Nonostante lo sblocco delle risorse, i tempi per la riapertura della SP2 all’altezza di Barbusi saranno ancora molto lunghi.
Nonostante lo sblocco delle risorse, nell’ordine di alcuni milioni di euro, in sede di approvazione del Conto consuntivo, annunciato ieri sera con una nota dal commissario della Provincia di Carbonia Iglesias, i tempi per la riapertura della SP2 all’altezza di Barbusi saranno ancora molto lunghi.
La Provincia, infatti, ha deciso di procedere in tempi brevi all’affidamento dell’incarico di progettazione ma i tempi burocratici necessari per la presentazione del progetto, l’indizione della gara d’appalto per la realizzazione dei lavori, l’espletamento della stessa e l’affidamento definitivo, si prevedono ancora molto lunghi, al punto che la stessa nota del commissario, si conclude sottolineando che «sperando di acquisire le necessarie autorizzazioni amministrative in tempi brevissimi, i lavori di consolidamento potranno essere avviati entro il corrente anno.»
Tenuto conto che oggi è l’11 marzo, come si può ben capire, i tempi burocratici non si conciliano in alcun modo con le esigenze di un territorio che rischia di subire ancora pesantissime penalizzazioni per quasi un anno, oltre a quelle cui è stato già costretto nei circa tre mesi e mezzo che sono seguiti al cedimento dei pannelli del ponte, e sarebbe auspicabile una mobilitazione degli amministratori dei comuni del territorio, per far sì che, vista l’eccezionalità del caso, si arrivi ad un intervento di un’autorità superiore, per tagliare questi tempi e consentire un intervento ed una soluzione realmente rapidi.
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