Emanuele Cani (PD): «No alla chiusura del carcere di Iglesias».
Il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani questa mattina ha visitato il carcere di Iglesias, sul futuro del quale si addensano grosse nubi, con alte probabilità trasferimento dei detenuti in altre strutture penitenziarie dell’Isola e, quindi di chiusura. Al termine della visita, Emanuele Cani ha diffuso una nota stampa.
«Nel corso della mia visita ho potuto incontrare sia i parenti delle persone detenute, sia coloro che ci lavorano – ha commentato Emanuele Cani -, dalla dirigenza al personale della polizia penitenziaria, continuando con i detenuti i volontari che operano all’interno e il sindaco di Iglesias. Obiettivo della visita era, non solo verificare la situazione del carcere trovato in buone condizioni, ma soprattutto affrontare un altro aspetto: quello legato a presunte voci che parlavano di trasferimento in massa dei detenuti in altre strutture».
«Ho raccolto la preoccupazione delle persone che ho incontrato circa il pericolo che la struttura detentiva, aperta circa vent’anni fa e costata parecchie risorse allo Stato, possa essere chiusa – ha aggiunto Cani -. Ho visitato gli ambienti interni del carcere e osservato quanto avviene all’interno. Ciò che emerge, soprattutto, è la necessità che questa struttura non possa essere chiusa. Si tratta, infatti, di un edificio di vent’anni, ben lontano da strutture obsolete, in cui si rispettano i parametri previsti dalle norme e, soprattutto, le persone. Come già ho fatto lo scorso anno, mi impegnerò a girare il problema e le richieste che ho ricevuto questa mattina direttamente al ministro della Giustizia al quale spiegherò ciò che ho potuto riscontrare. Non solo, rimarcherò anche l’importanza di tenere aperta questa struttura che, per la sua attività e ciò che si compie, diventa importante. Inoltre, aspetto non meno secondario, il nostro territorio non può vedere indietreggiare lo stato ancora una volta. La presenza del carcere vuol dire presidio del territorio da parte dello stato. Dalla prossima settimana – ha concluso Emanuele Cani – mi farò portavoce con il ministro della Giustizia delle richieste che mi sono state poste, con l’obiettivo di avere precise risposte sulle vere intenzioni del Governo.»
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