nel Sulcis questo tipo di chiusura.»

 

La carne del marmo 1 La carne del marmo 2

Vita e segreti d’artista ne “La Carne del Marmo – Incontro con Michelangelo Buonarroti”, affascinante spettacolo multimediale (nato per il Festival TonesOnTheStones 2012) interpretato da  Alessio Boni con i danzatori della Compagnia Imperfect Dancers, per la regia di Alessio Pizzech in cartellone (lunedì 17  e martedì 18 febbraio alle 21.00 al Nuovo Teatro Comunale di Sassari per la Stagione di Prosa 2013-14 del CeDAC nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo. 

La pièce multimediale – impreziosita dagli inserti video di Giacomo Verde e dalla colonna sonora di Dario Arcidiacono – dopo il debutto nel capoluogo turritano è andata in scena mercoledì 19 febbraio al Teatro Massimo di Cagliari (in un’anticipazione del XXXII Festival La Notte dei Poeti); e chiuderà la tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC, giovedì 20 febbraio, alle 21.00, al Teatro Centrale di Carbonia, in un felice intreccio di parole, suoni e visioni.

L’ arte sublime di Michelangelo Buonarroti – spirito irrequieto e ribelle, spregiudicato quanto temerario nel proporre la sua interpretazione dei dogmi della fede e nel rivendicare la propria libertà d’espressione e d’invenzione – è il frutto di una consapevolezza profonda del ruolo dell’artista nella società, della forza comunicativa del segno e della forma nel definire un immaginario.

Ammirato e (forse) temuto dai contemporanei – perfino dalla committenza – per la sua capacità di svelare e mettere a nudo aspetti inconsueti nel dialogo tra l’umano e il divino, vulcanico talento immerso in una molteplicità di progetti non sempre portati a termine, l’artista simbolo del Rinascimento nasconde un animo tormentato, tra il fuoco dell’ispirazione e i desideri e gli istinti della carne.

Il suo precoce talento – già apprezzato dal Ghirlandaio – lo conduce adolescente fino alla corte dei Medici, dove conosce e frequenta l’ambiente neoplatonico – dal Poliziano a Marsilio Ficino e Pico della Mirandola – e studia i capolavori del passato, insieme all’anatomia. Nella sua esistenza movimentata – tra fughe a Bologna e poi a Roma nella generale instabilità politica – Michelangelo crea opere immortali, trae dal marmo sculture meravigliose come la Pietà e il David, l’imponente Mosè ma anche le forme incompiute, e in un certo modo modernissime, dei Prigioni e della Pietà Rondanini.

Il sentimento struggente della bellezza, la coscienza della durata effimera della giovinezza e dell’inesorabilità della vecchiaia, l’idea della decadenza e della morte affiorano (insieme al malcontento dell’artista per ‘incongruità dei compensi) dalle righe dei diari e dalle lettere, documenti preziosi per indagare la mente del maestro, ma anche la dimensione più concreta del quotidiano, in una curiosa interferenza tra le comuni faccende d’ogni giorno e la ricerca della perfezione. Nei Sonetti – quelli scelti per l’inedito Canzoniere dedicato a Vittoria Colonna e i numerosi altri – è centrale il tema dell’eros tra passione e rimpianto, desiderio, nostalgia e ricordi: la sensualità dei corpi evocata nella pittura e nella scultura, in cui il marmo si fa carne, è descritta in versi di un’immediatezza che non lascia adito a dubbi, di un’aspra e commovente verità.

Genio eclettico – scultore e pittore, architetto, scrittore e poeta – Michelangelo affida alla carta intimi e inconfessati segreti, e il lato oscuro della sua personalità: “La Carne del Marmo – Incontro con Michelangelo Buonarroti” rappresenta quindi una sorta di (auto)ritratto del maestro toscano, tra luci e ombre, nel contrasto tra umana, anzi umanissima fragilità e quell’insolita determinazione nel sostenere la propria visione d’artista. Intellettuale engagé, per nulla appagato da applausi e riconoscimenti, il Buonarroti rivendica l’indipendenza e insieme l’autorità del pittore e dello scultore, nonché dell’architetto nel forgiare la propria opera oltre i canoni e le regole, ma pure le consuetudini: è il potere rigenerante dell’arte, quel sacro fuoco che la fa viva e immersa nel presente, in un’accesa dialettica con il passato, e preconizzatrice del futuro.

Alessio Boni dà voce alle idee e alle emozioni – in prosa e in versi – di uno dei sommi artisti di tutti i tempi; e ne racconta il legame con la materia e gli strumenti della sua arte, e in particolare la nivea pietra calcarea da cui sapientemente “libera” le forme prigioniere, eliminando il superfluo fino a rivelare l’essenza dell’opera imprigionata nella roccia. L’Incontro con Michelangelo Buonarroti non si ferma all’apparenza, alla seduzione dell’intelligenza e alla ricchezza e varietà della scrittura poetica, dagli impervi madrigali all’eros dei sonetti: “La Carne del Marmo” affronta il nodo segreto di una non dichiarata, contraddittoria e sofferta omosessualità, tra legami segreti e ricatti del cuore.

La vita non inficia l’arte, né il contrario: la sensibilità dell’artista verso la bellezza e l’armonia (che è anche, specialmente nella sfera neoplatonica, riflesso del divino) ne acuisce la consapevolezza della natura transeunte delle cose, della fugacità di ogni sentimento di felicità; e la natura tutta terrena del desiderio di quella stessa bellezza incarnata, e ancor più la percezione del dolore, si indovinano trasfigurate in opere vibranti di pathos. Tra le coreografie di Walter Matteini interpretate da Samuele De Luca e Julio Cesar Quintanilla della Compagnia Imperfect Dancers, su una materia sonora che suggerisce l’eco dell’atelier dello scultore e tra i riflessi delle immagini dei suoi capolavori, Alessio Boni scava nell’anima di Michelangelo per restituire per illuminazioni e intuizioni frammenti di  verità sull’artista e sull’uomo. Le pagine del diario e i versi s’inseriscono nell’ordito dei raccordi drammaturgici curati da Gianmaria Cervo, che permettono di inseguire il filo delle riflessioni e il sentire dell’autore; i costumi sono di Valerio Maggioni, mentre il disegno luci, essenziale per una drammaturgia evocativa che mostra i cangianti stati d’animo, è di  Nevio Cavina.

Indagine su un genio, sulle tracce della sua scrittura, tra istanti di poesia e una lucida, e amara analisi della realtà, lo spettacolo riscopre  il segreto de “La Carne del Marmo”, quel virtuosismo (amato da Rodin) che fa palpitante di vita una scultura di pietra.

(C.C.)

– Come da comunicato stampa –