22 November, 2024
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Giorgio Madeddu.

Giorgio Madeddu.

Ogni anno, dai tempi della Dirindin, la comunità sarda attende, trepidante, i finanziamenti per  contrastare le povertà estreme. Ogni anno, dopo la finanziaria del 2007, ci si domanda: quanto destinerà la Regione e quali linee guida proporrà per sostenere gli indigenti sardi?

Non intendiamo proporre una riflessione sul modesto investimento che si impegna a favore della sconfinata povertà regionale e tantomeno alimentare stucchevoli polemiche sulle modalità del finanziamento: 1/3 direttamente dalla regione e 2/3 intercettati  dalla manovra IRAP ( L.R. n. 12/2013 ) ma, ragionare su come i talenti ovvero i 30 milioni di euro (407.000 confermati per Iglesias) potrebbero  essere utilizzati a favore dell’esercito sempre più numeroso ma “stranamente” orfano di partito, sindacato, movimento: I POVERI,  da sempre poco appetibili per i famelici e ambiziosi politici; ascoltati recentemente, nessuno di loro si sente rappresentato alle prossime elezioni del 16 febbraio benché  oggi rappresentino la Comunità più numerosa della Sardegna.

La Regione Sarda: delibera 39/9 del 26 settembre 2013

“Rispetto al programma 2012, l’Assessore propone che i comuni diano prevalenza alla linea di intervento n.3 (servizio civico comunale), volta a promuovere e valorizzare la dignità della persona favorendo il mantenimento di un ruolo sociale e di partecipazione alla vita comunitaria, destinandovi almeno il 50% delle risorse da programmare”… ”per orientare con più efficacia gli interventi di contrasto alla povertà ai principi fondamentali della legge n. 328/2000 e della L.R. n. 23/2005 che si basano sul coinvolgimento attivo dei soggetti interessati, limitando l’intervento meramente assistenziale e cioè di erogazione di somme di denaro.” 

per il resto tutto come in passato, 3 linee di intervento:

  • Sussidi a favore di persone e nuclei familiari in condizioni di accertata povertà
  • Contributi per far fronte all’abbattimento dei costi dei servizi essenziali
  • Sussidi per lo svolgimento del servizio civico comunale.

     Ribadiamo quanto segnalato in passato:

Semplificare a 2 le linee di intervento!

  • Contributi a sostegno dei servizi essenziali.
  • Inserimenti lavorativi.

L’esortazione regionale appare confusa, senza orientamento, traballante; da un lato riconosce l’importanza di ridurre l’intervento meramente assistenziale, dall’altro incoraggia i comuni a valorizzare nelle proprie programmazioni il servizio civico comunale ma non vincola in alcun modo l’inserimento lavorativo al rispetto di un “contratto di lavoro”, pertanto, ogni amministrazione comunale improvvisa e individua una propria strategia senza rischiare illegittimità o contestazioni tra:

  • Inserimenti Lavorativi tramite Cooperative sociali
  • Assistenza alternativa all’assegno economico dietro prestazione di servizio volontario

La Regione Sarda si dimostra superficiale e contraddittoria:

La legge regionale n. 16/97 all’art. 24 riconosce agli indigenti le stesse condizioni di svantaggio dei cittadini richiamati dall’art. 4 della legge n.  381/91, successivamente la  finanziaria regionale 2008 art.8 punto 33 definisce svantaggio la povertà estrema tutelata quindi da normative nazionali e comunitarie; al punto 34 ricorda che: Il sostegno economico è di norma subordinato alla realizzazione di attività lavorative realizzate prioritariamente attraverso cooperative di inserimento lavorativo di tipo B, per i soggetti di cui all’articolo 24 della legge regionale n. 16 del 1997, o direttamente dai comuni.

La L.R. 16/97 con la quale, certamente in ritardo, la regione sarda recepiva la legge quadro nazionale sulla cooperazione sociale (381/91), si impegnava a  garantire con apposito fondo gli oneri previdenziali ai Soggetti Svantaggiati avviati al lavoro con regolare contratto ma la legge, benché coinvolga migliaia di sardi, non ha mai ottenuto i necessari finanziamenti  (art. 28 Norma finanziaria 4. Agli oneri derivanti dall’applicazione della presente legge per gli anni successivi al 1999 si provvede con legge di bilancio). Non si registrano convegni, marce, occupazioni, conferenze stampa, scioperi della fame o altre originali e pirotecniche iniziative da parte di amministratori  sardi affinché si finanziasse  adeguatamente la L.R. 16/97 garantendo  l’avviamento al lavoro dell’Indigente  affrancato dagli oneri previdenziali. La recente finanziaria regionale non ha minimamente lambito il problema e si è preferito finanziare come in ogni tornata elettorale,  quanto fosse funzionale al clientelismo di destra e sinistra. Più che unirsi, confrontarsi e rivendicare dignità e diritti per tutti, amministratori regionali, comunali e i loro prezzolati dirigenti, geneticamente scudieri e aspiranti Don Abbondio,  preferiscono intraprendere soluzioni estemporanee, prive di fantasia. I programmi elettorali dei candidati alla guida della Regione non hanno dedicato una riga alle povertà che non fosse demagogica o propagandistica!

IGLESIAS  9 ottobre 2013 Giunta comunale delibera N. 59

Realizzazione di Azioni di contrasto alla povertà

Stabilisce come destinare i 407.000 euro che dalla Regione arriveranno alla città mineraria. La lettura attenta della delibera  ricorda le precedenti:  145/2012 del Centro Destra e quanto partorì il Commissario Ghiani “luminare amministrativo del centro destra”, come dire: continuità? La deludente 59 prevede di destinare il 50% del budget alla linea 1, il 25% rispettivamente alle restanti linee 2 e 3; ribadisce che da sempre (Ghiani e Centrodestra presumiamo) la linea 1 è stata riservata “all’inserimento delle persone in attività di pubblica utilità, oltre che quelle del servizio civico” per cui Iglesias destinerà il 75% dei fondi alla povertà in inserimenti lavorativi. Per quanti si limitassero alla dermatologia gli amministratori iglesienti non mostrano pecche, per noi che sulla dignità e terapeuticità del lavoro all’Uomo Svantaggiato abbiamo investito tempo e passione, Iglesias dimostra  una incredibile insensibilità e decadenza ideale, naviga senza sestante e, quando il nocchiero non conosce i venti, i dirigenti (talvolta indolenti, pavidi e calcolatori ) diventano timonieri. I 300.000 euro che la giunta vorrebbe destinare alle attività di pubblica utilità per gli Indigenti iglesienti non sono inserimenti lavorativi dignitosi e terapeutici ma Lavoro Nero! Gli aventi diritto secondo le graduatorie esposte dal Comune sarebbero 350 per la linea 1 e apparentemente 250 per la linea 3 poiché almeno 2/3 di questi hanno partecipato ad entrambi i bandi quindi approssimativamente 430  nostri concittadini (reddito ISEE ridefinito: inferiore a 4.500 euro annui; secondo le nostre osservazioni oggi almeno 800 famiglie iglesienti vivono sotto questa soglia) ricevono dal comune una proposta di lavoro che non prevede alcuna previdenza (malattia retribuita, assegni familiari, t.f.r., tredicesima, disoccupazione a fine incarico) unicamente l’assicurazione INAIL. Scandaloso per noi, i Guerrieri del Consiglio comunale sono a conoscenza dell’umiliante prassi?, che debbano sottoscrivere sul prestampato dei Servizi Sociali: “Revoca dell’incarico per malattia superiore a otto giorni”, ci pare arrogante e umiliante, borbonico! Nessun sindacato o partito ricorda i principi della Costituzione e dello Statuto dei lavoratori? Gli inserimenti lavorativi del Comune di Iglesias  si possono  paragonare al lavoro precario offerto dal piccolo imprenditore che nasconde all’INPS la realtà delle sue maestranze, al caporalato, al reclutamento illegale che la malavita propone ai giovani ma a differenza di questi che se “beccati dalle istituzioni” subiscono l’inesorabile martirio mediatico e giudiziario, il Comune e la Regione ostentano orgogliosi il proprio impegno per gli Ultimi ai quali si destina una piccola, indegna, insignificante elemosina. In passato abbiamo ripetutamente sollecitato gli Amministratori a riconoscere ai poveri la giusta dignità ma non hanno mai gradito né ricercato il confronto; oggi dopo aver preso atto che anche la Giunta attuale ha attivato il Servizio civico comunale sulla stessa falsariga siamo obbligati a dichiararci profondamente delusi e indignati!

Il lavoro porta con sé la dignità della persona

Il concetto, sintetizzato recentemente da Stefano Rodotà è stato proposto con energica dolcezza  anche da Papa Francesco in terra sarda “Lavoro vuol dire dignità, vuol dire portare il pane a casa, vuol dire amore”. Agli amministratori iglesienti suggeriamo di riflettere insieme a noi  sul messaggio che Gramsci, Don Bosco, De Gasperi e, senza dilungarci troppo, in queste ultime settimane don Ettore Cannavera, proposero a quanti hanno responsabilità politiche sulle potenzialità morali del lavoro. Riteniamo che non sia possibile offrire lavoro liberatorio, affrancante, stimolante rinnovamento autentico e conversione se non amiamo e rispettiamo i destinatari. Oggi a differenza di trenta anni addietro il 90% degli Indigenti non chiede ai Servizi sociali  sussidi e contributi ma opportunità di lavoro e riscatto; questa richiesta di dignità non riceve a Iglesias alcuna attenzione.

Collaboriamo con tante Amministrazioni comunali e insieme ogni giorno sperimentiamo che più dignitosa è l’opportunità offerta agli Ultimi, maggiore è la responsabilità ottenuta in cambio! Iglesias dimostra incapacità e stagnazione culturale,  si conferma nella bassa classifica tra le amministrazioni comunali del Sulcis, quasi tutte hanno individuato strategie in sintonia con quanto AMICI della VITA sostiene da anni. Suggeriamo alla Giunta, al Consiglio comunale e al dirigente dei Servizi sociali di prendere in considerazione  la delibera di Giunta n. 110 del 21 novembre 2013 proposta dall’assessore Usai Servizi sociali  di San Giovanni Suergiu), si avverte la  premura, attenzione, e piena fiducia nell’Uomo!

Decidere di non “assicurare” gli inserimenti lavorativi degli indigenti è un fallimento morale, civile ed economico: ogni lavoratore “in regola” avrebbe ricevuto assegni familiari e disoccupazione speciale. Un investimento di 300.000 euro “regolari” avrebbero garantito ad Iglesias oltre 150.000 euro di vitamine dignitose e utili alla città che moltiplicati per i quattro anni passati fanno la non trascurabile somma di 600.000 euro!  Non prevediamo collaborazioni future senza un convincente chiarimento sulle scelte, tentennamenti e indecisioni dell’Amministrazione comunale di Iglesias: siamo stati invitati agli inizi di ottobre 2013 dall’assessore e dalla Commissione Servizi sociali dichiaratisi desiderosi di accogliere le sensibilità e le priorità che quotidianamente sperimentano le associazioni di volontariato.

Abbiamo proposto:

a) Mai più Lavoro Nero ai poveri.

b)  Rettifica della squallida delibera 23/2010 del Commissario Ghiani sui locali comunali (a pagamento per le associazioni, gratuite per i Partiti politici!) e maggiore attenzione ai valori rivoluzionari della delibera del  Consiglio comunale  “Iglesias città dell’Auto Aiuto”  da noi tenacemente sostenuta.

c) Garantire alle associazioni opportunità di incontro. Realizzare il censimento e il monitoraggio delle attività del Volontariato mettendo a disposizione gratuitamente i locali comunali secondo un regolamento  che incoraggi e tuteli soprattutto le associazioni giovanili.

Prendiamo atto che ai poveri Iglesias propone Lavoro Nero, come la precedente amministrazione, non ha tempo o l’energia per annullare la delibera 23/2010 né regolamentare l’assegnazione dei locali alle associazioni secondo criteri oggettivi e non di pressioni o simpatie.

L’atteggiamento delle ultime amministrazioni comunali ricorda il pavido servo che ricevuto un Talento lo sotterrò scegliendo di non raccogliere la sfida della Vita.

Speriamo questa riflessione stimoli il dibattito, la  crescita e tante buone iniziative.

AMICI della VITA Sulcis

Giorgio Madeddu

Giuseppe Mura è il nuovo allenatore del Serramanna. Per l’ex capitano del Carbonia si tratta di un ritorno, dopo la promozione in Eccellenza conquistata nello scorso campionato di Promozione e la mancata conferma, accolta con grande amarezza. Il presidente della formazione campidanese, Chicco Maccioni, ha deciso di affidarsi all’esperienza di Giuseppe Mura che conosce benissimo l’ambiente, dopo le sfortunate esperienze di Guido Fenza che ha iniziato la stagione ed è stato poi sostituito da Mariano Ruggiero, esonerato dopo il pesante rovescio subito dalla squadra a Valledoria (1 a 4).

Il Serramanna occupa oggi l’11ª posizione in classifica con 22 punti e domenica prossima ospiterà il Progetto Sant’Elia, 15° con 17 punti, in un delicato scontro salvezza.

Giuseppe Mura 2

I problemi degli appalti e la necessità che vengano tutelati i posti di lavoro, sono stati al centro dell’assemblea dei lavoratori impegnati negli appalti dello stabilimento della Portovesme srl, svoltasi questa mattina. Al termine, i segretari provinciali di Fiom, Fsm e Uilm, hanno annunciato che verrà chiesto un incontro con l’azienda madre e dichiarato lo stato di agitazione con la possibilità di una giornata di sciopero.

Portovesme srl 1 copia

Lunedì 10 febbraio, dalle ore 10.00 alle 16.30, presso la sala anfiteatro in Via Roma 253 a Cagliari, in occasione dell’evento “Solidarietà e sviluppo sociale” organizzato da ForumSaD, in collaborazione con la Provincia di Cagliari, la Regione Sardegna e 13 realtà associative sarde, operanti nell’ambito del volontariato, della solidarietà internazionale e della cooperazione allo sviluppo, verrà presentata la Rete sarda del sostegno a distanza. Tre le proposte concrete di lavoro sul territorio sardo:- progetti di sostegno a distanza che vedono i migranti come protagonisti di uno scambio interculturale;
– un progetto educativo per le scuole che promuove la partecipazione attiva degli studenti;
– un programma di rete a cui possono aderire nuove associazioni.Una delle novità più attese, al centro dell’evento è la presentazione dei progetti solidali nati dal lavoro delle stesse organizzazioni con i migranti.

La nascita della rete e le proposte, saranno illustrati nel corso di un seminario di approfondimento organizzato con i rappresentanti di enti locali, associazioni di solidarietà internazionale, organizzazioni di volontariato, commercio equo e solidale, turismo responsabile, ricerca e cultura.

L’evento sarà anche l’occasione per ricordare la figura di Nelson Mandela, attraverso la proiezione del video “Mandela Dance” di Massimo Ghirelli.

«Esprimiamo grande soddisfazione per lo stralcio, dal Decreto “Destinazione Italia”, dell’articolo 8 riguardante la riforma dell’Rc Auto ma vigileremo sull’iter del nuovo Disegno di legge

E’ questo il commento soddisfatto dei carrozzieri di Confartigianato Sardegna che, a livello nazionale, li ha visti opporsi al Governo, per la tutela degli interessi del consumatore, della sicurezza stradale e sui luoghi di lavoro, a salvaguardia di una categoria che in Sardegna vede attive oltre 1.200 imprese, che danno lavoro, tra diretti e indotto, a oltre 7.000 addetti.

«Norme come quelle sulla riforma dell’Rc Auto – sottolineano – che mettono mano ad un mercato complesso e toccano i diritti dei cittadini e l’attività di migliaia di imprenditori, hanno necessità di essere ben ponderate. In ogni caso – precisano i carrozzieri sardinon abbassiamo la guardia. Vigileremo affinché le norme del nuovo Disegno di legge assicurino risparmio, trasparenza, qualità e sicurezza delle riparazioni. In nome della tutela del libero mercato, garantendo il diritto alla libertà di scelta dei cittadini insieme con il diritto alla libertà d’impresa dei carrozzieri-»

Per la categoria, «la soppressione dell’articolo 8 del decreto è una vittoria di tutti i piccoli imprenditori che fin da subito, grazie al lavoro fatto anche sui Parlamentari sardi, si è fortemente opposta a una norma liberticida il cui unico scopo era favorire le assicurazioni senza alcun beneficio per gli utenti. Anche questa volta abbiamo tutelato i carrozzieri battendo la lobby delle assicurazioni che voleva impedire la libertà di scelta dei consumatori».

«E’ una vittoria che “parla” anche sardo – proseguono da Confartigianato Imprese Sardegna– sia per l’impegno profuso dalle Associazioni Territoriali in questi mesi di battaglia e grande impegno, sia per il lavoro fatto da alcuni senatori e deputati sardi.» 

Nello specifico, la categoria degli autoriparatori di Confartigianato Sardegna, contestava la misura, contenuta nel “pacchetto” di norme sulla riforma dell’RC auto varata dal Governo il 24 dicembre scorso, che avrebbe reso obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati. Ciò avrebbe significato far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime.

«Il diritto di scelta dell’utente sarebbe stato azzerato per legge – sottolineano da Confartigianato Sardegna in questo modo non si sarebbe tutelata ne la sicurezza degli utenti, tantomeno quella di una buona riparazione, perché il basso costo è sintomo di un lavoro non sempre fatto a regola d’arte. Con un obbligo – concludono gli autoriparatori di Confartigianato Sardegna – le compagnie di assicurazione avrebbero potuto fare anche solo una scelta basata sul proprio risparmio. Per questo noi ci batteremo sempre affinché gli utenti siano lasciati nella condizione di fare delle scelte autonome, indipendenti e responsabili, dando fiducia, se lo vogliono, al proprio carrozziere o meccanico

Il Municipio di Carbonia.

Il Municipio di Carbonia.

Il  CSL (Centro Servizi per il Lavoro) di Carbonia, a seguito di rettifica della precedente, ha pubblicato la nuova graduatoria degli operai comuni da inserire nel cantiere di Forestazione. 

Dalla nuova graduatoria verranno selezionate 52 persone, previa prova di idoneità a carico del comune di Carbonia.

La graduatoria, approvata con determinazione dirigenziale della ex Provincia di Carbonia Iglesias n. 57/ES del 5/02/2014, è consultabile nel sito del comune di Carbonia, nella sezione Albo Pretorio – documenti di altri enti.

Centro direzionale Iglesias

Con l’intento di predisporre il programma delle manifestazioni culturali e di spettacolo per l’anno corrente, l’Amministrazione comunale di Iglesias invita le associazioni e gli enti interessati a presentare, entro venerdì 28 febbraio, le proposte di attività culturali e di spettacolo per l’anno 2014.

Le proposte, accompagnate da una relazione dettagliata, dovranno indicare:

– il programma di massima della manifestazione, con indicazione del tipo di attività proposto, delle modalità di svolgimento e delle date previste;

– il dettaglio delle spese e delle entrate previste;

– l’eventuale richiesta di locali, spazi o risorse comunali;

– il grado di coinvolgimento dei cittadini e le finalità culturali della manifestazione;

– le eventuali collaborazioni previste con altri enti/associazioni o privati cittadini operanti nel territorio;

Le proposte potranno essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune a mano o mediante posta elettronica all’indirizzo protocollo.comune.iglesias@pec.it

Domani, sabato 8 febbraio, ritorna il campionato di B1 di volley con Ferrara-VBA/Olimpia (ore 21.00) e Volley Iglesias-Lupi Pisa (ore 15.30). Dopo la pausa, la squadra lagunare affronta una trasferta assai delicata, un vero scontro salvezza, considerato che la compagine estense la precede di due punti (15 a 13). La sconfitta di Olbia ha interrotto la serie positiva della VBA/Olimpia ma non ha spento il ritrovato ottimismo, dopo tre vittorie consecutive che hanno consentito una importante risalita in classifica.

Il Volley Iglesias gioca ancora in casa dopo la bella vittoria sul Tuscania, una delle squadre più forti del girone. L’avversario di sabato ha una classifica importante, 17 punti, ma se riuscissero a ripetere la prestazione di due settimane fa, i minerari potrebbero riuscire a fare il bis che consentirebbe un nuovo balzo avanti in classifica ed un rientro a pieno titolo nella corsa salvezza.

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Il mondo nuragico e prenuragico potrà essere visto ed apprezzato anche da ipovedenti e non udenti. Sarà possibile grazie ad un programma digitale, elaborato dal Liceo Scientifico Emilio Lussu di Sant’Antioco, dal titolo: “Mani tese nella storia-Toccare la Storia per toccare il cuore”.

E’ il tema del progetto risultato vincitore presentato dall’istituto lagunare, unica scuola in Sardegna scelta a partecipare al progetto Meet No Neet organizzato da Microsoft Italia, le fondazioni Mondo Digitale e Roma Capitale, che si è tenuta nei giorni scorsi a Milano-Peschiera Borromeo nella sede di Microsoft Italia. A partecipare al concorso, sono stati gli studenti delle classi 4ª B Scienze applicate e 3ª L Scienze Umane. Guidati dai docenti Giampaolo Bullegas, Antonio Cattalini e Maria Assunta Urru, hanno predisposto un percorso tattile e sonoro sulla conoscenza della civiltà nuragica e prenuragica.

Il progetto prevedeva, accanto alla realizzazione dei modelli in scala dei monumenti, la realizzazione di Codici QR, didascalie in Braille e applicazioni informatiche per Iphone e Ipad in modo da consentire a persone in situazione di disabilità come i minorati della vista e dell’udito di poter toccare e ascoltare la nostra storia. Inoltre, il tutto era corredato da un lavoro teatrale esplicativo del progetto per consentire a persone con disabilità mentale di scoprire la storia dei miti e delle leggende della nostra terra.

Tito Siddi