Lettera – appello della Segreteria della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario della Sardegna al nuovo governatore Francesco Pigliaru.
Lettera – appello della Segreteria della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario della Sardegna al nuovo governatore Francesco Pigliaru.
Preg.mo Presidente della Regione Sarda,
nell’esprimerLe i nostri migliori auguri di buon lavoro che La preghiamo di estendere a tutti i qualificati componenti della nuova Giunta Regionale che ha voluto nominare nel rispetto delle competenze annunciate durante la campagna elettorale, desideriamo sottoporre alla Sua cortese attenzione la possibilità di giungere in tempi brevi ad esaminare congiuntamente la difficile situazione del Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.
Pur nella consapevolezza delle tante emergenze che la nuova Giunta Regionale dovrà affrontare per far uscire la Sardegna dalla drammatica situazione socio-economica nella quale si trova, ci permettiamo di evidenziare l’urgenza di rimuovere gli ostacoli che hanno finora impedito al Consorzio del Parco di assolvere alle sue finalità istituzionali.
Si tratta di problemi interni allo stesso Consorzio del Parco che possono essere risolti dal Presidente della Regione Sarda d’intesa con il Governo nazionale con il recepimento della proposta di riforma approvata dalla Comunità del Parco sin dal 2007 e adeguatamente aggiornata, attraverso la quale si può porre fine alla gestione commissariale che si è protratta oltre ogni ragionevole limite temporale generando, specie negli ultimi anni, degrado e inconcludenza gestionale che rischiano di far perdere al Parco anche il prestigioso riconoscimento internazionale dell’UNESCO.
Ma, soprattutto, è indispensabile rimuovere al più presto i problemi esterni al Consorzio del Parco che hanno impedito finora di attuare le sue funzioni istituzionali.
Si tratta di problemi di diretta competenza dell’Amministrazione regionale che devono essere risolti con la razionalizzazione e la semplificazione degli interventi dei soggetti pubblici e privati che hanno operato finora nelle aree del Parco Geominerario nella commistione dei ruoli e nella sovrapposizione delle competenze utilizzando ingenti risorse pubbliche (quasi 600,00 milioni di euro negli ultimi 14 anni) senza nessun coinvolgimento del Consorzio del Parco e senza alcun beneficio per le sue finalità istituzionali.
Al riguardo, nell’auspicare che tale razionalizzazione e semplificazione venga attuata con la salvaguardia delle professionalità esistenti in sede di riesame della legge regionale contestata dal Governo che aveva previsto di trasformare l’IGEA in Agenzia per le bonifiche, occorre impedire che tali prassi devastanti e di dubbia correttezza giuridico-amministrativa, specie nell’affidamento a privati delle pubbliche risorse, vengano procrastinate nel futuro come è stato fatto recentemente dalla precedente Giunta Regionale con la firma di una sconcertante convenzione nella quale il Consorzio del Parco è utilizzato strumentalmente come copertura per mantenere e alimentare la prassi della commistione e del conflitto di interessi tra pubblico e privato.
Da queste preoccupazioni, Signor Presidente, nasce l’urgenza della nostra richiesta di incontrarLa per conoscere le determinazioni che la nuova Giunta Regionale vorrà assumere per rilanciare il ruolo e la funzione del Parco Geominerario pur sapendo che gli orientamenti da lei espressi pubblicamente durante la recente campagna elettorale rappresentano per noi una garanzia per giungere rapidamente a rendere finalmente operativo ed efficiente lo strumento che il Parlamento e il Governo hanno voluto istituire e finanziare, d’intesa con la Regione Sarda, per promuovere la rinascita culturale, sociale ed economica delle aree minerari dismesse della Sardegna come sta avvenendo con successo negli altri bacini minerari europei.
Restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro e La salutiamo con viva cordialità.
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