Il deputato PD Francesco Sanna propone per la Sardegna e la Sicilia nel Parlamento Europeo di dividere la circoscrizione elettorale e precisare il criterio di attribuzione dei seggi.
«Tra i contenuti del disegno di legge sulla doppia preferenza di genere nelle elezioni per il Parlamento Europeo, in discussione nella Commissione Affari Costituzionali del Senato, ci può stare benissimo anche la divisione in due della circoscrizione Isole, con la separazione consensuale di Sicilia e Sardegna. Due territori diversissimi per storia e cultura, e distanti non solo fisicamente e per il mare di mezzo ma anche per problemi e interessi.»
Lo sostiene Francesco Sanna, deputato PD primo firmatario alla Camera, sin dall’inizio della legislatura, del progetto di legge sottoscritto da tutti i deputati democratici sardi, che intende rendere autonome le rappresentanze delle due grandi isole italiane nel Parlamento Europeo.
«Trattandosi di una legge elettorale – aggiunge l’on. Sanna -, i dettagli sono essenziali. La divisione della circoscrizione assegnerebbe, per l’entità delle popolazioni, due seggi alla Sardegna e sei seggi alla Sicilia. Tuttavia segnalo che nella legislatura che volge al termine, per una bizzarra interpretazione della legge elettorale, le due regioni si sono viste attribuire due seggi in meno, e ben quattro sono stati sottratti alla circoscrizione del Mezzogiorno. Accade infatti che nella concreta assegnazione dei seggi, la Corte di Cassazione li attribuisca su base nazionale, in forza della partecipazione popolare al voto e non in proporzione ai residenti. La proposta di legge del PD chiarisce e corregge questa stortura interpretativa, che se non fosse eliminata potrebbe rivelarsi pericolosissima per una circoscrizione piccola ed in crisi di partecipazione al voto come quella della Sardegna, risultante dalla divisione della Circoscrizione Isole.»
«Paradossalmente si correrebbe il rischio di vedersi assegnare due seggi sulla carta, ma senza vedersene concretamente attribuito nemmeno uno dopo le elezioni. Bisogna quindi battersi per una riforma della legge elettorale europea completa di entrambi gli elementi: la modifica della circoscrizione e la precisazione della regola di attribuzione dei seggi. Se ci si riesce al Senato bene. Altrimenti – conclude il deputato sardo – sin da ora chiediamo che la questione sia fatta propria dal Governo e dalle forze politiche come prioritaria nell’agenda parlamentare delle prossime settimane.»
NO COMMENTS